COMUNICATO

Oggi s’è tenuta una riunione on line tra OO.SS. e Amm.ne, per discutere le ipotesi di Accordo per l’Art.7 del 2019 e la ripartizione del Fondo Risorse decentrate (ex FUA) 2019.
Il dott. Milonis ha illustrato le due bozze d’accordo proposte che, per sua stessa ammissione, appaiono deludenti per gli scarsi stanziamenti economici.
Per il quarto anno consecutivo (2016-2019) lo stanziamento dell’Art.7 è rimasto lo stesso, nonostante nella seconda metà del 2019 ci siano state nuove assunzioni nei ruoli e sino state completate le Progressioni economiche per il 95% dei colleghi, che dovrebbero vedersi riconoscere un avanzamento di fascia economica anche per i pagamenti degli accessori.
Per FRD 2019 si riscontra una diminuzione dei fondi, rispetto l’anno precedente, di circa 800.000 euro, solo in parte spiegabili con le progressioni economiche fatte per il 2018.
Di questa ennesima diminuzione l’Amm.ne non ha saputo fornire spiegazione, se non facendo riferimento a dei fondi “grigi” del MEF, non meglio definiti.
Pensando forse di “bilanciare” queste proposte insufficienti, l’Amm.ne ha comunicato che verranno pagati a breve gli straordinari relativi alle Ordinanze della Protezione civile 2020 (per i pochi che vi ha partecipato).
Ci è stato comunicato che dopo l’incontro con il Capo di Gabinetto del 17 marzo l’Amm.ne si sarebbe è convita della bontà della proposta unitaria FPCGIL, CISL FP e UILPA a proposito del rifinanziamento del fondo dei lavoratori delle aree funzionali.
Il Capo di Gabinetto avrebbe dato disposizioni di predisporre uno schema di norma specifica, che preveda un aumento di finanziamento di 6.000.000 di euro, utilizzando il capitolo dei fondi perenti per il periodo 2021/2026.
FPCGIL, CISL FP e UILPA non si sono resi disponibili a sottoscrivere gli ennesimi accordi “a perdere” presentati dall’amministrazione, che soltanto nello scorso mese di ottobre si era resa disponibile a spostare la cifra, sia pure esigua, di 200.000 euro del fondo Art.7 alla parte delle aree funzionali: ora si tira indietro !
Ha usato anche quel minimo residuo per gli accordi della dirigenza.
E’ mortificante dover partecipare a trattative senza adeguato stanziamento economico, che dia al salario accessorio dei lavoratori la dignità, che in questi termini viene negata.
Con le proposte dell’Amm.ne, per il terzo anno, i lavoratori non vedranno adeguato il loro corrispettivo Art.7 alle progressioni economiche. Se tutto rimarrà così, per il terzo anno si prenderà lo stesso importo del 2016, come se nessuno avesse mai fatto le progressioni, senza un euro di adeguamento al livello superiore. Tutto questo è inaccettabile !
Restiamo in attesa del nuovo incontro con il Capo di Gabinetto il 30 marzo; valuteremo se gli sviluppi promessi dall’amministrazione arriveranno ad essere atti concreti e definitivi.
Altrimenti si assisterà all’ennesimo voltafaccia dell’amministrazione. Se le indicazioni fornite a nome del Capo di Gabinetto verranno attuate, la situazione potrebbe avere una diversa visione complessiva del salario accessorio delle aree funzionali.
In quella sede ribadiremo richieste fatte da anni: rifinanziamento fondo FRD, adeguamento Indennità di amministrazione e rifinanziamento fondo per l’Articolo 7 .

I rappresentanti FPCGIL, CISL FP e UILPA si sono resi disponibili FIN DA SUBITO all’apertura di un tavolo tecnico per la revisione dei criteri e delle modalità che si utilizzano per la ripartizione dell’Art.7 e del FDR, per gli anni futuri e avendo sul tavolo i futuri soldi promessi, senza pregiudizi, né demagogia da quattro soldi .

