Fondo Risorse Decentrate 2020 qualche timido passo avanti
Si è tenuto in data 3 giugno 2021 il secondo incontro di contrattazione nazionale sul FRD 2020 per il personale delle politiche agricole.
Rispetto a quanto discusso all’incontro precedente:
– sulle richieste di chiarimenti che abbiamo formulato sulla composizione del Fondo, la risposta che l’amministrazione ha presentato non ha sgombrato tutti i dubbi che avevamo e, anzi, per quanto attiene il recupero delle risorse del personale cessato sembra confermato che le procedure predisposte dal Mef provochino un sostanzioso ritardo nel recupero di queste somme rispetto a quanto previsto dal CCNL.
Su questo procederemo ad apposito approfondimento possibilmente con il MEF;
– abbiamo chiesto di fare chiarezza, nel testo definitivo, rispetto all’attribuzione delle risorse tra performance organizzativa e performance individuale, poiché nel testo presentato si rilevano alcune incongruenze;
– abbiamo ribadito la necessità di regolamentare la materia dei turni nonostante le modifiche apportate a seguito di alcuni rilievi formulati sull’accordo del FRD 2018 dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Su questo aspetto, nonché sull’attribuzione degli incarichi che prevedono specifiche indennità, e fermo restando il regolare pagamento delle prestazioni svolte e validate nel 2020 abbiamo chiesto di inserire all’interno dell’accordo la previsione di un prossimo confronto nel quale regolamentare sia il tema dei turni, in modo da aderire alla previsione contrattuale anche relativamente alla loro effettiva articolazione, sia quello dei criteri relativi all’attribuzione degli incarichi e alla loro valorizzazione
economica.
L’accordo conterrà inoltre l’impegno, come abbiamo sempre pensato, alla destinazione di risorse del FRD 2021 per un ulteriore ciclo di progressioni orizzontali.
Su questo punto abbiamo finalmente registrato la convergenza dell’intero tavolo sulla nostra proposta che prevede di completare il ciclo progressioni con particolare attenzione per chi non ha ancora avuto alcun avanzamento economico nelle due tornate precedenti, in modo da ricercare un principio di equità evitando al contempo una eccessiva un’erosione del fondo a disposizione per tutti i dipendenti ed anche in considerazione del fatto che c’è la possibilità che il nuovo CCNL, in questi giorni in discussione presso l’ARAN, potrebbe innovare le modalità per il riconoscimento di incrementi retributivi di carriera.
Recupero della maggiore tassazione applicata sul FDR 2019 del personale Icqrf
In coda alla riunione l’amministrazione ha poi fornito una risposta alla specifica sollecitazione inviata nei giorni scorsi dalla FP CGIL sulla modalità di soluzione dell’errata imputazione della tassazione ordinaria sul FRD a parte del personale.
Su questo argomento l’amministrazione ha specificato che ha avviato il lavoro per la riemissione dei CU 2020 per tutto il personale dell’Icqrf al fine di poter procedere al recupero della maggiore tassazione applicata. L’amministrazione accompagnerà l’operazione con una dettagliata circolare che fornirà indicazioni al riguardo, specificando anche se per detto personale sarà necessario, come pensiamo, provvedere alla presentazione del Mod. 730 per il recupero della precitata maggiore tassazione applicata.
La riunione si è conclusa con l’impegno dell’Amministrazione a convocare una nuova riunione, in tempi brevi, dopo avere apportato modifiche alla bozza di accordo.
Insomma, c’è ancora molta strada da fare, ma ora l’accordo comincia a prendere forma. La nostra ferma intenzione è di giungere al miglior risultato possibile per i lavoratori partendo proprio dalla certezza delle risorse a disposizione.
Con l’impegno di mantenervi costantemente aggiornati vi salutiamo!
Roma, 4 giugno 2021
p. la FP Cgil Mipaaf FP CGIL Nazionale
Il coordinatore nazionale Funzioni Centrali
Savino Cicoria Anna Andreoli
Si è tenuto giovedì 3 giugno 2021 il terzo incontro tra Aran e Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto delle Funzioni Centrali.
