Pubblichiamo il comunicato stampa della Segreteria regionale Fp Cgil e del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF nel rispetto della salute e sicurezza delle donne e degli uomini del Corpo
Dopo mesi di stallo delle trattative “grazie” alla riorganizzazione del Ministero, finalmente nella giornata del 22 febbraio abbiamo chiuso diverse questioni che erano rimaste sospese.
Anzitutto, abbiamo definito e firmato l’accordo per la ripartizione delle somme relative al PON, per il periodo dal 2014 al primo semestre 2019. L’accordo prevede una ripartizione più equa rispetto alla precedente, a seguito delle nostre osservazioni, così da garantire il giusto riconoscimento di un incentivo adeguato a chi è stato più direttamente coinvolto nelle varie attività svolte in queste annualità e, dall’altro, un incremento del salario accessorio per il restante personale. Nell’accordo si prevede anche che, con riferimento alla successiva programmazione, si intende dare la possibilità, a chi lo voglia, di partecipare direttamente alle attività, anche attraverso appositi percorsi di formazione.
Fermo restando che si tratta del primo accordo di questo genere al Ministero e che quindi dovremo andare a verificare i successivi effetti in fase di applicazione, riteniamo che un passo in avanti per la valorizzazione concreta del personale di questa Amministrazione sia stato compiuto.
Occorre che, oltre a ciò, il vertice politico – tuttora silente – si faccia anche direttamente carico dell’incremento del salario accessorio dei dipendenti di questa Amministrazione, per renderla più competitiva.
Finalmente abbiamo avuto novità rispetto ai differenziali stipendiali, di cui si attende la pubblicazione delle graduatorie a breve. Per effetto dell’accordo siglato, vi sono stati degli ex aequo che hanno prodotto un ampliamento del numero di vincitori (si tratterebbe di sedici lavoratori in più rispetto ai preventivati). Considerato però che lo stanziamento iniziale riguardava una platea non comprensiva di questi ulteriori colleghi, si rende necessario siglare un addendum all’accordo originario, per il solo stanziamento delle relative risorse. Molto probabilmente, tale accordo aggiuntivo sarà sottoscritto nella prossima riunione, prevista per giovedì prossimo.
Abbiamo poi sottoscritto l’accordo definitivo sulle famiglie professionali, nonostante rilievi del Dipartimento della Funzione Pubblica che entrano in modo troppo stringente su alcune scelte del tavolo, senza però scalfire l’impianto complessivo.
In relazione a questo, il tavolo ha proseguito il confronto sui criteri per i passaggi delle progressioni verticali in deroga, per le quali si prevedono quattordici passaggi dalla prima alla seconda area e venticinque dalla seconda alla terza. L’Amministrazione si è impegnata a far uscire bando nelle prossime settimane, una volta chiuso il confronto sindacale.
Sempre nelle prossime settimane dovrebbe finalmente essere pubblicato il bando di stabilizzazione per il personale del PNRR e del concorso Coesione Sud.
Prossima settimana apriremo il confronto sul lavoro a distanza, in vista della scadenza dell’attuale regolamento: in proposito, si annunciano probabili cambiamenti in meglio, con l’intenzione dell’Amministrazione di riaprire il lavoro a distanza anche a categorie oggi escluse (come pendolari e lavoratrici madri) e di aprire un ragionamento sul coworking, ossia la possibilità di lavorare presso uffici di altre Amministrazioni (come l’INL, l’INPS o l’INAIL), così da andare incontro alle esigenze di chi viene da fuori e, anche per questa strada, provare a ridurre il numero di rinunce dei vincitori di concorso.
Per il personale proveniente da ANPAL, per il quale il lavoro a distanza scadrà con la chiusura dell’Agenzia, si introdurranno degli accorgimenti tesi a garantire la prosecuzione della loro situazione fino all’emanazione del nuovo regolamento, che riguarderà anche loro.
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FP CGIL |
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M.ARIANO F.DE RUGERIIS |
PIAO 2024-2026: L’AGENZIA SI COMPLICA LA VITA INUTILMENTE
I sindacati chiedono il semplice rispetto delle regole… l’Amministrazione a parole si dichiara d’accordo e poi inventa una narrazione incredibile!
Speravamo che il mancato rispetto delle regole da parte dell’Agenzia nel confronto dello scorso anno sul PIAO 2023, attivato con la trasmissione tardiva alle OO.SS. del documento con impossibilità di prenderne adeguata cognizione, fosse stato “occasionale”, ma ci eravamo illusi. Quest’anno l’Agenzia si è superata: ci ha inviato il documento di quasi duecento pagine due giorni prima del confronto ma privo del piano di fabbisogni triennale del personale che, lo ricordiamo, è strategico per il reclutamento del personale, per i passaggi tra le aree, per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per dirigenti.
Ecco perché, il pomeriggio del 20 febbraio, non abbiamo fatto altro che una richiesta garbata di rinvio della riunione a seguito della quale l’Agenzia ci ha risposto facendo appello, per iscritto, al nostro senso di responsabilità e confermando la convocazione. Noi il senso di responsabilità lo abbiamo dimostrato partecipando pur senza aver potuto studiare gli atti che ci sono stati trasmessi in modo completo solo alle ore 20 (!) del giorno precedente al confronto, fissato per la mattina del 21 febbraio u.s..
