Alla Presidente di AIOP
Barbara Cittadini
Via Lucrezio Caro, 67 00193
Al presidente di ARIS
Padre Virgilio Bebber
Largo Sanità Militare, 60 00184
E p.c. Al Ministro della Salute
Roberto Speranza
Al Presidente della Conferenza delle
Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano
Dott. Massimiliano Fedriga
Oggetto: Sollecito apertura trattativa CCNL Aris Aiop Rsa
Egregi Presidenti,
la presente per evidenziare che, diversamente dagli impegni assunti nel corso dell’incontro del 21 dicembre 2021, nel quale si era detto di stringere quanto più possibile i tempi al fine di avviare, entro il mese di gennaio 2022, nel rispetto delle tante lavoratrici e lavoratori delle Rsa, l’apertura del negoziato per la definizione del ccnl ad oggi, 15 febbraio 2022, purtroppo ancora non abbiamo avuto alcun riscontro.
Si sente spesso dire quanto la storia si caratterizzi di “corsi e di ricorsi storici”…. vogliamo auspicare che non sia questo il caso, perché un’attesa anche per questo personale di oltre 14 anni, riteniamo non sia solo vergognosa ma inaccettabile.
Le lavoratrici e i lavoratori non sono più disponibili ad aspettare ancora, hanno terminato anche l’ultima briciola di abnegazione da dedicare ad un sistema che poco li considera e che non riconosce loro la giustizia ad avere un contratto che riconosca diritti e salari adeguati.
Ci rivolgiamo anche a lei Ministro e a lei Presidente, che ci leggete per conoscenza, chiedendoVi di intervenire per contribuire affinché ciò che è un diritto non più rinviabile per queste lavoratrici
e lavoratori, diventi finalmente un atto concreto; per dare contezza e credibilità a ciò che oggi riempie articoli dei maggiori quotidiani e anima le discussioni nei dibattiti televisivi e viene cavalcato ovunque come “il diritto alla Salute e alla Cura”, perché questo legittimo diritto di ogni cittadino passa anche per i diritti delle lavoratrici e lavoratori che lo garantiscono.
Non c’è più tempo, confidiamo in un celere riscontro alla presente, in assenza del quale non potremo che ricorrere al coinvolgimento nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Barbara Francavilla Marianna Ferruzzi Rossella Buccarello
Al Direttore
della Direzione Generale del Personale e dei servizi
Dott. Massimo Parisi
Al Direttore
Della Direzione Generale Detenuti e Trattamento
Dott. Gianfranco De Gesu
Oggetto: circolare su “Incremento pianta organica Funzionario Giuridico Pedagogico –
Valorizzazione del ruolo e della figura professionale. Commenti e proposte.
Questa O.S. fa seguito alla circolare in oggetto per evidenziare alcune perplessità e considerazioni che sono il risultato di riflessioni e relative osservazioni che gli operatori, cui la circolare fa riferimento, da noi rappresentati hanno espresso e condiviso. Infatti ciò che intendiamo rappresentare sono considerazioni e proposte che mirano a meglio centrare il tema oggetto del documento partendo dalle evidenti problematiche operative e professionali che i FGP affrontano quotidianamente sui posti di lavoro all’ancora timido riconoscimento e valorizzazione della professione che, a nostro parere, risulta centrale nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali.
Si tratta di problematiche divenute purtroppo endemiche e ancora senza una appropriata definizione benché siano state nel corso degli anni oggetto di discussione e approfondimento e di vertenze finalizzate alla valorizzazione della professionalità e ad una visione organizzativa più efficiente del sistema entro cui interagisce, Ci preme ricordare che proprio sul tema della valorizzazione delle professionalità la FP CGIL ha presentato un progetto di riforma, chiedendo un intervento legislativo all’attuale Ministra della Giustizia, che proponeva un processo di revisione delle funzioni, dei compiti e delle competenze nella direzione di tutte le componenti del sistema penitenziario, immaginando una struttura organizzativa in cui ciascuna componente vivesse una propria dimensione interna autonoma e completa nella definizione della propria “filiera di comando”, dai ruoli ausiliari fino alla propria specifica dirigenza tecnico- professionale. Una revisione delle carriere che possa consentire anche al Funzionario Giuridico Pedagogico di progredire fino alla dirigenza specifica della propria area.
