Roma 02 marzo 2020

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini

Oggetto: telelavoro domicilare e emergenza “coronavirus”.

Il 9/10/2019 abbiamo firmato, insieme con le altre OO.SS., un accordo sul “telelavoro domiciliare”
perché per noi utilizzare tutte le “modalità dirette a conseguire una maggiore conciliazione tra vita
lavorativa e vita familiare”, così come previsto dal CCNL delle Funzioni Centrali, è il modo migliore
per dare risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che manifestano
necessità specifiche importanti che altrimenti sarebbero sacrificate. Solo per esempio riportiamo
quelle collegate alla cura dei figli e all’assistenza dei genitori anziani.
Purtroppo l’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni rende sempre più urgente trovare soluzioni,
anche diverse, ma sempre più finalizzate a soddisfare i bisogni del singolo e delle famiglie.
A tutto ciò si aggiunge ora la necessità di garantire in tempi brevissimi salute e sicurezza.
Per tutto quanto detto non possiamo non rilevare che l’accordo citato all’inizio, nato in tutt’altro
contesto, rischia di provocare disorientamento, se non anche contrarietà, fra i diretti interessati,
proprio ora che invece c’è necessità di concordia e unicità d’intenti e di azioni conseguenti.
Quell’accordo sul telelavoro, che ricordiamo abbiamo firmato con convinzione perché rende vivo
un istituto a favore dei dipendenti, oggi coinvolge 700 lavoratori , ma era partito come sperimentazione
diversi anni fa prevedendo solo 150 postazioni, poi passate a 400. Tutti accordi firmati
dalla FP CGIL.
Secondo il “cronoprogramma” dell’Amministrazione lo scorso 28/2/2020 sarebbero dovute uscire
le graduatorie (a questo punto per noi “provvisorie”), precedute da comunicazioni preventive alle
OO.SS. (mai pervenute) sulla base dell’accordo sottoscritto il 9/10/2019 e, in tale contesto,
l’Agenzia avrebbe dovuto informare “le organizzazioni sindacali circa le domande pervenute e gli
esiti della procedura di assegnazione delle postazioni attivabili”.
Prima di questo passaggio, propedeutico all’uscita delle graduatorie definitive, sulla base del “Disciplinare di telelavoro domiciliare” allegato all’accordo e facente parte dello stesso, l’Amministrazione avrebbe dovuto provvedere ai sensi dell’art 5 comma 6 al “riesame da parte della Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, finalizzato ad assicurare una omogeneità di trattamento a livello nazionale” di tutte le istanze e le proposte di progetto presentate, condivise e non
condivise.
Da notizie ufficiali risulterebbero presentate 1500 domande a livello nazionale e 150 domande sarebbero
da riesaminare, sempre a livello nazionale, nulla ci risulta sulla “omogeneità di trattamento”
di tutte le domande presentate, condivise e non.
E’ evidente che le graduatorie che, come annunciato, dovrebbero uscire il 2/3/2020, in assenza
dei passaggi avanti descritti non possono non essere che provvisorie.
Chiediamo, pertanto, così come era stato confermato dal Direttore centrale del personale in più
occasioni, ufficiali e non, che sia convocato un incontro nel corso del quale le OO.SS. possano acquisire tutte le informazioni sulla distribuzione territoriale delle domande di telelavoro presentate a livello regionale, con progetti condivisi, i settori degli uffici interessati alle stesse, la ripartizione fra donne e uomini;
sulla distribuzione territoriale delle domande di telelavoro non condivise/ritirate e quelle presentate dal
solo dipendente a livello regionale, i settori degli uffici interessati e la ripartizione fra donne e uomini.
Alla luce, poi, degli sviluppi della situazione attuale del Paese chiediamo che, contemporaneamente
all’acquisizione in corso dei dati sulla procedura del telelavoro domiciliare, precedentemente quindi alla pubblicazione delle graduatorie definitive della medesima, sia avviato il confronto sulle misure da mettere in campo per contrastare l’emergenza, in particolare smart working, co working e non solo.
Troveremmo di una gravità assoluta se l’Amministrazione intendesse portare a compimento la
procedura di telelavoro domiciliare concordata in perfetta solitudine, soddisfacendo gli obblighi
contrattuale con la sola “informazione successiva”, peraltro ancora non pervenuta.
Con la informazione preventiva, così come prevista dal contratto, è al contrario possibile senza ritardi
esprimere il nostro pensiero su tutti gli argomenti richiamati e, successivamente, l’Agenzia potrà adottare, immediatamente dopo, le integrazioni/soluzioni ritenute più opportune.
Informazioni, momento di discussione col sindacato e decisione dell’Amministrazione, tutti questi passaggi, vista l’urgenza, ci impegniamo per quanto ci riguarda ad esaurirli in pochi giorni.
E’ di tutta evidenza che le intese firmate lo scorso 9/10/2019 fanno parte di un “accordo programmatico”, su più aspetti della conciliazione dei tempi di vita/lavoro, da completare sia condividendo tutto il percorso di attuazione delle parti già concordate, sia sottoscrivendo nuove intese che vadano a migliorare quelle precedenti (es. ampliamento delle postazioni di telelavoro domiciliare),
sia a fornire nuovi strumenti, anche di contrasto e superamento della attuale situazione emergenziale
utilizzando tutte le modalità di lavoro flessibile previste dalle norme.
Non accetteremmo passivamente l’elusione di alcuno di questi passaggi.
Restiamo in attesa, data la gravità della situazione, di “urgentissima” convocazione per concordare
un “cronoprogramma” che, auspichiamo, produca nel giro di pochissimi giorni intese coerenti col sistema di valori che ci accomuna.
In attesa di riscontro porgiamo distinti saluti

