Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la data di attuazione della mobilità per il ruolo Vigile del Fuoco non appartenente alle specialità

Pubblichiamo la nota di sollecito del Coordinamento Territoriale e Regionale Fo Cgil VVF in merito il sollecito dei lavori da effettuare presso la sede di Corato

Il 14 marzo le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato la delegazione di Sport e Salute in occasione della presentazione del nuovo Piano Industriale della Società 2024+6.

E’ stata l’occasione per condividere insieme all’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, le future politiche di indirizzo sportivo e organizzativo che interesseranno a tutto campo gli attori del sistema sportivo che dovranno interagire nelle sfide innovative che si presenteranno nei prossimi anni.

Le indicazioni generali che ha fornito la delegazione di Sport e Salute rafforzano la missione della Società che si pone l’ambizioso obiettivo di supportare e stimolare la pratica sportiva a tutte le diverse fasce di popolazione del nostro Paese con particolare attenzione alle fasce giovanili di avviamento e di continuità delle diverse attività (dalla scuola al tempo libero) per combattere i fenomeni dell’abbandono precoce e delle marginalità sociali. Ma ci saranno anche progetti e attività destinate a quella parte di popolazione più anziana che potrà avere nello sport una risposta di prevenzione e di stimolo necessari a garantire una migliore qualità della vita.

Le organizzazioni sindacali hanno accettato queste nuove e importanti sfide che potranno mettere in Italia ancora di più lo sport al centro delle politiche attive e sociali per recuperare alcuni ritardi strutturali e sociali che si sono accumulati negli ultimi anni e di cui il sindacato ha più volte sollecitato interventi e progetti ai diversi livelli.

A nostro avviso risulta ancor più urgente approntare gli strumenti organizzativi e contrattuali necessari a raggiungere i diversi obiettivi di questa nuova fase che coinvolgerà Sport e Salute, le Federazioni Sportive Nazionali, le Società Sportive e tutti gli attori che saranno coinvolti in questo grande progetto.

Abbiamo per questo proposto di aprire al più presto i tavoli sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale auspicando, come accaduto in occasione del precedente Contratto, e la condivisione di un nuovo Protocollo che identifichi le aree di intervento condivise.

Questo permetterebbe a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Sport e Salute e delle FSN di avere i necessari strumenti e riconoscimenti per essere protagonisti di una sfida che ci vedrà protagonisti nei prossimi anni.

Abbiamo così apprezzato la disponibilità dell’Amministratore Delegato che, accogliendo le nostre proposte, ha dato indicazione ai vertici amministrativi di avviare il confronto di merito già dai prossimi incontri programmati.

Vi terremo aggiornati sui contenuti e i tempi di questa delicata trattativa, anticipando che il 21 marzo ci sarà un incontro per la definizione dell’istituto dello smart working in ambito contrattuale e dell’utilizzo delle risorse attualmente disponibili per erogare i contributi previsti dal Welfare Aziendale per gli anni 2023/2024.

FP CGIL                   CISL FP                   UILPA              CISAL FIALP

Florindo Oliverio       Angelo Marinelli      Paolo Liberati   Pino Parisi

Vincenzo Malatesta Alessandro Bruni                              Dino Carola

Al Capo Divisione Risorse

dell’Agenzia delle Entrate

Dott. Antonio Dorrello

div.risorse@agenziaentrate.it

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

Dell’Agenzia delle Entrate

Dott.ssa Laura Caggegi

dc.risorseumane@agenziaentrate.it

Oggetto: Applicazione dell’art 54 CCNL Funzioni Centrali. Indennità di specifiche responsabilità al personale dell’Area Assistenti

Egregi Direttori,

considerato che è in corso il confronto sulle Posizioni Organizzative previste dall’art 15 del CCNL Funzioni Centrali, come FP CGIL ribadiamo la necessità, già espressa negli ultimi incontri, di aprire anche un fase di Contrattazione in applicazione dell’art 54 del CCNL che fa riferimento alle Indennità di specifiche responsabilità al personale dell’Area Assistenti per compiti che comportano l’assunzione di specifiche responsabilità.

Questo permetterebbe di riconoscere a personale specializzato e professionalmente preparato anche all’interno dell’Area Assistenti professionalità e attività indispensabili nei processi lavorativi dell’Agenzia.

Pertanto chiediamo di mettere già all’O. del G. di uno dei prossimi incontri tale argomento.

Certi della vostra sensibilità al riguardo, si porgono cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

Al Direttore del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. D’Ecclesiis Simone

Oggetto: Richiesta di riconoscimento dei periodi di assenza per maternità/paternità ex D.Lgs 151/2001 ai fini della ripartizione e distribuzione degli emolumenti accessori.

La scrivente O.S., effettuati i dovuti approfondimenti tecnico-normativi anche con riferimento al recente consolidarsi di carattere giurisprudenziale (sentenze dei Tribunali lombardi) a tutela dei periodi di astensione e/o congedo previsti dal D. Lgs 151/2001 e ulteriormente tutelati nel CCNL Funzioni Centrali, ritiene fondamentale che tali periodi di assenza siano considerati utili (quindi quale “presenza”) ai fini della ripartizione e distribuzione del salario accessorio ai dipendenti.

Ci riferiamo in particolare al periodo di astensione anticipata e/o obbligatoria (già compresa nell’accordo del Fondo 2022), al periodo di congedo parentale, ai riposi giornalieri (ex allattamento) ed ai congedi per la malattia del figlio.

Si chiede pertanto di accogliere positivamente la presente richiesta sin dal calcolo e ripartizione del Fondo per le risorse decentrate dell’anno 2022 (ancora appunto in fase di calcolo di ripartizione effettivo) e con un ricalcolo delle competenze accessorie degli anni precedenti. Tale impostazione e specifica richiesta si ritiene accoglibile anche per evitare l’instaurarsi di una inutile serie di contenziosi che inasprirebbero i rapporti e, ancor più, disperderebbero inutilmente risorse umane ed economiche dell’Agenzia.

Certi di un auspicabile, quanto positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia Dogane e Monopoli

Florindo Iervolino

TRA LUCI E OMBRE LA RIUNIONE SUI TRANSITI

Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa chiedono il ritiro della circolare contestata e propongono l’impiego vicino la residenza per evitare la privatizzazione delle attività.

Maristat sospende le commissioni dei transiti e corregge l’applicazione della 104.

MA PERMANGONO IMMUTATI I DISAGI PER LE FAMIGLIE CHE IMPONE DI ELEVARE AL VERTICE POLITICO IL LIVELLO DELLA PROTESTA.

Pubblichiamo il resoconto con i contenuti dell’incontro.

p.la FP CGIL Nazionale 

Marco Campochiaro 

A seguito dell’incontro del 13.03.2024 pubblichiamo la nota di convocazione del Dipartimento riguardo la mobilità volontaria del personale del ruolo delle specialità

21.03.2024 Intervento Mobilità 1^ parte

21.03.2024 Intervento Organizzazione settore nautico 1^ parte

21.03.2024 Intervento Organizzazione settore nautico 2^ parte

21.03.2024 Intervento Organizzazione settore nautico 3^ parte

Documento sul “Digital Government Index” elaborato dall’OCSE

La riunione si è aperta con la presentazione di un documento sull’indice di governo digitale, elaborato dall’OCSE. A tale scopo, era presente un’analista dell’OCSE che ha illustrato il documento, il cui obiettivo è quello di verificare la presenza, all’interno dei Paesi OCSE, di presupposti per l’avvio di un governo digitale. Gli indici cui si è fatto riferimento sono sei: – “Digital by design”, ossia come le politiche digitali siano disegnate dai vari Governi; – “Data driven”, l’utilizzo dei dati e la loro condivisione con soggetti pubblici e privati; – “Government as platform”, la presenza di un sistema digitale chiaro e fluido; – “Open by default”, ossia come si usano i dati, per poterli condividere; – “User driven”, come le piattaforme digitali sono usate dagli utenti e come coinvolgere gli utenti, per ridurre il divario digitale; – “Proactiveness”, cosa fanno i Governi per anticipare i bisogni dei cittadini.

Questi indici sono usati dall’OCSE sia per misurare lo stato di avanzamento dei singoli Paesi, sia per dare indicazioni e raccomandazioni ai singoli Governi. Così, ad esempio, da queste interlocuzioni è emersa l’esigenza di considerare un elemento ulteriore: come la transizione digitale possa divenire anche transizione energetica e ambientale. Rispetto a questo, è in corso una riflessione, interna all’OCSE, per capire cosa misurare.

Dalla discussione che ne è seguita sono venute in rilievo osservazioni molto interessanti: si è evidenziato il rischio che l’utilizzo di piattaforme digitali e dell’intelligenza artificiale possa impattare negativamente sulla riservatezza dei dati, in particolare laddove tutto questo sia sviluppato e gestito da aziende private, che stanno facendo enormi investimenti nel settore. Rispetto a questo, la ricercatrice dell’OCSE ha evidenziato che, dal loro punto di vista, è il Governo a dover fornire questi servizi e non soggetti privati. Laddove ciò dovesse accadere, occorre certamente fissare delle regole, a livello nazionale, per evitare problemi. La stessa ha poi evidenziato che per l’OCSE è fondamentale che i processi di digitalizzazione avvengano in seguito a un confronto approfondito con le organizzazioni sindacali che, quindi, vanno adeguatamente coinvolte in questo processo.

Nadja Salson di EPSU ha rimarcato come, prima della digitalizzazione, sia essenziale la protezione dei dati, così com’è importante che vi sia una contrattazione collettiva in merito, non escludendo anche la creazione di un cloud pubblico, che darebbe maggiore garanzia di tutela dei dati.

Report del summit di Val Duchesse

Nei mesi scorsi si è tenuto un summit a Val Duchesse, che voleva ricordare l’incontro lì tenutosi nel 1995, quando iniziò il dialogo sociale. L’obiettivo iniziale di questo nuovo incontro era di celebrare l’accordo intersettoriale sulla digitalizzazione per rilanciare il ruolo del dialogo sociale ma, visto il naufragio di tale accordo – a causa della volontà della parte datoriale privata –, questa parte è stata rimossa. Si sta comunque lavorando a trasformare in una direttiva l’accordo settoriale siglato mesi fa, così da iniziare a implementare concretamente il dialogo sociale.

Violenza e minaccia di terzi nei confronti di lavoratori: negoziati

A partire dal 19 marzo si avvieranno i negoziati per rivedere le linee guida che sono state emanate qualche anno fa. Diversi saranno i settori interessati dalla negoziazione: Amministrazioni Centrali, Amministrazioni Locali, Scuola, Sanità, Servizi Sociali, Ristorazione e Trasporti. Alcuni di questi settori devono essere, peraltro, ancora confermati.

Si è evidenziato che gli elementi da negoziare sono stati già individuati con la parte datoriale, per cui non c’è la possibilità di aggiungerne ulteriori. Uno degli elementi chiave che la parte sindacale intende evidenziare è la carenza di personale in molti di questi settori e la necessità di assunzioni. Altro elemento è un approccio sulla violenza di genere, domestica, verso persone LGBTQI+, e sulla possibilità di riconoscere specifici permessi per le persone vittime di violenza (già prevista in Italia, sia a livello normativo che di CCNL).

Dalla discussione è emersa anche la possibilità di fare un riferimento alla radicalizzazione in atto in alcune parti della società, con riferimento sia alla radicalizzazione religiosa che politica (movimenti di estrema destra/neofascisti, in particolare). Sul punto, come FP CGIL, nel condividere la proposta proveniente dai colleghi francesi, abbiamo suggerito un approccio intersezionale, per superare le possibili obiezioni di parte datoriale relative all’inserimento di ulteriori punti non individuati preventivamente con la parte sindacale. In altri termini, considerato che molto spesso la violenza – di genere, domestica, verso persone LGBTQI+, – può nascere anche da forme di radicalizzazione (politica e/o religiosa), può comunque essere utile considerarla anche in questa prospettiva.

La copresidente del Comitato Karin Brunzell ha ipotizzato che, nel caso questa proposta non dovesse trovare accoglimento, possa essere comunque utile produrre un documento sullo sviluppo di forme di radicalizzazione nella società, anche solo per introdurre il dibattito in materia.

Documento del Social Dialogue Committee for Central Government Administration sulla comunicazione della Commissione “Sviluppare uno spazio amministrativo europeo” (cd. ComPAct)

Il documento, indirizzato alla Commissione UE – DG Reform, è stato elaborato assieme alla parte datoriale e ha quindi un maggior peso e valore. In esso si evidenzia l’importanza di sviluppare la Pubblica Amministrazione e di dotarla di personale sufficiente. Esso accoglie l’obiettivo della Commissione di promuovere la cooperazione amministrativa, basandola su tre pilastri: – sviluppare la forza-lavoro dell’Amministrazione, attraverso una individuazione delle professionalità; – rafforzare la trasformazione digitale; – guidare la transizione ecologica.

