Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico

Al Vicepresidente
On.le Maria Luisa Gnecchi

Ai Componenti del CdA INPS
Avv. Rosario De Luca
Dott. Roberto Lancellotti
Prof. Patrizia Tullini

Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Al Direttore centrale Risorse umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

Al Direttore centrale Pianificazione e controllo di gestione
Dott. Vincenzo Ciriaco
per il tramite del Dirigente Area Relazioni sindacali

Dott. Stefano Ferri Ferretti

Oggetto: integrazione delibera CdA INPS n.132 del 29 settembre 2021 “Aggiornamento del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance 2021”

La delibera n.132 del 29 settembre 2021 adottata dal Consiglio di Amministrazione dell’Inps in tema di Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance 2021, delibera che aggiorna ed integra la precedente delibera n.30 del 24/3/2021 dello stesso Organo, prevede che la performance individuale per il personale delle aree A, B e C sia misurata sia sotto il profilo del contributo singolo ai risultati delle struttura organizzativa di appartenenza unitamente alle abilità individuali sia sotto il profilo della dimensione organizzativa del risultato oggettivo della medesima struttura.
Ebbene in sede di valutazione intermedia, relativamente al periodo di osservazione 1° gennaio 2021 – 30 settembre 2021, che è stata effettuata nelle ultime settimane dalla dirigenza dell’Istituto, valutazione intermedia non utilizzabile per alcun pagamento di salario accessorio come specificato nei messaggi Hermes n.3797 del 5/11/2021 e n. 4347 del 6/12/2021, sui territori sta emergendo una “stortura” del meccanismo deliberato dal CdA al quale è necessario porre urgentemente
rimedio. Infatti, a fronte di agenzie territoriali che presentano risultati di struttura oltre quota 100 o prossimi a tale dato, fanno riscontro, spesso, dati di produzione, imputati alle Direzioni provinciali/Filiali metropolitane (DD.PP./FF.MM.), inferiori alle prime (le agenzie territoriali). Tutto ciò accade quando le “strutture madri” nel corso del 2021 hanno, in molti casi, “sussidiato” le agenzie per far fronte alla domanda di prestazioni difficilmente sostenibile da queste ultime, attesa la forte carenza di personale delle articolazioni territoriali dell’Inps, contribuendo in modo determinante ai loro risultati difficilmente raggiungibili senza l’ausilio della “sede madre” il cui direttore distribuisce i carichi di lavoro tra il personale della DP/FM in modo omogeneo e funzionale al raggiungimento degli obiettivi di produttività e di qualità fissati dal sistema di pianificazione e programmazione dell’Istituto. Ebbene il monitoraggio intermedio del SMVPI ha fatto emergere a carico delle DD.PP./FF.MM., in diverse realtà, risultati di struttura inferiori alle singole agenzie territoriali di riferimento, penalizzando di riflesso la performance individuale di colleghi che hanno contribuito con la loro attività al risultato complessivo della D.P./F.M. di appartenenza nel cui bacino territoriale si collocano le agenzie. Quanto abbiamo registrato in queste ultime settimane va chiaramente in contrasto con una filosofia di rilevazione ed aggregazione dei dati che, ai fini della valutazione dei risultati di performance organizzativa, parte dalla dimensione provinciale/metropolitana dell’Istituto dalla quale non si può prescindere anche in sede di valutazione della performance individuale.
Alla luce delle considerazioni esposte si chiede di correggere per via interpretativa per il 2021 tale “stortura”, non conosciamo altro termine per definire un meccanismo che non considera in chiave solidaristica il dato del risultato di gruppo come già avviene con la performance organizzativa, e di modificare i contenuti della delibera n. 132/2021 del CdA INPS per il 2022 in occasione del preannunciato e prossimo intervento di aggiornamento già oggetto di confronto con le OO.SS. nelle scorse settimane.
Alle considerazioni esposte, considerazioni che nascono dalla concreta applicazione operata sui territori dei nuovi meccanismi previsti dal D.lgs. n.150/2009 e dal CCNL 2016/2018 (Contratto sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali) si aggiunge la richiesta di modificare il layout delle schede di valutazione in vista della valutazione finale del prossimo mese di giugno, la sola, lo ricordiamo, oggetto di una specifica procedura di conciliazione, avendo le attuali schede il valore di una valutazione intermedia, in quanto la loro impostazione risulta non essere conforme al dettato contrattuale.
Considerata la rilevanza della materia e le delicate implicazioni, si resta in attesa di un sollecito riscontro.