 

VI TERREMO INFORMATI

Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarli

La grave carenza di personale che affligge gli Archivi Notarili e che si aggiunge all’altrettanto grave sottodimensionamento degli organici sta obbligando i lavoratori a svolgere la loro attività su più sedi giusta provvedimenti di applicazione adottati da codesta centrale amministrazione sovente anche contro la volontà degli interessati.
Senza entrare nel merito dei provvedimenti sino ad ora adottati, le scriventi organizzazioni sindacali ritengono necessario, anche nell’interesse della parte datoriale, definire criteri certi e condivisi per la disciplina della mobilità temporanea disposta per soddisfare le esigenze dell’amministrazione.
Sul punto si rappresenta che il vigente accordo di mobilità risale al lontano 1998, che lo stesso nulla dice in merito al predetto istituto della mobilità temporanea e che presso gli altri dipartimenti del ministero più volte si è proceduto ad aggiornare i criteri di mobilità attraverso la stipulati di nuovi accordi. Da ultimo sono stati siglati accordi di mobilità presso l’amministrazione giudiziari (15.7.2020) e presso l’amministrazione penitenziaria (10.12.2020).
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono l’apertura del tavolo di confronto per la definizione di nuovi criteri di mobilità, anche temporanea, per i lavoratori degli Archivi Notarili.
Confidando in un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

Roma, 23 marzo 2021

FP CGIL                CISL FP                 UIL PA
Antonacci               Marra                  Amoroso

Pubblichiamo la nota di rinvio dell’incontro in videoconferenza al 31.03.2021, sul tema assegnazioni temporanee di personale per esigenze di servizio ai sensi dell’art. 42 d.P.R. n.64 del 2012

Pubblichiamo la nota di rinvio incontro al 31.03.2021, in videoconferenza relativa agli schemi di provvedimenti concernenti l’aggiornamento del decreto del Ministro dell’Interno 10 febbraio 2012 in materia di distintivi di qualifica del personale del CNNVVF

Sindacati: “L’impegno e la responsabilità dei dipendenti ripagate con penalizzazioni su orario, flessibilità, contratto integrativo e indennità. Crescerà la mobilitazione”

Alla Cassa Geometri, ente che gestisce la previdenza e l’assistenza dei geometri, continua lo stato di agitazione dei lavoratori dipendenti in vigore oramai da circa tre mesi. E i sindacati rilanciano: “il grande impegno dei lavoratori durante la pandemia è stato ripagato con ingiuste penalizzazioni, la mobilitazione crescerà”.
“Le organizzazioni sindacali e i lavoratori tutti, con grande senso di responsabilità, hanno continuato a dimostrare attaccamento al lavoro e senso di appartenenza al fine di erogare i servizi ai geometri iscritti. A fronte di questo, però, da gennaio 2021 dall’amministrazione sono arrivati solo atti ostili e unilaterali. In particolare, è stato modificato unilateralmente l’orario di lavoro, non è stata prevista alcuna flessibilità di orario nonostante la pandemia in corso, non è stato sottoscritto il contratto integrativo e non si è data applicazione al Ccnl vigente in ordine all’indennità per gli apicali di area”, dichiarano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Ugl Terziario, Cisal Fialp, Confsal Unsa e Usb.
“Un atteggiamento che francamente ci risulta incomprensibile, immotivato e assolutamente inaccettabile, a maggior ragione alla luce della situazione emergenziale derivante dal Covid 19”, rimarcano le federazioni di categoria. “L’azione sindacale che ha portato alla procedura di raffreddamento presso il Ministero del Lavoro, risoltasi con un verbale negativo, non metterà in discussione il servizio erogato ai geometri iscritti, ma continuerà e crescerà in tutte le sedi istituzionali”.
“Ci mobiliteremo alla Direzione generale per le Politiche previdenziali e assicurative, alla Commissione bicamerale di vigilanza delle Casse previdenziali, al Ministero dell’Economia e Finanza e ala Corte dei Conti”, proseguono i sindacati. “E chiederemo una accurata analisi sulla gestione dell’Ente visti i preoccupanti dati riferiti con il bilancio preventivo che stima una flessione degli iscritti portando il numero degli stessi a 75.000 circa”.
“La nostra azione non penalizzerà i servizi, ma chiediamo chiarezza e rispetto per le persone”, concludono. “Vogliamo mettere in fila tutte criticità al fine di salvaguardare i geometri iscritti e i lavoratori della cassa”.
CGIL FP CISL FP UIL PA UGL TERZIARIO CISAL FIALP CONFSAL UNSA USB
Migliorini Ladogana Cervo Gismondi Petrillo Ciaraldi Ripa