Seppur apprezzabile riteniamo del tutto insufficiente l’intento dell’amministrazione di incrementare la pianta organica dei FGP portando a 210 il numero di funzionari da immettere in ruolo a seguito del relativo concorso, in quanto, dai dati in nostro possesso, tale incremento potrà coprire a malapena il turnover per pensionamento dei prossimi 3 anni. La conclusione delle prove selettive, inoltre, non si prevede prima della fine dell’anno in corso e le relative assunzioni non prima dell’inizio del 2023. La sofferenza dei lavoratori, dovuta alla carenza di organico, durerà quindi, ancora per un anno con tutto quello che ne consegue, ed è per questo che chiediamo di accelerare tutte le fasi delle prove in corso, con un lavoro più serrato da parte delle commissioni competenti.
Inoltre in merito alle prove selettive del concorso citato, vorremmo far notare come queste abbiano una impronta marcatamente giuridica che tende a fuorviare le competenze demandate a questa professionalità disorientandone la mission. Per tale motivo sarebbe opportuno nonché necessario una rivisitazione anche dell’azione formativa soprattutto quella iniziale, una formazione più mirata alla acquisizione delle conoscenze peculiari del sistema ove la professionalità del FGP esplica le proprie competenze professionali ed istituzionali.
L’equazione statistica secondo cui l’immissione di oltre 210 nuovi assunti porterebbe a ridimensionare il rapporto FGP/Utente a 1:65, presente nella circolare è errata e fuorviante. Occorre infatti valutare tutte le variabili che interagiscono con il mero dato quantitativo, come ad esempio la rilevazione del flusso delle persone entrate in Istituto in un arco di tempo specifico o la tipologia del detenuto e/o dell’Istituto in cui si opera (Circondariale, Reclusione etc). Inoltre, occorrerebbe togliere dal computo i responsabili dell’area educativa, che purtroppo hanno detenuti assegnati almeno nella la maggioranza degli Istituti e che non dovrebbero averne visto il ruolo aggiuntivo che rivestono. Con l’utilizzo di tali parametri il rapporto ritornerebbe ben oltre a 1:100
Rileviamo che la circolare in oggetto espone in gran parte del suo contenuto la ricostruzione storico-giuridica del ruolo del FGP (ex educatore penitenziario L.354/75) una sorta di genesi della professionalità educativa e delle competenze ma purtroppo al percorso storico nulla di nuovo aggiunge. Tutte le aree di intervento professionale citate, (accoglienza, conoscenza, co-progettazione individuale e lavoro di rete) sono state costruite nel corso dei decenni, negli Istituti penitenziari, grazie alla consapevolezza professionale dei funzionari educatori, che hanno sviluppato in autonomia, strumenti, reti e saperi per fronteggiare la variabilità dei fenomeni criminali e dei bisogni sociali disattesi dalla comunità libera.
La circolare risulta quindi un ulteriore mero “mansionario” che fotografa, e in alcuni casi in maniera relativa, la realtà attuale senza peraltro evidenziarne le criticità anzi, in alcuni, passi rileviamo una regressione valoriale delle competenze che svilisce la professionalità del FGP.
Il tutto dopo due anni di estremo stress, da parte di tutti gli operatori penitenziari, dovuto alla pandemia generata dal COVID 19 e ancora in corso, che ha esasperato le problematiche all’interno degli Istituti.
Molte attività intramurarie sono state rallentate o sospese, per non parlare dell’inevitabile crisi del cosiddetto terzo settore, che ha fortemente limitato il lavoro o le attività extra murarie, generando nella maggioranza della popolazione detenuta, stress ed aggressività. Sono infatti moltiplicati i casi di aggressioni fisiche e verbali (queste ultime non rilevate dalla statistica ufficiale), nei confronti dei FGP e del personale di Polizia Penitenziaria, portando in rilievo anche il problema dell’incolumità del personale dell’area educativa all’interno delle sezioni.
