BANCA DELLE ORE: ANCORA NON CI SIAMO

Malgrado la richiesta di prorogare i termini di adesione all’istituto della banca
delle ore, il 31 gennaio u.s. si è chiuso il termine per l’adesione.
La proroga era stata chiesta per permettere all’Amministrazione di chiarire e
mettere ordine nell’applicazione dei vari istituti contrattuali riguardanti l’orario
di lavoro del personale.
Diverse sono le criticità che ci vengono segnalate sull’applicazione di questo
importante istituto, nato per gestire le ore lavorate in eccedenza rispetto
all’orario lavorativo contrattualmente previsto.
La principale, che può assumere i connotati di una vera e propria
discriminazione, è quella che riguarda i lavoratori part-time dell’Istituto.
L’art. 59 del CCNL 2016/2018 al comma 7 definisce chiaramente che “nel
rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, verticale e misto è
consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario, intendendosi
per tali le prestazioni aggiuntive del dipendente ulteriori rispetto all’orario
concordato tra le parti… “, inoltre l’art. 27 del CCNL dispone che “nel conto ore
confluiscono le prestazioni di lavoro straordinario o supplementare,
debitamente autorizzate…”.
Di fronte a norme così chiare non comprendiamo il motivo per cui l’adesione
alla banca ore dei lavoratori in part-time sia ancora bloccata, in attesa di
indicazioni sulla loro possibilità di aderire.
Ci sembra evidente che il perseguimento del benessere lavorativo e il
principio di pari dignità debbano essere garantiti a tutte le lavoratrici e i
lavoratori.
Chiediamo, pertanto, all’Amministrazione di porre fine a questa situazione,
disponendo l’immediata possibilità di aderire alla banca ore anche per il
personale in part-time.

FP CGIL                                         FP CGIL
Antonella Trevisani                Matteo Ariano

Al Segretario generale della Corte dei conti
Cons. Franco MASSI

Al Vice Segretario generale addetto al Personale
Cons. Saverio GALASSO

Al Vice Segretario generale addetto agli Affari Generali
Cons. Ugo MONTELLA

Al Dirigente Generale delle Risorse Umane
Dott. Pasquale LE NOCI

Alla Dirigente Generale Affari Generali
Dott.ssa Valeria SAMA

All’Ufficio Relazioni Sindacali
e, p.c. A tutto il personale

Oggetto: Benessere organizzativo (Sussidi – Polizza sanitaria – Telelavoro/smart-working).

Queste OO.SS. hanno sempre attribuito massima attenzione a tutte le misure dirette ad attuare o migliorare il benessere organizzativo all’interno dell’Istituto. Le scriventi ritengono, infatti, che un’Amministrazione più vicina alle reali necessità dei lavoratori e delle loro famiglie possa contribuire a rafforzarne il senso di appartenenza, con evidenti effetti positivi in termine di partecipazione del personale alle varie attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi degli uffici.
A questo proposito, queste sigle che ad agosto 2018 hanno sottoscritto ai sensi dell’art. 80 del CCNL Comparto Funzioni Centrali l’accordo sui sussidi, hanno l’obbligo di segnalare le insistenti sollecitazioni che provengono dai lavoratori affinché si riparta quanto prima con le procedure, in riferimento agli eventi relativi alle annualità 2018 e 2019. Queste OO.SS chiedono che sia convocato con la massima urgenza un incontro per trovare le soluzioni utili a migliorare la politica dei sussidi, partendo dalla proposta unitaria di modifiche (che si allega) presentata il 21 gennaio u.s.. In riferimento alla polizza sanitaria, con comunicazione pubblicata nella intranet in data 5 settembre 2019, la Direzione Generale Affari generali informava che “Nelle more dell’individuazione di un nuovo contraente, il contratto per i servizi sanitari integrativi in essere con la CASPIE, è stato prorogato, ai sensi dell’art. 106, comma 11, del dlgs 50/2016, fino al 29 febbraio 2020”. Queste sigle, in considerazione del fatto che ad oggi sembrerebbe non essere stato ancora formalizzato un nuovo contratto con altra compagnia assicurativa, ed essendo ormai prossima la scadenza dei termini, chiedono con urgenza una nuova proroga del contratto con la CASPIE, al fine di evitare che il personale dell’Istituto, pur in presenza di risorse nel relativo capitolo del bilancio di previsione 2020 (1 milione di euro), venga a trovarsi privo di adeguata copertura assicurativa. Infine, per quanto attiene al Telelavoro/smart-working, queste sigle che sono a conoscenza dell’esistenza di progetti inviati dagli uffici di numerose sedi dell’Istituto, ritengono non più differibile un confronto, attraverso la convocazione di un incontro ad hoc, con cui si aggiornino i rappresentanti dei lavoratori sulla linea che l’Amministrazione ha intenzione di seguire per attuare quello che è un vero e proprio obbligo normativo rivolto a garantire migliore conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. In attesa di un sollecito riscontro alla presente, e della convocazione degli incontri richiesti, si saluta cordialmente.

