Il 12 febbraio si è tenuto il secondo incontro per il rinnovo di Federculture. Rispetto al tavolo dello scorso dicembre la Federazione, che non ha presentato alcun testo e non ha fornito riscontro alla piattaforma sindacale unitaria presentata lo scorso luglio, ha maggiormente argomentato la chiara esigenza di voler allargare la platea delle aziende aderenti al contratto.
In ragione di ciò sarebbe quindi intenzione di Federculture introdurre alcune ulteriori forme di lavoro flessibile, apportare delle modifiche al sistema di retribuzione della malattia e valutare la possibilità di istituire formule di assistenza sanitaria integrativa.
La Cgil, che non ha condiviso con la Federazione la necessità di integrare e rendere maggiormente flessibile la già ampia casistica dei rapporti di lavoro prevista dal CCNL, ha inoltre esplicitato il proprio disaccordo sulla riduzione del trattamento economico delle assenze per eventi morbosi, anche in ragione del monitoraggio effettuato presso le maggiori aziende che ne evidenzia l’infondatezza della richiesta. Federculture si è riservata di formulare una proposta alla Organizzazioni sindacali da discutere nel prossimo incontro da tenersi auspicabilemente nei primi giorni di marzo. Tale tasto sarà pertanto oggetto di discussione insieme ai temi rimasti ancora in sospeso nello scorso rinnovo: rappresentanza e relazioni sindacali, apprendistato.
Sarà cura di questa Organizzazione informare le lavoratrici ed i lavoratori sul prosieguo degli incontri.
Valeria Giunta
Fp Cgil Nazionale
Come anticipato nelle giornate del 11 e 12 febbraio è ripreso il confronto con Aiop ed Aris al fine di completare la discussione sulla parte normativa. La trattativa ha consentito di chiudere ulteriori articoli che non erano ancora stati trattati; allo stato attuale, per quanto riguarda la parte normativa, rimangono aperti ormai solo una decina di articoli che è nostra intenzione chiudere alla prossima convocazione.
Come noto vi è anche un tema istituzionale che si sta contemporaneamente affrontando, legato al ruolo delle regioni, strettamente collegato alla chiusura della trattativa e che ci vede attivamente partecipi per accelerare i tempi in risposta alle attese di tutti i lavoratori.
Nella giornata di lunedì 17 febbraio ci incontreremo per proseguire nella verifica e lettura dei testi già concordati, mentre la trattativa è stata aggiornata a giovedì 20 febbraio con inizio alle ore 10.
Come sempre continueremo a tenervi informati.
Barbara Francavilla
Fp Cgil
Marianna Ferruzzi
Cisl Fp
Rossella Buccarello
Uil Fpl
Pubblichiamo le note, inviate dalla Direzione Centrale per la Formazione, riguardo l’aggiornamento dei brevetti nautici
Pubblichiamo la nota del Coordinamento teritoriale Fp Cgil VVF riguardo al mancato accreditamento dei buoni pasto elettronici non assegnati oramai da troppi mesi
Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp CGIL VVF, nella quale chiede chiarimenti in merito alle foto da inviare per consentire la compilazione dei brevetti nautici e l’assegnazione del vestiario operativo settore nautico
Pubblichiamo la circolare di mobilità emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardante il personale non specialista,specialista,radioriparatore e AIB inquadrati nel ruolo Capo Squadra e Capo Reparto
Pubblichiamo il Decreto Ministeriale inviato dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la nomina in ruolo dei Vigili del Fuoco 86°corso
Al Direttore Generale del personale e delle risorse – D.A.P.
Dott. Massimo PARISI
Roma
E, p.c. : Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma
Oggetto: Neo interpello per selezioni conduttori cani anti droga.
Questo Coordinamento nazionale, a pochi giorni dall’inizio delle attività di selezioni del personale partecipante all’interpello di cui all’oggetto (nota GDAP n. 0248305 datata 09/08/2019), sta ricevendo numerose lamentele circa la modalità di attribuzione dei punteggi previsti dall’art 4 del P.C.D., relativamente ai titoli valutabili e al punteggio da attribuire agli anni di servizio, alla classifica di fine anno, alle prove fisiche e alla prova pratica con il cane.
A parere di questa sigla, la modalità di attribuzione del punteggio, tende inequivocabilmente a favorire esclusivamente il personale con un’elevata anzianità di servizio.
Tanto è vero che per l’espletamento delle 3 prove fisiche e altrettante prove di affezione con il cane, al personale potrà essere assegnato al massimo un totale di 12 punti (6+6), tanti quanti sono attribuiti a chi ha riportato negli ultimi tre anni il massimo giudizio.
