Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Confsal VVF e Usb VVF nella quale chiedono chiarimenti sull’organizzazione delle squadre di soccorso
Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF in merito alla richiesta dello screening per tutto il personale del Comando
Pubblichiamo le direttive impartite dalla Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo la campagna AIB anno 2020
pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie in merito all’accreditamento risorse economiche per l’attività AIB della Regione Puglia per l’anno 2019
“Un incontro urgente sul rinnovo del contratto della Sanità Privata e delle Rsa”. A chiederlo al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, nel ricordare lo sciopero già proclamato per il prossimo 18 giugno per la Sanità privata e le Rsa in ragione del rinnovo di entrambi i contratti.
“Abbiamo assistito in questi mesi – scrivono i tre dirigenti sindacali in una lettera – ad un contributo importante dato dai lavoratori della sanità tutta, compresi quelli del sistema accreditato. Alle imprese sono arrivate ulteriori risorse e compensazioni per il Covid-19, per i lavoratori a livello regionale stiamo sottoscrivendo accordi con le Regioni con l’obbiettivo di individuare interventi e risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori della sanità impegnati nell’emergenza Covid-19, compresi quelli del settore privato”.
In merito al confronto sul rinnovo, Sorrentino, Petriccioli e Librandi fanno sapere: “La rottura definitiva si è perpetuata nelle scorse ore a seguito di dichiarazione delle nostre controparti, Aris ed Aiop, che ancora una volta mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale, dopo aver sottoscritto un verbale presso il ministero con le Regioni e il Governo, dopo aver raggiunto un accordo con i nostri sindacati sulle tabelle economiche, dopo aver avuto ulteriori conferme dell’impegno massimo delle Regioni a risolvere anche nei territori dove gli accordi sulla renumerazione delle prestazioni erano in ritardo, oggi si utilizza la pandemia per chiedere ulteriori risorse, che comunque sono arrivate sia dal Dl Cura Italia che dal Dl Rilancio”.
Ragioni per le quali, osservano: “Comprenderete che la misura è colma, da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle Rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie al contributo pubblico. È una vergogna. Caro Ministro, Caro Presidente, vi siete sempre dimostrati attenti nel vostro esercizio della funzione istituzionale alle ragioni del lavoro, della giustizia sociale e della necessità che la relazione tra pubblico e privato fosse equilibrata e a garanzia dei diritti dei cittadini. Ora vi chiediamo di adoperarvi per i lavoratori che garantiscono quei servizi e che meritano di vedersi rinnovato il contratto. Non possiamo più giudicare affidabili soggetti datoriali che nel corso di questi mesi hanno disatteso ogni impegno, non solo qulli convenuti ai tavoli negoziali, ma anche quelli contratti ai tavoli istituzionali”.
“In molte Regioni si sta procedendo alla risoluzione degli accreditamenti, tema che vi riproponiamo come cruciale nell’ambito della discussione del Patto della Salute. I datori di lavoro si definiscono, impropriamente, la componente di diritto privato del sistema sanitario nazionale, volendo far riferimento ai rapporti che intercorrono tra le loro aziende e gli enti pubblici. Ebbene questi rapporti sono regolati da vincoli non solo regolativi, normativi ma anche etici e queste imprese li violano non riconoscendo la giusta ed equa retribuzione ai lavoratori grazie ai quali fanno profitto utilizzando risorse del sistema pubblico. Siamo certi che difronte a questa ingiustizia le istituzioni si adopereranno per ripristinare una corretta modalità di relazione non solo tra le parti negoziali ma nel riaffermare il principio che i soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti del lavoro oltre che delle norme che regolano il rapporto tra soggetti pubblici e privati”, concludono Sorrentino, Petriccioli e Librandi nel chiedere a Speranza e Bonaccini un incontro urgente.
A seguito della richiesta di questa Organizzazione, pubblichiamo la nota dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività sanitarie e di Medicina Legale, in merito alle misure di profilassi per l’applicazione delle Tecniche di Primo Soccorso Sanitario da adottare durante l’emergenza epidemiologica in atto, a tutela della salute e sicurezza del personale del CNVVF.
Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale inviata al Direttore Regionale, nella quale evidenzia ancora una volta la mancanza del personale Amministrativo presso il Comando di Campobasso
“Con riferimento alle disposizioni emanate relative al D.M. 82/2020, riguardanti la decisione di andare in deroga a quanto previsto dal D.M. 7 gennaio 2019 in materia di docenti di riferimento dei corsi di studio universitari, disposizioni che si esplicitano nell’indicazione di ridurre il numero minimo di docenti previsti per l’accreditamento del corso in scienze infermieristiche, manifestiamo la nostra forte contrarietà di una scelta che appare assolutamente in antitesi con il grande percorso di crescita di competenze e di autonomia professionale che le professioni sanitarie, a partire da quella infermieristica, hanno fatto in questi anni”. Lo scrivono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in una lettera indirizzata al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi e inviata, per conoscenza, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, riferendosi al decreto che riduce da cinque a tre il numero minimo di docenti universitari necessari ai fini dell’accreditamento dei corsi di laurea in Infermieristica.
“Tale scelta – proseguono – non solo va in contrasto con l’attuale necessità di favorire un ampliamento dell’offerta formativa riguardante la professione sanitaria dell’infermiere, anche a fronte delle recenti norme emanate nel contesto di sanità pubblica e dei recenti decreti ministeriali, in un momento in cui, numerosi studi ed autorevoli pareri, confermano la necessità di sostenere tali corsi di laurea al fine di rispondere alle reali esigenze dei cittadini, ma appare fortemente in contrasto con quanto l’intesa raggiunta fra Governo, Regioni e province autonome di Trento e Bolzano sul Patto per la Salute 2019- 2021 definisce in tema di riconoscimento sia professionale che organizzativo dei professionisti sanitari a partire dalle competenze e dall’autonomia richieste al personale infermieristico”,
“Altro aspetto assolutamente non condivisibile – specificano i sindacati – è relativo alla possibilità data agli Atenei di prevedere l’eventuale sostituzione dei docenti con personale medico; tale decisione mortifica e ignora il lungo percorso di crescita dell’autonomia professionale fatta in oltre un ventennio di esercizio della professione. Si tratta di due professioni diverse, entrambe ordinistiche e quindi con pari dignità, con percorsi formativi specifici non sovrapponibili tra loro; il lungo percorso di crescita professionale consente oggi di avere un gran numero di professionisti sanitari infermieri già in possesso dei requisiti per ricoprire tale ruolo, senza scordare l’alto numero di tali professionisti con laurea magistrale o dottorato di ricerca. Per tutti i motivi indicati – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – auspichiamo che tale decisone sia rivista nei tempi più brevi possibili, al fine di attuare il ripristino del numero minimo di docenti e la loro individuazione all’interno della professione infermieristica. Chiediamo, infine, il ritiro o la modifica del decreto e un incontro urgente per affrontare le questioni sollevate”.
Pubblichiamo i decreti della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il Corso Capo Squadra con decorrenza anno 2019 in modalità FAD per il personale Generico/Specialista e AIB
Serve una modifica della norma sulla mobilità dei vigili del fuoco di prima assegnazione, dell’art. 6, comma 3 punto 2 del D.Lgs 127/2018, la Fp Cgil VVF lo ha chiesto nuovamente al Ministro e sosterrà, qualora proposto, l’eventuale emendamento nel prossimo DL.
Nel frattempo siamo convinti che un semplice chiarimento da parte dell’Amministrazione metterebbe tutti nelle condizioni di attendere la prossima mobilità.
Pubblichiamo la nota di richiesta di incontro, a seguito dell’informativa inviataci dall’ Amministrazione, in merito agli schemi di passaggio interni Capo Squadra e Ispettore per il settore Specialistico, difatti risultano ancora una volta tante anomalie presentate.
Pubblichiamo la nota, nella quale chiediamo a tutela delle lavoratrici e lavoratori del Corpo, chiarimenti in merito le procedure TPSS da adottare, in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto