Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale specifica la modalità di mobilità del personale Capo Squadra e Capo Reparto
IN DIRITTURA D’ARRIVO
Era stato argomento di confronto con l’Amministrazione già prima dell’estate, successivamente come FP CGIL lo avevamo chiesto con forza in occasione dell’ingresso in Inps dei nuovi assunti per contrastare un’assurda disparità e a ottobre lo abbiamo nuovamente evidenziato, elencando una serie di questioni aperte sul benessere.
Parliamo della riapertura dei termini di adesione al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, che, a fronte di una ritenuta dello 0,35%, garantisce una serie di attività creditizie, benefici sociali ed opportunità formative ai lavoratori ed alle loro famiglie.
Nel frattempo, sono usciti bandi su borse di studio universitarie, per l’assistenza a familiari con disabilità, per soggiorni studio in Italia e all’estero per i figli dei dipendenti iscritti al fondo, a cui non tutti i dipendenti Inps hanno potuto accedere.
Già in precedenza, si era provato a ottenere per via legislativa la riapertura dei termini, non riuscendoci. Anche quest’anno si proverà la stessa strada, nell’ambito dell’esame della Legge di Bilancio 2020, in discussione alle Camere.
Se i vertici dell’Istituto dovessero riuscire a raggiungere questo risultato, sarebbe in dirittura d’arrivo una battaglia giusta e di inclusione, nella quale la FP CGIL ha sempre creduto e per la quale ci siamo spesi con forza.
Ringraziamo intanto il Presidente Tridico per aver risposto alle nostre sollecitazioni e attendiamo fiduciosi gli esiti del voto.
Nel frattempo, sembra sia in dirittura di arrivo anche un’altra questione, a noi posta nei giorni scorsi da diversi lavoratori: i problemi di accesso al piccolo prestito per i colleghi neoassunti.
A seguito di una nostra interlocuzione con il Direttore Centrale della DC OSI, ci è stato garantito che entro il 2019 si provvederà a risolvere i problemi informatici che abbiamo posto e che riguardano molti colleghi.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Pubblichiamo l’accordo siglato riguardo il Fondo di produttività e nuove misure della retribuzione di rischio personale Direttivi e Dirigenti anni 2015,2016 e 2017
Informativa sull’andamento del tavolo per il contratto unico dell’emergenza ANPAS – CRI
MISERICORDIE e del tavolo per il rinnovo del CCNL MISERICORDIE.
Venerdì 6 dicembre abbiamo proseguito le trattative con le rappresentanze datoriali di ANPAS, CRI e
MISERICORDIE per arrivare a sottoscrivere il CCNL unico dell’area emergenza, con vigenza 2020/2022.
Inizialmente, la discussione si è concentrata a raggiungere una condivisione sui testi proposti
unitariamente che riguardano i cambi di gestione e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori in particolari condizioni psicofisiche, in condizioni di disabilità, nonché dei famigliari di minori con DSA.
Quindi abbiamo proseguito su alcuni aspetti dell’articolato, derivanti dall’attuale CCNL ANPAS, che
riguardano i temi del mercato del lavoro; la discussione, al termine di un serrato confronto, ha permesso di convergere su soluzioni in linea con gli ultimi rinnovi dei contratti del terzo settore.
Il confronto si è poi soffermato sui temi economici del rinnovo contrattuale e, al termine di una
serrata discussione, è stato possibile condividere un’ipotesi di aumenti in linea con le nostre richieste
economiche: 5% di aumento tabellare, comprensivo dell’1% da destinare alla previdenza integrativa delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Poiché rimangono ancora da definire alcuni importanti contenuti inerenti il sistema di classificazione
e le indennità del nuovo contratto, abbiamo concordato di convocare un prossimo incontro che si terrà a
Roma, il 20 dicembre 2019, con l’obiettivo di verificare se ci sono le condizioni per poter concludere il
percorso contrattuale.
A questo punto, la delegazione MISERICORDIE ha chiesto il rinvio della riunione per il rinnovo del
loro CCNL 2017/19, che si sarebbe dovuta tenere appena terminata la prima, perché ha dichiarato di aver bisogno ancora di qualche giorno per concludere il confronto interno nell’ambito del loro Consiglio Nazionale.
