Corona virus

A seguito della richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito alla richiesta di un piano organizzativo sull’emergenza sanitario in atto pubblichiamo la risposta dell’Amministrazione

Al Presidente dell’INPS
Prof. Pasquale Tridico

Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

per il tramite del Dott. Aldo Falzone
Dirigente Area Relazioni Sindacali

Oggetto: telelavoro e progressioni verticali.

Come abbiamo ricordato all’Amministrazione in occasione dell’ultima riunione del Tavolo nazionale sulla definizione del Piano Organizzativo sul Lavoro Agile (P.O.L.A.), ci giungono segnalazioni dai territori in ordine all’esclusione dall’accesso al telelavoro del personale non appartenente al profilo amministrativo ed informatico, esclusione motivata attraverso un’interpretazione restrittiva dell’Accordo nazionale sul telelavoro domiciliare e Progetto sperimentale di telelavoro satellitare del 15 ottobre 2014. Poiché registriamo comportamenti asimmetrici da parte delle Direzioni regionali/Direzioni di coordinamento metropolitano con interpretazioni restrittive da un lato ed estensive dall’altro, queste ultime correttamente orientate ad una contestualizzazione dell’accordo del 2014 quando ancora non esistevano profili successivamente assimilati a quello amministrativo dallo stesso Istituto (vedasi disciplina sul conferimento delle posizioni organizzative e accordo sui cambi di profilo), chiediamo, così come previsto dallo stesso accordo del 15 ottobre 2014 (l’art.36, richiamando l’art.4 del CCNI 2002/2005, prevede l’attivazione della procedura di interpretazione autentica della clausole controverse) la convocazione del Tavolo nazionale per accedere ad un’interpretazione omogenea, per noi estensiva, degli articoli 1 e 20 della disciplina sul telelavoro.
Con l’occasione si chiede all’Amministrazione di voler informare le OO. SS. sullo stato dell’arte dell’iter relativo alle progressioni verticali e sulle possibili estensioni dei numeri, estensione già contemplata nel Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2020/2022, visto che da fonti ministeriali ci giungono notizie circa un possibile via libera, interlocuzione MEF – Funzione Pubblica, all’operazione in tempi brevi “bypassando” la necessità di un apposito DPCM con una procedura ex art.3, comma 4, della Legge n.56/2019.
Roma, 19 gennaio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio CERVO

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

                           Ancora sul ricorso all’indennità di rischio

Poiché continuano a pervenirci richieste di chiarimento circa la nostra posizione e le nostre iniziative
sulla vertenza, attivata da altre OO.SS., per il riconoscimento dell’indennità di rischio agli assistenti alla vigilanza, riteniamo utile fornire alcuni chiarimenti ed alcune indicazioni ai nostri territori.
Dobbiamo precisare preliminarmente che a nostro avviso non è mai consigliabile fare vertenze al buio e per tale motivo, nelle more di una approfondita lettura della sentenza, abbiamo consigliato ai lavoratori per il momento di fare semplice istanza per l’interruzione dei termini di prescrizione. In questo caso siamo in presenza di una unica sentenza favorevole di primo grado, sulla quale ci risulta l’intenzione dell’amministrazione di proporre appello, e non è detto che la stessa ottenga un risultato favorevole nel secondo grado di giudizio. Ed in questo caso il rischio concreto è quello, in caso di rigetto, di essere condannati al pagamento delle spese di giudizio. Per questo noi riteniamo doveroso e serio valutare la percorribilità di una vertenza prima di consigliare le conseguenti iniziative ai lavoratori.
In ogni caso, considerate le richieste che ci sono pervenute, ed anche il fatto che alcuni territori sono
partiti nella richiesta di adesione, riteniamo utile ricordare che la responsabilità dell’assistenza legale individuale è sempre di pertinenza delle strutture territoriali, per il tramite dei rispettivi uffici vertenze e legali confederali o secondo forme che dette strutture, nella loro autonomia, si sono date.
Per tale motivo, possiamo solo suggerire alle Segreterie in indirizzo di attivarsi, ove lo riterranno e nel
rapporto con i singoli lavoratori interessati, con gli uffici legali di riferimento confermando, per quanto riguarda eventuali necessità di approfondimenti tecnico giuridici, la nostra disponibilità a fornire ai vostri legali, il dovuto supporto.
Vogliamo infine rassicurare di nuovo i lavoratori: non è nostra intenzione tralasciare nulla di tutto ciò
che può portare dei benefici ma non bisogna nemmeno sottovalutare eventuali rischi che possono derivare da un esito non favorevole.