L’Aran ha preceduto la convocazione con l’invio alle organizzazioni sindacali di alcune pagine di bozze di testo relativamente ad alcuni articoli già presenti nel CCNL 2016/2018 (“Campo di applicazione”; “durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto”; “Organismo paritetico per l’innovazione”; “Permessi retribuiti per particolari motivi personali o familiari”; “Congedi dei genitori”), più uno “schema” di sistema di classificazione (contenente alcuni titoli come “elevate professionalità”, “massima flessibilità interna”, “sviluppi economici all’interno dell’area”, senza alcuna descrizione ulteriore, e cenni di declaratorie di area). Infine, poche indicazioni sul lavoro agile (“Definizione e principi generali”, “Accesso al lavoro agile”, “Accordo individuale”, “Articolazione della prestazione e diritto alla disconnessione”), anche in questo caso con poche righe di specificazione o declinazione.
Un testo, quello dell’Aran, troppo scarno ed esemplificativo e senza un’ipotesi di disciplina organica delle materie proposte. Per questo lo abbiamo giudicato non utile come base di confronto e, peraltro, nemmeno corrispondente alle valutazioni, già fatte e condivise nel precedente incontro, di una definizione più puntuale delle macro-aree di intervento del negoziato per:
– una effettiva manutenzione del CCNL 2016/2018
– introdurre nuove discipline a partire dal lavoro agile
– realizzare un sistema di classificazione che da un lato renda gli inquadramenti coerenti con l’effettiva organizzazione del lavoro e dall’altro dia prospettiva di carriera e adeguato riconoscimento e apprezzamento delle professionalità interne alle amministrazioni.
Abbiamo quindi ribadito la necessità di programmare incontri di confronto e approfondimento per singoli temi, chiarendo anche che i testi che Aran metterà a disposizione delle organizzazioni sindacali preliminarmente, come accaduto per l’incontro di ieri, non potranno rappresentare un perimetro di riferimento vincolante per le parti. A partire dal lavoro agile, ad esempio, abbiamo bisogno di disciplinare ogni modalità di effettuazione della prestazione lavorativa, da quella esclusivamente in presenza fino a quella completamente da remoto e nelle diverse forme (smart working, co-working, da casa, da sedi diverse della stessa amministrazione, da altre sedi, telelavoro, eccetera) e non di limitare il campo di regolamentazione alla sola applicazione della legge 81/2017 o alla disconnessione e alle fasce di contattabilità.
In conclusione, il presidente di Aran si è detto disponibile a calendarizzare d’ora in avanti incontri per singoli temi e a confrontarsi con le proposte di merito che le organizzazioni sindacali presenteranno, annunciando una prossima riunione già entro i prossimi 10/15 giorni.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
Pubblichiamo la nota della Struttura Regionale Fp Cgil VVF con la quale chiede chiarimenti sulla programmazione didattica 2021
Al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria
Presidente Bernardo Petralia
Al Direttore Generale della Direzione generale detenuti e trattamento
Dott. Gianfranco De Gesu
All’Ufficio delle Relazioni Sindacali
della Direzione generale del personale e della risorse
Sede
Signor Capo del Dipartimento,
Signor Direttore generale della Direzione generale detenuti e trattamento,
questo Coordinamento nazionale per la dirigenza penitenziaria, si vede costretto a richiamare
l’attenzione su un tema già segnalato più volte nel l’anno 2020 in tema di funzioni del dirigente
di turno.
Per memoria comune, con ODS n.1251 del luglio 2016 l’allora Capo DAP dispose che i turni
di servizio festivi e prefestivi fino ad allora effettuati prevalentemente dai dirigenti e magistrati in
servizio presso la Direzione Generale detenuti e trattamento, fossero anche svolti da tutti gli altri
dirigenti in servizio presso questo Dipartimento. Questo al fine di “alleggerire” il lavoro dei colleghi
nelle giornate festive e prefestive e nel periodo estivo.
Con successiva integrazione nel mese di agosto (nota n. 49413) vennero fornite delle brevi
indicazioni circa i compiti demandati al dirigente di turno.
In tale documento si esplicitava la durata del turno stesso, il personale cui far riferimento
per eventuali necessità, e nel richiamare precedenti provvedimenti (ODS n.1100 del 11 agosto
2011 ODS n. 1153del 13 gennaio 2015) relativi agli adempimenti da porre in essere in caso di
eventi critici, ribadiva l’esigenza della tempestiva informativa ai vertici dipartimentali tramite SMS,
riservando alle competenti articolazioni la redazione, nel primo giorno feriale utile, di appunti al Ministro in caso di accadimenti di particolare gravità.
La ratio dei citati provvedimenti risiedeva nella necessità di assicurare che l’Ufficio di Gabinetto
del Ministro ricevesse tempestivamente le informazioni circa gli eventi critici, direttamente
dalla struttura dipartimentale prima che dagli organi di stampa, incaricando il dirigente di turno di
fornire una succinta informativa sui fatti occorsi direttamente e per sms all’ utenza telefonica del
Capo del Dipartimento, del Vice Capo e dei Direttore Generali competenti per materia.
In realtà negli ultimi due anni, su richiesta dei Capi Dipartimento che si sono succeduti, il dirigente
di turno viene contattato prevalentemente in orario serale/ notturno ( dopo la chiusura degli
Uffici matricola degli istituti penitenziari) per fornire indicazioni circa le disponibilità di posti presso
gli istituti penitenziari dove poter associare gli arrestati.
Il dirigente di turno NON ha alcuna conoscenza delle disponibilità di posti all’interno degli
istituti, Non ha modo di accedere a tali informazioni e NON ha alcuna prerogativa che lo autorizzi
a disporre l’allocazione dell’arrestato in un istituto piuttosto che in un altro.
Non sarebbe pertanto più logico invitare le undici sedi provveditoriali a diramare a tutti i presidi
delle forze di Polizia e dei Carabinieri ogni utile informazione per indirizzare anche l’operatività
dei presidi stessi?
Si tratta di una comunicazione che il Provveditore del Lazio Abruzzo e Molise ha curato nel
marzo scorso e che è stata diramata ai dirigenti in servizio presso questo Dipartimento con la disposizione aggiuntiva che suggerisce, agli interlocutori delle FFOO di rivolgersi al “funzionario di turno” in servizio presso questo Dipartimento in caso di esito negativo delle interlocuzioni precedenti (!).
Ripetiamo quanto già rilevato nelle precedenti note sull’argomento: il rimbalzo della comunicazione
da una articolazione territoriale al “funzionario di turno” è ridondante soprattutto quando,
come in questo caso, vi è assenza di disposizioni relative ai compiti da svolgere.
Anche i termini di immagine della Nostra Amministrazione che il Carabiniere di una delle
stazioni disseminate nel territorio nazionale interloquisca con un dirigente penitenziario e che da
questa interlocuzione emerga l’impossibilità sostanziale e formale di esaudire la richiesta, appare
inutile dileggio.
Ricordiamo sempre che i Dirigenti penitenziari non hanno ancora ottenuto una disciplina
contrattuale nonostante sia stata prevista dal decreto legislativo del 2006 che declinava il regolamento di servizio. E questo vacuum ha prodotto incertezze, frustrazioni a fronte di un perimetro di responsabilità per le quali il dirigente risponde sia amministrativamente che penalmente e senza alcuna tutela contrattuale.
Ove sulle questioni sin qui evidenziate, le valutazioni di codeste Autorità siano di senso
diverso (e quindi si ritenga necessario confermare la turnazione notturna) questo Coordinamento
nazionale Chiede di voler diramare disposizioni chiare indirizzate a tutti i dirigenti ( compresi i colleghi
dirigenti contrattualizzati) che, in servizio presso questa articolazione centrale, possano svolgere compiutamente tale ( peraltro non retribuita ) con legittimità di funzioni e quindi con un concreto effettivo ritorno di utilità per i servizi delle articolazioni territoriali, nel rispetto della identità e dignità dei dirigenti e di tutto il personale che opera alle loro dirette dipendenze.
Si ringrazia per l’attenzione che vorrà essere riservata a tale richiesta che reitera quanto già
rappresentato nelle precedenti note di pari oggetto del 11 giugno 2020 n.197/U-FP e del 20 luglio
2020 n. 317/U-FP.
Con viva cordialità
Il coordinatore nazionale FP CGIL
Dirigenza penitenziaria
Carla Ciavarella
Pubblichiamo la nota informativa del Dipartimento in merito la pubblicazione in Gazzetta del concorso pubblico per Ispettori Antincendi
Pubblichiamo la bozza di revisione della circolare operativa inviata dalla Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo
All’iniziativa, coordinata dalla segretaria nazionale della Fp Cgil, Barbara Francavilla, interverranno: Alberto Campailla (presidente Nonna Roma), Giancarlo Cenciarelli (segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio), Vanessa Conversano (infermiera Policlinico Umberto I), Alessio D’Amato (assessore Sanità e Integrazione socio-sanitaria Regione Lazio), Elisa Pianura (dirigente medico Asl Roma 1) e Serena Sorrentino (segretaria generale Fp Cgil Nazionale).
Al Direttore Generale della Formazione
Dott. Riccardo Turrini Vita
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo Parisi
Oggetto: Corso di specializzazione di informatico del Corpo di Polizia Penitenziaria. Nota n.
02007307.U del 28 Maggio 2021
La scrivente O.S. accoglie con piacere la notizia dell’inizio dei corsi di formazione per
la specializzazione di informatico del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Tale positivo evento porta parallelamente alla luce lo stato di completo abbandono
della formazione da parte del personale informatico di Area 3 e di Area 2 delle Funzione
Centrali del DAP.
Tale personale che ricordiamo svolge le funzioni specifiche per cui ha vinto un
regolare concorso ed è stato assunto più di 20 anni fa, non ha mai, a parte sporadici casi,
partecipato ad eventi formativi tecnici di nessuno tipo.
Emerge in maniera chiara l’enorme importanza che assume l’aggiornamento per
questi lavoratori i cui profili professionali risultano tra l’altro, obsoleti e non più inerenti alla
realtà tecnologica odierna e senza nessuna sinergia con la struttura informatica ministeriale.
Certi che il Direttore Generale del Personale e delle Risorse svolgerà un decisivo
ruolo di impulso, nelle more del rinnovo del Contratto Nazionale Integrativo delle Funzioni
Centrali, per l’aggiornamento dei Profili professionali degli informatici, chiediamo al Direttore
Generale della Formazione che le opportunità di formazione e aggiornamento informatico
offerte al personale di Polizia Penitenziaria, siano offerte parallelamente anche ai titolati
lavoratori delle Funzioni Centrali, con la promozione immediata di corsi specifici per le due
Aree del profilo dei Funzionari e degli Assistenti Informatici.
Certi di un accoglimento di tale richiesta e nello spirito della massima collaborazione,
salutiamo cordialmente.
Per la FP CGIL Nazionale
Roberto Mascagni
Ministero della Transizione Ecologica – Ministero dello Sviluppo Economico
Roma, 31 maggio 2021
COMUNICATO AL PERSONALE
Il 31 maggio 2021 si è tenuta la riunione in videoconferenza tra i Direttori del Personale del MITE e del MISE, Dott.ssa Maria Carmela Giarratano e Dott. Gianfrancesco Romeo, e tutte le OO.SS. rappresentative delle due Amministrazioni sia delle aree che dei dirigenti.
L’incontro si è svolto per illustrare le linee del DPCM di trasferimento delle risorse umane e strumentali delle direzioni dell’energia, finora in capo al MISE, al nuovo MITE.
FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno apprezzato i primi importanti risultati del confronto del precedente incontro del 22 marzo, in cui si erano trattati i temi dell’armonizzazione dei vari istituti contrattuali e della logistica, e si era sollecitato un percorso legislativo che, già in sede di conversione del decreto di istituzione del MITE, implementasse le risorse per equiparare i trattamenti economici del personale dei due Ministeri coinvolti.
Infatti grazie alle sollecitazioni delle OOSS e al lavoro proficuo congiunto delle due Amministrazione sono state adeguate in sede di conversione le risorse per equiparare le indennità di Amministrazione delle aree e per adeguare il fondo dei dirigenti per l’indennità di risultato atto a mantenere almeno i livelli più significativi dei dirigenti provenienti dal Mise.
Il novello DPCM di trasferimento delle risorse umane e strumentali, oggetto del confronto odierno, e propedeutico ai decreti di trasferimento dei capitoli da parte del MEF conterrà;
per quanto attiene al personale:
• il numero delle risorse umane da trasferire che è stato quantificato in 126 unità delle aree funzionali presenti al 13 febbraio 2021;
• posti di funzione dirigenziale di prima fascia (direttori generali) e di 19 posti di funzione dirigenziale di seconda fascia;
• il mantenimento dei contratti in essere per i dirigenti nelle more della riorganizzazione del MiTE;
• la salvaguardia dei percorsi di riqualificazione giuridica ed economica del personale delle aree proveniente dal Mise sia dei percorsi in essere (passaggi tra le aree) che di quelli che sono stati previsti nella contrattazione 2021 per quelli economici (in quanto giuridicamente hanno effetto dal 1 gennaio 2021).
• Vengono mantenuti eventuali assegni ad personam derivanti da trattamenti economici differenti dell’amministrazione di provenienza (es. personale ex IPI, ex ICE etc.).