Viene poi, quasi da sorridere quando si parla di “Segreterie Tecniche” dove personale qualificato disbriga il lavoro amministrativo per poter consentire al FGP l’attuazione della propria mission istituzionale all’interno delle sezioni. Tali lavoratori sono, nella stragrande maggioranza dei casi, personale riformato dal Corpo di Polizia Penitenziaria, non formato adeguatamente, e con problematiche di salute tali che li portano ad assentarsi spesso. Senza poi parlare delle enormi problematiche strutturali in molti Istituti Penitenziari dove mancano gli spazi all’interno, o sono fatiscenti, per il lavoro degli operatori dell’area educativa, costringendo la presenza del FGP al minimo indispensabile. Tale mancanza di spazi penalizza ovviamente la creazione di postazioni informatiche con collegamento alla banca dati detenuti AFIS che la stessa circolare invita le direzioni a creare, ma che difficilmente potranno essere realizzate in tempi brevi per le ragioni sopra descritte.
Diviene quindi utopica la concezione di cui al punto 5 della circolare dove “il funzionario giuridico pedagogico deve privilegiare la relazione con l’utenza presso i luoghi di vita del detenuto”.
Per quanto riguarda le turnazioni serali, la scrivente O.S. fa presente che da sempre la presenza pomeridiana e serale è garantita dai FGP in occasione di eventi trattamentali o legati al percorso del detenuto, rimane altresì difficile standardizzare una turnazione in modo uniforme ed indistinto in tutti gli Istituti italiani in quanto ogni carcere è una realtà a sé. Il tutto senza calcolare le esigenze personali di ogni singolo lavoratore costretto spesso a conciliare le esigenze familiari, di lavoro e il pendolarismo forzato.
Riteniamo quindi che sarebbe stato necessario, prima di diramare quanto in oggetto descritto e così ben ricostruito storicamente, effettuare un monitoraggio nazionale sull’attuazione delle vecchie circolari in tutti gli Istituti del territorio nazionale, rilevare le criticità operative e professionali , realizzare, insomma, una reale fotografia della situazione organizzativa ed operativa delle Aree educative per apportare una reale valorizzazione a tale professionalità anche in virtù del Nuovo contratto nazionale delle FC ove la stessa si colloca.
Tale importante rilevazione è lo strumento che FPCGIL propone all’Amministrazione Penitenziaria, come primo passo per eliminare lo scollamento tra il centro (DAP) e la periferia (Istituti, Aree Educative) e che inequivocabilmente emerge confrontando la circolare ministeriale e le testimonianze scritte e verbali di tutti i FGP.
Tale monitoraggio dovrebbe essere svolto in termini brevi, magari sfruttando le soluzioni che la tecnologia informatica ci offre e senza dubbio prima delle nuove assunzioni dei FGP.
Quando si avrà un dato inequivocabilmente reale, questa O.S. è disponibile per un confronto costruttivo per la ridefinizione della dotazione organica e tecnica di tutte le aree educative degli Istituti, strada che deve portare inequivocabilmente alla autonomia decisionale e professionale di tale area.
p. Fp Cgil
Il coordinatore Nazionale DAP FC
Roberto Mascagni
Roma, 14 febbraio 2022
Al MIC
Direzione Generale Organizzazione
Sig. Direttore Generale
dr.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio II Relazioni Sindacali
dr.ssa Sara Conversano
Dirigente Servizio I
Innovazione digitale e trasparenza organizzativa
Dr. Antonio Francesco Artuso
LORO SEDI
Oggetto: funzionamento sistema Europaweb Richiesta urgente di incontro.
