Roma, 1 ottobre 2020

Si è chiuso da pochi minuti l’incontro da noi richiesto sui bandi per i passaggi di area. Abbiamo rappresenta-to all’Amministrazione una serie di criticità in parte già fatte rilevare nei precedenti incontri. Prima di tutto, pur comprendendo i vincoli dell’attuale ordinamento professionale che prevede titoli di accesso ben distin-ti, abbiamo chiesto all’Amministrazione di valutare l’ampliamento a lauree attinenti ai profili, quali per esempio quelle in matematica per il profilo di funzionario statistico, quelle in psicologia per funzionario del-la comunicazione, quelle in farmacia per il profilo di funzionario geologo. Per quanto attiene il sostenimen-to delle prove, abbiamo chiesto un bilanciamento tra le materie previste, in particolare per concorso per il profilo di funzionario ingegnere-architetto. L’amministrazione si è riservata di valutare la proposta preci-sando che le due domande scritte saranno di carattere teorico e che, invece, la terza prova teorico-pratica avrà attinenza con le specifiche attività lavorative svolte dal candidato. Le prove si terranno in presenza nel mese di gennaio; per quanto ci riguarda abbiamo ribadito l’opportunità, anche alla luce della ripresa del fenomeno Covid, dell’effettuazione delle stesse a distanza. L’amministrazione si è riservata di decidere.
Da ultimo abbiamo ribadito la necessità di escludere la valutazione relativa all’anno 2019 considerato che, sulla base dell’interpretazione autentica del 19/2/2020, la stessa non ha valore giuridico. Questo per noi è un punto dirimente posto la vicenda assolutamente deplorevole che ha portato alla revoca del sistema di valutazione adottato per l’anno 2019.
In coda alla riunione, si è ribadito che il pagamento delle PEO 2019 avverrà per tutti con decorrenza 1 gen-naio 2019.
Sullo Smart Working l’amministrazione ci ha comunicato che il richiesto parere alla Funzione Pubblica sa-rebbe in arrivo. Sul punto la posizione della nostra organizzazione è chiara: così come abbiamo fatto ad aprile con la sottoscrizione del protocollo anti contagio Covid 19, lo stesso sarebbe utile avvenisse con il protocollo del 24 luglio “Rientro in sicurezza”.
Da ultimo abbiamo chiesto conto di una nota del 24/9/2020 a firma del Direttore Generale del Personale in cui si fa riferimento ad un “imminente trasferimento delle Direzioni Generali presso la sede di Via dell’Arte”. Per quanto ci riguarda, non esiste alcun imminente trasferimento posto che della questione non se n’è mai parlato negli ultimi due anni non essendosi mai attivata alcuna informativa sindacale in merito. In ogni caso, sin d’ora possiamo affermare, con nettezza, che saremo in prima linea per non consentire al-cuno spostamento di personale in nome di miopi razionalizzazioni.

La Coordinatrice Fp Cgil Mit                                 p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                               Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota inviata al Sottosegretario On. Carlo Sibilia, dalle Organizzazioni Sindacali regionali Fp Cgil VV, Fns Cisl e Uil Pa VVF. Nella nota è rappresentata la problematica situazione logistica/igienico sanitaria della sede di Pantelleria ed invitano il Sottosegretario ad avere un un rapporto colloquiale con le stesse

Pubblichiamo il protocollo sicurezza da Covid 19 integrativo, sottoscritto ieri.

Possiamo affermare che rispetto  alla prima bozza, dopo forte pressioni sindacali siamo riusciti ad inserire alcune importanti modifiche al testo finale, anche se avremmo voluto maggiore apertura da parte dell’amministrazione.

A seguito del mancato accoglimento di alcuni temi, quali la tutela dei diritti ed il rispetto del CCNL vigente, che come FP CGIL abbiamo proposto al tavolo, abbiamo presentato una nota a verbale, e ci ripromettiamo di rpresentarli  quali elementi rivendicativi nelle prossime fasi del confronto che si riaprirà a breve sulla definizione di un regolamento sullo smart working a regime.

Ora la parola passa alla contrattazione decentrata di posto di lavoro che dovrà definire i protocolli applicativi.

FP Cgil Ministero Interno

 Adelaide Benvenuto

INCONTRO SU FLESSIBILITA’ E ORARI DI LAVORO
RIUNIONE INTERLOCUTORIA

Il 30 settembre scorso si è tenuto l’incontro tra le rappresentanze sindacali e l’amministrazione in ordine alla necessità di integrare il vigente accordo sugli orari di lavoro alle “nuove” esigenze emergenziali.
Preliminarmente, in relazione allo smart working e sul modello di calcolo del 50%, CGIL CISL e UIL
hanno ribadito ancora una volta la posizione espressa in precedenza, ossia quella di considerare i
cosiddetti fragili fuori dal calcolo del 50%.
In merito agli orari di lavoro e alla flessibilità CGIL CISL e UIL hanno chiesto nuovamente di estendere
la flessibilità in entrata, di aumentare la fascia di flessibilità in uscita e di accordare al personale che ne farà richiesta ogni tipologia di orario di lavoro con particolare riferimento alle 7 ore e 42, di consentire l’inizio della giornata di lavoro in presenza e di concluderla in smart.
Dopo ampio dibattito la riunione è stata aggiornata ad un nuovo incontro che ci sarà la prossima
settimana.
Vi informeremo sugli ulteriori sviluppi.

Roma, 1° ottobre 2020

FP CGIL                        CISL FP                               UIL PA
Giuseppe Palumbo            Michele Cavo                  Bruno Di Cuia
Francesca Valentini              Marco Sozzi                 Orlando Grimaldi

Pubblichiamo la convocazione della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il Tavolo Tecnico per la Formazione

A TUTTO IL PERSONALE DELLA CORTE DEI CONTI PUBBLICATO IL BANDO PER LE PEO 2020

Vi comunichiamo che è stato pubblicato sulla Intranet, in data 30 settembre 2020, il Bando per le Progressioni Economiche Orizzontali 2020.
Questi i requisiti e le modalità per la presentazione della domanda.

Alla procedura di selezione sono ammessi coloro che, a domanda:
a. appartengano ai ruoli della Corte dei conti da almeno 2 anni, computati al 31 dicembre 2019, inclusi i dipendenti immessi in ruolo con decorrenza 1° gennaio 2018;

b. non abbiano subito, nei due anni precedenti alla data di pubblicazione del bando di selezione, sanzioni disciplinari, superiori al rimprovero;

c. si trovino nell’attuale fascia retributiva da almeno 2 anni al 31 dicembre 2019, inclusi gli immessi in ruolo con decorrenza 1° gennaio 2018;

d. abbiano conseguito valutazione positiva negli ultimi 2 anni;

e. non appartengano alle fasce retributive apicali di ciascuna area.

Termine e modalità per la presentazione delle domande:

1. Le istanze di partecipazione alle procedure di selezione devono pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre il quindicesimo giorno dalla pubblicazione del presente Bando (scadenza 15 ottobre 2020).

2. Le istanze devono essere trasmesse, a pena di esclusione, a mezzo posta elettronica istituzionale al Servizio accessi, mobilità e dotazioni organiche ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

a) per il personale Aree I e II: progressionieconomiche2@corteconti.it

b) per il personale Area III: progressionieconomiche3@corteconti.it

Si allega il Bando PEO 2020 (DECSG n. 211 del 30 settembre 2020).

Susanna Di Folco      Alessandro Guarente       Fernanda Amidani

Al Dr. Riccardo MELONI
Direttore Risorse Umane Sport e Salute Spa

Al Dr. Giuseppe TROIANI
Responsabile Relazioni Sindacali Sport e Salute
Spa

LL.SS.

