INL, FP CGIL – Necessaria una immediata inversione di tendenza

11 Marzo 2022

Nella giornata di ieri si è riunito il coordinamento nazionale FP CGIL INL, per discutere assieme delle tante criticità relative all’INL, da ultimo l’assurda esclusione del personale di questa Amministrazione dall’armonizzazione dell’indennità di Amministrazione.

Su questo aspetto, l’opinione unanime è di andare avanti con le iniziative di lotta – compreso lo sciopero nazionale per l’intera giornata del 18 marzo – fino a quando non ci saranno risposte concrete sul punto, non essendoci al momento alcuna certezza né sulle tempistiche di risoluzione né sul modo individuato dal decisore politico per chiudere in tempi rapidissimi questo (ennesimo) schiaffo in faccia alla dignità dei colleghi.

Il coordinamento nazionale accoglie con soddisfazione la circostanza che le rivendicazioni del personale dell’INL siano sostenute non solo dalla propria categoria ad ogni livello ma anche da altre, come ad esempio la FILLEA nazionale, fino alla stessa CGIL nazionale, perché è la dimostrazione più evidente che la battaglia messa in piedi in queste settimane riguarda la dignità dei lavoratori e la necessità di valorizzare in modo adeguato le attività che quotidianamente si svolgono nell’INL, in primis quella ispettiva.

Tuttavia, nel corso di questi anni la FP CGIL ha più volte evidenziato che, accanto ad aspetti non legati a scelte dell’Amministrazione, ve ne sono altri che invece dipendono dalle decisioni interne dell’INL e su cui quest’ultimo, se volesse, potrebbe intervenire subito, capovolgendo totalmente l’assioma che finora ha imperato, per il quale il personale non è una risorsa preziosa da valorizzare ma muli da soma da bastonare, sfruttare e buttare via.
Questo diventa più evidente e attuale anche alla luce dell’imminente ingresso di nuovi lavoratori, che sceglieranno se entrare – e restare – in INL, non solo in base all’aspetto economico, ma anche considerando le scelte organizzative interne.

Così, sul lavoro agile, se l’Amministrazione intende mantenere la diffidenza avuta fino all’arrivo della pandemia darà un pessimo segnale sia a chi già lavora in INL, sia a chi vi lavorerà. Il coordinamento ritiene che, finita l’emergenza sanitaria, da aprile si debba proseguire sul mantenimento di alti livelli di personale in lavoro agile, anche accogliendo la sfida che il nuovo CCNL pone sul tema, trasformando compiutamente il lavoro agile in una moderna leva organizzativa, capace di coniugare efficienza dei servizi con una prestazione non più legata a vincoli spazio-temporali e senza arretramenti sotto il profilo normativo ed economico.

Sul punto, si ritiene inaccettabile che l’INL – dopo una prima fase in cui aveva riconosciuto il buono pasto al personale in lavoro agile – non abbia più voluto riconoscerlo, pur essendo nelle condizioni di farlo e pur continuandolo a riconoscere al proprio personale dirigente anche nei giorni di lavoro agile, creando anche una odiosa disparità di trattamento. Per questo, è urgente dare segnali concreti e seri di discontinuità col passato, prevedendo: il riconoscimento del buono pasto al personale nei giorni di lavoro agile; un’indennità per l’utilizzo delle utenze personali (anche alla luce dell’aumento dei relativi costi, avvenuto in questo periodo); l’assegnazione di un cellulare di servizio, acquistato dall’Amministrazione.

Il coordinamento nazionale rivendica il ruolo della FP CGIL che ha determinato trasparenza e parità di accesso alle Posizioni Organizzative. Occorre, però, dare sostanza ai concetti di team e di Processo e al relativo modo di lavorare (orizzontale e non più verticale-gerarchico) e procedere a bandire anche le selezioni per i responsabili di team, valutandone una diminuzione. Nel frattempo, occorre reperire risorse adeguate anche per una seria indennità a questa parte del personale; sul punto, la FP CGIL ha già indicato possibili soluzioni, tuttora rimaste inascoltate.
Riguardo alle valutazioni del personale, purtroppo la FP CGIL aveva a più riprese evidenziato i problemi che il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance avrebbe prodotto, in particolare con riferimento ai “comportamenti organizzativi”, non misurabili e per questo fonte di tensioni tra lavoratori. E’ quindi urgente avviare un nuovo confronto per superare queste criticità e ridare serenità al personale. Anche le schede di valutazione pervenute in queste settimane hanno fortemente contribuito ad alimentare malumori in un personale già fortemente demotivato.

La scelta dell’Amministrazione di non riconoscere nulla ai futuri formatori interni è stata unanimemente stigmatizzata come l’ennesimo esempio di “costo zero”. La valorizzazione del personale passa anche attraverso questi aspetti, soprattutto considerando che la preparazione di lezioni è attività che richiede tempo ed energie che sarebbero sottratte al proprio tempo libero, in cambio di nulla.
Non ci stupiremmo affatto se non arrivassero domande per diventare formatore interno, in quanto sarebbe la logica conseguenza di una scelta errata a monte.

Infine, si è anche proposto di intervenire sull’anticipo delle spese di missione per il personale, in particolare per quello ispettivo, prevedendo normalmente che ciascun Ufficio anticipi una parte delle spese che il personale dovrà sostenere, con successivo saldo una volta presentata la tabella e la documentazione di spesa. Anche questo potrebbe essere un gesto con cui si inverte una tendenza in essere, dimostrando concretamente di andare incontro alle esigenze dei lavoratori.
Sarà anche attraverso questi aspetti che l’INL proverà che c’è una reale inversione di tendenza.

Roma, 11 marzo 2022

Il Coordinamento nazionale FP CGIL INL

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto