Pubblichiamo il Decreto e il relativo allegato delle dotazioni delle piante organiche, a firma del Capo del Corpo

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Cgil VVF e Conapo riguardo la mancanza di organici

Pubblichiamo l’informativa inviata dalla Direzione Centrale per la Formazione riguardo la suddivisione dei Poli didattici per l’inizio dell’88° corso AA.VV.F.

Pubblichiamo il decreto di rettifica della Direzione Centrale per le Risorse Umane nella quale rettifica la nomina in  ruolo dei Vigili del Fuoco dell’85° corso

Pubblichiamo il verbale di Accordo

Giovedì 12 dicembre a Roma in piazza Santi Apostoli dalle ore 10 alle ore 13 appuntamento per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.

[Da Cgil.it] – Cgil, Cisl, Uil confermano e ribadiscono il proprio giudizio in merito alla manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Apprezzano la disponibilità dimostrata dall’Esecutivo e la conseguente ripresa del dialogo e di una parte dei contenuti proposti dal governo, ma ritengono insufficienti le risorse che pure sono state messe in campo sui capitoli della piattaforma unitaria.
I risultati ottenuti sono il frutto sia dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza, avviate sin dallo scorso 9 febbraio, sia del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustive delle rivendicazioni unitarie.
Cgil, Cisl Uil ritengono che sia necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi.
A sostegno di queste rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma, sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def, Cgil, Cisl, Uil indicono una settimana di mobilitazione con iniziative nei territori e tre manifestazioni/assemblee nazionali aperte, che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Il 10 dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri.
Il 12 dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.
Il 17 dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.
Le tre manifestazioni/assemblee vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi dei rispettivi luoghi di lavoro e avanzeranno le proposte contenute nella piattaforma unitaria, e già discusse nelle assemblee dei lavoratori. Una modalità che vuole essere anche una strada per rendere protagonisti i lavoratori, i loro problemi, la loro capacità di proposta.

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OGGETTO: report incontri 26/11, 28/11 e 3/12 per il rinnovo del CCNL della sanità privata

Nell’ultima settimana è proseguito il confronto con Aiop ed Aris per il rinnovo del CCNL della sanità privata.

Nel corso della trattativa del 26 novembre sono stati definiti gli articoli sul tentativo di repechage, sull’assegnazione e trasferimento del lavoratore, sul riposo settimanale, sui congedi per la formazione, sul patrocinio legale del dipendente per fatti connessi all’espletamento dei compiti di ufficio e sui provvedimenti disciplinari.

In merito al tentativo di repechage, nella nuova formulazione abbiamo distinto chiaramente il caso della inidoneità temporanea da quella permanente stabilendo, in entrambi, che in caso di inabilità il lavoratore possa essere adibito in via temporanea – nel primo caso – o in via permanente – nel secondo – ove possibile prima a mansioni diverse appartenenti alla stessa categoria legale e contrattuale e, solo ove ciò non sia possibile, a categoria inferiore nel rispetto, in entrambi i casi, della garanzia del trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza.

Abbiamo introdotto il nuovo articolo sui congedi per la formazione non retribuiti, previsti dalla L. 53/2000 e per i quali la norma rinviava alla contrattazione collettiva l’individuazione delle modalita’ di fruizione, delle percentuali massime dei lavoratori che possono avvalersene e la disciplina delle ipotesi di differimento o di diniego all’esercizio di tale facoltà nonché la fissazione dei termini del preavviso per poterne fruire.

Per quanto riguarda il patrocinio legale del dipendente per fatti connessi all’espletamento dei compiti di ufficio, rispetto alla precedente formulazione è stata inserita la possibilità, per il lavoratore, di rinunciare alla difesa prestata a proprio carico dalla Struttura a favore della scelta di servirsi di un legale di fiducia, nel qual caso le spese resteranno a carico del dipendente.

Si segnala anche l’aggiornamento dell’articolo sui provvedimenti disciplinari.

Nelle giornate del 28 novembre e 3 dicembre le delegazioni trattanti si sono invece riunite, in forma ristretta e tecnica, per esaminare gli articoli sulla classificazione del personale al fine di valutare il necessario aggiornamento, alla luce degli anni trascorsi. Considerata la complessità dell’esame il lavoro proseguirà, sempre in sede tecnica il prossimo 10 dicembre, mentre il tavolo di trattativa è stato aggiornato alle giornate del 17 e 18 dicembre.

Come sempre continueremo a tenervi informati.
Cari saluti.