Come ribadito nell’ultima riunione del tavolo nazionale di contrattazione continuano a pervenire alle scriventi OO.SS. segnalazioni in ordine alla mancata applicazione, da parte del sistema di rilevazione delle prestazioni lavorative di cui all’oggetto, delle previsioni contenute negli accordi per quel che riguarda la gestione degli orari di lavoro in turnazione dei dipendenti da codesto Ministero. Solo a titolo esemplificativo va ricordato che è stata introdotta la parametrazione oraria delle tariffe per turnazioni, che i turni possono superare le sei ore, che il lavoratore turnante non in servizio nei festivi infrasettimanali ha diritto al riposo festivo indipendentemente se ha raggiunto o meno la quota di un terzo o, in caso di opzione volontaria, la metà dei turni festivi previsti nell’anno. Risulta invece che non vengono conteggiati i turni superiori alle sei ore ai fini del pagamento della tariffa oraria, e che in molti Istituti ancora si impongono illegittimamente giornate di ferie o di recupero al personale non in servizio nelle festività infrasettimanali.
Non possiamo non sottolineare al riguardo gli obblighi di codesta Amministrazione al pieno rispetto degli accordi in materia di turnazione regolarmente sottoscritti e certificati dagli organi di controllo e che gli stessi non possono essere disattesi dalle modalità di rilevazione delle presenze adottate da codesta Amministrazione.
Ciò stante si sollecita un incontro di chiarimento con la partecipazione del Dirigente responsabile del Servizio I in indirizzo al fine di verificare quali soluzioni si intendono adottare al fine di garantire la corretta applicazione degli accordi sottoscritti dalle parti.
In caso contrario le scriventi OO.SS. si vedranno costrette a valutare ogni possibile iniziativa a tutela di corrette relazioni sindacali e di opportuni interventi a tutela dei diritti maturati dai lavoratori interessati.
Nel rimanere in attesa di urgentissimo riscontro alla presente nota si inviano distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Giuseppe Nolè Valentina Di Stefano Federico Trastulli
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil PA VVF, Usb VVF e Conapo riguardo le problematiche relazionali sulla gestione sala operativa
Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo l’ iniziativa di solidarietà in favore della famiglia del Vigile del Fuoco Esperto Alex Eusepi, scomparso prematuramente a seguito incidente stradale
Pubblichiamo l’informativa del protocollo concordato tra del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso Pubblico e della Difesa Civile e l’Arma dei Carabinieri in merito la collaborazione nelle emergenze di Protezione Civile
Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito la circolare emanata dal Ministero della Salute riguardo l’aggiornamento della quarantena e la sorveglianza del personale coinvolto dall’emergenza sanitaria in atto
Al Ministro delle infrastrutture
e della mobilità sostenibili
On Enrico Giovannini
Al Capo di Gabinetto
Dott. Alberto Stancanelli
Al Comandante Generale
del Corpo delle Capitanerie di Porto
Guardia Costiera
Ammiraglio Nicola Carlone
Al Capo del Personale
Dott. Massimo Provinciali
Oggetto: Richiesta incontro urgente Capitanerie di Porto
Da sempre abbiamo sostenuto che i lavoratori delle Capitanerie di Porto sono dipendenti del Mims e che operano pertanto nei suoi uffici periferici. Per questa ragione nell’ultimo DM di Organizzazione avevamo chiesto che le Capitanerie di Porto venissero identificati come uffici periferici dell’amministrazione. Questi lavoratori del Mims sono da sempre considerati diversamente dagli altri: fuori dal dominio MiT o MIMS, non inseriti nei programmi di formazione, sono veramente figli di un dio minore. Trecentocinquantasette lavoratori, che rappresentano il 5% circa del personale del Ministero, che spesso, in presidi di ridotte dimensioni, come le delegazioni di spiaggia, operano in piccoli uffici al fianco dei militari. Riteniamo inaccettabile che, ancora una volta, questo personale sia definito “distaccato e/o comandato presso le Capitanerie di Porto” e che questa dizione sia utilizzata proprio dall’amministrazione in una comunicazione ufficiale rivolta a tutti i lavoratori Mims. Questo soprattutto perchè il Corpo delle capitanerie di porto esercita, secondo quanto previsto dall’art.134 del Codice dell’Ordinamento Militare, le competenze relative a materie direttamente attribuite al Mims e svolge, in regime di avvalimento, le attività a esso conferite nei settori riconducibili al competente Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Crediamo che l’amministrazione debba fare “pace con se stessa” e dare un’identità a questi nostri colleghi che devono, in tutto e per tutto, essere uguali agli altri. Per queste ragioni non solo chiediamo che sia rettificata la mail inviata da CED Nomentana a tutti i lavoratori MIMS, ma soprattutto che il Ministero li riconosca e consenta loro di non sentirsi discriminati e dimenticati. Polverizzati in posti di lavoro con una, due o tre unità, che si riducono ogni anno e lentamente vengono sostituite da personale militare, questi lavoratori MIMS hanno bisogno di rispetto perchè con abnegazione e diligenza ogni giorno svolgono le attività istituzionali proprie del Ministero. A tal fine chiediamo, ancora una volta, di fissare un incontro urgente avente ad oggetto tutte le criticità del personale delle Capitanerie di Porto e delle Direzioni Marittime.
