Comunicato
Si è svolto oggi il sesto incontro per il rinnovo del CCNL Fabbricerie 2018/2020. Si è trattato di un
incontro conclusivo. Dopo molti mesi si è raggiunto un accordo di massima che prevede: per la
parte economica fissa un aumento del 3,6% sul tabellare con decorrenze dal 1 gennaio di ciascun
anno con i seguenti valori: 0,9% nel 2018; 1,3% nel 2019; 1,4% nel 2020. Per il trattamento accessorio
è stato aumentato portandolo da 20 a 25 il valore dell’elemento minimo di garanzia destinato
alla contrattazione aziendale ed aggiornato lo 0,3% del monte salari 2012 al 2017. Per la parte
normativa si è proceduto ad adeguare gli articoli relativi ai contratti flessibili alle nuove norme del
DL “dignità”. È stata prevista la possibilità di fruire a ore dei permessi per motivi personali e ne è
stata regolamentata la casistica, rinviandone l’ulteriore definizione ai contratti decentrati. Abbiamo
regolamentato la questione della assenze per visite mediche. È stata chiarita la modalità di aggiornamento degli scatti di anzianità in caso di passaggio di livello. È stato introdotto un tetto massimo alle festività lavorabili, rinviando alla contrattazione integrativa la possibilità di ulteriore regolamentazione.
E’ stata poi ribadita la necessità di terminare i lavori della commissione tecnica sulla previdenza
al fine di giungere entro il 2020 alla individuazione di un fondo contrattuale per la previdenza
complementare. Si rende ora necessario convocare le assemblee sui posti di lavoro al fine di illustrare
più compiutamente il merito dell’accordo e procedere alla consultazione dei lavoratori.
p. la Fp Cgil Nazionale
Alessandro Purificato – Paolo Camardella
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo le funzioni dirigenziali disponibili per il personale operativo nel ruolo Direttivo e Dirigente
Al Ministro della Salute
On. Roberto SPERANZA
e, p.c. Al Capo di Gabinetto
Presidente Goffredo Zaccardi
Oggetto: Incontro del 25 novembre 2019.
On. Ministro,
nel ringraziarla per l’incontro svolto lo scorso 25 novembre, riteniamo opportuno approfondire più e meglio i temi che invero un po’ troppo frettolosamente sono state trattati nel corso della discussione con il tempo reso disponibile all rappresentanze sindacali.
Siamo infatti convinti che una serena interlocuzione con Lei e con i Suoi più stretti collaboratori non possa che essere proficua e condurre realmente a quella valorizzazione del capitale umane del Ministero della salute che lei auspica, e che certamente passa attraverso la pratica di una modalità di relazione più consona e partecipata anche tra le parti al Ministero, magari orientata all’ascolto delle istanze dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali piuttosto che all’assunzione di decisioni unilaterali che troppo spesso ormai denotano una gestione individualista dell’Amministrazione centrale.
Questi gli argomenti anticipati che intendiamo porre alla Sua attenzione in maniera compiuta:
a) L’assoluta necessità di implementare il Fondo Unico di Amministrazione del personale delle aree funzionali del Ministero, in una misura pari a 3.500.000 euro utilizzando l’analogo strumento normativo già utilizzato da altre Amministrazioni, intervenendo in modo sostanziale sulla timida richiesta formulata dalla Direzione del Personale che in altre occasioni si è certamente dimostrata più solerte;
b) L’assunzione di un congruo contingente di personale tecnico e amministrativo delle aree funzionali del Ministero, quantificato in un esistente piano straordinario di assunzioni messo a punto dall’Amministrazione e presentato al Dipartimento della Funzione Pubblica lo scorso anno, che consta di almeno 350 persone, 100 per la II^ area e 250 per la III^ area . Questo per evitare il sostanziale blocco delle rilevanti attività istituzionali affidate al nostro dicastero, come peraltro sta già
accadendo oggi negli Uffici periferici, in perenne stato di sofferenza per la grave carenza di personale, mezzi e strutture. Collegata alla precedente la richiesta di avviare le selezioni per le progressioni verticali per tutte le aree funzionali, al fine di conferire dignità e il riconoscimento del lavoro sempre garantito da quei dipendenti che pur appartenendo alla seconda area funzionale, svolgono da anni compiti di responsabilità per l’Amministrazione con importanti profili di rilevanza esterna;
c) La stabilizzazione del personale non medico operante negli ambulatori direttamente gestiti dal Ministero della salute per l’assistenza sanitaria e medico legale al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile rimasti ancora vincolati ad un rapporto di lavoro di tipo convenzionale che non gli consente di avere pieno accesso ai diritti stabiliti dalla normativa vigente e ai Contratti collettivi di lavoro. Sono Lavoratori a cui andrebbe finalmente riconosciuto ed integrato nel personale del Ministero della Salute.