Tenuto conto di quanto nelle ultime ore pubblicamente dichiarato da autorevoli esponenti
dell’Esecutivo, nei prossimi giorni sarà sottoposta all’attenzione del Parlamento l’ipotesi di
un’ulteriore proroga dello stato di emergenza sanitaria da COVID-19 fino al 31/1/2021.
Come è noto, in forza di quanto in esso espressamente previsto, l’accordo sulle misure
gestionali per la progressiva ripresa delle attività del 18/9 u.s., in vigore per tutti i datori di lavoro
fino al 15/10 p.v., si intenderà valido per ulteriori 15 giorni in caso di proroga dello stato di
emergenza sanitaria. Entro il 30/10 p.v. le parti dovranno decidere se confermare l’intesa vigente
oppure sottoscriverne un’altra. L’accordo non considera l’eventualità, per la verità allo stato
piuttosto improbabile vista la decisa ripresa della curva ascenzionale dei contagi, che l’emergenza
sanitaria non venga prorogata oltre il termine del 15/10 p.v. E’ ferma opinione delle scriventi che,
in tale ipotesi, le parti debbano responsabilmente ed in modo condiviso farsi carico di gestire la
fase transitoria che, nelle more della conclusione del negoziato sul lavoro agile strutturale previsto
dall’art. 2, c. 7 dell’intesa del 18/9 u.s., inevitabilmente verrebbe ad aprirsi a far data dal 16/10 p.v.
E’ del resto da escludere che le condizioni di fatto che nel corso del 2020 hanno condotto,
da un lato, alla sottoscrizione dei diversi accordi in materia di salute e sicurezza negli ambienti di
lavoro e, dall’altro, al ricorso al lavoro agile semplificato come principale strumento per evitare la
diffusione del COVID-19 possano venir meno solo perché le competenti autorità eventualmente
decideranno di non prorogare lo stato di emergenza sanitaria.
Tutto ciò premesso, si invita la delegazione di parte datoriale a riflettere, sin da subito,
sulla opportunità di aprire, in caso di mancata ulteriore proroga dello stato di emergenza, un
negoziato rivolto all’individuazione degli strumenti da utilizzare per la gestione della richiamata
fase transitoria.

Roma, 1 ottobre 2020

FP CGIL                       CISL FP                                UIL PA                       CISAL FIALP
Francesco QUINTI        Alessandro BRUNI           Paolo LIBERATI                Dino CAROLA

Mobilità del personale Comparto Funzioni Centrali DAP
3° incontro

E’continuato oggi al DAP il previsto terzo incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. volto al confronto sull’articolato del nuovo accordo sulla mobilità del personale del Comparto Funzioni Centrali.
Per l’Amministrazione DAP era presente il D.G. del Personale Dott. Parisi.
La discussione è proseguita con approfondimenti sui singoli articoli in prosieguo della riunione del 9 settembre scorso ed ha riguardato allo stato i primi sette articoli della bozza di accordo proposta dall’Amministrazione.
Il confronto riprenderà nella prossima riunione che l’Amministrazione comunicherà.
Vi terremo aggiornati.

FPCGIL                                 CISLFP                                UILPA
Turbati                                    Marra                                   Amoroso