La Coordinatrice Fp Cgil MIMS p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Nuovi incrementi dell’indennità di amministrazione: più fatti e meno propaganda
è di fresca pubblicazione il DPCM che determina gli incrementi delle indennità di amministrazione per le amministrazioni centrali. Le somme sono state distribuite secondo un criterio perequativo basato sulle attuali indennità. Per tale motivo troviamo del tutto singolare leggere alcuni comunicati trionfalistici di alcune sigle sindacali che rivendicano meriti quantomeno impropri e non spiegano la ratio di questo provvedimento, che giunge peraltro al termine di un confronto serrato con le OO.SS., peraltro recependo solo in parte le osservazioni prodotte da quest’ultime, tant’è che rimangono in piedi alcune problematiche derivanti dall’esclusione di alcuni Enti. Noi invece riteniamo che questa non sia materia di campagna elettorale, anche se giunge in conseguenza della stipula del nuovo CCNL che ha prodotto risultati significativi non solo dal punto di vista salariale, grazie al contributo determinante della FP CGIL.
Il DPCM impegna complessivamente 430 milioni di euro di cui 90 a valere sulle risorse stanziate per il rinnovo contrattuale ed il resto proveniente dalla legge di stabilità per il 2020.
Nella ripartizione delle risorse, come potete notare dall’allegato, si determina, proprio per l’intento perequativo che è alla base del provvedimento, una differente ripartizione delle risorse tra i vari Enti interessati. Per quanto riguarda il MIC il criterio di ripartizione, che determina una assegnazione di risorse inferiore a quelle di altri Ministeri è esattamente riferito alla differenza esistente tra le indennità erogate sinora e pertanto la perequazione riguarda principalmente i Ministeri che registrano gli importi più bassi. Basta ricordare che il MIC ha avuto nel recente passato un incremento sostanzioso delle sue indennità per effetto di una quota accantonata sulle risorse derivanti dalla bigliettazione e quindi con un meccanismo di autofinanziamento. Questo ha comportato nell’attuale ripartizione una assegnazione di risorse solo a partire dal 2022 e per un range che varia dai 605 euro annui lordo dipendente della prima Area ai 1048 euro annui della terza Area. Mentre i Ministeri che registrano le indennità più basse hanno visto un incremento che parte dai 1525 euro annui della prima Area fino ai 2449 euro nella terza Area, con decorrenza di parte di questi aumenti dal 2021.
Proprio per esigenza di chiarezza riteniamo opportuno pubblicare l’intera ripartizione delle risorse e non, come abbiamo visto in alcuni comunicati elettorali, gli incrementi che riguardano solo il MIC.