Roma, 17 gennaio 2022

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

Mancata copertura INAL per il personale Vigile del Fuoco

Le strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF chiedono alla Giunta Regionale Sardegna l’applicazione  per le prestazioni di pronto soccorso in codice bianco e l’ applicazione dell’art. 17, comma 6, del D.L. 6 luglio 2011, convertito in Legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1, Legge 15 luglio 2011 n° 111, in merito il NON  pagamento del Ticket per infortunio sul lavoro

Pubblichiamo l’avviso della Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale  concernente il diario della prova scritta del concorso pubblico, per esami, a 128 posti nella qualifica di ispettore logistico- gestionale

Roma,13 gennaio 2022

Si è concluso l’incontro di oggi tra le scriventi Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione
ENAC.
La delegazione di parte datoriale era composta dal Presidente, Direttore Generale, Vice
Direttore Generale e Direttore Centrale Risorse Economiche e Benessere Organizzativo.
Il Presidente, Avv. Di Palma, ha aperto il tavolo presentandosi in maniera ufficiale per la
prima volta alle Organizzazioni Sindacali indicando che la sua presenza era motivata dalla
volontà di stabilire o ristabilire un corretto sistema di relazioni sindacali nonostante, a suo
modo di vedere, gli ultimi comunicati delle scriventi fossero del tutto “inaccettabili”.
Gli è stato fatto notare che i comunicati, da lui ritenuti “inaccettabili” volevano interrompere
l’assurdo e immotivato silenzio dell’Amministrazione rispetto a delle richieste precise e
puntuali presentate dalle scriventi nel rispetto dei ruoli e delle normative attuali in merito alla
disciplina delle relazioni sindacali.
Successivamente la Dr.ssa Maria Elena Taormina, Direttore Centrale Risorse Economiche
e Benessere Organizzativo, nonché nuovo Delegato alle relazioni sindacali di parte
datoriale, ha puntualmente effettuato un riassunto della normativa che al momento regola i
diversi derivanti dalla pandemia in corso in materia di pubblico impiego; a tale proposito
l’Amministrazione, a breve, emetterà una circolare esplicativa e applicativa di tale normativa
per quanto riguarda l’ENAC e i suoi lavoratori.
Abbiamo ribadito l’assoluta necessità di rivedere i termini per lo svolgimento del lavoro agile
adottati a partire dal 15 ottobre del 2021, anche attraverso la responsabilizzazione dei
Dirigenti delle strutture dell’ENAC, che ben conoscendo la natura delle attività svolte dalla
propria struttura, il personale assegnato e le condizioni dello stesso, potrebbero gestire in
modo efficace tale modalità di lavoro nell’interesse sia dell’Organizzazione che dei lavoratori
stessi.
L’Amministrazione, pur dichiarandosi favorevole al lavoro agile in tutte le sue modalità, ha
ribadito che al momento le condizioni restano quelle attuali, cioè un solo giorno a settimana
di lavoro agile.
Al di fuori dell’argomento lavoro agile, abbiamo chiesto la ripresa immediata del confronto
relativamente ai fondi per la contrattazione integrativa 2021 e le posizioni organizzative non
dirigenziali 2022; abbiamo inoltre evidenziato l’importanza di una ripresa delle corrette
relazioni sindacali soprattutto in vista dell’apertura della specifica sequenza negoziale
all’ARAN prevista dall’art. 60 del CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 per l’applicazione del
Titolo III relativamente al personale T.A.O. e di II q. p.

Pubblichiamo a seguito della ricognizione la graduatoria di  mobilità del personale Direttivo con funzioni operative emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane

Pubblichiamo la nota delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF  in merito la salute e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria

Roma, 13 gennaio 2022

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
– on. Renato Brunetta

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze –
dott. Daniele Franco

Al Ministro dell’Interno –
cons. Luciana Lamorgese

Al Ministro della Giustizia –
prof. Marta Cartabia

Al Ministro della Difesa –
on. Lorenzo Guerini

Oggetto: Intervento per definire le modalità di utilizzo e di disciplina del fondo per le misure
di perequazione previdenziale in relazione alla specificità del Comparto Sicurezza e
Difesa.

