Corona virus

Pubblichiamo l’aggiornamento informativo del Capo del Corpo in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. Regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, nella quale chiedono, causa l’ emergenza epidemiologica in atto, misure per il contrasto  e il contenimento riguardo la diffusione epidemiologica dovuta al COVID 19 che sta interessando l’intera regione

Pubblichiamo la  nota dei Coordinamenti Regionali Fp Cgil VVF di Toscana e Emilia Romagna nella quale evidenziano la piena solidarietà e vicinanza per il personale del Corpo colpito dall’ emergenza epidemiologica COVID 19.

Pubblichiamo la nota delle Organizzazioni Sindacali Regionali Fp Cgil  VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF  nella quale  chiedono quali misure si stiano adottando per il contrasto  e il contenimento riguardo la diffusione epidemiologica dovuta al COVID 19 che sta interessando l’intera regione.

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. Regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uila Pa VVF e Confsal VVF nella quale si chiede, in merito l’ istituto contrattuale della banca ore, di applicare quanto previsto senza ledere i lavoratori

Corona virus

Pubblichiamo la circolare a firma del Capo del Corpo in merito le linee guida per la pianificazione delle misure da adottare per garantire la continuità del dispositivo di soccorso delle strutture centrali e territoriali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a seguito dell’emergenza epidemiologica  in atto dovuta al COVID 19

A seguito delle molte richieste e solleciti delle OO.SS. in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19, pubblichiamo il resoconto dell’incontro tenutosi con l’Amministrazione

Pubblichiamo la nota delle Segreterie regionali Fp Cgil, Cisl Fp  e Uil Pa  nella quale si chiedono misure per il contrasto  e il contenimento riguardo la diffusione epidemiologica dovuta al COVID 19 che sta interessando l’intera regione

Al Direttore della Direzione generale per le risorse
l’organizzazione e il bilancio
dott.ssa Barbara Luisi

p.c.

Divisione I – Organizzazione, relazioni sindacali
comunicazione e relazione con il pubblico
dott. Gaetano Vecchio

