Il giorno 9 aprile 2024 si è tenuto in videoconferenza il tentativo di conciliazione preventivo di cui alla legge 146/1990 a seguito dello stato di agitazione proclamato dalla FP CGIL, dei lavoratori delle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della Protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il diritto d’asilo del Ministero dell’Interno.
Nell’incontro erano presenti per l’amministrazione il Prefetto Annamaria Manzone Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie e il Prefetto Carolina Bellantoni del Dipartimento Politiche del Personale e il Prefetto Fabrizio Gallo in qualità di Presidente della Commissione Nazionale.
Nel nostro intervento sono state evidenziate le ragioni che hanno portato ad indire un nuovo stato di agitazione, malgrado le recenti aperture di confronto avviate dal Prefetto Gallo in un contesto organizzativo emergenziale con inadeguato personale di supporto e con un incremento insostenibile dell’attività lavorativa.
A partire dalla rivendicazione di un più idoneo inquadramento nel sistema di classificazione, nella quarta Area, destinata alle Elevate Professionalità della pubblica amministrazione, ricorrendone i presupposti.
Inoltre è stato ribadito che la decisione di rafforzare il personale delle Commissioni con immissione in servizio di funzionari amministrativi non formato in materia di protezione internazionale, prevedendone una formazione successiva e non completa comporterà:
la dequalificazione dell’attività svolta dalle commissioni e del ruolo dei funzionari amministrativi assunti per le funzioni di carattere specialistico;
una evidente sovrapposizioni di ruoli e competenze nella procedura di riconoscimento della protezione internazionale;
una svalorizzazione delle capacità professionali acquisite e messe in atto al servizio della collettività per il buon funzionamento del sistema asilo.
Dobbiamo prendere atto con rammarico che, benché lo stesso Presidente della Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo abbia riconosciuto la giustezza delle nostre rivendicazioni, alcun passo in avanti si è potuto riscontrare dalle parole dell’Amministrazione, lasciando poca alternativa alla prosecuzione convinta della nostra mobilitazione, in tutte le forme che riterremo opportune.
Per tali motivi, continuiamo lo stato di agitazione e proclameremo a breve una giornata di sciopero nazionale del personale delle commissioni e Sezioni Territoriali e della Commissione Nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale, per rivendicare:
l’inquadramento dei funzionari altamente qualificati, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt.3 3 e 4 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (triennio 2022-2024) , nella quarta Area, destinata alle Elevate Professionalità della pubblica amministrazione, ricorrendone i presupposti:
una migliore gestione dei carichi di lavoro e delle condizioni lavorative con un allineamento degli obiettivi numerici cui le commissioni devono tendere per garantire il corretto funzionamento del sistema ed il rispetto dei richiedenti asilo;
la definizione di un modello organizzativo funzionale per tutti i funzionari che garantisca e ristabilisca il fondamentale diritto al benessere lavorativo nella propria sede di servizio;
un miglior servizio di interpretariato che agevoli e supporti le attività istruttorie;
il miglioramento della sicurezza e dell’accesso ai luoghi di lavoro, spesso inadeguati e fatiscenti;
la previsione di supporto psicologico per i funzionari cosi come previsto in analoghi contesti nell’Unione Europea.
Proseguire la mobilitazione rappresenta un atto di rispetto verso la professionalità che ci è stata riconosciuta anche da autorevoli organismi internazionali; nonché verso i diritti dei richiedenti asilo ed i principi di buon andamento della Pubblica Amministrazione, che continuano ad essere le autentiche stelle polari del nostro agire.
FP CGIL
Adelaide Benvenuto Antonio Indolfi Vincenzo Malatesta
Roma, 10 apr – “Mai come ora bisogna investire sulla prevenzione. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con il documento sul dl Pnrr, conferma quanto più volte evidenziato e sostenuto dalla Funzione Pubblica Cgil: il governo dimentica che nel sistema di prevenzione i Servizi delle Aziende Sanitarie svolgono un ruolo determinante anche per la capillare conoscenza del territorio. Accogliamo quindi con favore quanto la Conferenza ha evidenziato rispetto alla mancata valorizzazione e centralità dei dipartimenti di prevenzione delle Asl nelle loro articolazioni che guardano alla tutela della salute di lavoratrici e lavoratori, e continuiamo a ribadire con forza che il sistema della prevenzione non può basarsi solo sul rafforzamento di un sistema repressivo”.
Lo scrive in una nota Marco Vitelli, coordinatore Salute e Sicurezza per Fp Cgil.