Comunicato Unitario

Nella riunione di ieri l’Amministrazione ha comunicato la decisione relativa al
pagamento dei buoni pasto che da molto tempo le OO. SS. avevano sollecitato.
E’ una decisione che rappresenta un passo in avanti rispetto alla iniziale
chiusura dell’Amministrazione anche se non attua una piena applicazione dell’istituto
contrattuale come da noi richiesto.
Certamente una Amministrazione come Aci avrebbe potuto fare uno sforzo
maggiore a favore dei dipendenti che, anche nel periodo emergenziale e con le difficoltà
dovute al contemporaneo avvio del documento unico, hanno saputo garantire la continuità
dei servizi dimostrando grande professionalità piuttosto che cercare un facile risparmio
tagliando risorse dei lavoratori.
Nel concreto, però, registriamo un miglioramento della proposta iniziale grazie
anche all’accoglimento dei correttivi da noi proposti che comportano un recupero in termini
economici non indifferente.
Le scriventi OO.SS, infatti, pur avendo ribadito la necessità dell’applicazione
di tutti gli istituti contrattuali allo SW e pur non condividendo l’impostazione di fondo del
pagamento, hanno cercato di ottenere significative modifiche delle condizioni poste
dall’Amministrazione per il pagamento dei ticket .
Innanzitutto va sottolineato che rispetto ad un iniziale totale diniego abbiamo
ottenuto il pagamento dei buoni pasto almeno per i giorni di smartworking obbligatorio .
Un risultato che comunque costituisce una base importante anche per
disciplina dello smartworking che dovrà essere definita per il futuro.
Già nell’accordo sottoscritto per il pagamento delle indennità è stato previsto
l’avvio di un tavolo negoziale sulla applicazione degli istituti contrattuali previsti dal CCNL
al regime dello SW, al fine di regolare definitivamente le condizioni per gli istituti
contrattuali più controversi come appunto i buoni pasto, i turni ecc.
L’amministrazione ha, inoltre, recepito alcune nostre osservazioni prevedendo:
– l’ erogazione dei buoni pasto a partire dal 15 maggio e non dal 1 giugno
Questo significa recuperare fino al 30 giugno il pagamento di circa 20 buoni
pasto per le giornate di SW obbligatorio ( non 9 più 4 come da alcuni riportato)
–  l’ incremento della cifra che l’amministrazione intende pagare per il periodo di
chiusura totale degli uffici che è portata a a 200 euro per 2 mesi (pari a 100 euro mese)
rispetto alla previsione iniziale di 150 euro per i mesi di marzo aprile maggio (pari a 50
euro mese)
Questo di fatto significa recuperare almeno la parte del buono pasto legata al
taglio del 10% del fondo di ente 2009, pari circa a 4 euro per buono pasto (i buoni pasto
passarono in fatti da 11 a 15 euro).
– pagamento dei buoni pasto in smartworking fino al 31 dicembre 2020 (5
mesi in più rispetto alla proposta dell’amministrazione che era fino alla fine della
emergenza inizialmente prevista al 31 luglio.)
Questo significa un incremento rispetto alla iniziale proposta
dell’amministrazione di circa 110 euro netti per il periodo 15 marzo – 30 giugno tra la cifra
forfettaria e i buoni pasto e un recupero, nel periodo tra 1 luglio – 31 dicembre, di 1605
euro in termini di buoni pasto.
Dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 l’Amministrazione ha definito l’erogazione dei
buoni pasto per i giorni di smartworking previsti dai protocolli che è il 50% delle giornate
lavorative del mese oltre naturalmente alle giornate di presenza giungendo quindi al
pagamento del buono pasto di tutte le giornate lavorative.
Per lavoratori fragili l’erogazione avverrà a partire dal 15 maggio per tutte le
giornate di smart working obbligatorio.
Abbiamo chiesto che le decisioni dell’Amministrazione siano esplicitate in un
documento per consentire una valutazione più puntuale di tutti gli aspetti.
Devono essere anche definite alcune situazioni particolari come per es. la
condizione dei lavoratori in telelavoro, cui va garantito comunque una parità di trattamento
per le giornate di smartworking.
Abbiamo chiesto che si provveda al più presto a pagare i 200 euro forfettari per
i primi mesi e i buoni pasto arretrati e che si riprenda il regolare pagamento dal prossimo
mese di tutti i buoni pasto spettanti.
Non è più possibile continuare in una situazione di attesa che danneggia i
dipendenti. Ulteriori rinvii favoriscono soltanto situazioni di stallo e di mancato pagamento
certamente più utili all’amministrazione che ai dipendenti.
E ricordiamo, in ogni caso, che la circolare 2/2020 della Funzione Pubblica
rimette alle amministrazioni le decisioni in merito al pagamento dei buoni pasto in
smarworking sottraendo la materia alla contrattazione con le OO.SS .
Abbiamo chiesto inoltre che nel mese di ottobre si provveda a pagare la
chiusura del CCI 2018 dal momento che non è possibile attendere oltre due anni il
pagamento .
Abbiamo chiesto l’immediata fissazione di una riunione per la firma del CCI
2019 e di conoscere con precisione la cifra che per l’anno 2019 andrà ad integrare la
quota di fondo destinata ai progetti nonché la costituzione del fondo del 2020 .
Non è più accettabile un atteggiamento dilatorio che danneggia i dipendenti dal
momento che la mancata firma del contatto comporta l’impossibilità di procedere al
pagamento di quote del salario accessorio.
Nelle prossime riunioni porteremo avanti le nostre proposte anche sulle
definizioni dei contratti al fine di tutelare e garantire i dipendenti.