 

FP CGIL Nazionale Mibact
Claudio Meloni

“Mentre tornano alla ribalta della cronaca i tragici eventi che si sono verificati in carcere durante la prima ondata di contagi da Covid-19, sui quali sono in corso indagini che sapranno chiarire cosa è realmente accaduto, nessuno si preoccupa di tutelare la salute di lavoratori e detenuti avviando una massiccia campagna di vaccinazioni in tutto il settore dell’esecuzione penale”. Ad affermarlo è la Fp Cgil che sul tema chiede interventi urgenti.

I dati forniti dalle amministrazioni, osserva la Fp Cgil, “ci dicono che i contagi stanno aumentando e, alle soglie di una possibile terza ondata, non si può perdere tempo ulteriormente e farsi trovare impreparati come accaduto nel mese di marzo. Da anni denunciamo che esiste un problema nella tutela della salute in carcere, così come che esiste il problema di tutelare la sicurezza sui luoghi di lavoro di coloro che operano nell’esecuzione penale, nella polizia penitenziaria, nelle funzioni centrali e nella dirigenza penitenziaria, costretti a lavorare in luoghi malsani e fatiscenti, dove aumentano le aggressioni e i casi di suicidio, ma le nostre denunce sono rimaste inascoltate”.

Su questi temi, prosegue il sindacato, “non vediamo risposte adeguate neanche nella legge di stabilità appena approvata, come non vediamo investimenti adeguati sul tema delle assunzioni e del rinnovo del contratto di lavoro. In materia di sovraffollamento delle carceri riteniamo che la via maestra sia quella di potenziare il sistema dell’esecuzione penale esterna e non di costruire nuove carceri, progetto che in passato ha già dimostrato di essere fallimentare, ma anche su questo tema le nostre proposte sono rimaste inascoltate e la politica continua a dimostrare di non avere un progetto concreto”, conclude la Fp Cgil.

POSIZIONI ORGANIZZATIVE: IL NOSTRO PENSIERO

Nei giorni scorsi abbiamo firmato l’accordo sulle indennità da riconoscere ai responsabili di Processo e di team, evidenziando in una nota le svariate criticità che abbiamo constatato sul punto (in allegato l’accordo con la nota).
Riteniamo tale firma coerente con la posizione che da anni portiamo avanti. Infatti, come FP CGIL eravamo convinti della necessità di superare il sistema totalmente fiduciario ereditato dal Ministero del Lavoro, che produceva una discrezionalità tale nell’assegnazione di questi incarichi da sfociare troppo spesso in arbitrio insindacabile.

Con il regolamento approvato dall’Amministrazione, anche grazie alle nostre richieste, si sono finalmente introdotti principi fino ad allora sconosciuti come, ad esempio: selettività, sulla base di criteri esplicitati; fissazione di una durata all’incarico e l’inserimento del principio di rotazione; pubblicità dei colloqui, nonostante la pandemia; possibilità di accesso a tutte le PO, nell’ottica di una crescita professionale e maggiore osmosi tra le professionalità.
Su questo non intendiamo tornare indietro e non vorremmo che qualcuno, invece, ceda all’insana tentazione di ripristinare il sistema fiduciario, magari con qualche correzione di facciata … Noi non ci saremo.