Per quanto attiene la logistica;
verranno assegnate al nuovo MITE le seguenti sedi:
• Via Sallustiana n.53, Roma per le due direzioni generale provenienti da via Molise 2, Roma, con contestuale scambio degli spazi da assegnare alla DGMCTCIT del Mise attualmente allocata a via Sallustiana 53;
• La sede demaniale di Via Bosio 15, Roma, sede dell’’Ufficio nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le georisorse;
• La sede in locazione degli uffici Territoriali dell’UNMIG dell’Italia Settentrionale sita a Bologna in via Zamboni 1;
• La sede demaniale degli uffici territoriali dell’UNMIG dell’Italia Centrale sita in Roma, quota parte di Viale Boston 25, Roma;
• La sede in locazione degli uffici territoriali dell’Italia meridionale sita a Napoli sita in P.zza Bosio 22.
Raccordo tra Amministrazioni;
nella fase di transizione e nelle more del perfezionamento del trasferimento dei capitoli di spesa si manterrà la collaborazione tra amministrazioni atta a dare continuità alla azione Amministrativa fino al passaggio definitivo da compiersi entro il 31 dicembre 2022.
Collaborazione che significherà che il Mise continuerà a fornire servizi e piattaforme per l’attività e per il personale fino a definitiva autonomia del nuovo MITE nell’ambito delle funzioni e del personale trasferito. In questa continuità di servizi rientra il mantenimento delle piattaforme e degli attuali assetti del telelavoro del MISE.
Durante tale periodo di condivisione di sedi e servizi dovranno essere attuate forme di coordinamento delle rispettive responsabilità tra le due amministrazioni e i loro modelli organizzativi in via di definizione e distinzione: ciò per assicurare continuità di attenzione sui temi della sicurezza, della formazione, ed ogni altra misura necessaria in ottica di benessere organizzativo.
Tutte le OO.SS. hanno apprezzato il lavoro svolto nella costruzione del DPCM di trasferimento che ha accolto la maggior parte delle richieste oggetto del precedente tavolo di confronto con alcune criticità.
Si è evidenziato che:
eventuali idonei, non vincitori, dei concorsi per i passaggi tra le aree transitati dal MiSE al MiTE debbano ottenere il riconoscimento dell’avanzamento di carriera, in caso di futuri, assai probabili, scorrimenti di graduatoria. Pertanto abbiamo richiesto che l’Amministrazione affronti i nodi esistenti al riguardo, come ad esempio la capienza nella nuova pianta organica del MITE, oppure il trasferimento differito di eventuali risorse.L’Amministrazione ha assicurato di approfondire tali aspetti per verificare le possibilità e modalitá di tutela del diritto all’avanzamento di carriera, in caso di scorrimenti di graduatoria.
Abbiamo rappresentato la carenza di organico, al netto delle confluenze, per una Amministrazione che avrà compiti centrali nell’attuazione del PNRR, e quindi abbiamo chiesto notizie sui concorsi.
Su questo ci è stato comunicato che è in dirittura d’arrivo la ripresa dei concorsi, sia per i bandi già usciti e poi sospesi per la pandemia, che per quelli ancora da bandire, che saranno espletati nelle nuove modalità semplificate. Questo ovviamente vale per tutte le Amministrazioni.
Abbiamo inoltre chiesto un confronto vero sul DM di Regolamento di Organizzazione del MITE e su tutti gli atti conseguenti sia per l’individuazione della pesatura dei nuovi Uffici/Divisioni che per il conseguente interpello dei dirigenti e per la distribuzione del personale, anche per entrare nel vivo degli obbiettivi che il nuovo dicastero dovrà perseguire attraverso le sue rinnovate strutture.
Come FP CGIL CISL FP e UIL PA abbiamo ottenuto dall’Amministrazione l’impegno che su tutte le questioni, anche specifiche e settoriali, come anche l’armonizzazione degli istituti contrattuali, ci incontreremo con tavoli mirati al confronto ed alla soluzione delle problematiche tenendo presente il benessere organizzativo di tutto il personale, trasferito e non, del MITE.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Anna Andreoli Marcello De Vivo Adele Silvestri
Roberto Giangreco Davide Barilà Federico Trastulli
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano
Sebastiano Maria Del Monte Antonio Graziano
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione con la quale emana il decreto per il 91° corso per Allievi Vigili del Fuoco