Pubblichiamo la nota in merito la convocazione del tavolo tecnico per la formazione inviata dalla Direzione Centrale per la Formazione riguardo i temi  di programmazione didattica per corso di formazione Capo Squadra 3 mesi e quello a 9 mesi per i corsi Allievi Vigili del Fuoco e l’integrazione nel testo unico delle patenti VF sulla conduzione motocicli VF.

“Procedono troppo lentamente le vaccinazioni nelle carceri. Benché a detta di tutti queste ultime siano un luogo ad alto rischio di contagio da Covid19, e nelle quali si sarebbe dovuto procedere ad una rapida vaccinazione dei lavoratori e dei detenuti, le somministrazioni di vaccino arrancano, come dimostrano i dati forniti dall’Amministrazione penitenziaria mentre il Dipartimento della giustizia minorile e di comunità non ha fornito alcun dato su questa materia, ma ci risulta che ci siano regioni in cui si deve ancora iniziare”. A denunciarlo è la Fp Cgil nel chiedere un intervento del governo.

“I poliziotti penitenziari vaccinati ad oggi – precisa il sindacato – con la prima dose sono 15.889, circa un mese fa erano 8.253, mentre il personale delle Funzioni centrali e della carriera dirigenziale vaccinato risulta di 1.677 unità, a dispetto dei 711 del mese scorso. Di questo passo serviranno altri due o tre mesi per vaccinare tutto il personale con la prima dose e almeno otto mesi per completare il piano vaccinale con la seconda dose. Non ci sembrano tempi adeguati per quella che doveva essere una priorità”.

Anche perché, osserva la Fp Cgil, “il numero dei contagiati resta pressoché costante: erano 655 i poliziotti penitenziari che risultavano positivi un mese fa, oggi sono 642, mentre per quanto riguarda il personale delle Funzioni centrali e della dirigenza si è passati da 49 a 41”. Nello specifico, “quanto accaduto a Reggio Emilia in questi giorni, con 25 contagiati su 140 tra il personale e 115 su 400 tra i detenuti, insieme al focolaio di Catanzaro, dove si sono registrati dei decessi, ci fa capire che non ci si può permettere di abbassare la guardia e che non sono ammessi tentennamenti. A creare maggior confusione arriva la notizia che gli assistenti sociali che lavorano nell’esecuzione penale esterna hanno l’obbligo di vaccinarsi e quindi a loro non viene data possibilità di scelta. Verrebbe da dire poche idee e ben confuse. La Ministra Cartabia si è impegnata a seguire in prima persona l’iter del piano vaccinale, è bene che il governo si muova celermente e faccia chiarezza”, conclude la Fp Cgil.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF in merito le scelte adottate per la partecipazione ai corsi SFA

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale si evidenzia un danno economico alle lavoratrici e ai lavoratori del Corpo

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF riguardo la trasparenza di assegnazione del personale di nuova assegnazione

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la richiesta dell’avvio del corso sommozzatori, un settore che necessità di un organizzazione e di un organico adeguato a tutela della sicurezza degli operatori e della cittadinanza

Per la Polizia Penitenziaria serve subito un piano straordinario di assunzioni.

Scarica in basso iPol del Silp Cgil e leggi il nostro articolo sulla Polizia Penitenziaria

Continua l’informazione su salute e sicurezza della Fp Cgil VVF con la rubrica n° 22 della Particella Pazza, la ricerca e lo studio delle malattie correlate con l’attività svolta dalle donne e gli uomini del soccorso

Roma, 8 aprile 2021

In data odierna le OO.SS. Area Dirigenza sono state convocate per la prosecuzione della contrattazione integrativa prevista dal CCNL 9 marzo 2020, a seguito della precedente riunione del 21 gennaio u.s..

Nel corso dell’incontro, sono state affrontate anche altre tematiche riguardanti la Dirigenza MIMS: preliminarmente il Dott. Guardabassi ha comunicato la prossima emanazione del Decreto Ministeriale di individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale, prevista dal D.P.C.M. 190/2021 di riorganizzazione del M.I.M.S., che sarà oggetto di prossima informativa sindacale.

Inoltre ci è stato comunicato che sono in corso le procedure per l’assegnazione di alcune posizioni dirigenziali di prima fascia, attualmente vacanti per avvenuti pensionamenti o per passaggi ad altri incarichi.

A tal proposito, la nostra sigla ha ribadito la necessità di rivedere i criteri di assegnazione delle posizioni dirigenziali e di definire il peso degli uffici dirigenziali, sia di prima che di seconda fascia: la proposta di contrattazione integrativa al CCNL presentata unitariamente da CGIL-CISL-UIL prima dell’incontro del 21 gennaio u.s. conteneva delle proposte concrete in tal senso.

Occorre, quindi, procedere speditamente per completare la contrattazione integrativa, anche al fine di definire questi aspetti.

Ancora bisogna avviare il confronto in materia di graduazione delle posizioni dirigenziali e sulle procedure ed i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali, così come previsto dall’articolo 43, comma 1, lettere a e h), del CCNL 9 marzo 2020.

Nel corso dell’incontro tutte le sigle sindacali hanno ribadito l’opportunità di rivedere l’indennità di posizione variabile del nostro Ministero, una delle più basse di tutte le Pubbliche Amministrazioni, in considerazione della riorganizzazione in atto.