S. Di Folco                   F. Amidani                       U. Cafiero                        A. Benedetti

Pubblichiamo il calendario della prova di capacità operativa della procedura speciale di reclutamento emanata dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali riguardo la procedura speciale di reclutamento a domanda, per la copertura di posti riservata al personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Pubblichiamo la nota unitaria territoriale  Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF, con la quale dichiarano la seconda giornata di sciopero a seguito della mancata conciliazione.

All’On. Roberto SPERANZA
Ministro della Salute

Al Presidente Goffredo ZACCARDI
Capo di Gabinetto del Ministro della Salute

Al Dr. Giuseppe RUOCCO
Segretario Generale
del Ministero della Salute

Al Dr. Claudio D’AMARIO
Direttore Generale della Prevenzione sanitaria

Al Dr. Giuseppe CELOTTO
Direttore generale del Personale,
dell’Organizzazione e del Bilancio

Oggetto: Personale USMAF SASN e PIF del Ministero della Salute .

Assistente di prevenzione e sanità e Funzionario tecnico della prevenzione.
Ordinanza 25 gennaio 2020 – Misure profilattiche contro il nuovo Coronavirus.
Si fa riferimento alla ben nota e più volte denunciata situazione di carenza cronica di personale degli Uffici periferici del Ministero della Salute (USMAF SASN e PIF).
A seguito delle attività connesse alla situazione di allarme sanitario per la diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV), per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio u.s., il carico di lavoro per i lavoratori in servizio presso quegli Uffici si è, se possibile, decuplicato.
Valga per tutte la recente direttiva della DGPRE, Ufficio 3, del 2 febbraio 2020, con la quale sono state dettate le nuove “disposizioni sull’adozione di misure urgenti relative all’infezione da nuovo Coronavirus (2019-nCoV)”, ed esteso il rilascio della libera pratica sanitaria per tutte le navi che “comunichino l’accesso in un porto italiano, indipendentemente dalla provenienza nazionale o internazionale”.
Di conseguenza, i lavoratori con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità, e Funzionario tecnico della prevenzione oltre ad espletare le pratiche con il nuovo sistema informatico “TRACES NT” (sul quale peraltro la scrivente O.S. ha già inviato alle SS.LL. due note in data 12 e 20 dicembre 2019, rimaste tuttora senza alcuna risposta) devono far fronte ai nuovi adempimenti richiesti che, con ogni probabilità, verranno estesi anche a tutti i voli aerei in arrivo presso gli aeroporti italiani.
Quanto sopra, oltretutto, nella paradossale e mai risolta situazione afferente la reale consistenza delle competenze di questi lavoratori. Difatti, le iscrizioni presso gli elenchi speciali ad esaurimento di cui all’art. 1, comma 537, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, non procedono affatto spedite come il legislatore prevedeva. Anzi.
Così come i contatti avviati con il MIUR per stabilire una convenzione per far conseguire alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero della Salute la laurea abilitante in Tecnico della prevenzione, dell’Ambiente e dei luoghi di lavoro con un corso di studi ridotto, non sono mai stati presi dall’Amministrazione. E se poi volessimo dirla tutta, siamo ancora in attesa delle progressioni verticali per tutte le aree del personale del comparto.
Ma, paradosso nel paradosso, ai lavoratori con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità, e Funzionario tecnico della prevenzione in servizio presso gli USMAF SASN ancora nel limbo dell’inerzia dell’Amministrazione, viene chiesto di effettuare addirittura la formazione del personale (aree funzionali e dirigenti veterinari) UVAC-PIF, circa le modalità, le normative e le procedure da adottare per controllare la documentazione di accompagnamento della merce e provvedere all’inserimento nel sistema informatico per il rilascio della certificazione CHED-D (nota DGPOB, prot. n. 4179 del 06.02.2020).
Spiace, quindi, dover essere costretti a rilevare anche in questa sede che sui temi appena menzionati pur in presenza di specifiche richieste avanzate dalle scriventi durante l’incontro con il Ministro Speranza tenutosi lo scorso 25 novembre 2019 ad oggi, malgrado gli impegni assunti a quel tavolo, nulla è stato ancora fatto, anche con riguardo all’indispensabile rifinanziamento del Fondo unico di Amministrazione delle aree funzionali, invero più volte invano sollecitato, che a nostro giudizio avrebbe anche potuto trovare una soluzione legislativa nell’ambito dei recenti provvedimenti assunti dal governo per altre Amministrazioni evidentemente tenute in maggior conto rispetto al Ministero della Salute.
In ragione di quanto appena espresso, nel sollecitare una maggiore attenzione al rispetto del sistema delle relazioni sindacali previsto dal vigente C.C.N.L., sul tema in oggetto si chiede al sig. Ministro di garantire un impegno formale affinché venga riconvocato quanto prima il tavolo tecnico relativo alla trattazione dei problemi del personale della Prevenzione con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità e Funzionario tecnico della prevenzione.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro, in mancanza del quale le scriventi OO.SS. si riterranno libere di avviare le procedure ritenute necessarie a dichiarare lo stato di agitazione del personale e la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Cordiali saluti