Detto questo noi non possiamo che concordare sul fatto che questo è un ulteriore passo in avanti sul percorso della perequazione dei trattamenti accessori, ma vorremmo anche ricordare a chi fa comunicati propagandistici che questo è solo uno dei risultati di una stagione contrattuale che ha portato ad una serie significativa di incrementi contrattuali per i lavoratori, oltre a concrete opportunità nei termini di riconoscimento dei diritti e della possibilità concreta di crescita professionale. Dal nostro punto di vista la campagna elettorale dovrebbe avere al suo centro un confronto programmatico su quello che si intende realizzare nei prossimi tre anni, notiamo invece con dispiacere modalità che sviliscono lo spirito della competizione democratica e che in alcuni casi arrivano a diffondere false notizie su temi che riguardano legittime aspettative dei lavoratori, autoincensamenti poco attendibili e addirittura criteri di incentivazione economica dei candidati sulla base della quantità di voti ricevuti.
A noi invece interessa che le RSU siano realmente funzionali alle necessità di rappresentanza democratica dei luoghi di lavoro e non solo il mezzo per misurare la rappresentatività delle sigle sindacali.
Ministero della Cultura
FPCGIL Nazionale
Claudio Meloni
MINISTERO UNIVERSITA’ E RICERCA
AUMENTA L’INDENNITA’ DI AMMINISTAZIONE
ORA AUMENTARE L’FRD E PROCEDERE ALLE PROGRESSIONI
Sta circolando in questi giorni la bozza dell’atteso DPCM per l’armonizzazione delle indennità di Amministrazione di vari Ministeri.
I valori indicati nella bozza di DPCM, ancora in attesa di registrazione alla Corte dei Conti e che quindi potrebbero subire lievi variazioni, porterebbero le indennità di amministrazione del Ministero dell’Università e Ricerca a livelli simili a quelli delle Amministrazioni più “ricche”.
I valori in Euro indicati sula bozza di DPCM e salvo modifiche o refusi, sono quelli indicati nella tabella seguente:
Incrementi annuali lordo dipendente dal 1/1/2020 fino al 31/12/2020
AREA I |
AREA II |
AREA III |
|||||||||||||||
F1 |
F2 |
F3 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F7 |
||
903 |
903 |
903 |
951 |
949 |
1.003 |
1.003 |
1.003 |
1.003 |
1.275 |
1.275 |
1.351 |
1.371 |
1.371 |
1.371 |
1.371 |
Incrementi annuali lordo dipendente (che assorbono i precedenti) dal 1/1/2021 a regime
AREA I |
AREA II |
AREA III |
|||||||||||||||
F1 |
F2 |
F3 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F7 |
||
1.525 |
1.525 |
1.525 |
1.632 |
1.676 |
1.796 |
1.796 |
1.796 |
1.796 |
2.195 |
2.195 |
2.366 |
2.449 |
2.449 |
2.449 |
2.449 |
Gli incrementi verranno corrisposti con l’entrata in vigore del nuovo contratto comprensivi degli arretrati dal 2020 anche per il personale che fosse nel frattempo andato in pensione.
Si tratta di un primo importante risultato per avvicinare le retribuzioni del personale del Ministero dell’Università e ricerca a quelle degli altri dicasteri, frutto anche della nostre continue pressioni sui vertici prima del MIUR e successivamente del MI e MUR.
Tuttavia, per raggiungere una vera perequazione è necessario incrementare le risorse del FRD, che come abbiamo segnalato più volte dal 2020 è ulteriormente ridotto.
Su questo punto sarà necessario un intervento incisivo da parte dei vertici dell’Amministrazione affinché si realizzino anche per questa via le condizioni per raggiungere l’obiettivo di effettiva perequazione che da parte sindacale viene costantemente rivendicato.
Cogliamo l’occasione per comunicare che, durante un incontro che si è tenuto in data 11 febbraio con l’amministrazione del MI, a seguito del nostro sollecito per la riapertura delle contrattazioni per i FRD 2020, 2021 e 2022 l’amministrazione ha comunicato che i fondi 2020 e 2021 (relativi al periodo in cui il fondo era ancora unico tra MI e MUR) sono stati costituiti.