FP CGIL ACI                          FP CISL ACI                   UILPA ACI ACP
D. Figliuolo                             M. Semprini                 Paola Piccirilli

‘Governo e amministrazione calpestano diritti lavoratori’

“Al via lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco contro governo e amministrazione che calpestano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, cancellando il ruolo del sindacato”. A farlo sapere sono il segretario nazionale della Fp Cgil, Florindo Oliverio, e il coordinatore nazionale della Fp Cgil, Vigili del Fuoco, spiegando che: “In maniera unilaterale e iniqua, nel decreto semplificazioni, governo e vertici del dipartimento e del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco hanno deciso di ripartire le risorse previste dalla passata legge di Bilancio, pari a 165 milioni e legati alla valorizzazione economica del personale, negando alle organizzazioni sindacali il legittimo strumento democratico della negoziazione, previsto da norme che disciplinano corrette relazioni sindacali”.

Per i due dirigenti sindacali si tratta di “un atteggiamento incomprensibile e in contrasto con gli obiettivi e il principio di valorizzazione economica del personale. I 165 milioni previsti verranno erogati in una modalità assolutamente iniqua, penalizzando una cospicua parte di Vigili del Fuoco, quella più esposta al rischio. Per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo proclamato lo Stato di agitazione. Pretendiamo il ritorno al confronto tra le parti, rilanciando il ruolo della contrattazione come unico strumento democratico in grado di migliorare la vita e il futuro delle donne e degli uomini del corpo”.

“Esigiamo – proseguono Oliverio e Giulianella – che i vertici dell’amministrazione ascoltino, attraverso il sindacato, le necessità dei lavoratori: serve un confronto da troppo tempo negato su organizzazione del lavoro, mobilità del personale, formazione, mensa di servizio, riconoscimento buono pasto, lavoro agile, salute e sicurezza e altro ancora. Così come vogliamo un confronto con la Funzione Pubblica per la definizione dell’accordo negoziale di tutte le risorse in campo comprese quelle relative al rinnovo del contratto 2019/2121 nonché, attraverso una nuova legge delega del governo, rivedere l’impianto generale dell’ordinamento professionale del Corpo e delle progressioni in carriera”, concludono.

Roma, 30.09.2020

Esiti riunione F.R.D. 2020 – Stop ai ritardi e alle solite enunciazioni di comodo, ora servono i fatti o sarà mobilitazione!