“Il decreto Sostegni prevede uno stanziamento per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario effettuate dal personale di Polizia Penitenziaria durante questi mesi, ma non è questo il modo per sopperire alla carenza di organico giunta quasi a 5.000 unità: serve un piano straordinario di assunzioni”. Ad affermarlo è la Fp Cgil nel rilanciare la richiesta di assunzioni nella Polizia Penitenziaria alla ministra della Giustizia Cartabia, specificando che: “Le scelte politiche in questo settore continuano ad essere sbagliate. Si preferisce aumentare il carico di lavoro dei pochi poliziotti rimasti a lavorare nelle carceri, tra l’altro con prestazioni di lavoro straordinario retribuite indegnamente, con poco più di 6 euro netti per ogni ora, piuttosto che assumere personale e ridare dignità al lavoro in carcere”.

Nel corso di quest’anno, aggiunge la Fp Cgil, “potremo vedere in servizio nelle nostre carceri solo i 938 allievi che termineranno il corso di formazione a giugno e che, considerando i circa 1.300 pensionamenti che avremo anche quest’anno, non basteranno per invertire il trend di una carenza organica destinata ad aumentare ulteriormente. Per fare solo un esempio: ci sono regioni, come la Toscana, in cui mancano 338 poliziotti, di cui 77 a Firenze Sollicciano, 49 a Prato, 44 a Porto Azzurro e 36 a San Gimignano, solo per citare alcuni istituti”.

“Nessuno pensa a cosa significa lavorare in carcere con queste carenze, con un carico di lavoro raddoppiato e turni che arrivano anche a sedici ore al giorno. Poi se sbagli, ovviamente, tutti pronti a punire e puntare il dito contro i poliziotti. Tra l’altro la Toscana, regione in cui la priorità alla campagna vaccinale per il personale che lavora in carcere non ha prodotto alcun effetto e non riesce ad essere attuata, ha un provveditore reggente che è costretto a seguire 5 regioni contemporaneamente e ci sono istituti privi di un direttore titolare, come Firenze Sollicciano, il più grande carcere della Toscana in cui manca anche un comandante titolare, e come Arezzo. Anche su queste nomine, come per le assunzioni, tutto procede a rilento e soprattutto tutto tace. Tanto poi a pagare sono sempre i Poliziotti Penitenziari”, conclude la Fp Cgil.

COMUNICATO

I dipendenti Amazon lavorano fino a 44 ore di lavoro a settimana, consegnano tra i 180 e i 200 pacchi giorno, sono impegnati in turni massacranti. Nessuna contrattazione, nessun confronto, nessuna tutela in caso di cambio appalto. E nessuna indennità per il Covid-19, neppure in piena pandemia.
Queste sono le condizioni di lavoro in “Amazon”. E per questo, oggi 22 marzo, si terrà in Italia il primo sciopero nazionale, il primo al mondo per il colosso dell’e-commerce.
“Amazon” gode di una tassazione irrisoria nel nostro Paese, sfrutta i propri lavoratori e lentamente, anche avvantaggiandosi di tali condizioni, condannerà alla chiusura i tanti piccoli esercizi commerciali presenti nel nostro Paese.
Per questo, nel solidarizzare con le lavoratrici e i lavoratori di “Amazon” in sciopero, invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a non effettuare acquisti su “Amazon”, oggi, e a riflettere sugli effetti di un uso non sempre consapevole degli acquisti online su simili grandi piattaforme.
Ognuno di noi può contribuire a fare la differenza, se lo vuole.