Ci sono quindi le condizioni per riaprire anche al MUR le trattative e anticipiamo che da parte nostra chiederemo di procedere in parallelo con le contrattazioni 2020 e 2021 per riallineare la tempistica e affrontare subito dopo la contrattazione per il FRD 2022.
Solleciteremo inoltre la riapertura del confronto per la definizione dell’accordo per le progressioni orizzontali a decorrere dall’1/01/2022 e per l’attivazione delle progressioni verticali già previste sul piano di fabbisogno 2020 e sulla necessità di ampliarne i numeri.
Il Ministero Università e Ricerca, dopo il distacco dal pezzo “Istruzione” può avere l’opportunità di dimostrare la capacità di essere un’amministrazione snella e con la volontà di valorizzare il proprio personale.
Pretesti non ce ne sono più, e nemmeno possibilità di scaricare le responsabilità. Da parte nostra procederemo subito con le necessarie sollecitazioni per riaprire i confronti sui punti oggetto dell’ultimo incontro in data 10 gennaio 2022.
Roma 13 febbraio 2022
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli/Davide Perrelli |
Michele Cavo |
MINISTERO ISTRUZIONE
FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
OK DPCM SU INDENNITA’ AMMINISTRAZIONE
ORA AUMENTARE L’FRD
In data 11 febbraio 2022 siamo stati convocati per un incontro presso il Ministero dell’Istruzione al quale ha partecipato, oltre al Capo Dipartimento del personale, dott. Greco, anche il Direttore Generale presso gli Uffici di diretta Collaborazione dott.ssa d’Amato ed il Capo di Gabinetto Dott. Fiorentino.
In premessa il Capo di Gabinetto ha voluto sottolineare come le richieste delle OO.SS. al Ministro anche in ordine alla perequazione della Indennità di Amministrazione siano state oggetto negli ultimi mesi di una intensa attività di sensibilizzazione da parte del Ministro nei confronti del MEF. Attività che avrebbe contribuito a spostare quote consistenti di risorse per la perequazione sulle indennità di amministrazione dei dipendenti del Ministero dell’Istruzione.
I valori indicati nella bozza di DPCM, ancora in attesa di registrazione alla Corte dei Conti e che quindi potrebbero subire lievi variazioni, porterebbero le indennità di amministrazione di questo Ministero a livelli simili a quelli delle Amministrazioni con le quote massime.
I valori in Euro indicati sulla bozza di DPCM e salvo modifiche o refusi, sono quelli indicati nella tabella seguente che riporta un aumento medio attorno al 76% a regime:
Incrementi annuali lordo dipendente dal 1/1/2020 fino al 31/12/2020
AREA I |
AREA II |
AREA III |
|||||||||||||||
F1 |
F2 |
F3 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F7 |
||
903 |
903 |
903 |
951 |
949 |
1.003 |
1.003 |
1.003 |
1.003 |
1.275 |
1.275 |
1.351 |
1.371 |
1.371 |
1.371 |
1.371 |
Incrementi annuali lordo dipendente (che assorbono i precedenti) dal 1/1/2021 a regime
AREA I |
AREA II |
AREA III |
|||||||||||||||
F1 |
F2 |
F3 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F1 |
F2 |
F3 |
F4 |
F5 |
F6 |
F7 |
||
1.525 |
1.525 |
1.525 |
1.632 |
1.676 |
1.796 |
1.796 |
1.796 |
1.796 |
2.195 |
2.195 |
2.366 |
2.449 |
2.449 |
2.449 |
2.449 |
E’ poi stato chiarito che gli incrementi verranno corrisposti con l’entrata in vigore del nuovo contratto comprensivi degli arretrati dal 2020 anche per il personale che fosse nel frattempo andato in pensione.
Si tratta senz’altro di un primo risultato per avvicinare le retribuzioni del personale del Ministero dell’Istruzione a quelle degli altri dicasteri, frutto anche della nostre continue pressioni su questo punto, ma abbiamo sottolineato all’amministrazione presente, che per raggiungere una vera perequazione è necessario incrementare le risorse dell’FRD, che come abbiamo segnalato più volte dal 2020 è ulteriormente ridotto.