Ora, senza nulla voler togliere alle persone che hanno raggiunto una onorata anzianità di servizio, sarebbe auspicabile che codesta Amministrazione mettesse tutto il personale partecipante in condizione di poter almeno dimostrare le proprie attitudini nell’interazione con il quadrupede (che rappresenta, forse, il requisito fondamentale), attribuendo, per ipotesi, un punteggio da 1 a 6 per ogni esercizio effettuato, sia per l’aspetto ginnico che per quello di interazione e affinità con gli animali.
Altrimenti potrebbe succedere che un dipendente con 30 anni di servizio che negli ultimi tre anni abbia conseguito il giudizio di 30+2, raggiungerebbe già un punteggio di 27 sulla sola base dei titoli, cui si aggiungerebbe il punto assegnato anche in caso di mancato
superamento delle prove fisiche (cosa che non comporta l’esclusione dalla graduatoria) o la dimostrazione di un’assoluta inadeguatezza nel rapporto e nell’interazione con il quadrupede.
È di tutta evidenza che un’unità di personale con minore anzianità, pur a fronte di ottime capacità atletiche e di relazione con i quadrupedi, non potrà mai raggiungere il punteggio raggiunto dal personale più anziano, che potrebbe risultare vincitore pur non riuscendo a superare positivamente le prove “E” e “F”.
Pertanto questa O.S., certa che SS.LL vorranno rivedere la modalità di attribuzione dei punteggi, rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento o collaborazione, questo in difesa del servizio e di tutti i lavoratori che ne fanno e ne faranno parte.
Il coordinatore nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI
Sottoscritto l’accordo sui festivi – confronto sulle posizioni organizzative: il punto
Attivato il tavolo tecnico su piano assunzioni e riorganizzazione.
Oggi abbiamo sottoscritto l’accordo sui festivi, che vi trasmetteremo non appena ne avremo copia.
Questo consente la programmazione annuale senza dover attendere le calende greche e questo di per sé un fatto positivo. L’accordo è la fotocopia dell’anno precedente ed è stato corredato da una nota a verbale sottoscritta da tutte le OO.SS. presenti, che richiama l’Amministrazione alla puntuale applicazione delle norme contrattuali, segnalando l’incredibile situazione che si sta verificando nella generalità dei posti di lavoro a seguito della sparizione dal sistema di rilevazione delle presenze del codice relativo al riposo festivo infrasettimanale.
Ovvero l’imposizione di una giornata di ferie ai lavoratori turnisti la cui prestazione non è prevista
nella giornata festiva infrasettimanale. Un comportamento doppiamente illegittimo che comporta una pesante violazione del diritto alle ferie e che non è giustificato dalle norme in materia di rapporto di lavoro del personale turnista. Le ferie sono e rimangono un diritto potestativo nelle mani esclusive dei lavoratori e non possono essere imposte di ufficio se non a particolari condizioni indicate dalla norma, tra le quali non figura certamente questo comportamento. La sparizione del codice RIF è invece frutto della querelle sorta in ordine al trattamento dei lavoratori in servizio durante i festivi infrasettimanali: un modo barbaro e meccanico che non risolve il problema e nega invece i diritti dei lavoratori. Per tale motivo abbiamo chiesto un intervento immediato della DG Organizzazione volto a chiarire la corretta applicazione della norma ed un intervento sul sistema che ripristini questo codice. Vedremo quale sarà la risposta nei prossimi giorni, precisando che non è accettabile il permanere di questa situazione e questo sta già comportando l’avvio della mobilitazione e della protesta in importanti luoghi della cultura, iniziando da Caserta dove pare che la nuova Direttrice manager si stia particolarmente distinguendo in questa attività vessatoria.
Sempre nella giornata odierna abbiamo avviato il confronto finalizzato alla revisione dell’accordo sulle posizioni organizzative, un confronto che, a nostro avviso, si sta avviando con modalità e criteri molto diversi dalle fasi precedenti, dove gli accordi sono giunti a sanatoria. Sull’evoluzione del confronto vi terremo naturalmente informati, oggi ci preme solo segnalare che abbiamo riproposto al tavolo la previsione di una specifica indennità aggiuntiva per i funzionari Direttori a cui viene attribuita la potestà di datore di lavoro. E che questa proposta è stata sostanzialmente accolta dal tavolo tutto. L’idea è sostanzialmente quella di prevedere una indennità specifica che, riconoscendo gli oneri e le responsabilità che si assumono questi funzionari come datori di lavoro, si vada ad aggiungere alla posizione organizzativa che, come è noto, non può essere superiore ai 2500 euro previsti dall’attuale CCNL. La quantificazione di detta indennità sarà oggetto di valutazione sul tavolo unitamente alla DG Bilancio, dal nostro punto di vista deve essere un segnale preciso e adeguato di attenzione verso i lavoratori interessati.
