Un Comando quello di BAT istituito da anni e ancora lasciato sprovvisto di una pianificazione che riguarda sia il soccorso sia l’organizzazione interna, per questo le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Usb proclamano lo stato di agitazione
Alla Società Sport e Salute S.p.A.
Presidente e Amministratore delegato
Avv. Vito Cozzoli
Al Dr. Riccardo MELONI
Direttore Risorse Umane Sport e Salute S.p.A.
Al Dr. Giuseppe TROIANI
Responsabile Relazioni Sindacali Sport e Salute S.p.A.
LL.SS.
Le scriventi OO.SS. riscontrano, loro malgrado, come, al di là delle promesse e delle
rassicurazioni in merito al pagamento dei benefici assistenziali (così come dei premi per il
personale impiegato nelle attività previste dal cura Italia), ad oggi nulla si sia concretizzato.
Considerato come tali benefici siano stati definiti da un accordo sottoscritto ad Ottobre del 2020,
risulta davvero inaccettabile che, a sette mesi di distanza, ancora non si sia provveduto al
pagamento delle spettanze dovute.
Così come ha davvero dell’incredibile e dell’incomprensibile che, dopo oltre un anno dall’inizio
della pandemia, sia ancora una volta necessario sottolineare lo stato di difficoltà economica – e
non solo – in cui versano famiglie, che tali benefici avrebbero dovuto almeno in parte calmierare.
A ciò si aggiungano i proclami sull’apertura delle sessioni negoziali per i rinnovi dei contratti
(dirigenza ed aree), ad oggi rimasti mere dichiarazioni di intenti.
Le scriventi OO.SS. con la presente chiedono a codesta Società e alle Federazioni Sportive
Nazionali di ottemperare, senza ulteriore ritardo, alle obbligazioni assunte, avvertendo che, in
caso contrario, provvederanno a porre in essere ogni utile iniziativa finalizzata a tutelare i diritti
delle lavoratrici e dei lavoratori.
FP CGIL CISL FP UIL PA CISAL FIALP
Francesco QUINTI Alessandro BRUNI Paolo LIBERATI Dino CAROLA
Pubblichiamo la nota di risposta della Direzione Centrale per la Formazione in merito alla richiesta di chiarimento alla valutazione dei titoli per la selezione di formatori patenti terrestri VF
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, con la quale emana le linee guida sulla composizione delle squadre per l’attivazione del mezzo aereo con il personale presente ai reparti volo
Pubblichiamo la nota e gli allegati di riferimento, emanati dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane, in merito l’inquadramento e la scelta sede per il personale Elisoccorritore
Alla c.a.
On. Ministro della Cultura
Avv. Dario Franceschini
Consigliere del Ministro per la Relazioni Sindacali
Prof. Giampaolo D’Andrea
Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
E, p.c.
Segretario Generale del MiC
Dott. Salvatore Nastasi
Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Sara Conversano
Oggetto: Richiesta incontro urgente – Vertenza
Sicurezza Egregio Ministro,
nella giornata del 20 maggio u.s. abbiamo tenuto una partecipata assemblea nazionale unitaria dei delegati, RSU e RLS che fanno riferimento alle scriventi OO.SS..