“I servizi di tutela della salute e sicurezza dei dipartimenti delle Asl – prosegue – hanno compiti di vigilanza complessa ed il relativo personale ha una formazione accademica specifica, ma dal governo queste professionalità sembrano essere state dimenticate. Per questo, continueremo a batterci affinché si tenda ad un vero sistema integrato di controlli e continuiamo a chiedere una grande campagna di assunzione di professionisti del settore, formati ed orientati alla prevenzione”.
“Vale la pena di ricordare che l’Inps ha censito circa 1.700.000 aziende a fronte di un contingente dei servizi di vigilanza di circa 3000 unità di personale realmente attive, considerando Ispettorato nazionale del Lavoro e ASL insieme. Seppure s’impiegasse a tempo pieno nella vigilanza questo personale, considerando ottimisticamente una media di 35 aziende l’anno per ciascun operatore, avremmo bisogno di 16 anni per chiudere un giro, cioè per visitare un’azienda una volta in 16 anni”, conclude Vitelli.
In data 9 aprile 2024 è stato sottoscritto definitivamente il rinnovo del CCNL degli Enti, Istituti ed Opere Valdesi per il triennio 2023-2025 a seguito delle consultazioni avvenute nelle scorse settimane in tutti i luoghi di lavoro.
Il rinnovo contiene significativi e importanti risultati sia sul fronte normativo che economico che di seguito riassumiamo.
Dal punto di vista economico è stato previsto un aumento a regime sul livello C2 di 160 euro,da riparametrare sulle altre categorie e posizioni economiche, suddiviso nelle seguenti tranches:
• 70 euro a febbraio 2024
• 30 euro a dicembre 2024
• 60 euro a settembre 2025
Dal punto di vista normativo in materia di campo di applicazione sono stati inseriti i servizi di inclusione e di accoglienza, integrazione e accompagnamento di persone migranti (accoglienza residenziale di primo e secondo livello; supporto legale; sportelli informativi;
servizi alle frontiere; accompagnamento al lavoro; ecc.). Un importante “riconoscimento” che trova conferma anche nella riorganizzazione del sistema di classificazione del personale, dove è stato previsto l’inserimento delle seguenti figure: operatore dei servizi dell’accoglienza, da inquadrare in C2 e con passaggio automatico alla posizione economica C3 dopo 12 mesi di permanenza nella precedente categoria (con decorrenza 1 luglio 2024), operatore legale e mediatore culturale in categoria D.
Il suddetto passaggio di categoria riguarderà anche l’operatore qualificato dei servizi socio-assistenziali-sanitari e l’operatore educativo. È stato altresì previsto l’inserimento di ulteriori profili professionali non contemplati nella classificazione del personale quali:
assistente sociale, Dottore in tecniche psicologiche all’albo A (categoria D); pedagogista e psicologo iscritto all’albo B (categoria E). E’ stata inoltre prevista l’istituzione di una Commissione paritetica per la revisione del sistema di classificazione e per la valorizzazione del personale. La Commissione verrà avviata nel mese di settembre 2024, con l’obiettivo di consegnare al tavolo per il rinnovo del Ccnl 2026/2028 una proposta di revisione organica.
Di rilievo è sicuramente l’introduzione di uno specifico articolo che disciplina il rimborso, a carico del datore di lavoro, dell’iscrizione ad albi o ordini professionali quale assoluta novità mai prevista prima nei CCNL di settore.
In tema di conciliazione vita-lavoro è stato aggiornato l’articolato relativo alla maternità e paternità, con l’inserimento di due giorni di permesso retribuiti per malattia del figlio entro gli 8 anni di vita del bambino. Sono state incrementate anche le tutele in favore delle donne vittime di violenza e quantificati in 15 minuti i tempi di vestizione/svestizione.
E’ stato rivisitato inoltre l’articolo relativo al servizio con obbligo di residenza in struttura (così dette “notti passive”), introducendo un’indennità mensile di 78 euro e una indennità giornaliera di 20 euro. L’orario dalle 22.00 alle 24.00 e dalle 7.00 alle 9.00 rientra a tutti gli effetti nell’orario di lavoro retribuito settimanale.
È stata altresì aumentata la percentuale di maggiorazione delle ore di lavoro supplementare che passano dal 30% al 33%.
Infine è stato inserito anche uno specifico articolo sul cambio di gestione per quanto concerne appalti, convenzioni e accreditamenti con la finalità di salvaguardare la continuità occupazionale e salariale di lavoratrici e lavoratori.
Il rinnovo rappresenta un significativo risultato che va nella direzione dell’innalzamento delle retribuzioni di lavoratrici e lavoratori, del riconoscimento di professionalità e della previsione di nuove tutele e nuovi diritti.
Le parti infine hanno stabilito di richiedere al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’apposito decreto in relazione alle tabelle sul costo del lavoro.
Nelle prossime settimane verrà redatto il testo coordinato del CCNL.