d) Altra urgenza non più derogabile è quella di risolvere definitivamente la situazione afferente l’organizzazione degli uffici periferici e centrali, in particolare l’annosa questione relativa all’Ufficio X DGRPO, da conseguire quanto prima possibile attraverso la modifica del decreto Ministeriale istitutivo;
e) Per quanto riguarda la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Dirigenza, va rivista la situazione della dirigenza sanitaria che è stata mal rappresentata nel CCNL dirigenza funzioni centrali recentemente sottoscritto. Una possibilità è quella di risolvere in sede di contrattazione decentrata le principali problematiche del CCNL e di superare l’introduzione dell’orario di lavoro che non è compatibile con l’attività dirigenziale che si basa sulla definizione di obiettivi e risultati raggiunti e non sul tempo senza tenere conto delle specificità del Ministero. Chiediamo, inoltre, che venga rivista e affrontata la situazione di appiattimento degli incarichi attribuibili ai dirigenti sanitari – diversi dalle strutture semplici e complesse – determinata nel nuovo CCNL della dirigenza funzioni centrali, che non ha tenuto conto nella individuazione delle posizioni fisse degli incarichi professionali attualmente in essere al Ministero della Salute;
f) Relativamente alla dirigenza è necessaria una maggiore trasparenza nell’assegnazione degli incarichi con una maggiore valorizzazione delle professionalità interne, da anni impegnate in Amministrazione. Va risolta in sede di contrattazione la disparità di trattamento economico tra i diversi profili sanitari a parità di incarico dovuta al nuovo CCNL, che non è accettabile e va affrontata e superata, anche considerando la problematica legata ai colleghi della ex CRI;
g) Serve anche avviare un confronto serrato tra le parti per equiparare gli importi dell’Indennità di amministrazione a quella dei colleghi degli altri ministeri, in particolare di quelli del Ministero di Grazia e Giustizia e delle Agenzie fiscali, che fanno parte del nostro medesimo comparto di contrattazione. Usare entrate proprie, già generate dalle attività degli Uffici del Ministero per avviare la stabilizzazione dei fondi dell’art.7.
h) Va chiusa rapidamente la fase di studio del c.d. Lavoro Agile, per giungere, entro poche settimane, a proroga integrale dei progetti di Telelavoro in corso e non esauriti, affiancandovi, da inizio anno prossimo,
tale ulteriore istituto di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti in servizio.
i) Richiediamo l’impegno del Ministero a rilasciare al più presto il nulla osta necessario per l’iscrizione agli elenchi speciali ad esaurimento per quei lavoratori che svolgono da anni le funzioni di tecnico della prevenzione presso gli Uffici del Ministero, al fine di prevenire qualsiasi ipotesi di esercizio abusivo della professione e prendere gli opportuni contatti con il MIUR allo scopo di stabilire una convenzione e far conseguire alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero della Salute la laurea abilitante in Tecnico della prevenzione, dell’Ambiente e dei luoghi di lavoro.
Ci rendiamo perfettamente conto che i temi rimessi alla Sua attenzione in questa sede sono molti e tutti parimenti importanti, tuttavia le lavoratrici ed i lavoratori che rappresentiamo in questa amministrazione attendono da troppi anni ormai che la propria condizione lavorativa ed economica, come pure il diritto allo sviluppo della propria carriera professionale, diventi componente essenziale dell’esercizio di una politica seria e responsabile che intende porsi come obiettivo centrale il tema della tutela della salute dell’individuo, così come sancito dall’art. 32 della Costituzione repubblicana.
Mettiamoci subito al lavoro, signor Ministro, noi siamo pronti, disponga l’apertura di uno o più tavoli di confronto tra le parti per iniziare a discutere delle priorità che Le abbiamo indicato nell’ambito dell’incontro e che abbiamo inteso sviluppare nel presente intervento, e noi ci saremo.