Su questo punto l’Amministrazione ha assicurato che il Ministro, dopo aver inviato dati e tabelle di confronto che dimostrano la situazione di effettiva sperequazione dei dipendenti dell’Istruzione rispetto a quelli di altri Ministeri sta avendo interlocuzioni serrate con il MEF al fine di raggiungere l’obiettivo richiesto e sollecitato dalle OO.SS.
Con l’occasione l’amministrazione ha dato una serie di ulteriori informazioni:
E’ imminente l’assunzione dei funzionari vincitori del concorso RIPAM di cui è stato ricevuto elenco del personale destinato al MI.
A seguito delle richieste delle OO.SS. l’Amministrazione ha confermato l’Impegno ad attivare la mobilità del personale contestualmente all’assunzione dei nuovi funzionari.
Su questo punto abbiamo chiesto un confronto per giungere auspicabilmente ad un accordo sulla mobilità a tutela della garanzia di obiettività nelle procedure di mobilità.
E’ stata conclusa la convenzione con FORMEZ per il reclutamento di oltre 300 Funzionari che dovrebbero essere raddoppiati. Il concorso verrà svolto con modalità semplificata (una sola prova scritta con test più un orale). Probabile che non vengano svolte le prove preselettive.
Rispetto alle nomine direttori generali ci sono già stati gli interpelli e a breve ci saranno le nomine effettive
Sono state avviate procedure amministrative e contabili per attivazione del servizio tamponi per effettuare tamponi molecolari e antigenici presso la sede di Viale Trastevere e quindi si prevede di partire in pochissimo tempo (previsto screening periodico su base volontaria). L’attività è riconducibile nell’ambito delle attribuzioni proprie del datore di lavoro pertanto presso ciascun ufficio scolastico regionale i datori di lavoro potranno prendere iniziative analoghe qualora lo ritengano opportuno. L’iniziativa dell’amministrazione centrale sarà veicolata per farla conoscere ai colleghi. Si sta lavorando anche per l’istituzione di un presidio medico di primo soccorso.
Abbiamo sollecitato la riapertura delle contrattazioni per i FRD 2020, 2021 e 2022. A questo proposito l’amministrazione ha comunicato che sono già stati costituiti i fondi 2020 e 2021 e che è alla firma il fondo 2022. Su questa base l’amministrazione, accogliendo le nostre proposte, ha anticipato che valuterà di procedere in parallelo con le contrattazioni 2020 e 2021 per riallineare la tempistica per affrontare subito dopo la contrattazione per il FRD 2022. Rammentiamo inoltre che è in corso di definizione l’accordo per le progressioni orizzontali a decorrere dall’1/01/2022.
Abbiamo insistito sulla necessità di dare seguito a quanto previsto sul piano di fabbisogno 2020 in relazione alle progressioni verticali e di aumentarne i numeri sui prossimi piani. Anche su questo l’amministrazione ha confermato l’impegno a dare corpo alle procedure previste.
Per quanto ci riguarda i ritardi sono già ben oltre i limiti e continueremo a “stressare” l’amministrazione affinché le tempistiche siano rapide e l’obiettivo venga raggiunto efficacemente.
Da ultimo abbiamo chiesto di dare indicazioni precise alle sedi territoriali per una omogenea interpretazione di quanto previsto dall’accordo collettivo quadro per le elezioni delle RSU e dalla circolare ARAN n.1, visto che ci giungono notizie contrastanti dai territori sull’elettorato attivo e passivo, sulle sedi di RSU e sulla istituzione dei seggi nelle sedi distaccate.
La riunione si è conclusa con l’impegno ad affrontare, già nella riunione calendarizzata per il prossimo martedì 15 febbraio, oltre alla ipotesi di accordo sulle progressioni 2022 anche il confronto sulla mobilità e sulle RSU.
Roma 13 febbraio 2022
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli/Davide Perrelli |
Michele Cavo |