In apertura di riunione però abbiamo affermato, con un unico intervento a nome di tutti, l’ovvia conseguenza che avremmo ascoltato l’illustrazione del piano da parte della delegazione dell’Agenzia e chiesto che per le nostre osservazioni fossimo riconvocati anche con un breve lasso di tempo; possibile anche entro il mattino di venerdì 23 febbraio c.m.
Per la serietà che ci contraddistingue e per un possibile qualificato apporto, per noi era francamente impossibile affrontare un minimo di confronto senza nemmeno aver potuto approfondire i documenti. Ci sembrava fossero state colte sia la nostra buona volontà che la disponibilità ad un confronto vero e leale che i sindacati hanno dimostrato presentandosi ad una riunione che nemmeno si poteva tenere visto lo scarso preavviso con il quale ci sono stati trasmessi i documenti.
L’Agenzia sembrava aver colto la nostra buona volontà visto che nel suo intervento non solo si è detta disponibile a posporre l’approvazione del PIAO al Comitato di Gestione ma ha affermato che il termine del 31 gennaio entro cui doveva approvarlo è ordinatorio e che l’approvazione a marzo era molto utile anche alla stessa Agenzia visto che, per lo scorrimento del concorso a 175 dirigenti, era necessario aspettare che passassero almeno 60 giorni dall’approvazione della nuova graduatoria, avvenuta l’11 gennaio scorso, onde monitorare se vi fossero ulteriori contenziosi. Pertanto, si può immaginare la nostra sorpresa quando abbiamo letto il “diario di bordo”, una sorta di comunicato “per distrazione di massa” che l’Agenzia ha preso l’abitudine di fare. Infatti, in detto foglio l’amministrazione “ribalta la frittata” dichiarando strumentalmente di essere pronta ad approvare il PIAO ma che per colpa dei sindacati non potrà farlo prima di marzo o addirittura aprile facendo sottintendere che le pianificazioni dell’Agenzia verrebbero bloccate compreso scorrimenti e assunzioni.
Una narrazione che non esitiamo a definire contraria ai principi di correttezza e buona fede nelle relazioni sindacali fissati in tutti i contratti nazionali di lavoro. Innanzi tutto, per lo slittamento del PIAO l’Agenzia non può che prendersela con sé stessa e con il fatto che non riesce nemmeno a rispettare i tempi previsti dai contratti nella trasmissione dei documenti ai sindacati. Ma la cosa che riteniamo più grave è che prima ci chiede senso di responsabilità e poi dimostra una totale irresponsabilità tentando un “avvelenamento dei pozzi” di cui sinceramente non capiamo il senso e non comprendiamo a chi possa giovare.
Alla data odierna, come abbiamo dichiarato in premessa, siamo pronti a fornire ogni qualificata osservazione alle molteplici incoerenze che il PIAO dell’Agenzia presenta e denunciamo la strumentalità delle affermazioni del vertice dell’Agenzia che, diversamente, avrebbe potuto approvarlo tempestivamente dandoci il tempo necessario per poterlo analizzare e poter presentare osservazioni. Tra l’altro, a norma dello Statuto dell’Agenzia è il Direttore a convocare il Comitato di Gestione “…ogniqualvolta lo ritenga necessario” e, in caso d’urgenza, con il preavviso di 12 ore! Quindi, con un semplice rinvio dell’incontro probabilmente sarebbe stato possibile definire il confronto in tempi utili e brevi, a cui sarebbe potuto seguire la convocazione del Comitato di Gestione.
È evidente, quindi, che non è il sindacato che tiene fermo il PIAO ma è l’Agenzia che non lo ritiene necessario né tanto meno urgente. Fino a quale punto si può spingere l’autoreferenzialità che l’Agenzia dimostra ogni giorno di voler adottare nel rapporto con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e quando si potrà iniziare a riavere un rapporto sano e costruttivo nel rispetto totale dei ruoli?
FP CGIL UIL PA CONFSAL/UNSA FLP
Iervolino Cavallaro Sempreboni Patricelli
Il comunicato n. 70 diffuso dal Consiglio dei Ministri e incentrato sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro ha anticipato un risvolto importante per INPS e INAIL: il possibile sblocco delle assunzioni per il personale ispettivo con il superamento del ruolo a esaurimento.
Ove fosse confermata questa indiscrezione, ove non restasse l’ennesimo annuncio spot della politica, è chiaro che saremmo di fronte a un passaggio estremamente significativo per la vita dell’Istituto, di cui non sfuggono i rilievi anche organizzativi.