Non c’é più tempo da perdere.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Il Segretario nazionale Il Segretario nazionale Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio Angelo Marinelli Andrea Bordini
LA POSTA IN GIOCO E’ TROPPO ALTA:
LETTERA APERTA AL PERSONALE DELLA CORTE
Le scriventi OO.SS. hanno avuto modo di rappresentare a tutto il personale non solo le problematiche emerse nell’ambito delle procedure di selezione delle “Alte professionalità” e delle PEO, ma anche le soluzioni via via proposte per porre rimedio alle criticità derivanti da scelte unilaterali dell’Amministrazione. E’ stato adottato un sistema di “selettività” basato su quiz molto distanti, quanto a complessità, dalla volontà espressa in sede di contrattazione dai firmatari dell’ipotesi di accordo del 26 luglio 2019. Queste OO.SS., unitariamente, hanno sempre manifestato ai vertici di Istituto le proprie perplessità e la necessità di una selettività che fosse più equa ed attenta possibile, senza penalizzazioni per le aspettative dei lavoratori. Nonostante le criticità legate alle prove selettive e le soluzioni proposte anche con la nota inviata in data 28 novembre (che si allega), continuiamo ad essere convinti che le riqualificazioni economiche siano una grande opportunità di crescita professionale ed economica per tutto il personale. Ribadiamo – e lo rivendicheremo con forza in sede contrattuale – l’assoluta necessità di una totale riqualificazione del personale entro e non oltre i prossimi due anni con le risorse che si renderanno disponibili potendo contare anche sui fondi derivanti dalla revisione regolamentare avviata con la delibera n. 82/2019 del Consiglio di Presidenza.
Ricordiamo a tutto il personale che solo con la grande determinazione delle scriventi OO.SS. si è giunti, in presenza di risorse disponibili molto esigue, ad esercitare pressione sul Vertice dell’Istituto affinché si procedesse all’incremento degli importi da destinare alle progressioni economiche, dando l’opportunità per la riqualificazione economica, nel 2019, del 50% del personale di tutte le fasce economiche, anziché dell’originario 34,50%. Queste sigle, pienamente consapevoli che gli accordi sottoscritti potranno e dovranno essere migliorati, ritengono inaccettabili le strumentalizzazioni basate sull’idea di “uno contro tutti”, improntate alla demagogia, con slogan che lungi dal voler costruire qualcosa di importante per il personale, rischiano piuttosto di accrescere la confusione e mettere i lavoratori gli uni contro gli altri. E’ bene ricordare che gli accordi per essere efficaci si sottoscrivono tra le parti nel rispetto delle norme e dei contratti e possono anche essere non firmati o criticati, ma ciò non autorizza nessuna rappresentanza a ingenerare illusioni o prospettare facili soluzioni non supportate da certezze normative solo per visibilità e/o per interessi di “bottega”, screditando chi ha invece assunto in maniera responsabile le decisioni nell’interesse dei lavoratori.
Non è questo il momento di fare propaganda per cercare consenso! Ai bastian contrari che sono solerti nel raccogliere le firme senza mai apporre la propria agli accordi e a chi, invece, firma smentendo con proprie interpretazioni fantasiose quanto sottoscritto, vorremmo ricordare che sono in gioco anche altre importantissime aspettative economiche, come ad esempio l’indennità incentivante per un importo lordo di € 5.000 annue pro capite in favore di tutto il personale che partecipa ai progetti attivati presso ogni ufficio, o altri i benefici economici (sussidi, convenzioni sanitarie, convenzione Consip 7 per la telefonia mobile, ecc.).
Se a causa di una attenta “regia” di destabilizzazione e delegittimazione delle parti sarà invece rimesso tutto in discussione, se si perderanno grandi opportunità, il PERSONALE DELLA CORTE dovrà necessariamente chiedersi di chi sarà la colpa e rivolgersi a coloro che stanno facendo tutto questo solo per ottenere qualche iscritto o qualche voto in più.
NOI CONTINUIAMO A RIMBOCCARCI LE MANICHE STANDO DALLA PARTE DEL PERSONALE “SENZA SE E SENZA MA”, CONDIVIDIDENDONE LE DIFFICOLTA’ E CERCANDO DI RISOLVERE I PROBLEMI CON IMPEGNO E DEDIZIONE A VANTAGGIO
DI TUTTI I LAVORATORI DELL’ISTITUTO
Roma, 2 dicembre 2019
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti
Progressioni economiche
“Non è poco lo sconcerto, il disappunto fra le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente alle prese con le domande per le procedure selettive per l’attribuzione delle posizioni eco-nomiche.