Unitariamente abbiamo ribadito che la parificazione dei trattamenti economici 2017/19 e
l’avvicinamento di quelli normo giuridici sono le condizioni imprescindibili per poter concludere positivamente il percorso per arrivare al contratto unico dell’emergenza con ANPAS e CROCE ROSSA ITALIANA.
Per questo, abbiamo concordato di convocare il 20 dicembre 2019 a Roma anche la riunione per il
rinnovo del CCNL MISERICORDIE 2017/19; si partirà da questo tavolo di rinnovo che, se concluso
positivamente, fornirà un’indispensabile condizione per poter concludere anche la successiva trattativa per il contratto unico dell’emergenza 2020/22.
Vi terremo informati sul prosieguo delle trattative.
FP CGIL
Michele Vannini
CISL FP
Franco Berardi
UIL FPL
Bartolomeo Perna
“Una risposta positiva, che adesso va chiusa e concretizzata, per i Vigili del Fuoco”. Così il coordinatore nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella, in merito all’incremento di risorse per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco previsto in manovra, nel sottolineare: “Seguiamo con molta attenzione l’iter conclusivo della legge di Bilancio e apprezziamo il grande lavoro fatto sino ad oggi dal governo per la valorizzazione economica e previdenziale del personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.
Per Giulianella, “I Vigili del Fuoco sono i veri professionisti del soccorso, amati dalla collettività. Svolgono un compito come nessun altro Corpo dello Stato, ecco perché la Fp Cgil Vigili del Fuoco ha sempre chiesto la valorizzazione e non l’equiparazione. Ragioni per le quali apprezziamo l’impegno in manovra e vigileremo perché si renda certo e concreto”, conclude.
UNA RIORGANIZZAZIONE IN SALSA FRANCESCHINI
Vi trasmettiamo, come preannunciato, il documento trasmesso ieri alla nostra controparte contenente le osservazioni sul nuovo schema di DPCM approvato in questi giorno dal Consiglio dei Ministri.
Il documento è lungo e articolato, in ragione della complessità di questo intervento di riorganizzazione, per semplificare proviamo ad identificarne i punti più significativi.
La premessa non si può discostare dalla critica radicale che noi a suo tempo avanzammo rispetto
alla filosofia di fondo che ha indirizzato le riforme Franceschini. Spiace constatare che questo è
stato il motivo della mancata condivisione unitaria del documento con gli amici della CISL, con
cui in passato abbiamo condiviso insieme una battaglia contro quei principi. Ma per noi il giudizio
di fondo è irrinunciabile, anche se non incide certo sulla tenuta dei rapporti unitari, in quanto si
tratta di valutazioni politiche generali che ciascuno legittimamente può avere e non di dinamiche
sindacali. E da questo punto di vista ci troviamo di fronte ad una operazione che utilizza abilmente
alcuni assist che derivano dallo schema Bonisoli e li elabora rivolgendole in parte in positivo
(ad esempio la scelta di sganciare alcune competenze dal Segretariato Generale rendendole autonome dal punto di vista amministrativo) dando peraltro una connotazione molto più corretta alle
funzioni di coordinamento in materia di digitalizzazione e prevedendo finalmente una struttura organizzativa ben identificata dedicata alle emergenze. Così come il rientro negli ambiti territoriali
dei Segretariati regionali e dei Poli Museali è un ripensamento più che giustificato alla luce della
vera e propria desertificazione che avremmo ritrovato in molti territori. Ma deve essere altresì
chiaro che questo ha significato la piena riaffermazione e un ulteriore rafforzamento dei principi
presenti nella riforma Franceschini, così come peraltro affermato dallo stesso Ministro nel corso
dell’incontro con noi.
La strumentazione utilizzata è evidente e riguarda una ulteriore proliferazione di musei autonomi
e nessuna rivisitazione organizzativa della struttura delle Soprintendenze Uniche, senza peraltro
aver voluto sottovalutare l’importanza dell’aumento delle posizioni dirigenziali in periferia, che si è
riverberato sul sistema della Soprintendenze e in minima parte sui settori di Archivi e Biblioteche.
Anche in questo caso abbiamo proposto un giudizio articolato: alcune scelte sono condivisibili
sulla base della necessità di rilancio della fruibilità del patrimonio in alcuni territori significativi, altre
ci sembrano cervellotiche e producono ulteriori frantumazioni territoriali in territori (Roma e Napoli)
di cui non si sentiva alcuna necessità. Solo per fare un esempio, nei pochi chilometri quadrati
che formano il centro di Roma si contano ben 7 musei autonomi.