FP CGIL
Coordinamento Nazionale Agenzia delle Entrate

Ieri è stato lanciato l’appello per salvare l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico, a grave rischio dopo la scellerata decisione di trasferire nei locali che occupa attualmente la Direzione Generale per il Turismo. Un ennesimo attacco al patrimonio culturale, attuato in nome della spending review, dove rischia di essere sacrificato tutto il fondamentale lavoro che questo Istituto produce ai fini della tutela del patrimonio bibliografico nazionale. Nell’appello troverete elencate le ragioni della ferma contrarietà a questa operazione. L’appello è rintracciabile al seguente link:

Vi preghiamo pertanto di diffondere l’appello tra i lavoratori operando per una massiccia adesione.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
Corona virus

Pubblichiamo le linee guida a firma del Capo del Corpo per le Direzioni e i Comandi  per l’emergenza epidemiologica COVID 19

Corona virus

In attesa di un riscontro formale della responsabile della task-force della Regione Lazio per il COVID 19 pubblichiamo l’informativa del Capo del Corpo aggiornata al 01 marzo 2020 riguardo la prosecuzione dei corsi in  ingresso per AA.VV.F. nelle strutture del Corpo.

Mancata informazione e provvedimenti assolutamente insufficienti 

“Apprendiamo dalla nota del Capo del Corpo Ing. Fabio Dattilo, diffusa nella giornata odierna, che un allievo dell’87° corso a vigile del fuoco che si sta svolgendo presso le Scuole Centrali Antincendio di Capannella (Roma) è risultato positivo alla coltura del tampone COVID 19 e si attende la conferma del secondo tampone, che potrebbe essere comunicato nelle prossime ore. Manifestiamo ancora una volta il nostro disappunto nei confronti dei vertici del Corpo che, come ormai consuetudine, non hanno dato la necessaria informazione alle parti sociali e, nello specifico, non hanno preso in considerazione l’opportunità di sospendere tutte le attività formative in via preventiva, così da limitare i probabili contagi e le drammatiche ricadute organizzative a tutela del personale tutto”, commentano Fp Cgil e Fns Cisl.

“Adesso, con oltre 1.000 unità lavorative presenti presso la struttura delle Scuole di Formazione, la gestione del COVID 19 diventa una vera emergenza che potrebbe investire il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco- affermano i sindacati -. Chiediamo immediati provvedimenti preventivi a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del comprensorio di Capannelle e di Montelibretti, così come da disposizioni impartite dal Ministero della Salute. Inoltre chiediamo l’immediata sospensione di tutte le attività formative”.

“Non escludiamo eventuali iniziative nei confronti dei vertici del Corpo che con leggerezza e con disposizioni assolutamente incomprensibili non sono stati in grado di impartire disposizioni e misure preventive adeguate a tutela del personale e arginare così la contaminazione del COVID 19. Considerata la situazione, chiediamo un confronto immediato con i responsabili politici e con i vertici amministrativi affinché insieme si possano trovare soluzioni condivise atte ad arginare un fenomeno che se gestito in termini precauzionali e di buonsenso istituzionale poteva essere scongiurato”, concludono.

Corona virus

Pubblichiamo l’informativa del Capo del Corpo riguardante le misure adottate, a causa dell’emergenza COVID 19 presso le strutture didattiche del CNVVF, dove sono in corso i corsi per allievi  Vigili del fuoco.

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione nella quale sospende a data da destinarsi la selezione per aspiranti formatori SAF Basico e i formatori SAF Basico esperti convocati.

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Usb VVF nella quale sollecitano un incontro riguardo l’emergenza COVID  19

Pubblichiamo la Circolare della Direzione Centrale per l’Emergenza ,il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo la circolare EM 01/2020 inviata per conoscenza sulla riorganizzazione delle Colonne Mobili Regionali e del dispositivo di mobilitazione per calamità nazionale e l’allegato di riferimento

A seguito delle dichiarazioni uscite sulla stampa in merito alla questione Amandola pubblichiamo il comunicato stampa delle OO.SS. regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl,Uil Pa VVF e  Confsal VVF, nel quale chiariscono la posizione delle scriventi

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl,Uil Pa VVF e  Confsal VVF, nella quale chiedono al Direttore Regionale una corretta relazione sindacale e risposte certe alle questioni del personale

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo sulle linee guida riguardo l’emergenza epidemiologica COVID 19

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