Infine abbiamo sollecitato una calendarizzazione del confronto sul piano assunzioni, e abbiamo concordato l’attivazione formale di un tavolo tecnico che dovrà valutare le dinamiche relative al piano occupazionale, ovvero numero e ripartizione dei posti da mettere a concorso, le riserve previste dalla legge per il personale interno e quello esternalizzato con contratto a tempo determinato e con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Il tavolo tecnico servirà inoltre alla gestione della faticosissima fase di riorganizzazione imposta dalle scelte geopolitiche del Ministro.
In previsione dei nuovi aggiornamenti vi inviamo cari saluti.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
“Condividiamo con il Ministro l’urgenza di avviare le trattative per il rinnovo dei Ccnl dei comparti pubblici, ma non siamo disponibili a sederci al tavolo per trattare senza che vi sia una previsione chiara delle risorse che permettano di sottoscrivere un rinnovo contrattuale in linea con le esigenze di valorizzazione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della Pa”. Lo dichiarano, in una nota, i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, commentando le parole del Ministro della Pa, Fabiana Dadone, ai microfoni di Zapping su Rai Radio Uno.
L’ammontare delle risorse ad oggi disponibili, spiegano i segretari, “è comprensivo delle quote destinate al riordino delle carriere della polizia e dei vigili del fuoco e delle risorse che stabilizzano l’elemento perequativo a tutela delle fasce di reddito più basse. Mancano all’appello non meno di 1,5 miliardi e per avviare le trattative. Sarebbe opportuno che il Ministro Dadone, prima di qualsiasi annuncio, si confrontasse con il Mef”.
Riferendosi al tavolo per redigere il memorandum, proseguono: “Non ci sfugge che il prossimo 19 febbraio possa essere un momento di riflessione in più sulle priorità da mettere in campo, già nelle prossime settimane, in merito al: superamento del precariato nella Pa, vista anche la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea; al problema degli idonei che permangono in un limbo, nonostante possano rispondere fin da ora alle gravissime carenze di organico in molti enti pubblici; alle interpretazioni unilaterali da parte degli Enti; infine, al superamento di tutte quelle odiose disparità che permangono tra lavoro privato e pubblico, in materia di tempi di erogazione del Tfs/Tfr, di malattia e fasce di reperibilità, di agevolazioni fiscali sui premi di produttività e dei benefici per l’utilizzo e lo sviluppo del welfare contrattuale. Siamo pronti a fare la nostra parte – concludono i segretari – ma non tratteremo senza risorse. Pretendiamo chiarezza e concretezza da parte del Governo”.
“Nessun intervento normativo a sostegno di quei tanti lavoratori in forza presso le rappresentanze diplomatiche straniere ai quali, per ragioni indipendenti dalla loro volontà e a seguito di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, è stato imputato il pagamento pregresso dell’Irpef, relativo a più anni, con la rateizzazione massima in due. In molti casi questi lavoratori, sul crinale dell’indigenza, stanno pagando cifre fino a 70 mila euro, rateizzabili al massimo in due anni, perché hanno ricevuto tutte insieme cartelle relative a più anni”. A denunciarlo, ancora una volta, sono Cgil, Filcams Cgil e Fp Cgil in merito alla mancanza nel decreto mille proroghe di un intervento, più volte richiesto, perché a questi lavoratori venisse garantita la possibilità di dilazionare il pagamento.
La vicenda, spiega il sindacato, “coinvolge diversi lavoratori, in servizio presso Ambasciate, Consolati, Legazioni, Istituti Culturali e Organismi Internazionali in Italia, i quali benché ricevessero dei Cud da parte dei datori con la dicitura ‘reddito esente da imposta’, rendendo così impossibile il pagamento, si sono poi ritrovati a dover pagare l’Irpef relativa a più anni dopo accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Una responsabilità non imputabile a loro e che abbiamo più volte segnalato ai soggetti competenti”.
La Cgil esprime, inoltre, “apprezzamento per l’attenzione che il viceministro dell’Economia Misiani, e alcune forze parlamentari, hanno mostrato per questa vicenda, ma risollecitiamo la politica, il Ministero degli Esteri e dell’Economia e delle Finanze, insieme ai vertici delle Agenzie Fiscali e il Parlamento a intervenire per garantire a questi lavoratori la possibilità di dilazionare il pagamento, mettendo fine a questo inspiegabile accanimento. C’e bisogno di una disposizione specifica, di una soluzione immediata che chiarisca una volta e per tutte questa materia, per evitare il riproporsi di diversi trattamenti e gravi discriminazioni a causa della situazione peculiare relativa alla condizione di extraterritorialità”, concludono Cgil, Filcams Cgil e Fp Cgil.
Pubblichiamo la ministeriale n.0046520.U datata 11.2.2020 di cui all’oggetto.