Si è tenuto stamane dalle ore 9.30 alle 11.00 l’incontro in videoconferenza tra la delegazione trattante dell’A.D. e le OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL PA sull’argomento in oggetto.
Nel nostro intervento abbiamo subito denunciato e contestato alla Presidente della delegazione di parte pubblica – dr.ssa Montemagno – l’ormai non più tollerabile modo di agire le relazioni sindacali nei confronti delle rappresentanze e degli stessi lavoratori civili della difesa, tra improbabili scuse e ritardi ingiustificabili, ovvero nello specifico:
la tempistica con la quale ci sono state trasmesse le due diverse bozze di accordo – invero molto confuse e contraddittorie – sul Fondo Risorse Decentrate 2020 (ex FUA), l’una contenente le progressioni nelle aree (tra l’altro con risorse irrisorie) e l’altra senza, fatte pervenire alle OO.SS. addirittura ieri sera alle 17.00 circa, ovvero solo 16 ore prima della riunione odierna, impedendoci di compiere e condividere una approfondita valutazione del testo, in palese violazione dell’art. 4 comma 3 del vigente CCNL;
lo scarso tempo attribuito oggi alla trattazione del F.R.D. 2020 (soli 90 minuti!), malgrado sia ormai prossima la scadenza prevista per i pagamenti delle prestazioni rese quest’anno (turni, reperibilità ecc.) e nonostante siano trascorsi ben 2 mesi e mezzo dalla nostra richiesta di avvio del confronto – avanzata con la nota del 14 luglio scorso – e che ora, considerata l’ovvia impossibilità di concludere la discussione in tempi brevissimi, rischierà di spostare molto più in avanti la possibile definizione dell’accordo, tradendo così le comprensibili e legittime aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa;
l’aggiornamento del Protocollo sul lavoro agile e il rientro in sicurezza – tuttora non ancora avviato, malgrado le norme vigenti e la nota del gabinetto del Ministro del 2 Settembre scorso ne imponessero l’immediato avvio, come già accaduto in pressoché tutte le altre pubbliche amministrazioni, il cui ritardo sta producendo l’ennesimo stato di caos in danno delle lavoratrici e dei lavoratori soggetti alle improvvide e unilaterali decisioni assunte dagli SS.MM. e da taluni Direttori di Ente;
l’enorme ritardo fin qui accumulato per la definizione del CCNI, che a distanza di più di un anno non si riesce ancora neanche a discutere, malgrado la FP CGIL, insieme a CISL e UIL, abbia prodotto e a suo tempo avanzato una propria proposta;
lo smisurato tempo lasciato irresponsabilmente trascorrere sulla richiesta di apertura
del tavolo di confronto nazionale più volte avanzata dalla FP CGIL – che aveva anche consegnato una sua proposta di soluzione – avente ad oggetto la circolare di Persociv del 2016 sul riconoscimento dei benefici pensionistici derivanti dai lavori espletati in luoghi insalubri e nei polverifici, che sta di fatto impedendo l’accesso alla pensione di molte lavoratrici e lavoratori che avevano e hanno maturato il diritto a beneficiare di quel riconoscimento nei termini previsti dalla normativa vigente;
l’intollerabile trattamento riservato per l’ingiustificabile ritardo accumulato ogni anno sul pagamento delle spettanze dovute alle lavoratrici e lavoratori civili per le prestazioni lavorative già rese, a differenza della componente militare a cui vengono invece sempre tempestivamente corrisposte.
Ora basta, questo è quanto abbiamo inteso comunicare oggi alla dr.ssa Montemagno e a tutta la delegazione trattante nazionale dell’A.D. presente, o si cambia immediatamente registro o la FP CGIL si riterrà libera di ricorrere a tutti gli strumenti di lotta e mobilitazione consentiti dalle norme vigenti!
Nel merito delle bozze di accordo sul Fondo risorse decentrate 2020, abbiamo sostenuto la necessità di approfondire una serie di questioni e dati che avevamo già avuto modo di richiedere – evidentemente invano – nei mesi scorsi, proprio in ragione di quanto accaduto nei mesi scorsi con la diffusione della pandemia determinata dal virus COVID-19.
Ragione per la quale la discussione riprenderà il prossimo mercoledì 7 ottobre.
Vi terremo come sempre tempestivamente informati.

 

p. la FP CGIL Nazionale Ministero Difesa
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