Nel corso dell’assemblea sono purtroppo emerse in modo drammatico le condizioni nelle quali si trovano gli Uffici in relazione a tutto quanto riguarda le problematiche inerenti la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Purtroppo la decisione assunta dal MIC, per il tramite di una Circolare a firma del Segretario Generale, di operare per un rientro massivo dei lavoratori ha fatto emergere un quadro generale assolutamente preoccupante rispetto al mancato adeguamento, nel periodo di pandemia, delle deficienze strutturali che affliggono i luoghi della cultura e gli Uffici amministrativi. Solo per fare un elenco non esaustivo:
– abbiamo Uffici, in particolare riferiti ai settori di Archivi, Biblioteche e piccoli Musei, con organici ormai non in grado di fornire un servizio adeguato all’utenza e molti dei quali a rischio concreto di chiusura dei servizi al pubblico;
– non risulta nemmeno avviata concretamente la revisione dei sistemi di sicurezza resasi oltremodo necessaria dopo la tragica vicenda di Arezzo e per la quale il Ministero aveva stanziato delle risorse specifiche;
– non risultano adeguati in gran parte dei luoghi della cultura i sistemi di video sorveglianza, l’ammodernamento dei sistemi elettrici e la carenza di organico sta producendo in alcuni casi il ricorso indiscriminato alle esternalizzazioni dei cicli di vigilanza persino in riferimento a procedure per le quali il Codice dei Beni Culturali prevede espressamente l’utilizzo del solo personale di ruolo;
– il Ministero, stante la persistenza dello stato di emergenza sanitaria, non è in grado di accogliere in presenza il 70% del personale, se non derogando ai protocolli di sicurezza a loro tempo stipulati con l’Amministrazione;
– sempre nel periodo di pandemia si è persa una straordinaria occasione per operare investimenti significativi rispetto alla digitalizzazione delle prassi amministrative interne, processo quanto mai necessario non solo perché funzionale alle nuove modalità di lavoro in remotizzazione, ma anche ai fini di una reale semplificazione delle procedure interne;
– l’attuale ripartizione organica non riflette in gran parte il fabbisogno reale degli Uffici, sia in riferimento ai numeri previsti in particolare negli Uffici di piccole e medie dimensioni e rispetto agli investimenti organizzativi che l’attuazione della riorganizzazione comporta, che riguardo alla determinazione dei reali fabbisogni professionali occorrenti al loro funzionamento.
Come può notare non sono pochi i motivi della nostra preoccupazione e certamente non basta una Circolare per risolvere gli annosi problemi che il Ministero ha accumulato nel corso degli anni e che oggi, in concomitanza con l’esplosione dei pensionamenti, sembrano essere arrivati al punto di non ritorno. Per questo riteniamo urgente e necessario un confronto con la Direzione politica per verificare quale sia la disponibilità concreta ad affrontare queste tematiche, disponibilità che non può che partire da una
opportuna revisione della percentuale imposta di personale in presenza e da impegni concreti, anche utilizzando le risorse del PNRR, per definire da subito un progetto di modernizzazione organizzativa e di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Sig. Ministro, in questo periodo così difficile, tutti, ciascuno per la propria parte, siamo chiamati alla responsabilità civile e sociale ed alle scelte conseguenti se veramente si vuole dare un senso di cambiamento alla ripartenza dei servizi culturali. Il Governo, nella sua massima espressione, ha prodotto importanti accordi con le Organizzazione Sindacali, da ultimo quello che consente la riapertura delle scuole con spirito di collaborazione e confronto costruttivo. Spiace segnalare che questa, malgrado gli impegni formalmente assunti, non sembra essere la strada che ha deciso di percorrere il MIC. Ci piacerebbe essere smentiti e pertanto restiamo in attesa di un suo riscontro. In caso contrario saremo
costretti ad avviare tutte le iniziative di mobilitazione e protesta previste dalla vigente normativa.
Nel restare in attesa le porgiamo distinti saluti.
FPCGIL CISL FP UIL PA CONFSAL CONFINTESAFP
Meloni Nolè-DiStefano Trastulli UNSA Urbino Zicarelli
Pubblichiamo, il documento licenziato lo scorso 21 maggio a Roma in occasione del Global Health Summit in originale e nella traduzione italiana non ufficiale.
Nicoletta Grieco
Head of International Department Fp Cgil
“Non si può che rimanere esterrefatti di fronte alla virulenza degli attacchi portati avanti in modo trasversale verso il sistema delle Soprintendenze. Attacchi che rivelano una profonda insofferenza verso le norme che regolano la tutela del nostro patrimonio paesaggistico e culturale a cui vengono opposte visioni parziali dello sviluppo sostenibile e interessi localistici”. Ad affermarlo è la Fp Cgil, aggiungendo che, tali attacchi, “si accompagnano alle preoccupanti misure annunciate dal Governo in tema di semplificazione sia in riferimento ai procedimenti di tutela del patrimonio che rispetto all’annunciata revisione del Codice Appalti”.