Michele Vannini Franco Berardi Claudio Faidiga
FP CGIL CISL FP UIL FPL
“Ieri sera nel carcere di Vigevano un Poliziotto Penitenziario è stato gravemente ferito al volto da un detenuto nordafricano durante una sommossa da parte di alcuni ristretti ed ha riportato una ferita sulla bocca suturata con 14 punti medicati in ospedale”.
Lo comunica Calogero Lo Presti, coordinatore regionale per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria della Lombardia: “Il fatto si è svolto durante una sommossa che ha visti protagonisti alcuni detenuti, sembrerebbe tutti di origine nordafricana, che hanno incendiato una cella e al sopraggiungere dei pochi Poliziotti in servizio, li hanno aggrediti. Ad avere la peggio è stato un collega che ha ricevuto al volto un duro colpo da un bastone ricavato da una gamba di un tavolino che gli ha procurato una ferita suturata con 14 punti. Nel carcere di Vigevano sono presenti 360 detenuti su 240 disponibili con un affollamento di circa il 150%. I detenuti stranieri invece sono circa 180, praticamente la metà dell’intera popolazione ristretta nel carcere di Vigevano. A gestire tale popolazione detenuta, in servizio ci sono 200 Poliziotti sui 240 previsti (85%)”.
La richiesta sindacale avanzata dal Segretario Provinciale della FP CGIL Pavia, Daniele Pirri, è che il Sottosegretario di Stato Andrea Ostellari assicuri l’attuazione delle misure previste per questi casi, garantendo inoltre che gli individui detenuti che hanno perpetrato aggressioni al personale della Polizia Penitenziaria siano trasferiti altrove.
Mirko Manna, coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Il Corpo di Polizia Penitenziaria è sotto stress per le continue aggressioni e per l’impossibilità di lavorare con minime garanzie per la propria incolumità. Le finte soluzioni delle celle aperte e della sorveglianza dinamica adottate per evitare sanzioni dalla Corte Edu, non sono più sufficienti a gestire un sistema penitenziario con sempre più detenuti e sempre meno Poliziotti. Le continue aggressioni ai Poliziotti determinano ulteriori assenze dal servizio, talvolta, come in questo caso, di mesi interi. E’ urgente un impegno del Governo per l’immediata assunzione di almeno 5.000 unità dei “Baschi Azzurri” e per rivedere la pianta organica del Corpo che, dopo i tagli indiscriminati della legge Madia, ha messo in ginocchio la Polizia Penitenziaria impedendo una sufficiente assunzione di Agenti per avvicendare il personale di Polizia che va in pensione ogni anno”.
Vigevano, 10 aprile 2024
In questi giorni abbiamo appreso una cosa che, se confermata, lascia davvero attoniti.
In questi anni le auto private usate per lo svolgimento delle attività lavorative, ad esempio per la vigilanza, erano state coperte da apposita polizza cristalli attivata da INL.
Sembrerebbe che tale polizza non sia più attivata e quindi gli eventuali danni arrecati ai vetri delle auto non sarebbero più protetti da indennizzi assicurativi, ma sarebbero a totale carico delle tasche dei lavoratori dell’ente.
Ora, considerando il bilancio florido dell’INL crediamo si sarebbe dovuta attivare una polizza completa, senza lesinare spese su coperture cristalli o altro.
Per questo, nel chiedere chiarimenti all’Amministrazione su quanto sopra, chiediamo di riattivare immediatamente la polizza cristalli e di ampliare le coperture assicurative sui veicoli il massimo possibile.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
Venerdì 5 aprile si è tenuto l’incontro sindacale presso il DEF per l’informativa sulle convenzioni tra MEF e Agenzie Fiscali per il triennio 2024-2026, riguardante gli obiettivi assegnati, il piano assunzionale e della formazione, gli strumenti a disposizione per il raggiungimento degli obbiettivi stessi, ecc…
Come CGIL FP, durante il nostro intervento, abbiamo inizialmente dato atto positivamente che la Convenzione fosse discussa e firmata nei primi mesi dell’anno visto che negli ultimi anni avveniva ad annualità di riferimento quasi finita, e abbiamo espresso soddisfazione per il recupero parziale di fondi di salario a favore del personale, come preannunciato nell’ultimo incontro con il Vice Ministro a seguito della mobilitazione e inserito nell’ultima norma sul PNRR.