FP CGIL
Barbara Francavilla
CISL FP
Marianna Ferruzzi
UIL FPL
Maria Vittoria Gobbo

Al Direttore della
Direzione Generale Sistemi Informativi Territoriali
D.O.G.
Dott.ssa Alessandra Cataldi
segreteriaparticolare.dgsia@giustizia.it

e.p.c.
Capo D.A.P.
Dott. Francesco Basentini
capodipartimento.dap@giustizia.it

Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse
D.A.P.
Dott.Massimo Parisi
dgpersonalerisorse.dap@giustizia.it

Al Direttore dell’Ufficio I
Affari generali
S.I.P.
Dott.ssa Pierina Conte Falco
affarigenerali.dgpr.dap@giustizia.it

OGGETTO: Colonia Penale di Isili – Mancanza collegamento dat i e linea Internet.
Gent le Dott.ssa Cataldi,
sono pervenute a questa O.S numerose lamentele trasformatesi a volte in disperati appelli, da parte
del personale operante nella colonia Penale di Isili, sia delle Funzioni Centrali sia della Polizia Peni-
te nziaria, per il persistere dei cronici problemi relativi al funzionamento della linea dati, anche dopo
l’intervento della British Telecom, fatta intervenire tramite help desk.
Il degrado di tale linea ed in alcuni casi la sua totale assenza,
dalla documentazione in nostro possesso, è a Voi nota dal lontano 2007 ma mai nessuno si è adoperato in maniera incisiva per la risoluzione di tale problematica, se non con soluzioni tecniche momentanee che si sono rilevate dei palliativi insufficienti.
Trattasi di una situazione a dir poco spiacevole , che rende impossibile l’adempimento del compito
istituzionale a tutti i lavoratori della colonia penale impediti ad accedere tra l’altro, a tutte quelle
applicazioni informatiche come quella per l’uso della banca dati per il DNA o a Skype per i video
colloqui dei detenuti, resosi obbligatori per legge.
Pertanto, questa O.S. richiede un risolutivo ed urgente intervento finalizzato alla definizione della problematica esposta il cui procrastinarsi non può che determinare ulteriori  gravi disagi all’operatività della struttura penitenziaria
In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali  saluti.

Lina Lamonica
Coordinatrice Nazionale DAP-FC

IL CONFRONTO CON IL MINISTRO SULLA RIORGANIZZAZIONE,
IL PUNTO SUI LAVORI INSALUBRI E ACCORDO POC 2019

Nel riservarci le osservazioni complessive al nuovo impianto di riorganizzazione contenuto nello schema di DPCM consegnateci ieri, che modifica di molto l’impostazione della riforma Bonisoli, ci limitiamo ad una elencazione dei movimenti che determinano un pieno rientro nell’alveo della riforma Franceschini. Della quale vengono ripristinate le Commissioni Regionali di Controllo, i Segretariati su base regionale, i Poli regionali rinominati Direzioni Regionali dei Musei, ridimensionate le competenze del Segretariato Generale, reintrodotto il Servizio alla Demoetnoantropologia nella DG ABEAP, non istituita la DG Contratti, le cui competenze vengono succintamente attribuite al Segretariato Generale. Ritorna la DG Turismo, portandosi in dote tre Servizi.
Questo ritorno all’antico non ha impedito una profonda rivisitazione della struttura centrale e molti significativi interventi sul territorio. Ovvero la debole impostazione della riforma Bonisoli è servita a ridefinire le Direzioni Generali, tramite l’istituzione della nuova DG per la Sicurezza del Patrimonio Culturale e la nuova DG Creatività Contemporanea, che sostituisce la DG Arte . Nell’ambito delle DG esistenti la DG Biblioteche cede gli Istituti Culturali alla DG Educazione e Ricerca, mentre tutte le funzioni inerenti catalogazione e digitalizzazione vengono raggruppate sotto la direzione dell’Istituto Centrale per la Digitalizzazione, che viene istituito come Direzione Generale. Inoltre viene aggiunto un Servizio alla DG Cinema dedicato al tax credit.
Sul territorio:
Archivi e Soprintendenze Archivistico-Bibliografiche: diventa Direzione Generale l’Archivio Centrale dello Stato e vengono reintrodotte le Soprintendenze di Umbria e Basilicata.
Direzioni Regionali e Musei autonomi. La Direzione del Lazio si spacchetta in due: Roma e restante Regione.
Viene istituito il Museo autonomo del Vittoriano e di Palazzo Venezia, ripristinati il Parco dell’Appia Antica e la Galleria dell’Accademia, creati i Musei autonomi della Pinacoteca di Bologna, Matera, Palazzo Reale di Napoli, Parco Archeologico di Sibari e Museo Archeologico di Cagliari, che complessivamente portano a 39 i musei autonomi di prima e seconda fascia.
Soprintendenze Uniche:
Viene istituita la Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, con sede a Taranto, che dovrebbe avere anche la tutela del territorio, viene ripristinata la Soprintendenza per l’Etruria Meridionale, istituite nuove Soprintendenze in Lombardia, Liguria, Marche, Abruzzo e Calabria, tramite spacchettamenti delle attuali Soprintendenze che coprono le porzioni più vaste di territorio. Non vengono istituiti gli Uffici Esportazione.
Biblioteche: la Girolamini di Napoli diventa sede dirigenziale.
Come si può notare non è facile districarsi in questa nuova rimodulazione organizzativa e pertanto il giudizio non può che venire dopo una valutazione approfondita, anche in funzione delle osservazioni che ci sono state richieste dal Ministro Franceschini, e che non mancheremo di produrre. E non può che essere un giudizio articolato su una operazione che interviene sulle macrostrutture in modo complesso, sia laddove si rilevano elementi positivi rispetto alle soluzioni adottate che in relazione alle criticità, indipendenti dal giudizio complessivo sulla qualità della riforma, che permangono nell’impianto ampliando scelte organizzative che comportano fabbisogni complessi che attualmente e nel medio periodo la struttura ministeriale non è in grado di sostenere.
Ci attende peraltro una fase complicata di gestione della concreta organizzazione dei nuovi Uffici, ma deve essere chiaro preventivamente che per noi la via maestra è quella seguita in occasione della precedente riorganizzazione, con una gestione oculata della mobilità su base volontaria e senza forzature unilaterali.
Oltre a quanto sopra noi abbiamo chiesto al Ministro un confronto sul piano assunzioni, che inizia a registrare notevoli ritardi, nonostante l’incremento della dotazione dirigenziale di 25 unità, in relazione all’importanza che questo piano assume nel 2020, rispetto al trend di uscite, alla necessità di programmare correttamente i fabbisogni anche alla luce della creazione di questa nuove strutture ed al numero complessivo di assunzioni previste. Oltre che, naturalmente, programmare i passaggi di area del personale interno. In tale ambito abbiamo chiesto al Ministro un impegno alla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza questo mese e lui lo ha assicurato con l’impegno a sostenere un emendamento presentato al ddl stabilità 2020, che è all’esame del Senato.