Le rappresentanze sindacali e l’Amministrazione si erano impegnate, l’anno scorso, a compiere un percorso sulla vigilanza: una riflessione ampia, in sede OPI, relativa alle criticità della funzione ispettiva. Se il testo, di cui appare imminente la pubblicazione, dovesse andare nella direzione indicata, la FP CGIL ritiene sia necessario aprire nuovamente il confronto, anche per capire come INPS intenda recepire il mandato. È fondamentale essere pronti.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Pubblichiamo la nota di sollecito del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF riguardo la discussione per le problematiche del settore orchestrale e quelle del compendio
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di applicazione del lavoro agile spettante al personale del Corpo
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per l’ Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo l’organizzazione del settore cinofilo
Le Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF chiedono chiarimenti in merito il rispetto dei parametri nutrizionali spettanti al personale del Corpo
In data odierna, la delegazione della FP CGIL Polizia Penitenziaria ha compiuto una visita sui luoghi di lavoro presso la Casa di Reclusione di Aversa. Contrariamente alle aspettative, abbiamo riscontrato una realtà sorprendentemente differente: più che di un istituto di detenzione, la struttura sembra assumere le caratteristiche di un albergo diffuso.
Siamo stati accolti dal Comandante della Polizia Penitenziaria, Alberta Rengone, e dal Vice Comandante, Francesca Acerra. La nostra richiesta di incontrare la Direttrice del carcere non ha potuto trovare accoglimento, data la sua assenza per motivi non comunicatici.
Durante la nostra visita, è stata evidente la problematica, comune ad altre strutture della regione Campania, relativa alla carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Il personale attuale si trova a dover ricoprire più ruoli simultaneamente, con la struttura che espone gli operatori alle intemperie, data l’assenza di camminatoi protetti, rendendo difficoltosi gli spostamenti tra le varie sezioni dell’istituto.
Desideriamo esprimere il nostro apprezzamento per la professionalità dimostrata dalle Dirigenti di Polizia Penitenziaria, che, nonostante le sfide quotidiane, riescono a motivare il personale in maniera encomiabile.
Tuttavia, con grande sorpresa, abbiamo constatato la presenza di un numero elevato di internati, una condizione che riteniamo insostenibile data la specificità e la capacità della struttura, nonché le esigenze di trattamento dei detenuti.
In risposta a queste criticità, ci impegniamo a scrivere al Ministro della Giustizia, al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e alla Provveditrice Regionale, sollecitando un’azione immediata per il trasferimento degli internati in strutture più adeguate e l’investimento nel ripristino e miglioramento della Casa di Reclusione di Aversa, evidenziando l’urgenza di assegnazioni temporanee di personale in attesa dell’arrivo di nuove unità previste per settembre 2024.
Riteniamo indispensabile che l’Amministrazione Penitenziaria prenda atto delle criticità esposte e agisca prontamente per garantire condizioni di lavoro e detenzione dignitose. Proseguiremo il nostro lavoro di monitoraggio con la visita alla struttura di Poggioreale e successivamente incontreremo il Provveditore per discutere gli esiti delle nostre ispezioni.
Aversa, 22 febbraio 2024
Claine Montecchiani, Dirigente Sindacale FP CGIL Polizia Penitenziaria di Terni: “Altro grave episodio di violenza. Un detenuto nordafricano protagonista di numerosi eventi analoghi ha causato lesioni a tre poliziotti in servizio. Siamo stanchi di denunciare l’ennesimo evento critico senza intervento alcuno da parte degli uffici preposti che promettono aumenti di personale e trasferimento di detenuti ma poi rimangono immobili e a rimetterci è sempre il lavoratore a cui non garantiscono neanche più il diritto alla sicurezza.”
Valentina Porfidi, Segretaria Generale FP CGIL Terni aggiunge: “Tre appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale di Terni sono stati feriti da un detenuto. L’ennesimo episodio di violenza che già in passato avevamo denunciato ai Vertici dell’Istituto e per i quali avevamo già chiesto avvicendamento senza avere riscontro alcuno. La gestione dell’istituto sta fallendo nel suo dovere di mantenere l’ordine e rispettare le direttive dipartimentali che sono prerequisito per un possibile reinserimento nella società delle persone ristrette una volta scontata la pena.”
Conclude Mirko Manna, FP CGIL Nazionale: “Le problematiche sollevate evidenziano la necessità di un intervento ispettivo approfondito. Solo attraverso l’attività congiunta e l’impegno tra l’amministrazione penitenziaria e le Organizzazioni Sindacali rappresentative dei lavoratori, si possono identificare soluzioni efficaci per ristabilire una gestione adeguata della Casa Circondariale di Terni. La FP CGIL Nazionale è pronta al confronto per per assicurare che la sicurezza e la giustizia siano la priorità.”
La FP CGIL Terni sollecita un incontro urgente con le autorità competenti per discutere le questioni sollevate, definire un piano d’azione ed immediato avvicendamento di Comandante e Direttore. La sicurezza dei lavoratori è la nostra massima preoccupazione e richiede l’attenzione immediata delle istituzioni responsabili.
Terni, 22 febbraio 2024
A seguito del perdurare della mancanza di pianificazione e organizzazione per il mantenimento e il retraining TPSS per il personale del Corpo, pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Regionali Fp Cgil VVF Fns Cisl e Uil Pa VVF