Nel corso dell’espletamento delle selezioni sono emerse, è vero, diverse criticità, tra cui: – mancanza di un coordinamento dal centro, così che ogni IIL si sia organizzato a suo modo; – approccio ancora troppo spesso accademico/teorico nelle selezioni, più incentrato sul “cosa si sa” che sul “cosa si sa fare”; – diverse “disattenzioni” sul rispetto del principio di rotazione. Su questo, chiediamo nuovamente un incontro specifico, per ragionare sulle azioni da intraprendere.
Riguardo agli importi riconosciuti ai titolari di PO, come CGIL non avevamo mai nascosto che ad oggi non saremmo stati in grado di riconoscere importi maggiori in quanto, allo stato attuale, tali risorse sono attinte dall’esiguo FRD dell’INL e quindi sottratte alla generalità dei lavoratori (gli importi previsti nell’accordo vincolano poco più di 1 milione di euro annui, rispetto a un FRD di circa 13 milioni). Questa, però, è una delle tante conseguenze del “costo zero”, contro cui ci siamo battuti sin dalla nascita dell’INL e che vorremmo sia superato con appositi finanziamenti, per poter dare riconoscimenti più adeguati a tutti i lavoratori.

Tale criticità è aggravata dall’eccessiva graduazione delle PO e dal numero eccessivo di teams. La graduazione delle PO su quattro fasce non ci vede affatto d’accordo, in quanto si limita a ripetere stancamente la graduazione prevista per le fasce dirigenziali e rischia di non essere capita dai lavoratori. La nostra proposta era, invece, di prevedere due sole fasce retributive: Processi e Team. Su questo, l’Amministrazione, se volesse, potrebbe tornare sui propri passi. Il numero dei team sta diventando eccessivo, considerato l’elevato numero di pensionamenti; questo potrà determinare conseguenze per noi inaccettabili, come avere più coordinatori che coordinati, pesando sempre sul FRD. Chiediamo quindi l’apertura di un confronto sui criteri che presiedono alla costituzione dei team.

Last but not least, ciò che è urgente fare e che si sarebbe dovuto già fare è dare ruolo e sostanza a questo tipo di organizzazione, stabilendo finalmente cosa comporti lavorare in un team, cosa significhi lavorare per processi, quali siano i compiti di un Responsabile di processo o di team, quali gli strumenti che gli si affidano, quali le responsabilità, evidenziando le peculiarità organizzative che una Agenzia veramente degna di questo nome dovrebbe avere.

Roma, 18 gennaio 2021

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

Roma, 19 gennaio 2021

Al Presidente ARIS
Padre Virginio Bebber
Largo della Sanità Militare
60 00184 Roma

Oggetto: richiesta incontro per riapertura trattative CCNL RSA

Gentilissimo Presidente,
con la presente nota i Segretari Generali di CGILFP, CISLFP, UILFPL sono a chiederLe un incontro per verificare insieme la concreta volontà a riaprire il confronto per rinnovare il CCNL delle RSA.
È sotto gli occhi di tutti il gravoso lavoro svolto dagli operatori di queste strutture anche durante questa lunga fase pandemica.
Il rinnovo del CCNL dell’ospedalità privata ha reso ancora più ingiustificabile l’attesa per il diritto a vedere rinnovato il CCNL.
In attesa di gentile riscontro, porgiamo cordiali saluti.

 

FP CGIL                            CISL FP                                      UIL FPL
Serena Sorrentino         Maurizio Petriccioli               Michelangelo Librandi

Roma, 19 gennaio 2021

Alla Presidentessa AIOP
Dott.ssa Barbara Cittadini
Via Lucrezio Caro,
67 00193 Roma

Oggetto: richiesta incontro per riapertura trattative CCNL RSA

Gentilissima Presidentessa,
con la presente nota i Segretari Generali di CGILFP, CISLFP, UILFPL sono a chiederLe un incontro per verificare insieme la concreta volontà a riaprire il confronto per rinnovare il CCNL delle RSA.
È sotto gli occhi di tutti il gravoso lavoro svolto dagli operatori di queste strutture anche durante questa lunga fase pandemica.
Il rinnovo del CCNL dell’ospedalità privata ha reso ancora più ingiustificabile l’attesa per il diritto a vedere rinnovato il CCNL.
In attesa di gentile riscontro, porgiamo cordiali saluti.