p. FP CGIL Nazionale
F. Quinti – F. Lupi

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali
CONTINUA LA VERTENZA DEI LAVORATORI DEL FISCO

Grande partecipazione alla manifestazione di Roma e alle iniziative su tutto il territorio nazionale.
Nella serata di ieri il Vice Ministro Misiani, alla presenza dei Direttori delle agenzie fiscali Ruffini e Minenna, ha incontrato le scriventi Segreterie nazionali per comunicare le iniziative del Governo a fronte della proclamazione dello stato di agitazione e degli impegni da lui stesso assunti nel corso dei precedenti incontri.
Ci è stato comunicato che nella giornata di ieri il Governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto mille proroghe che prevede degli stanziamenti aggiuntivi che andrebbero ad alimentare il Fondo delle risorse decentrate delle agenzie.
Riteniamo tale provvedimento assolutamente inadeguato nel suo complesso e fortemente insufficiente per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse in quanto, non solo non recupera i tagli subiti in questi anni, non intervenendo sulle annualità 2018 e 2019, ma mantiene un sistema incentivante squilibrato e critico rispetto all’aumento dei carichi di lavoro, alla forte contrazione del personale in assenza di politiche assunzionali straordinarie, nonché all’aggiunta di nuovi compiti attribuiti alle agenzie in base alle ultime novità legislative e per effetto della nuova situazione internazionale concretizzatasi con l’attuazione della Brexit. Inoltre non sono state fornite rassicurazioni in merito alla questione del paventato taglio ulteriore del livello attuale di consistenza del fondo dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli.
Abbiamo rivendicato il superamento dei tetti ai fondi delle risorse decentrate, a partire dal 2018, il potenziamento delle agenzie con un piano straordinario di assunzioni, la modifica del sistema incentivante e dei tempi di erogazione del salario accessorio, il riconoscimento della funzione strategica del personale del fisco per la lotta all’evasione, l’assicurazione dell’equità fiscale e la sopravvivenza del sistema paese.
Infine abbiamo chiesto l’immediata disponibilità delle risorse derivanti dal comma 165 per l’anno 2018.
A fronte di tali richieste il Vice Ministro ha garantito l’impegno per erogare al più presto le risorse del comma 165 e l’imminente apertura di un tavolo di confronto tra le OO.SS., Governo e Agenzie, per la disamina e la risoluzione delle criticità sopra esposte.
Ciò detto, e tenuto conto della distanza tra le richieste sindacali e i concreti impegni assunti dal Governo, nel ringraziare ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori per la straordinaria partecipazione alle iniziative di oggi, le scriventi mantengono lo stato di agitazione preannunciando ulteriori iniziative laddove permanessero le criticità da noi sollevate in merito ai contenuti dell’emendamento e qualora il confronto e le risultanze del tavolo non andassero nella direzione da noi auspicata.

Roma, 6 febbraio 2020

FP CGIL                   CISL FP                UIL PA                CONFSAL/UNSA                  FLP
Boldorini                      Silveri                Cavallaro                  Sempreboni                       Patricelli
Iervolino                    Fanfani                 Procopio                       Vitiello                              Sperandini
Veltri

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF  riguardo i pagamenti per il personale che presta l’opera di formazione presso la Direzione Centrale per la Formazione

Vertenza continua, ieri incontro con viceministro Misiani

“Grande partecipazione alla manifestazione di Roma davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alle iniziative su tutto il territorio nazionale, continua la vertenza dei lavoratori del Fisco”. A fare un bilancio sulla giornata di mobilitazione di oggi dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp, promossa per chiedere interventi urgenti su occupazione, salario e organizzazione.

Nella serata di ieri, fanno sapere, il viceministro all’Economia Misiani, alla presenza dei direttori delle Agenzie fiscali Ruffini e Minenna, ha incontrato i sindacati per comunicare le iniziative del Governo a fronte della proclamazione dello stato di agitazione e degli impegni da lui stesso assunti nel corso dei precedenti incontri. “Ci è stato comunicato – riportano – che nella giornata di ieri il Governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto milleproroghe che prevede degli stanziamenti aggiuntivi che andrebbero ad alimentare il Fondo delle risorse decentrate delle agenzie”.

