Pubblichiamo la nota di risposta alla richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la mobilità volontaria a domanda del personale appartenente al ruolo dei Vigili del Fuoco non specialista
Pubblichiamo la nota della direzione centrale per le Risorse Umane in merito i chiarimenti per l’attribuzione delle benemerenze del Dipartimento della Protezione Civile, per il personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco
“Governo e partiti mantengano le promesse sulle misure di armonizzazione previdenziale obbligatoria fatte al personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Le risorse finanziarie necessarie per istituire in modo strutturale i 6 scatti periodici di stipendio in aggiunta alla base pensionabile, riconosciuti già da tempo in favore dei lavoratori appartenenti al Comparto Difesa e Sicurezza, non sono mai state stanziate, nonostante i pubblici proclami”. A denunciarlo sono Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del Corpo, che richiamano l’attenzione dell’Esecutivo e della politica rispetto “agli impegni non mantenuti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo”, parallelamente alla “necessaria e non più rinviabile attuazione della previdenza complementare per i Vigili del Fuoco”.
In base all’articolo 4 del decreto legislativo 165/1997, infatti, spiegano le organizzazioni sindacali, “al personale delle Forze Armate e delle forze di Polizia ad ordinamento militare o civile, sono attribuiti 6 aumenti periodici in aggiunta alla base pensionabile, calcolati all’atto della cessazione dal servizio per qualsiasi causa e utili ai fini della determinazione della misura del trattamento della pensione e della buonuscita. Tali aumenti periodici della base pensionabile incidono in maniera differente sull’ammontare del trattamento di quiescenza e sulle modalità di versamento del relativo contributo, a seconda del sistema di calcolo pensionistico applicabile all’interessato: retributivo, misto e contributivo puro e si aggiungono a qualsiasi altro beneficio spettante. L’istituto in questione non trova, nonostante la parola data a livello istituzionale e politico, ancora applicazione nei confronti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
Se da un lato, ricordano, “i sindacati confederali sono riusciti con le forti azioni di protesta a costringere il Governo a stanziare 165 milioni di euro previsti nella legge Finanziaria 2019 per armonizzare gli stipendi dei Vigili del Fuoco a quelli della Polizia di Stato, dall’altro, tale ‘equiparazione’, arbitrariamente e malamente realizzata dall’Amministrazione, ha invece creato una serie di iniquità in termini di riconoscimento economico a dir poco imbarazzanti. Infatti, al personale dei Vigili del Fuoco più giovane verranno riconosciute solo 13 euro lorde mensili di aumento salariale. Ciò perché il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e il Governo, nell’atto di ripartire tali importanti risorse, hanno deliberatamente escluso lo strumento della negoziazione ai sindacati di categoria”.
Adesso, denunciano, “oltre, il danno anche la beffa: all’iniquo riconoscimento economico delle lavoratrici e lavoratori del Corpo, si vorrebbe anche aggiungere il mancato stanziamento delle risorse economiche per l’allineamento previdenziale obbligatorio del nostro personale che, ancora una volta, viene considerato come una categoria di serie B, nonostante il rischio al quale viene sottoposto quotidianamente”. Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf intendono opporsi “a questo ennesimo diniego da parte del Governo e della politica di riconoscere ai Vigili del Fuoco la stessa considerazione degli altri lavoratori dello Stato. Stessa attenzione occorrerà riservare all’attuazione non più rinviabile della previdenza complementare per i Vigili del Fuoco che, solo in questo caso, condividono gli effetti deleteri del mancato riconoscimento di tale misura insieme agli altri Corpi dello Stato”, concludono.
Al Capo di Stato Maggiore Esercito
Gen.le Pietro Serino
e,p.c.
Al Gabinetto del Ministro della Difesa
OGGETTO: ANZIO – Caserma “Bocchetti” sede del Dipartimento Lungodegenza del Policlinico
Militare.
Le scriventi OO.SS. rappresentano quanto segue:
– In data 17 marzo si è tenuta una riunione in VTC alla presenza di DIPE e Dipainfra nel corso
della quale è stata fornita una puntuale informazione su tutte le infrastrutture oggetto – a breve,
medio e lungo termine – di cessioni, chiusure e/o dismissioni.
– Nel corso dell’illustrazione fatta dal rappresentante del Rep. Infrastrutture è stata data
informazione che, relativamente alla caserma in oggetto, non vi erano novità da riferire di
seguito all’avviso esplorativo pubblicato da Difesa Servizi S.p.A. nell’anno 2019.
– Con grande sorpresa sono venute a conoscenza che il 23 marzo scorso (ovvero dopo soli 6
giorni dalla suddetta riunione) il Direttore della Task Force sulla valorizzazione degli immobili,
l’energia e l’ambiente ha organizzato e svolto un sopralluogo (con la nota che si allega)
invitando Difesa Servizi S.p.A., l’amministrazione comunale di Anzio ed i rappresentanti di
SME, SMD, SEGREDIFESA, IGESAN, COMLOG E.I., Policlinico Militare, per esaminare
“ipotesi di razionalizzazione e valorizzazione dell’immobile in oggetto”.