Il Ministro Franceschini, continua il sindacato, “ha opportunamente ricordato l’articolo 9 della Costituzione e che le Soprintendenze applicano leggi dello Stato, anche se ha ricordato che le leggi possono essere cambiate. Le norme sono già state cambiate e purtroppo hanno prodotto un indebolimento generale dei sistemi di tutela a cui oggi si aggiunge questa sorta di ulteriore delegittimazione culturale del ruolo sociale delle Soprintendenze. In nome delle velocità si bypassano norme essenziali per la tutela del patrimonio archeologico e in nome della transizione ecologica quelle che tutelano il paesaggio. L’idea di una Soprintendenza unica nazionale per l’attuazione del PNRR, con poteri di intervento sostitutivi sulle Soprintendenze territoriali, appare come un commissariamento di fatto, una operazione che servirà come foglia di fico alla cosiddetta semplificazione nel rilascio dei pareri VIA”.
Per la Fp Cgil, “il Ministero della Cultura non ha bisogno di ulteriori interventi normativi, ma di un processo riorganizzativo profondo di cui oggi non si vede traccia nemmeno nelle decantate linee programmatiche del PNRR. Servono investimenti seri nella digitalizzazione delle prassi amministrative che semplifichino le prassi burocratiche e abbrevino i tempi dei procedimenti, serve un piano occupazionale massiccio e finalizzato all’intera copertura di carenze che a fine anno raggiungeranno la metà del personale previsto, serve una determinazione dei fabbisogni professionali congrua ed adeguata ai processi di innovazione organizzativa, serve una battaglia contro la deregolamentazione dei diritti e dei salari presente nel mercato del lavoro, abbattendo e non favorendo la logica dei massimi ribassi negli appalti. E serve certo maggiore collaborazione tra uffici statali e quelli territoriali, magari approvando in fretta i Piani Paesaggistici finora approvati solo da poche Regioni”.
Per queste ragioni il sindacato fa sapere: “Noi non assisteremo inermi a questo ulteriore colpo che si vuole infliggere ad un sistema di tutela del patrimonio culturale che è diventato un esempio per tutto il mondo e saremo al fianco dei lavoratori, delle associazioni e dei cittadini che stanno denunciando purtroppo inascoltati le conseguenze di scelte disastrose per il futuro del nostro patrimonio culturale e questo profondo attacco all’art.9 della Costituzione”, conclude la Fp Cgil.
CI VUOLE PIU’ EQUITA’ PER SOTTOSCRIVERE IL FONDO 2019
Nella giornata del 20 maggio u.s., si è svolto in videoconferenza l’incontro con l’Amministrazione per la sottoscrizione dell’Ipotesi di accorso sul Fondo Risorse Decentrate 2019.
Bisogna ricordare che nei diversi incontri precedenti, sia di contrattazione che di preparazione a quest’ultima, le OO.SS. hanno formulato proposte di redistribuzione delle accresciute risorse (+ 1.600.000 euro circa rispetto al 2018) che tenessero conto di un equilibrio, evitando eccessive sproporzioni tra gli incrementi degli importi previsti per i vari istituti.
Abbiamo espresso apprezzamento per l’impegno con il quale l’Amministrazione ha incrementato l’ammontare delle risorse ed ha apportato, a seguito dei vari incontri che si sono succeduti, alcune modifiche nella direzione di quanto auspicato dalle scriventi OO.SS.. Le novità che sono state introdotte nell’ultima versione dell’ipotesi di accordo sul Fondo 2019, tuttavia, non sono state ritenute sufficienti al fine di esprimere un parere favorevole da parte di tutte le sigle sindacali presenti al tavolo delle trattative.
In particolare, ad avviso di queste sigle è necessario continuare a lavorare su:
* lo stanziamento per la Performance Organizzativa che non può essere inferiore a quello della Performance Individuale;
* l’indennità di preposizione, per la quale è prevista, nell’ultima bozza di ipotesi di accordo, un incremento del 133%, inferiore sì rispetto a quello iniziale (pari al 155%), ma troppo superiore a qualsiasi altro aumento percentuale;
* l’aumento della maggiorazione del premio individuale, significativamente più alto rispetto a quella del premio base;
* il monitoraggio delle quote delle indennità di disagio, ridotte unilateralmente ed ingiustamente di numero in relazione ad alcuni uffici, o per alcune categorie di lavoratori, come il personale addetto ai servizi ausiliari;
* le assenze per infortuni sul lavoro e suoi assimilati, che devono essere incluse tra quelle che percepiscono sia la Performance Organizzativa, sia la Performance Individuale, senza penalizzazioni.