Provvedimento che viene ritenuto “assolutamente inadeguato nel suo complesso e fortemente insufficiente per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse in quanto, non solo non recupera i tagli subiti in questi anni, non intervenendo sulle annualità 2018 e 2019, ma mantiene un sistema incentivante squilibrato e critico rispetto all’aumento dei carichi di lavoro, alla forte contrazione del personale in assenza di politiche assunzionali straordinarie, nonché all’aggiunta di nuovi compiti attribuiti alle agenzie in base alle ultime novità legislative e per effetto della nuova situazione internazionale concretizzatasi con l’attuazione della Brexit. Inoltre non sono state fornite rassicurazioni in merito alla questione del paventato taglio ulteriore del livello attuale di consistenza del fondo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.

I sindacati, fanno sapere, hanno rivendicato “il superamento dei tetti ai fondi delle risorse decentrate, a partire dal 2018, il potenziamento delle agenzie con un piano straordinario di assunzioni, la modifica del sistema incentivante e dei tempi di erogazione del salario accessorio, il riconoscimento della funzione strategica del personale del fisco per la lotta all’evasione, l’assicurazione dell’equità fiscale e la sopravvivenza del sistema paese. Infine abbiamo chiesto l’immediata disponibilità delle risorse derivanti dal comma 165 per l’anno 2018”. A fronte di tali richieste il viceministro Misiani, continuano, “ha garantito l’impegno per erogare al più presto le risorse del comma 165 e l’imminente apertura di un tavolo di confronto tra sindacati, Governo e Agenzie, per la disamina e la risoluzione delle criticità sopra esposte. Ciò detto, e tenuto conto della distanza tra le richieste sindacali e i concreti impegni assunti dal Governo, nel ringraziare ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori per la straordinaria partecipazione alle iniziative di oggi, manteniamo lo stato di agitazione preannunciando ulteriori iniziative laddove permanessero le criticità da noi sollevate in merito ai contenuti dell’emendamento e qualora il confronto e le risultanze del tavolo non andassero nella direzione da noi auspicata”, concludono.

 

Guarda il video del presidio al Mef

 

Pubblichiamo la nota, il prospetto e le attività di studio che l’Amministrazione ha individuato per l’anno 2020

Pubblichiamo la revisione dei criteri inviati dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la progressione in carriera a ruolo aperto da effettuarsi secondo l’ordine di ruolo per il personale non direttivo e non dirigente del CNVVF Triennio 2018-2020

Pubblichiamo lo schema elaborato dalla Direzione Centrale per le Risorse  Umane inerenti i criteri per il conferimento a ruolo aperto a favore del personale Direttivo del CNVVF relativo al triennio 2018-2020

CARTELLINO WEB

Le scriventi OO.SS già nel mese di gennaio avevano contestato le modifiche
operate sul cartellino web senza adeguata informazione ai lavoratori e
chiesto il differimento dei termini per evitare ricadute negative.
Spiace registrare la disattenzione dell’amministrazione alle richieste sindacali
su questioni delicate come questa, e alla luce degli effetti determinatesi con la
chiusura del cartellino si chiede con forza di:
– annullare gli effetti causati dalle modifiche apportate;
– dare adeguata informazione ai lavoratori sulle modalità operative della
rilevazione delle presenze e gestione delle ore a credito e a debito.
Unitamente chiediamo che si dia attuazione all’art. 8 comma 3 del CCNI
2018 “In ogni caso, al fine di garantire l’operatività degli uffici, ciascun
dipendente, qualora usufruisca della flessibilità di cui comma 1 ovvero di
permessi orari non utili al completamento dell’orario di lavoro, è tenuto ad
assicurare una permanenza in servizio, attestata da timbrature, pari ad almeno
3 ore e 36 minuti nell’ambito dell’orario di servizio” a partire dalla data della
sottoscrizione sanando anche le situazioni di quei lavoratori che ingiustamente
non hanno riconosciuta la giornata lavorativa da parte degli uffici Risorse
Umane territoriali.
Infine, chiediamo un intervento urgente in merito al riconoscimento
della maggioranza oraria front end che in alcuni territori viene riconosciuta
solo entro l’orario di chiusura dell’accesso al pubblico alle sedi e non per
l’effettivo svolgimento del servizio che prosegue ben oltre le 12.30.
Riteniamo importante che l’amministrazione si impegni maggiormente per
evitare queste situazioni che creano malessere e non sono favorevoli alla
costruzione di un clima sereno.

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO/Antonella TREVISANI

CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS
Sergio CERVO

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