La scarsa attrattività, dal punto di vista economico, della nostra Amministrazione rende difficoltoso anche il completamento delle piante organiche della dirigenza, data la scarsa risposta in termini di mobilità da altri uffici.

La nostra sigla ha ribadito, altresì, la necessità di avviare una rivendicazione sindacale volta a reperire ulteriori risorse economiche da destinare al M.I.M.S., anche alla luce dell’importanza strategica che il nostro Ministero assume all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ancora una volta, inoltre, è stata messa in evidenza l’estrema difficoltà nella quale operano gli uffici periferici, in cui, spesso, sono vacanti sia le posizioni dirigenziali di prima che di seconda fascia: tutto ciò, associato all’endemica carenza di personale dei livelli non può che rendere estremamente problematica l’erogazione dei servizi all’utenza, con conseguente disagio per il cittadino.

Per quanto ci riguarda vera priorità è il completamento delle piante organiche, a tutti i livelli.

Il Dott. Guardabassi, nel concludere i lavori odierni, ha preannunciato una prossima convocazione per la prosecuzione della contrattazione integrativa.

Il Rappresentante FP CGIL MIT              Dirigenza Il coordinatore nazionale FP CGIL Dirigenza         p. la Fp Cgil Nazionale
           Umberto Volpe                                                Domenico Mancusi                                            Paolo Camardella 

STABILIZZATI I LAVORATORI PRECARI DELLA DIFESA 

Con l’approvazione e la pubblicazione ufficiale delle graduatorie finali delle due procedure straordinarie di stabilizzazione dei 192 lavoratori precari impiegati nei reparti del Genio campale dell’Aeronautica Militare – che alleghiamo alla presente -, di fatto si conclude il lungo e impegnativo percorso di lotta intrapreso anni fa dalle categorie della Fillea e della Funzione Pubblica CGIL nei confronti del Ministero della Difesa a sostegno delle ragioni dei lavoratori precari coinvolti.

I quali a breve riceveranno l’invito a sottoscrivere il contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, che prevede l’inquadramento nella seconda Area, fascia retributiva F2 per i diplomati, F1 per tutti gli altri, del vigente C.C.N.L. del comparto Funzioni centrali.
Esprimiamo grande soddisfazione per l’importante obiettivo raggiunto, che ancora una volta testimonia la qualità dell’azione sindacale proposta con determinazione dalla FP CGIL a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

Un risultato che rende giustizia e riconosce diritti e dignità anche a questi lavoratori, che ora ci apprestiamo ad accogliere tra noi.
Dopo quelli già conseguiti con la legge di bilancio 2021 per tutte le lavoratrici e i lavoratori civili della Difesa, questo è un altro importante traguardo raggiunto dalla FP CGIL, a cui auspichiamo di far seguire presto altre importanti conquiste in tema di diritti contrattuali e riconoscimento economico e professionale dell’attività lavorativa svolta.

FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

“Gli psicologi hanno svolto, e continuano a farlo, un ruolo fondamentale nella pandemia, in ragione di una forte crescita del disagio psicologico che questa genera. Ed è per tali ragioni che le parole le parole del premier Draghi rischiano di generare una contrapposizione tra persone e professioni, svalorizzando il lavoro e la funzione che gli psicologi ricoprono”. Ad affermarlo è la Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn in merito alle parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, specificando che: “Gli psicologi sono operatori sanitari ma non stanno né nelle platee né chiusi all’interno di uno studio, lavorano sia in ambito pubblico che privato: dalla sanità agli enti locali, dal terzo settore, dalla scuola alla giustizia passando per le organizzazioni, poiché la dimensione psicologica è insita in ogni settore produttivo”.

Inoltre, osserva la categoria, “adesso che la pandemia ha stravolto il mondo del lavoro e la vita di ognuno di noi, il disagio psicologico dilaga manifestando picchi di intensità mai conosciuti. Aumentano i comportamenti disadattivi, le psicopatologie nell’infanzia e nell’adolescenza, i ricoveri nei reparti di salute mentale, il malessere psicosociale, le conflittualità famigliari e la violenza”. La Fp Cgil Medici e Dirigenti sanitari ricorda che “é necessario ampliare la dotazione organica dei servizi di salute mentale, nei consultori e nelle cure primarie, per garantire ai cittadini la possibilità di risposta ad un fabbisogno che è cambiato in modo repentino e profondo. Il Covid 19 sviluppa disturbi di natura post traumatica da stress molto gravi che rischiano di minare l’equilibrio psichico a lungo termine.

Per il sindacato, quindi, “occorre investire nella prevenzione e nella promozione della salute e, in prima istanza, nel mondo giovanile. Eppure non si ha traccia di un piano organizzato di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale mentre invece si accusano i professionisti. Le responsabilità del ritardo del piano vaccinale sono da ascrivere alla frammentazione organizzativa e alla mancanza dei vaccini, non certo al lavoro degli psicologi che sono da sempre in prima linea nella tutela della salute dei cittadini”, conclude.

Pubblichiamo la stato di agitazione proclamato dalle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Conapo e Usb VVF in merito

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