Il documento riprende la Comunicazione della Commissione nella parte in cui si evidenzia il peso economico della Pubblica Amministrazione nell’UE, considerato che essa rappresenta il 51.5% del PIL di tutta l’UE e che riguarda un quinto dell’intera forza-lavoro europea.

Proprio per questo, il documento si rammarica che l’adozione del ComPAct non sia stato preceduto da una formale consultazione delle parti sociali, sia delle Amministrazioni Centrali che di quelle Regionali e Locali, evidenziando come il buon governo – anche alla luce del riconoscimento del diritto a una buona Amministrazione, previsto dall’art. 41 della Carta Europea dei diritti fondamentali – includa anche il dialogo sociale. Quindi, sebbene le istanze presenti nel ComPAct siano condivisibili (carenza di attrattività della Pubblica Amministrazione, età media alta dei dipendenti, carenza di personale), esso continua a muoversi in una prospettiva dall’alto verso il basso e si chiede, invece, un maggior coinvolgimento delle parti sociali.

Proprio alla luce di questo, il documento, adottato dal NEA, reitera la richiesta di implementare l’accordo sulla digitalizzazione per via legislativa.

In esso si evidenzia, poi, la necessità di investire sulla formazione dei dipendenti pubblici e si appoggia la proposta della Commissione di creare degli scambi di lavoratori pubblici tra diversi Paesi come una concreta espressione di “spazio comune europeo amministrativo”.

Documento sulla vigilanza sul lavoro indirizzato ai Governi UE e alla Commissione UE

Nel corso del NEA si è avviata la discussione sulla bozza di documento riguardante la situazione della vigilanza sul lavoro in Europa. Si tratta di un documento nato nell’ambito di un progetto avviato da “Eurocadres” e che, in quell’ambito, è stato proposto dalla CGT e alla cui scrittura ha contribuito anche la FP CGIL. L’obiettivo è di evidenziare le difficoltà della vigilanza sul lavoro in UE, ad esempio la carenza di strumentazione, la necessità di avere banche dati comuni a livello europeo, la necessità di fronteggiare le nuove forme di lavoro flessibile e digitale e il lavoro transfrontaliero, ovvero – in alcuni Paesi – la carenza di personale, chiedendo ai Governi e alla Commissione un maggiore impegno in tal senso.

Il documento sarà successivamente sviluppato.

Avvio discussione su proposta riduzione orario di lavoro

Karin Brunzell, copresidente del NEA, propone di avviare una discussione sul tema all’interno del NEA, parlandone ognuno nella propria federazione, per capire se dobbiamo discuterne anche a livello europeo e in che termini, evidenziando che una discussione sul tema c’è, ma in ogni Paese se ne discute in modo diverso. Ad esempio, in alcuni Paesi, la Pubblica Amministrazione non sembra toccata dal tema, quindi occorre capire che fare.

Le nuove regole fiscali: un ritorno all’austerità?

È stato presentato uno studio di EPSU sul tema, da parte di Milos Vlaisavljevic, nuovo ricercatore che ha già collaborato con EPSU e che prenderà il posto di Richard Pond.

Lo studio si concentra sulle nuove regole economiche recentemente approvate, entrate in vigore lo scorso 4 marzo. In particolare, sono due gli elementi principali: anzitutto, la sostenibilità del debito pubblico, che implica che i Paesi con un rapporto debito pubblico/PIL superiore al 90% debbano ridurlo dell’1% l’anno. Il secondo, resilienza del deficit, richiede che l’aggiustamento fiscale prosegua fino a che ciascun Stato non raggiunga un livello di deficit che sia almeno l’1,5% in rapporto al PIL, rispetto al 3% richiesto dal Trattato UE.

Il commento dell’ETUC, dopo l’inserimento di tali regole, è stato negativo, in quanto esse potranno comportare o l’aumento di tasse o il taglio della spesa pubblica, per potervisi adeguare. La principale contestazione mossa da EPSU riguarda la contraddizione insita nelle nuove regole, che prevedono la possibilità di aumentare gli investimenti pubblici, ma senza creare nuovo debito pubblico.

Il timore è che queste regole, ignorando l’effetto moltiplicatore che verrebbe a crearsi nel momento in cui si investono risorse pubbliche, sottendano a un’ulteriore riduzione del perimetro pubblico, attraverso la privatizzazione di attività. In tal caso, gli investimenti ci sarebbero, quindi, ma da parte di soggetti privati.