L’altro aspetto fondamentale posto in evidenza è l’assoluta insufficienza dei fabbisogni professionali
individuati teoricamente e ancor peggio quelli effettivamente esistenti rispetto alla complessità
delle strutturazioni organizzative che la proliferazione di uffici produce. In linea di principio è
condivisibile istituire una nuova Soprintendenza in un territorio, ma se questo comporta che se si
dividono i pochi lavoratori tra queste strutture, ad esempio in un territorio che raddoppia gli Uffici,
rischiano di andare in default entrambi per la scarsità delle risorse umane che oggi non coprono
nemmeno le esigenze di uno dei due Uffici individuati. O di lasciare nel limbo, come sta avvenendo
per molti casi, l’Ufficio neo costituito in attesa di tempi migliori. Per questo riteniamo opportuno
che i territori interessati da queste mutazioni organizzative pongano subito in evidenza, anche
all’attenzione dell’opinione pubblica, la necessità che l’istituzione dei nuovi Uffici deve comportare
nei termini di un investimento organizzativo conseguente che li ponga in grado di funzionare. Altrimenti,come si dice a Roma, siamo alle “pecette”, ovvero alle medagliette in pectore per le conseguenti amplificazioni e mistificazioni mediatiche.
L’ultimo aspetto fondamentale riguarda la gestione delle relazioni sindacali in una nuova fase di
riorganizzazione e riallocazione dei lavoratori. Per noi si deve partire dalla riaffermazione della
validità degli accordi di mobilità volontaria che hanno uniformato la prima fase della riforma. A
nessuno venga in mente di attivare mobilità di ufficio perché questo comporterebbe la nostra immediata risposta sul piano conflittuale. E bisogna dare una spinta alle nuove assunzioni, le cui
procedure sono ancora impantanate nella burocrazia. Il 2020 è alle porte e l’esodo dei lavoratori
per i pensionamenti è imponente. Mancano allo stato 5000 lavoratori e non si vede luce. Se si
pensa di risolvere con ALES siamo alle pie illusioni: occorre un sforzo straordinario sui numeri e
tempistiche certe per i concorsi recuperando auspicabilmente la dimensione regionale e sottraendo
le procedura a questa visione e gestione immanente della Funzione Pubblica. In questo contesto,
lo ricordiamo sempre, vanno riconosciute le opportunità di crescita dei lavoratori interni, ancora
del tutto insufficienti rispetto alle esigenze poste.
Buona lettura
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni
Costretti a rincorrere le nefandezze volute dall’Amministrazione nel Decreto 127/2018, la necessità che quest’ultima ha avuto limitando il diritto alla mobilità del personale.
Questo è il sistema contrattuale nel diritto pubblico, non più contrattazione ma consultazione e informazione, un sistema che la Cgil ha sempre contrastato. Qualche soldo in più, tanti diritti in meno gli stessi diritti che oggi il personale Vigile del Fuoco chiede a gran voce di garantire.
Se un decreto una legge cita chiaramente che “il periodo minimo di permanenza dei Vigili del Fuoco nella sede di prima assegnazione non può essere inferiore a cinque anni”, è difficile non applicarla o cambiarla. Per farlo serve un’altra legge, un altro decreto, non sempre l’Amministrazione è disposta a tornare indietro.
#UniciNellaTutela
FUA 2018
SOTTOSCRITTO L’ACCORDO
Abbiamo sottoscritto oggi l’accordo sui criteri di pagamento delle somme del FUA anno 2018 per tutti i lavoratori del Ministero della Giustizia. Il contenuto dell’accordo ricalca pedissequamente quello della ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 22 luglio ad eccezione della indennità di missione da e verso sedi disagiate originariamente prevista in favore dei lavoratori dell’amministrazione penitenziaria e cassata da un rilievo della Ragioneria Generale dello Stato. Sul punto congiuntamente a CGIL CISL e UIL abbiamo sottoscritto una nota a verbale.
L’accordo conferma l’impegno di spesa per una terza procedura di progressione economica per tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia e per gli Archivi Notarili. Le somme previste per le progressioni nell’impegno di spesa sono suscettibili di una revisione al rialzo all’atto della stipula della ipotesi di accordo per le progressioni economiche anno 2019.