Roma, 30 settembre 2020

MINISTERO DELLA DIFESA

ANCORA NESSUN ACCORDO SULLA DISTRIBUZIONE DEL RISORSE 2020

AI LAVORATORI

Pagare subito le prestazioni rese e realizzare le progressioni economiche nel 2020
Si è svolta stamani l’incontro con la delegazione di parte pubblica dell’A.D., presieduta da Persociv, per definire l’accordo sulle distribuzioni delle risorse 2020.
Pur nella considerazione che siamo di fronte ad un anno straordinario che ha fatto rallentare ogni procedura, le OO.SS. hanno evidenziato con determinazione i tempi troppo lunghi di assegnazione delle risorse ai lavoratori, con una crescente tensione nei territori anche a causa di una diffusa violazione dei Protocolli di sicurezza da parte di numerosi Enti e Comandi, così come già denunciato da FP CGIL CISL FP e UIL PA.
In tema di risorse le OO.SS. hanno rappresentato sia la necessità di pagare le prestazioni già rese che quella di realizzare i passaggi economici le cui risorse, pari a circa € 20.000.000,00 rinvenienti dai risparmi della Legge 244/12, il Ministro Guerini si era impegnato a recuperare per il 2020.
In attesa dell’incontro con il vertice politico, che abbiamo sollecitato, la Delegazione di parte pubblica ha presentato la ripartizione delle risorse ora disponibili, non potendo ancora contare sulle somme aggiuntive.
Due le proposte pervenute nella serata di ieri di cui una con la previsione di circa € 3.000.000che consentirebbero però solo 1.500 passaggi economici ed una seconda, senza passaggi economici, con i 3 milioni di euro distribuiti fra Fus e Performance individuale.
Durante l’incontro l’Amministrazione ha precisato che eventuali risparmi per le indennità, relativi del primo semestre 2020 e derivanti da una minore presenza durante l’emergenza sanitaria, non potrebbero essere utilizzate per gli sviluppi economici che richiedono invece risorse strutturali, certe e ricorrenti.
FP CGIL CISL FP e UIL PA non ritenendo percorribile i pochi passaggi economici possibili con le risorse attuali, hanno invitato la delegazione a fissare con urgenza altra data (già individuata per il 7 ottobre) in cui poter disporre di dati consuntivi aggiornati e con una circolare esplicativa, per gli enti periferici, sulle modalità della ricognizione delle esigenze.
Le OO.SS. hanno evidenziato ancora una volta la gravità della mancata applicazione dei Protocolli di sicurezza attualmente in vigore che, insieme alla disparità di trattamento con il personale militare fanno del Ministero della Difesa un sistema da cambiare radicalmente.
Sull’argomento l’Amministrazione si è impegnata a far pervenire una proposta di aggiornamento del Protocollo sottoscritto il 22 giugno entro la giornata di domani.
Si riportano qui di seguito sia le proposte del 2020 che l’accordo del 2019 per consentire una valutazione circostanziata con le singole voci di spesa.

Accordo 2019

Risorse disponibili A.D.2019 €47.361.688,24 – € 1.922.066,43 per l’AID

Voci di spesa

P.O.                                              €2.437.305,65

PPL                                            € 1.606.088,03 (al lordo €2.131.278,82)

Turni                                        € 7.836.923,58 (al lordo €10.399.597,59)

Reperibilità                           € 2.253.697,60 (al lordo €2.990.656,72)

PerformanceOrg.                € 21.000.000,00

PerformanceInd.                 € 2.500.000,00

Indennitàmobilità               € 70.000,00

Fus                                            € 5.832.849,46.

ProposteAccordo 2020

Risorse disponibili AD 2020 €48.395.055,38 – € 2.090.084,80 per l’AID

1^ Ipotesi Voci di spesa

P.O.                                               € 2.437.305,65

PPL                                                € 1.606.088,03 (al lordo €2.131.278,82)

Turni                                            € 7.836.923,58 (al lordo €10.399.597,59)

Reperibilità                               € 2.253.697,60 (al lordo €2.990.656,72)

PerformanceOrg.                    € 21.000.000,00

PerformanceInd.                    € 1.600.000,00

Indennitàmobilità                  € 70.000,00

Fus                                                € 4.766.216,80

Progressioni Economiche   € 3.000.000,00 (circa 1.500 passaggi)

2^Ipotesi

Voci di spesa come nella prima ipotesi, ma senza passaggi economici e con le seguenti variazioni:

Performance Individuale € 3.000.000,00  Fus  €6.366.216,80

FP CGIL                              CISL FP                              UIL PA
Francesco Quinti                    Massimo Ferri                Sandro Colombi
Roberto De Cesaris                   Franco Volpi

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