Roma, 22 marzo 2021

FP CGIL – INPS

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, nella quale si richiede la bozza della circolare esplicativa citata nell’art. 4 del documento

Molte sono state le sollecitazioni della Fp Cgil VVF in merito alla sicurezza e tutela del personale, pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito al compimento dei percorsi formativi di autopriotezione per il personale in ingresso dei corsi per AA.VV.F. 87°,  88°  e quello per  Vice Direttori corso e

Pubblichiamo la nota di convocazione del  Capo Dipartimento VVF in merito gli schemi di provvedimenti concernenti l’aggiornamento del decreto del Ministro dell’Interno 10 febbraio 2012 in materia di distintivi di qualifica del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco

COMUNICATO

Si è tenuta nella mattinata la riunione, richiesta da tutte le organizzazioni sindacali, per discutere sulla valutazione dei dirigenti e, in particolare, sull’introduzione dell’indice statistico che attribuisce ai dirigenti un diverso punteggio a seconda della differenziazione dei voti assegnati ai propri collaboratori.

Alla riunione ha partecipato il capo della segreteria del Ministro, dott. Tardiola, che sul punto all’ordine del giorno ha comunicato che, a oggi, è impossibile per l’Amministrazione tornare sui propri passi ma che a breve saremo convocati per discutere sul nuovo sistema di valutazione. Lo stesso ha annunciato un nuovo passo per le relazioni sindacali del Ministero che contempla un maggior coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nelle diverse sfide che a breve devono essere affrontate.

E, in particolare, ha sottolineato come il Recovery Fund assegna al Ministero circa 48 miliardi di euro da utilizzare per le infrastrutture e la mobilità sostenibile. Si tratta di una sfida enorme a cui non siamo abituati perché reduci da politiche di risparmio e riduzioni. Oggi il Ministero deve vincere questa sfida dotandosi di nuovo personale, in particolare di tecnici, e cambiando le modalità lavorative; per questo è stata coinvolta anche la dirigenza che dovrà proporre soluzioni innovative per le attività svolte. Bisognerà rendere sostenibili gli immobili, anche al fine di ridurre i consumi degli uffici, procedere all’acquisto di nuovi hardware e software e investire molto sulla formazione dei lavoratori, elemento imprescindibile per cambiare l’organizzazione.

L’obiettivo è vincere la sfida e rendere il MIT, oggi MIMS, un Ministero nuovo e al passo con i tempi. Il Capo della segreteria ci ha annunciato che, a breve, avremo un incontro con il Ministro per le questioni che riguardano direttamente la sfera politica, in particolare il piano straordinario di assunzioni per acquisirenuovo personale da destinare agli uffici che sono in sofferenza a causa del periodo di blocco delle assunzioni e dei pensionamenti. Nel quadriennio 2017-2020 sono state assunte solo 600 unità a fronte di circa 2000 pensionamenti.

Per quanto ci riguarda, come FP CGIL, nel prendere atto che a breve ci incontreremo per il nuovo sistema di valutazione dei dirigenti, abbiamo sottolineato che la prima criticità da affrontare riguarda la campagna vaccinale per i lavoratori del Ministero che, al pari di altre categorie, sono a contatto con il pubblico.
L’Amministrazione ci ha anticipato che è alla firma del Ministro una nota, indirizzata al CTS, per chiedere che sia data priorità nel piano vaccinale anche ai nostri lavoratori.

Come FP CGIL, inoltre, abbiamo chiesto di aprire il dialogo con il Ministro su quanto previsto dal comma 143 dell’art.1 della Legge 160/2019 che ha stanziato 80 milioni di euro per armonizzare progressivamente le indennità di amministrazione dei vari Ministeri, ricordando che la nostra è attualmente tra le più basse.
Si è concordato, in risposta alla nota che abbiamo trasmesso al Ministro su una serie di criticità, un calendario di incontri a partire dal prossimo 1 aprile.

In coda l’Amministrazione ci ha informati che sono state nominate due commissioni per i passaggi di area, una per il concorso che prevede il passaggio dalla I alla II e l’altra per quello riguardante gli addetti/assistenti. Per il concorso della II/III area si sta valutando la possibilità di rendere le prove a distanza. Su questo argomento sarà convocata una specifica riunione.

La Coordinatrice Fp Cgil Mit            Fp Cgil Dirigenza                 p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                             Umberto Volpe                          Paolo Camardella

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