Nel merito l’accordo prevede tra l’altro, in aggiunta all’impegno di spesa per le nuove progressioni economiche: per l’organizzazione giudiziaria il pagamento delle particolari posizioni o indennità ed il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa e alla performance individuale; per le amministrazioni penitenziaria e per la giustizia minorile e di comunità il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni (indennità), il pagamento del fondo di sede attraverso la definizione di ulteriori particolari posizioni, il pagamento dell’apporto individuale sulla base del sistema di valutazione; per gli Archivi Notarili il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni o indennità, il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa ed alla performance individuale.
Pubblicheremo l’accordo sottoscritto appena disponibile.
Roma, 5 dicembre 2019
FP CGIL CISL FP UIL PA
Meloni Marra Amoroso
CASSA DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA
MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Lo scorso 25 novembre si è riunito il Consiglio della Cassa di Previdenza ed Assistenza.
Dopo l’approvazione del verbale n.439, relativo alla riunione del 23 ottobre u.s., il dott. Enrico
Finocchi in qualità di Presidente della Cassa ha proposto la possibilità da parte
dell’Amministrazione di attivare una convenzione, a titolo sperimentale, con la Onenet – azienda
che gestisce una rete di strutture sanitarie indipendenti, presente capillarmente in tutto il territorio
Nazionale.
La Onenet offre piani tariffari agevolati ed univoci in tutto il territorio Nazionale.
L’utilizzo di questa piattaforma da parte dell’iscritto, viste le tariffe delle prestazioni sanitarie
già stabilite ed agevolate, potrebbe permettere una riduzione del costo complessivo che la CPA
spende annualmente per l’assistenza.
La divulgazione di tale iniziativa sarà a cura della segreteria della CPA con l’accortezza di
diramarla capillarmente.
Pur dando un assenso alla sperimentazione della convenzione, come rappresentante della
FpCgil, ho ribadito l’importanza dell’erogazione delle prestazioni da parte del Servizio Sanitario
Nazionale che se pur in sofferenza di personale continua a garantire una elevata professionalità.
Nel proseguo della riunione sono state deliberate le pratiche presentate nel primo semestre
2019.
Sarà data comunicazione, da parte della segreteria della CPA in modo capillare ed anche
attraverso il sito , delle nuove circolari su interventi “assistenziali” e “previdenziali”. A tale proposito
l’amministrazione, al fine di verificare la veridicità delle fatture, ha improntato un modello di
autodichiarazione con cui si attesta che il documento presentato è l’unico che la struttura di
emissione è in grado di fornire a titolo di fattura e/o ricevuta fiscale.
Questa Esigenza si è rappresentata nel corso del 2019; infatti, la citata documentazione
contabile (fatture e/o ricevute fiscali) in alcuni casi viene presentata priva di un “timbro” che
identifichi la struttura presso la quale è stata effettuata la prestazione e di cui viene richiesto il
rimborso.
Con riferimento, infine, alle operazioni di impiego delle risorse della Cassa, nel prossimo
Consiglio, rimane l’impegno, da parte dell’Amministrazione, di contattare altri Istituti Finanziari che
possano offrire delle operazioni di investimento previo garanzie assicurative.
Il consigliere della CPA
Massimo Bassani
Pubblichiamo gli accordi sottoscritti dalle OO.SS. in merito agli accordi del Fondo di Amministrazione in riferimento alle quote disponibili per l’anno 2016 e le quote per l’anno 2017
INCONTRO 4 DICEMBRE
All’incontro del 4 dicembre l’amministrazione ha proposto un accordo di interpretazione autentica dell’art. 14,comma 2 lettera K) del CCNI 2018, in quanto il testo del Contratto indicando il profilo amministrativo esclude gli altri profili specialistici. La bozza dell’amministrazione prevedeva l’estensione al profilo di consulente ed analista svolgendo attualmente le medesime attività del profilo amministrativo. La CGIL ha dichiarato la propria disponibilità a discutere dell’estensione della maggiorazione oraria partendo dagli analisti e consulenti, consapevoli che nelle sedi attualmente non sussiste alcuna differenza di attività lavorative tra questi profili e quello amministrativo, e per le ricadute che si determinerebbero nelle sedi territoriali a seguito di un’eventuale esclusione di un consistente numero di lavoratori dell’Istituto, oltre 3.500. Inoltre, a nostro avviso, tale estensione sarebbe stato elemento per far rientrare nel prossimo CCNI altri profili impegnati quotidianamente con l’utenza. Alla contrarietà della quasi totalità delle OO.SS. l’amministrazione ha ritirato la proposta dichiarando che verrà applicato quanto stabilito dall’art. 14.