Com’era lecito e comprensibile attendersi, l’accelerazione imposta alla scelta evidentemente
compiuta – della quale non è stata fornita alcuna informazione alle rappresentanze sindacali dei
lavoratori interessati, e che non crediamo possa essere maturata solo in quel brevissimo arco
temporale che l’ha separata dall’incontro del 17 marzo scorso, circostanza che rischia seriamente di
minare la credibilità della forza armata – ha suscitato forte preoccupazione in seno alle lavoratrici, ai
lavoratori e agli stessi degenti della struttura inopinatamente coinvolta, poiché allo stato lungi
dall’essere chiarito il futuro del Dipartimento di Lungodegenza e le prospettive di mantenimento
degli attuali livelli occupazionali.
Per quanto precede, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono un urgente incontro alla presenza
dei Capi Reparto di SME DIPE e DIPAINFRA, al fine di ottenere ogni utile e trasparente
informazione circa i reali intendimenti della F.A. sul Dipartimento e sulla qualificata forza lavoro
attualmente occupata, che consta di persone non di scatole da trasloco.
Fino ad allora, con riserva di attivare ogni forma di pubblico dissenso e mobilitazione dei lavoratori
nel caso tale richiesta non venga tempestivamente evasa, si chiede di non intraprendere iniziative
che possano in qualunque modo avere ricadute sulla struttura e sui predetti lavoratori.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordialità
FP CGIL CISL FP UIL PA
Quinti Ferri Cilento
De Cesaris Volpi
Pubblichiamo la nota delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale chiedono r informazioni ritiro mascherine filtranti FFP2/FFP3
Pubblichiamo la nota unitaria della Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, nella quale si chiedono chiarimento in merito alle mancate assegnazioni dei AW 139 e la relativa formazione
Pubblichiamo l’appunto della Direzione Centrale per la Formazione a seguito della convocazione del tavolo tecnico sulla programmazione didattica corso a 3 mesi per Capo Squadra e 9 mesi per Allievi Vigili del Fuoco
Pubblichiamo la nota dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale in merito l’aggiornamento sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca (rinominato Vaxzevria) a seguito delle direttive impartite del Ministero della Salute
A seguito della nota sulla mobilità volontaria del personale ruolo Vigili del Fuoco non specialista e AIB, le strutture nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF evidenziano ancora una volta come non sia stata fatta chiarezza dall’Amministrazione sulle scelte prese
Pubblichiamo la nota delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale chiedono chiarimenti in merito il ritiro delle mascherine DPI FFP2/FFP3 utilizzate dal personale al contrasto dell’emergenza sanitaria in atto
SUI DIRITTI NON SI CEDE
Questo il messaggio lanciato dall’Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Cassa Geometri svoltasi nella mattinata odierna a Piazza della Libertà alla presenza dell’On. Stefano Fassina.
Tutte le OO. SS., supportate dall’intervento dell’esponente parlamentare, hanno ribadito la ferma volontà di non cedere di fronte all’atteggiamento pregiudiziale dell’amministrazione della Cassa che nega qualsiasi forma di condivisione degli obiettivi che le Rappresentanze dei Lavoratori hanno portato, in questi mesi, sul tavolo di confronto.
Con atto unilaterale la Cassa ha imposto un nuovo regime orario, nonostante il chiaro dettato contrattuale di I° livello, e, a fronte del fatto che le Lavoratrici e i Lavoratori hanno aderito alla richiesta del sabato lavorativo – in trenta anni di privatizzazione non se ne è mai fatto ricorso in alcun Ente – ad un terzo rientro pomeridiano settimanale nonché ad una pesante riduzione dei permessi personali, la Cassa non eroga il buono pasto neanche nelle giornate di presenza in sede, non introduce gli istituti previsti dal CCNL, non concede forme più ampie di flessibilità arrivando persino a subordinare un maggior impegno sulla previdenza complementare solo in presenza di un corrispondente maggior impegno dei Lavoratori.
Tutto ciò, evidentemente, esprime l’intenzione di trasformare una Cassa di previdenza, la cui finalità è pubblica, in una sorta di studio privato dove la logica imperante è quella del “sorvegliare e punire”.
La presenza odierna, attiva e qualificata, di un esponente parlamentare della Repubblica Italiana è la dimostrazione che i Lavoratori e le Lavoratrici di Cassa Geometri, e in generale di tutta la previdenza privata, meritano attenzione e rispetto.
L’Assemblea di oggi, altamente partecipata tra presenza fisica e da remoto, sarà la prima di una serie di iniziative che porterà, in ogni sede opportuna e in ogni ambito istituzionale, le Organizzazioni Sindacali a riaffermare la centralità dell’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Cassa Geometri difendendo con tutta la forza necessaria il ruolo del Sindacato a tutela dei diritti economici e normativi di tutti i Lavoratori.
Roma 12 aprile 2021
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP UGL TERZIARIO CONFSAL UNSA
Migliorini Ladogana Di Caro Petrillo Gismondi Ciaraldi
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, con la quale a seguito delle raccomandazioni del Ministro della Salute riguardo l’emergenza sanitaria in atto e il piano vaccinale intrapreso dall’Amministrazione si chiede chiarezza per il personale del Corpo