FP CGIL                                CISL FP                                 UIL FPL
Serena Sorrentino              Maurizio Petriccioli             Michelangelo Librandi

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane, con la quale a seguito dell’emendamento sull’inquadramento in soprannumero  degli elisoccorritori, riapre le domande per la partecipazione a tale ruolo.

Pubblichiamo gli schemi di Decreto Ministeriale in merito ai Direttivi del ruolo operativo e tecnico, e le loro posizioni organizzative

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale si chiede all’Amministrazione un incontro sulla circolare organizzativa del servizio cinofilo del Corpo

PEO 2020
PROVA SELETTIVA

Vi comunichiamo che, a seguito della pubblicazione del DPCM del 15 gennaio e come indicato nell’art. 1, lettera z, sotto riportato, la prova pratica prevista nell’accordo sottoscritto per le PEO 2020, si potrà svolgere, con le modalità indicate, a decorrere dal 15 febbraio 2021.

z) è sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile; a decorrere dal 15 febbraio 2021 sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile. Resta ferma in ogni caso l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020 e degli ulteriori aggiornamenti, nonché la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto;

Pertanto, abbiamo già chiesto, via mail, all’Amministrazione un incontro urgentissimo per definire le modalità della prova.

Roma, 15 gennaio 2021

 

La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli La nostra iniziativa unitaria riporta al centro il Contratto Integrativo!

La mobilitazione che abbiamo annunciato con lo stato di agitazione proclamato lunedi scorso ha prodotto, come sapete, un primo importante risultato con la convocazione di FPCGIL-CISLFP-UILPA da parte del Direttore dell’Agenzia, nel quadro del “raffreddamento del conflitto”, convocazione che si è chiusa con la contestuale sottoscrizione di un protocollo di intesa nel quale vengono accolte le nostre richieste di chiudere tutte le questioni – a partire dal Contratto Integrativo di Agenzia – che sono state più volte rappresentate unitariamente, da ultimo con il comunicato dello scorso dicembre. Stamani è dunque ripartita la trattativa sul CCNI, interrotta ad ottobre scorso.
Diciamo subito che le questioni che restano da concordare fanno riferimento essenzialmente alla definizione del sistema indennitario: indennità di confine, di disagiata sede, di rischio, per centralinisti non vedenti, per commissioni giochi, attività particolarmente gravose.
Nel corso della trattiva, per meglio definire l’impatto delle nostre proposte, abbiamo chiesto e concordato che l’Agenzia ci fornisca ulteriori dati – utili per affrontare tra l’altro il tema delle decorrenze dei nuovi istituti – rispetto ai quali valutare la portata delle risorse da assegnare alle indennità, con particolare riferimento alle aliquote dei turni. Abbiamo anche posto, riguardo alle indennità delle commissioni giochi, la necessità di un approfondimento sulla loro cumulabilità con altri istituti incentivanti e soluzioni che permettano la corresponsione degli importi dovuti in tempi più ravvicinati rispetto alle prestazioni rese. La riunione si è conclusa con la presentazione da parte dell’Agenzia di una nuova proposta che esplicita i criteri di individuazione delle sedi di confine, criteri che abbiamo immediatamente valutato come disomogenei e contraddittori. Su questo aspetto anche l’Agenzia alla fine ha ritenuto di dover compiere ulteriori approfondimenti. Abbiamo così convenuto che la prossima riunione venga convocata per avviare la contrattazione del Fondo 2019. Vi terremo aggiornati.

Roma 15 gennaio 2021

FPCGIL                                      CISLFP                                        UILPA
Iervolino                                  De Caro                                         Procopio
Fanfani

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