Accordo POC 2019 e nuovo Contratto Integrativo
Nel comunicarvi che oggi abbiamo sottoscritto l’intesa per l’attribuzione delle POC 2019, che in sostanza, in attesa della revisione dei criteri prevista per il 2020, ricalca quello precedente, per cui ci richiamiamo integralmente alle osservazioni prodotte in occasione della sigla dell’accordo 2018 (reperibile al seguente link:
https://www.fpcgil.it/2019/10/09/mibact-comunicato-su-posizioni-organizzative-2019-e-2020/), vi informiamo che anche il confronto sul nuovo Contratto Integrativo è giunto alla sua fase finale, e che speriamo di arrivare alla sigla prima delle prossime festività natalizie.

Lavori insalubri: arriva la mobilitazione
L’ultima comunicazione, non certo per importanza, riguarda la vicenda dei lavori insalubri.
Anche in questo caso abbiamo chiesto al Ministro di affrontare il nodo politico che soggiace alla questione e abbiamo ottenuto l’impegno ad approfondire il dossier. Ma certo non possiamo sentirci soddisfatti per l’attuale stallo, dovuto essenzialmente all’esito interlocutorio dell’incontro tenutesi il 22 novembre scorso al Ministero del Lavoro, che sta determinando un prolungamento della sospensione nell’erogazione di questi benefici previdenziali, con danno ai lavoratori coinvolti . L’Amministrazione, nell’informarci su quanto sopra, ci ha comunicato di aver costituito un gruppo di lavoro tecnico che entro fine mese dovrà produrre una relazione da inviare a Ministero del Lavoro e INPS, che quantifica il numero dei lavoratori potenzialmente coinvolto e i costi relativi. Non è certo un problema con l’Amministrazione, che sta compiendo ragionevoli sforzi per risolvere il problema, quanto di una interpretazione burocratica di una normativa obsoleta, prodotta dall’INPS e che sembrerebbe avallata dallo stesso Ministero del Lavoro, almeno nella sua parte amministrativa. A noi sembrerebbe
più giusto aggiornare quella normativa, risalente scandalosamente ad un secolo esatto fa ed in
ogni caso in quella normativa ci sono sostanze insalubri normalmente utilizzate dai lavoratori del Mibact e nessuno ci può venire a dire, alla luce delle evoluzioni normative in materia di tutela della salute sul luogo di lavoro, che una sostanza insalubre fa male agli operai ma non produce effetti sui restauratori. Per questo servirebbe una nuova normativa sulle sostanze insalubri, richiesta peraltro a gran voce anche da altre Amministrazioni come il Ministero della Difesa, visto che ancora nessuno si è degnato di riconoscere come sostanza insalubre l’uranio impoverito. Nelle more va applicata l’attuale normativa, e si dovrebbe ragionare partendo dagli effetti che l’esposizione ad una sostanza insalubre può determinare su un lavoratore e non da chi deve essere il lavoratore.
Per questo per noi è giunta l’ora della mobilitazione: chiameremo i lavoratori alla protesta e la faremo
di fronte alle sedi che oggi negano il diritto alla tutela della salute. Nei prossimi giorni concorderemo
le iniziative con CISL e UIL, e vi comunicheremo le modalità con le quali articoleremo la mobilitazione
con l’auspicio di vedere una massiccia partecipazione dei lavoratori.