La procedura prevede, peraltro, che nel momento in cui uno Stato membro intenda modificare i propri piani strutturali fiscali debba consultare i soggetti della società civile incluse le organizzazioni sindacali. In questa fase, quindi, ci si potrà inserire per comprendere cosa i Governi intendano fare e capire come intervenire facendo anche proposte.

 

Matteo Ariano

Florindo Oliverio

Componente del NEA Committee

Segretario nazionale

 

In data 13 marzo 2024 a Roma è proseguita la trattativa relativa al rinnovo del CCNL tra ANFFAS le OO.SS Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl.
Il negoziato, nell’ambito della rivisitazione della parte normativa del CCNL, dopo aver definito un testo condiviso relativo al cambio di gestione, ha affrontato il tema dell’obbligo di
residenza in struttura sul quale a fronte di una proposta sindacale l’associazione si è riservata di fare le proprie valutazioni. Le parti nella discussione sulla parte economica
hanno registrato un discreto avvicinamento e stabilito di proseguire il confronto, fissato per il 27 marzo 2024, al fine di verificare la possibilità di giungere in tempi rapidi alla sottoscrizione della pre-intesa e di sottoporre la stessa alle consultazioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Sarà nostra cura continuare a tenervi tempestivamente informati sull’andamento del percorso di rinnovo del CCNL.

FP CGIL        CISL FP          UIL FPL
M. Vannini     F. Berardi     P.Bardoscia

“Risposte insoddisfacenti dal Gruppo Hera. La nostra vertenza, pertanto, continua”. Queste le parole di Filctem Cgil, Femca Cisl, Flaei Cisl, Uiltec, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel dopo l’incontro con il gruppo lo scorso 5 marzo.
“Non sono arrivate risposte positive su temi che noi riteniamo fondamentali: lo sviluppo occupazionale e professionale, la sicurezza degli operatori, i contratti applicati al personale, gli appalti e le riorganizzazioni aziendali. Temi che impattano non solo sul benessere dei lavoratori anche dell’indotto ma anche sul futuro del Gruppo e quindi sui servizi ai cittadini”, spiegano.
“Abbiamo inviato richieste urgenti di incontro ai Sindaci di Bologna, Ravenna, Modena, Imola, Trieste e Padova per ribadire che questa chiusura miope del Gruppo Hera causerà danni anche al territorio per l’assoluta mancanza di investimenti reali. Non ci sottraiamo al confronto con l’azienda, ma le risposte che ci aspettiamo continuano a non arrivare e il cambio di passo sperato è ancora molto lontano. Pertanto, la nostra mobilitazione generale continua!”, concludono i sindacati.

Al Segretario generale

Pres. Franco Massi

Al Vice Segretario generale

Cons. Francesco Targia

Alla Dirigente generale Gestione Risorse Umane

Dott.ssa Daniela Greco

e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali

Al Personale della Corte dei conti

Oggetto: Richiesta urgente di incontro per l’attivazione del lavoro da remoto in favore del Personale “Fragile”.

In relazione all’oggetto, raccogliendo le criticità manifestate dal Personale cd. “Fragile” in seguito all’applicazione del decreto del Segretario generale n. 47/2024 e nel ribadire quanto già espresso in occasione degli incontri svoltisi recentemente in sede di confronto, le scriventi Organizzazioni sindacali chiedono l’urgente convocazione di un incontro “ad hoc” al fine di valutare, in favore di detto Personale, l’attivazione del lavoro da remoto (art. 41 CCNL 2019/2021).

La presente richiesta è motivata dall’elevato rischio a cui il Personale “Fragile” è esposto nelle giornate di lavoro in presenza, ancorché si tratti, per effetto di quanto disposto dall’Amministrazione, di un solo giorno della settimana lavorativa. A sostegno della presente richiesta, si rammenta che, così come comunicato da parte della stessa delegazione di parte pubblica, il Personale coinvolto corrisponderebbe ad un numero esiguo di dipendenti, pari a circa 40 unità.

Certi che la presente richiesta possa essere valutata con la consueta sensibilità da parte delle SS.LL. anche alla luce dell’apertura sulla presente tematica registratasi nel corso della riunione di confronto del 26 gennaio u.s., si resta in attesa di un rapido riscontro e si inviano cordiali saluti.

S. Di Folco   F. Amidani   U. Cafiero   C. Visca   M. Centorbi

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF con il quale ribadisce ancora una volta la necessità di rispetto e tutela per le donne e gli uomini del CNVVF

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