A fronte delle lacunose, scarne informazioni sui titoli validi, e in assenza di qualsiasi indicazione sul valore che una misteriosa commissione vorrà loro attribuire, ci si af-fanna a rintracciare nella memoria e nei propri fascicoli qualsiasi elemento – un atte-stato, una lettera di attribuzione di incarico, il verbale di una commissione– che possa convincere i futuri valutatori, probabilmente ignari di quel che si fa ogni giorno in ognuno dei nostri uffici, del nostro meritare più di altri, o quanto meno ci faccia spe-rare di non finire penalizzati, schiacciati dalla mole dei titoli altrui.
Si concorre, fra rassegnazione speranza e un pizzico di cinismo, sapendo che i passaggi non saranno possibili per almeno un altr’anno, mettendo in conto che il caso, la for-tuna, l’arbitrio, il privilegio, la furbizia contribuiranno alla formazione delle graduato-rie almeno quanto capacità e merito, pur di non essere tagliati fuori da quella che potrebbe rivelarsi una remota possibilità, per molti l’ultima prima del pensionamento, di migliorare la propria condizione salariale.
Questa lotteria dai premi incerti è l’esito poco brillante – da noi non condiviso – di una vertenza sindacale…………….”.
Questo scriveva la FP CGIL nel dicembre 2014 a proposito delle procedure per la pro-gressione economica allora in corso. Non ci sembra vada meglio questa volta: all’in-certezza sui criteri di valutazione, che fa temere l’arbitrio, si sono aggiunti ostacoli “tecnici”, se non insormontabili impedimenti. Non è dato proporsi per i passaggi se il proprio nome non è fra quelli ammessi dall’applicativo. Non puoi vantare un’anzianità che non sia conforme ai criteri che il sistema riconosce, altrimenti il dato viene re-spinto e se non lo adegui devi rinunciare a presentare domanda perché l’applicativo non ti lascia procedere. Quanto al criterio relativo all’anzianità nella categoria, tocca accettare quello che, a cose fatte, il Direttore Generale “propone” alle OO.SS. firma-tarie di condividere: vale solo se maturata in ENAC. Il “perché” non è dato sapere, mai discusso e nemmeno illustrato durante il confronto tra le parti.
E che dire del link accessibile da fuori ufficio? Saranno altrettanto accessibili il proprio fascicolo personale, GEDOC, gli archivi cartacei dove forse si annida qualche utile carta? E ancora: da cosa è data l’ufficialità degli incarichi, dal fatto che siano registrati in GEDOC? Dalla natura dell’incarico? Forse può andar bene far protocollare oggi una mail ricevuta mesi fa, se ci assegnava un incarico di qualche tipo; nel dubbio conviene provarci…
Sembrava un’impresa impossibile ma, con un po’ d’ingegno, si è riusciti a far peggio del 2014!
Chiediamo, per tutelare i diritti e le aspettative di tutti, che l’Ente:
– chiarisca in dettaglio quali sono i titoli ammissibili, dando a tutti la possibilità di produrli in tempo;
– accolga, per una successiva valutazione, le domande presentate con altri canali dai “respinti” dall’applicativo;
– proroghi la scadenza per gli assenti, o permetta loro di integrare la domanda in un secondo momento.
Roma, 29 novembre 2019
p. la FP-CGIL ENAC
Maurizio Barberis
Pubblichiamo la convocazione con il Sottosegretario
Pubblichiamo l’ipotesi di accordo per la distribuzione del fondo risorse decentrate 2019.
Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito all’aggiornamento dell’aspirazione di trasferimento di mobilità per il personale iscritto nel ruolo di Vigile del fuoco non specialista
Pubblichiamo il Decreto Ministeriale ed il relativo allegato, riguardo la distribuzione organici.
Sul mancato coinvolgimento e partecipazione del personale del Corpo nelle operazioni di soccorso svoltesi a mare e a terra a seguito del naufragio avvenuto sulle coste siciliane in data 23 novembre 2019, come già evidenziato dalle OO.SS territoriali, pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF nella quale chiedono i motivi di tale scelta
Comunicato unitario relativo alla riunione presso il Ministero del Lavoro sulla Disciplina del Rapporto di Lavoro dei dipendenti delle Ambasciate, Consolati, Legazioni, Istituti culturali ed Organismi Internazionali.
Vi informiamo inoltre che insieme alla CGIL stiamo cercando di predisporre un emendamento che permetta una dilazione dei pagamenti per i lavoratori che abbiano accumulato più di una annualità di irpef arretrata. Ci stiamo muovendo su molti fronti in quanto coscienti della gravissima situazione in cui versano molti lavoratori per far fronte all’arretrato di pagamento.
Vi terremo informati sugli sviluppi
Nicoletta Grieco
Pubblichiamo la nota di rinvio della convocazione per l’organizzazione settore cinofilo