Egregi Ministri,
la legge di bilancio n. 234 del 30 dicembre 2021, all’art. 1, comma 95, dispone che “In relazione
alla specificità del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vi –
gili del fuoco, riconosciuta ai sensi dell’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, nello stato
di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze é istituito un fondo con una dotazione di
20 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro per l’anno 2023 e 60 milioni di euro a decorre –
re dall’anno 2024.”.
È questo per noi un primo importante passo verso il riconoscimento anche al personale delle
Forze di Polizia di un trattamento previdenziale più adeguato che necessita però di interventi legislativi
ulteriori al fine di assicurare, soprattutto ai più giovani, forme di previdenza complementare
come già possibile per la generalità dei lavoratori pubblici e privati.
Con la presente siamo quindi a sollecitare i provvedimenti utili in tal senso a partire
dall’intervento legislativo necessario a definire le modalità di utilizzo e di disciplina del fondo per le
misure di perequazione previdenziale in relazione alla specificità del Comparto Sicurezza.

SILP CGIL                             Funzione Pubblica CGIL
Daniele Tissone                         Florindo Oliverio

Proseguono gli incontri per il rinnovo contrattuale 2019-2021, pubblichiamo le convocazioni del tavolo tecnico NON direttivo NON dirigente e  Direttivo e Dirigente

Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF con la quale evidenziano la mancanza di idonei automezzi per il personale specialista Smzt

Pubblichiamo la nota del coordinamento provinciale Fp Cgil VVF con la quale ribadiscono la ormai cronica carenza delle autoscale

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri il confronto sulla nuova direttiva che il MIMS si accinge ad emanare in
merito alla circolare congiunta dei Ministri Brunetta e Orlando del 5 gennaio 2022 e sulle nuove disposizioni
previste dal D.L. 7 gennaio 2022 n.1.
Nella prima parte della circolare saranno recepite le nuove misure previste dal D.L. Esse prevedono, a
decorrere dal 15 febbraio 2022, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che abbiano compiuto 50
anni, l’obbligo di possedere, al fine di accedere al luogo di lavoro, il cosiddetto super green pass o green
pass rafforzato. Tale certificato viene rilasciato in presenza delle condizioni previste e cioè:
-avvenuta somministrazione delle prime due dosi di vaccino o della dose di richiamo;
-guarigione da Covid 19 senza aver mai sostenuto alcuna vaccinazione;
-guarigione da Covid 19 avvenuta dopo la somministrazione della sola prima dose di vaccino o delle
ulteriori dosi.
Ancora, a decorrere dal 1 febbraio 2022, è consentito l’accesso ai pubblici uffici ai soggetti in possesso del
cosiddetto green pass base che si ottiene sottoponendosi ad un tampone con esito negativo.
Importante, a tal fine, la sottolineatura prevista nella circolare per gli esami di patente di guida (parte
teorica e parte pratica). In ogni caso, come organizzazione sindacale consideriamo insufficiente la
normativa richiamata, posto che, al 1° di febbraio mancano ancora 18 giorni. In tal senso, abbiamo ribadito
la nostra posizione circa la necessità di emanare immediatamente una disposizione normativa che tuteli, da
subito, i lavoratori che svolgono quelle funzioni.
Per quanto riguarda il lavoro agile, su espressa richiesta della nostra organizzazione, si è ottenuto che lo
stesso sia programmabile, su richiesta del lavoratore, su base temporale flessibile, fino a sei mesi, avendo
cura che nel complesso, sia prevalente l’esecuzione della prestazione lavorativa in presenza. Ancora
abbiamo ottenuto che l’accordo individuale, previsto dalle linee guida sul lavoro agile, richiamato nella
circolare Brunetta/Orlando, sia gestito attraverso una mail da inviare al proprio dirigente con la proposta di
articolazione della prestazione.
L’ Amministrazione, infine, ci ha ragguagliato circa l’invito che sarà rivolto ai dirigenti per l’utilizzo del
lavoro agile in tutte quelle situazioni che richiedano la massima tutela della salute del personale.
Da ultimo, tutte le OO.SS., proprio partendo dal presupposto dell’acuirsi dei contagi, hanno richiesto un
incontro per aggiornare il protocollo di sicurezza sottoscritto il 30 ottobre 2021.

La Coordinatrice Fp Cgil MIMS               p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                         Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota di convocazione sull’avvio di confronto D.Lgs. n.217 del 13 ottobre 2005

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