Ad avviso delle scriventi, quelli elencati, corrispondono ai principali aspetti che necessitano di ulteriori rimodulazioni, abbandonando le rigidità che la controparte pubblica ha continuato a manifestare anche in occasione dell’incontro del 20 maggio u.s..
Da parte delle scriventi sigle sindacali è stata espressa l’urgenza e la necessità di arrivare ad un punto di equilibrio finale, apportando le modifiche richieste in relazione ai punti critici in precedenza citati, al fine di arrivare quanto prima alla sottoscrizione dell’accordo. Abbiamo chiesto di chiudere la vertenza entro i prossimi giorni al fine di accelerare le procedure di liquidazione degli emolumenti perché, è bene ricordarlo, stiamo discutendo da mesi di un fondo che riguarda l’anno 2019.
Sarà nostra cura, come sempre, tenervi informati sugli sviluppi della trattativa.
Cogliamo l’occasione per fare un grosso “in bocca al lupo” a tutto il personale che parteciperà, a partire da oggi, alle programmate Progressioni Economiche Orizzontali (PEO 2020) su tutto il territorio nazionale.
Roma, 24 maggio 2021
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti F. Stefanangeli
Roma, 21 maggio 2021
Al Gabinetto del Ministro della Difesa
e, p.c. Direzione Generale del Pers. Civile
OGGETTO: Campagna vaccinale. Permessi
Con circolare del 29.04.2021, la Direzione Generale del Personale ha inteso regolamentare le
assenze del personale civile connesse con la vaccinazione anti COVID.
Tale direttiva prevede che la giornata in cui si è sottoposti alla suddetta misura di profilassi
esclusivamente presso i centri vaccinali della Difesa possa essere considerata attività di servizio a
tutti gli effetti.
A parere delle scriventi la suddetta circolare crea una inammissibile discriminazione tra quanti
hanno aderito alla campagna vaccinale della Difesa e quelli (molti) che non hanno potuto
beneficiare di tale opportunità.
Nonostante le richieste già avanzate da FPCGIL – CISLFP – UILPA con la nota del 9 aprile scorso,
circa la necessità di accelerare la campagna e comprendere in essa anche i lavoratori fragili, ad
oggi:
– Il personale c.d. “fragile” – tranne rare eccezioni – anche aderendo alla campagna vaccinale della
Difesa non ha potuto avere un vaccino idoneo e quindi è stato costretto a rivolgersi all’esterno;
– I ritardi registrati in alcune realtà territoriali e di Forza Armata, come ad esempio nella M.M.,
hanno determinato un generalizzato ricorso alle prenotazioni tramite portali regionali da parte del
personale dipendente che, dimostrando grande responsabilità e senso civico, ha voluto farsi
somministrare il vaccino prima possibile;
Ora, alla luce di quanto sopra, in considerazione dell’utilità sociale rappresentata in questo momento
dal vaccino e della necessità di sensibilizzare il più possibile lavoratori e cittadini sull’importanza di
tale strumento, la direttiva emanata dalla Direzione Generale del Personale Civile appare
inadeguata alle esigenze dettate dal particolare momento.
Si chiede pertando di voler sensibilizzare la Dirigenza della più volte citata Direzione del Personale
Civile, affinchè sia emanata una direttiva che consideri attività di servizio le assenze del personale
civile dovute alla somministrazione del vaccino, a prescindere dalla struttura che lo eroga. Direttiva
peraltro già emanata da altre amministrazioni pubbliche che, nel caso della Scuola è stata recepita
nel DL 41/2021.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Quinti/De Cesaris Ferri/Volpi Cilento
Pubblichiamo la nota di convocazione per l’incontro del tavolo tecnico riguardante le circolari per la formazione dei settori USAR-L, CFBT e il corso per Allievi Vigili del Fuoco della durata di 9 mesi