Tutte le sigle sindacali hanno respinto invece la proposta dell’amministrazione di una nuova Posizione
Organizzativa “Responsabile dell’Agenzia Servizi Istituzionali” per la Filiale di Corigliano-Rossano
ipotizzando un’indennità annua di circa €. 15.000,00. La CGIL ha chiesto una discussione complessiva delle Posizioni Organizzative dichiarando l’indisponibilità a discutere di nuove Posizioni Organizzative e di relativi compensi fuori dalla contrattazione del CCNI 2020 e da un progetto complessivo di assetto dell’Istituto. In merito ai criteri di attribuzione degli incarichi di Posizione Organizzativa la proposta di ridurre il requisito dell’anzianità nei termini indicati dall’amministrazione, di 1 anno, risulta irricevibile da tutte le OO.SS.
L’amministrazione inoltre, ha comunicato che la proposta di modifica legislativa dell’Inps per risolvere il “mansionismo” dell’area B sta riscontrando degli ostacoli da parte del Ministero della Funzione Pubblica. Se così fosse, ci preoccupa molto che neppure il Presidente, con la sua influenza politica, riesca a dare una picconata alla Brunetta, e far ottenere finalmente il riconoscimento professionale ai lavoratori dell’Istituto, sancendo definitivamente l’impraticabilità dell’intervento del legislatore. L’unica strada ancora percorribile, quindi, rimare la nuova classificazione del personale a cui sta lavorando la commissione paritetica all’ARAN.
Nel corso dell’incontro, inoltre, abbiamo ribadito quanto contestato con il comunicato del medesimo giorno in merito alle assegnazioni temporanee dei neo assunti, dai colleghi di area B vincitori di concorso assegnati a sede diverse da quelle di servizio, alle L.104, all’art. 42 bis e ribadito la richiesta di un incontro per avere chiarezza e trasparenza sull’operato dell’amministrazione.
Infine in merito all’interpello per esperti di materia l’amministrazione ha precisato che essendo finalizzato alla docenza in aula è aperto al solo personale di area C.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse
Dr. M. Parisi
dgpersonalerisorse.dap@giustizia.it
Al Provveditore della Sardegna
pr.cagliari@giustizia.it
e p.c.
Al Direttore Ufficio relazioni sindacali DAP
relazionisindacali.dgpr.dap@giustizia.it
Al Direttore Casa di Reclusione di Isili
cr.isili@giustizia.it
Oggetto: Servizio Navetta personale in servizio C.R. Isili
Si fa seguito alla nota dell’ 8 agosto c.a. ( allegata) ,con la quale questa OS ha rappresentato il gra-
ve disagio che ha comportato la soppressione del servizio navetta per il personale in servizio pres-
so la CR di Isili , per rappresentare sconcerto e indignazione riguardo la problematica denunciata
che ad oggi ci risulta ancora non risolta né tantomeno abbiamo ricevuto notizie da parte di code-
sta amministrazione sia centrale e/o periferica, di una prossima soluzione.
L’assordante silenzio riguardo la criticità illustrata evidenzia una palese indifferenza ai bisogni
del personale delle funzioni centrali e della polizia penitenziaria; silenzio che risulta, inoltre, parti-
colarmente imbarazzante visto che tra il personale fruitore del servizio v i è un portatore di handi-
cap che essendo ipovedente ha difficoltà nel raggiungere il posto di lavoro.
Considerata la gravità della situazione che sta creando forte disagio ai lavoratori e ritenendo la
definizione della problematica evidenziata non ulte riormente procrastinabile, la FpCgil, ribadisce e
sollecita l’immediato urgente ripristino del servizio navetta.
In attesa di sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.
I coordinatori nazionali
Funzioni Centrali e Polizia Penitenziaria
Lina Lamonica Stefano Branchi