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

“Carenze da personale a risorse, serve intervenire subito. Ai Frentani assemblea nazionale”

“Il progetto dell’Ispettorato nazionale del lavoro sta miseramente naufragando: si è creata un’agenzia unica delle ispezioni ma senza realmente volerci investire risorse”. È la denuncia di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp e Confsal Unsa nel promuovere per venerdì 13 dicembre a Roma dalle ore 10 alle ore 13 un’assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inl presso il centro congressi Frentani in via dei Frentani 4.

I sindacati denunciano: “Carenza di risorse necessarie al superamento del ‘costo zero’; carenza di strumentazione; carenza di personale, in particolare personale amministrativo e ispettori tecnici, questi ultimi necessari per tornare a svolgere appieno la vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. Un insieme di cose che, aggiungono, “determina lo svilimento quotidiano della funzione sociale svolta da tutti i lavoratori dell’ispettorato”.

Secondo i sindacati, alla luce dei problemi che investono l’agenzia e il suo personale, “c’è il bisogno urgente di far comprendere alle forze politiche che va dato un segnale preciso e concreto ai lavoratori e vanno fatti investimenti per migliorare l’efficienza dei presidi della legalità sul territorio”. Appuntamento quindi a venerdì  per l’assemblea nazionale del personale dell’Inl, che vedrà la partecipazione di lavoratrici e lavoratori da tutto il paese: “Facciamo sentire la nostra voce per chiedere tutti assieme: dobbiamo far funzionare l’Inl, subito!”, concludono.

INL DEVE FUNZIONARE! ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PERSONALE

Era il 17 novembre 2017 quando in tutta Italia promuovemmo manifestazioni
sotto lo slogan “un venerdì nero contro il lavoro nero”. Obiettivo dei presìdi, che
si tennero sotto le Prefetture di tutta Italia, era quello di mettere l’INL nelle
condizioni di funzionare e farlo diventare sul serio un’Agenzia.
Da allora, troppo poco è cambiato e c’è ancora molto da fare. In particolare,
registriamo:
• Carenza di risorse necessarie al superamento del “costo zero”;
• Carenza di strumentazione;
• Carenza di personale, in particolare personale amministrativo e ispettori
tecnici, questi ultimi necessari per tornare a svolgere appieno la vigilanza
in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
TUTTO CIO’ DETERMINA LO SVILIMENTO QUOTIDIANO DELLA FUNZIONE
SOCIALE SVOLTA DA TUTTI I LAVORATORI DELL’ISPETTORATO.
Per questo, il progetto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sta miseramente
naufragando: il Governo ha inteso creare un’agenzia unica delle ispezioni senza
realmente volerci investire risorse.
Per questo, abbiamo urgente bisogno di far comprendere alle forze politiche
che va dato un segnale preciso e concreto ai lavoratori e vanno fatti
investimenti per migliorare l’efficienza dei presidi della legalità sul territorio.
PER QUESTO, INDICIAMO UNA GIORNATA DI ASSEMBLEA
NAZIONALE DEL PERSONALE DELL’INL, PER L’INTERA GIORNATA DI
VENERDÌ 13 DICEMBRE.
In quella giornata, dalle 10 alle 13, terremo a Roma un’assemblea nazionale dei lavoratori, presso il centro Congressi “Frentani” in via dei Frentani, 4.
L’invito è di partecipare numerosi, dagli uffici di tutta Italia.
Facciamo sentire la nostra voce per chiedere tutti assieme: dobbiamo far funzionare l’INL, subito!

Roma, 3 dicembre 2019

FP CGIL           CISL FP            UILPA            FLP           CONFIN-TESA FP       CONFSAL-UNSA
M. ARIANO   M. CAVO          B. DI CUIA    A. PICCOLI      N. MORGIA               V. DI BIASI

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro tenuto presso il Dipartimento relativo all’accordo integrativo finalizzato alla distribuzione delle risorse confluite sul Fondo di Amministrazione che interessano un residuo dell’anno 2016 e il 2017.

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