Dopo aver espresso poi serie perplessità sugli obbiettivi assegnati, in quanto mettono al primo posto e in maniera marcata l’attuazione di una politica fiscale dedicata principalmente alla compliance e a forme di recupero delle imposte non pagate con “concordati preventivi” e forme sanzionatorie minimali e non con un rilancio importante della concreta lotta all’evasione fiscale rispettando quindi il principio di equità tra cittadini, abbiamo dato poi particolare importanza alle politiche del personale soprattutto relativamente alle problematiche dei numeri di dipendenti in servizio effettivo rispetto alle attuali dotazioni organiche previste, con una particolare attenzione alla dotazione organica delle Dogane e dei Monopoli che risulta particolarmente sofferente anche alla luce del processo riorganizzativo in corso.
Al riguardo, considerati gli sfidanti e alti obiettivi contenuti all’interno delle Convenzioni, abbiamo richiesto che le stesse dotazioni organiche potessero essere potenziate con una correlata operazione di apicalizzazione verso l’Area dei Funzionari che potesse conseguentemente permettere un piano assunzionale più spinto in ambedue le Agenzie e un processo programmato nel tempo di ulteriori progressioni verticali volte al riconoscimento delle professionalità interne oltre alla concretizzazione reale della Quarta Area istituita dal CCNL.
Tale richiesta è correlata direttamente agli obiettivi assegnati proprio perché gli stessi sono legati anche al piano di assunzioni in corso che vede ancora, per esempio, all’Agenzia delle Entrate la mancata pubblicazione della graduatoria di 3.970 Funzionari Tributari per cavilli interpretativi incomprensibili delle norme, bloccando di fatto l’ingresso di nuovo personale. Su questo argomento abbiamo quindi richiesto un intervento politico volto alla risoluzione veloce dei dubbi che persistono per procedere ad una rapida assunzione di queste unità.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità di effettuare una formazione più adeguata alle esigenze delle due Agenzie oltre alla necessità di dotare i dipendenti di strumentazioni, specie informatiche, più moderne.
Infine abbiamo posto l’attenzione sull’impegno preso con il Vice Ministro Leo per trovare entro ottobre una soluzione strutturale, oltre agli interventi spot di recupero parziale, volta a superare definitivamente il corto circuito normativo che taglia di fatto l’erogazione della quasi totalità del salario accessorio collegato agli obiettivi inseriti nella Convenzione.
La Parte Pubblica, a fronte delle osservazioni poste sul tavolo, ha fatto proprie le richieste riferite in particolare alle questioni del potenziamento del personale, impegnandosi a valutare la neutralizzazione di parte degli obiettivi laddove non dovessero essere completati i piani assunzionali previsti, e alla soluzione delle problematiche che riguardano la mancata erogazione di salario accessorio al personale delle Agenzie Fiscali impegnandosi a rappresentare in primis tali istanze, ma anche le altre poste sul tavolo, all’Autorità Politica.
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
Agenzia delle Entrate e Agenzia Dogane e Monopoli
Iervolino Florindo
A seguito del perdurare del mancato invio delle squadre dei Vigili del fuoco sugli scenari di soccorso, le Strutture territoriali Fp Cgil VVF Fns Cisl e Uil PA VVF chiedono chiarimenti sul perché di tali scelte
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Conapo riguardo la pianificazione dei corsi di nuoto per salvamento VVF, formazione necessaria per l’operatività al contrasto al rischio acquatico
Roma, 9 apr – “La nostra mobilitazione ha ottenuto un primo risultato, ma certamente non si ferma qui. Proseguiremo con la convocazione delle assemblee in tutto il Paese e come Fp Cgil promuoveremo il 15 aprile una mobilitazione nazionale di lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi 0-6 per ribadire la necessità di un Piano straordinario di assunzioni e di un investimento sulla valorizzazione del personale”.
Lo scrive in una nota la segretaria nazionale Fp Cgil, Tatiana Cazzaniga, commentando l’annuncio del ministro Zangrillo sulle graduatorie del personale educativo.
“Come Fp Cgil – ha ricordato – chiediamo da tempo, anche attraverso appositi emendamenti, di intervenire sulla carenza di organico del personale educativo e scolastico. La fase transitoria, secondo noi, si supera solo equiparando i titoli e inquadrando il personale nell’area dei funzionari, come previsto dal Contratto. Bisogna investire nel personale e bisogna assumere, superando i tetti di spesa per le assunzioni”, conclude Cazzaniga.
Pubblichiamo la nota di richiesta urgente inviata al Sottosegretario dal Coordinamento Fp Cgil VVF riguardo le mancate risposte per il concorso C.S specialità decorrenza 01.01.20, del concorso C.S generici decorrenza. 01.01.2023, per la mobilità nazionale C.S generici e specialità
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la problematica sedi di lavoro riguardo la manutenzione e la disinfestazione delle stesse
Pubblichiamo la nota di convocazione del Tavolo tecnico per la formazione all’ordine del giorno l’ipotesi di un Gruppo di Lavoro per la revisione dei programmi didattici dei corsi AA.VV.F.