Oggetto: misure connesse all’emergenza da Covid – 19

Le scriventi, con riferimento alle misure connesse all’emergenza da Covid – 19 e a seguito della comunicazione sul caso di positività dell’Assessore lombardo allo sviluppo economico, partecipante ad un incontro particolarmente affollato presso il Salone degli Arazzi nella giornata del 25 febbraio 2019, ed ancora, a seguito del caso della stanza ad utilizzo Infratel presso la sede ministeriale di Viale America, nonché per la dovuta attenzione da porre in una situazione in continuo aggiornamento, hanno apprezzato la recente circolare, in tema di lavoro agile dell’Amministrazione che recepisce in parte alcune delle indicazioni proposte dalle OOSS, tuttavia si rinnova all’Amministrazione il controllo della applicazione o della corretta applicazione delle direttive di gestione dell’emergenza impartite attraverso proprie circolari, delle disposizioni previste, anche cogenti, delle direttive della Presidenza del consiglio dei ministri e dell’Autorità sanitaria.
Si chiede inoltre, di prepararsi e provvedere ad estendere a tutto il personale ministeriale, laddove l’emergenza dovesse continuare, l’opportunità del lavoro a distanza, in funzione di contenimento del contagio.
In merito alla circolare sono opportuni alcuni chiarimenti, ad esempio, non si comprendono le ragioni che hanno portato ad individuare un numero fisso di smartworking per Direzione, anziché una percentuale del personale in servizio, è evidente che se per alcune Direzioni Generali le 35 unità in più di smartworking coprono una porzione maggioritaria di personale, per altre tale numero risulta del tutto inadeguato, né si comprende perché il personale attualmente in smart working, ove aderisca alle modalità emergenziali, non possa poi proseguire il proprio progetto di smart working già approvato, una volta che sia terminata l’emergenza.
Con riferimento ai criteri di prevalenza adottati per la scelta dei progetti di smartworking, in aggiunta a quelli previsti, si propone di aggiungere i seguenti due: la convivenza con persone di età superiore ai 65 anni e il grado di potenziale contagiosità della persona, in relazione ad elementi quali: l’aver frequentato, anche occasionalmente, persone con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 negli ultimi 30 giorni, ovviamente nei casi in cui non è richiesta la messa in quarantena; la residenza in posti maggiormente
oggetto di diffusione del virus, al di fuori delle zone rosse e gialle già disciplinate dalla circolare; l’essere transitato da inizio febbraio in poi nelle zone rosse e gialle; l’avere manifestato nei giorni precedenti i sintomi tipici del COVID-19; l’avere avuto contatti stretti e continuativi con soggetti che hanno transitato in Paesi ritenuti a rischio (es. Cina) o nelle zone italiane dichiarate a rischio.
Si ritiene, altresì, che vadano adottate tutte quelle misure che attengono alla discrezionalità dell’Amministrazione che possano favorire il minor afflusso di personale, quali, ad esempio, la rimozione di tutti i vincoli al lavoro a distanza, che non derivino da norme primarie, previsti nella circolare prot. n.42192 del 28 dicembre 2018; la sospensione dell’obbligo di rientro “settimanale” per i progetti di telelavoro, eventualmente adottando misure analoghe allo smartworking con il prolungamento del tempo di riferimento per rispettare le percentuali di rientro previste
Si chiede di provvedere ad un maggior coordinamento, stabile nella continuità, nelle attività di prevenzione e sicurezza del rischio, con gli altri soggetti pubblici o privati, presenti nelle varie sede ministeriali. Si fa riferimento in particolare, a GSE, Infratel, Invitalia, MAECI, e altri soggetti.
Si chiede di impedire concretamente, una volta per tutte, riunioni che non siano in video conferenza, in ogni stanza di sedi ministeriali.
Si chiede la dotazione di guanti al personale preposto ai passi, ed in particolare, che la gestione del flusso di persone in entrata (ancora troppo ampio), non si limiti alla semplice presentazione di un documento di riconoscimento, ma preveda l’autodichiarazione da parte del visitatore di :
1. di non essere stata/o negli ultimi 15 giorni in ‘Greater China’ (Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan), Corea del Sud, e Iran;
2. di non essere stata/o transitata/o dal 1 febbraio 2020, nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio identificati dal d.p.r. 23/02/2020 e successive modifiche e integrazioni:
– Regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione d’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini
– Regione Veneto: Vo’. di non provenire da aree focolaio così come nell’allegato alla direttiva 1 della funzione pubblica.
3. di non essere stata/o transitata/o dal 1 febbraio 2020, nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio identificati dal d.p.r. 23/02/2020 e successive modifiche e integrazioni
4. di non aver avuto contatti stretti e continuativi con soggetti che hanno transitato in Paesi ritenuti a rischio (es. Cina) o nelle zone italiane dichiarate a rischio in tempo reale e sottoposte a limiti di circolazione negli ultimi 30 giorni;
5. di non aver avuto contatti stretti e continuativi con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 negli ultimi 30 giorni
6. di non aver manifestato sintomi quali febbre, tosse, raffreddore, mal di gola e difficoltà respiratorie, tipici della malattia infettiva diffusiva COVID-19, negli ultimi 15 giorni
Si chiede, in attesa di norme specifiche, di considerare, laddove, per qualunque causa, non fosse possibile il ricorso a modalità flessibili di svolgimento a distanza della prestazione lavorativa, l’assenza dei genitori di figli minori quale “servizio prestato a tutti gli effetti di legge” come recita l’articolo 19, comma 3, del D.L. n.9/2020, essendo questa un’assenza forzata “imposta dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19”.
Si chiede che sia monitorata la diffusione in tempo reale presso tutte le direzioni e da esse ad ogni singola divisione di informazioni e nuove disposizioni sull’emergenza stessa.
Si chiede, infine, un confronto continuo con le Organizzazioni Sindacale in merito alle soluzioni adottate connesse all’emergenza da Covid – 19.

FP CGIL                                          CISL FP                                             UILPA
Roberto Copioli                           Carlo Filacchioni                              Stefano Fricano

Corona virus

Pubblichiamo la circolare del Capo del Corpo riguardo l’emergenza epidemiologica da COVID 19, in merito le disposizioni da attore per il personale e le misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di lavoro

Verbale di accordo 06 marzo 2020.

In data 6 marzo 2020, le scriventi Organizzazioni Sindacali si sono incontrate con i rappresentanti
di Sport e salute e delle FSN per sottoscrivere un accordo che individui tutte le più idonee e urgenti
misure per contenere gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. In tale sede si è
valutato anche il documento inviato dai lavoratori di Milano e Lombardia.
In questa fase sono state individuate alcune misure in via prioritaria a favore dei dipendenti in
servizio e residenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e nelle province e di Pesaro e
Urbino e di Savona, con la previsione di consentire l’applicazione anche ad altre zone del nostro
Paese laddove previsto da successive deliberazioni del Consiglio dei Ministri.
Tale accordo prevede anche misure ad hoc per tutte le restanti Regioni e in particolare per i
dipendenti che necessitano di prendersi cura dei propri figli in conseguenza dei provvedimenti di
chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole fino alle secondarie di primo grado.
Le organizzazioni sindacali sono a disposizione per ogni eventuale richiesta di assistenza nella fase
di applicazione e di interpretazione di questo delicato provvedimento e chiedono a Sport e salute
e alle FSN di attivarsi al più presto per garantire la massima protezione della salute di tutti i
dipendenti del mondo dello sport.

FP CGIL                           CISL FP                        UIL PA                             CISAL-FIALP
Francesco Quinti             Alessandro Bruni            Paolo Liberati                   Dino Carola

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