Pubblichiamo il decreto sull’inquadramento emanato dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane per il personale del CNVVF

Il punto sulla stato della trattativa e le proposte del sindacato

Per i tatticismi di Aran e di alcuni sindacati autonomi, si è persa l’occasione di rinnovare, dopo ormai dieci anni di blocco, anche il Contratto dei Dirigenti e dei Professionisti delle Funzioni Centrali, oltre quello dei medici del Servizio Sanitario Nazionale”. A fare il punto sullo stato delle trattative è il segretario nazionale della Fp Cgil, Florindo Oliverio, aggiungendo che: “Una responsabilità che non sentiamo nostra perché è da oltre un anno che ribadiamo la necessità di un rinnovo contrattuale che riconosca il valore di una dirigenza pubblica, che sappia distinguersi per managerialità e non per il grado di fedeltà al potere politico, e restituisca dignità ai professionisti degli enti pubblici nel rispetto della propria deontologia professionale”.

Così non è stato, fa sapere Oliverio: “Il presidente Gasparrini è arrivato al termine del suo mandato in Aran non riuscendo a costruire, con le parti sindacali che più tengono al miglioramento delle amministrazioni pubbliche e all’adeguato riconoscimento di quanti possono concretamente contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, un contratto collettivo senza rincorrere le chimere di chi vuole, per interessi di bottega, solo accaparrarsi fette più grosse di risorse (poche) destinate all’insieme della categoria. Per questo è stato vano anche il tentativo in extremis una settimana fa. Ma è bene, anche per chi assumerà la presidenza dell’Aran nei prossimi giorni, ribadire le posizioni fin qui espresse dalla Funzione Pubblica Cgil, in questi lunghi mesi di trattativa inconcludente”.

Tra i punti, Oliverio sottolinea: “Innanzitutto chiediamo un sistema di relazioni sindacali che restituisca alle rappresentanze sindacali il potere di tutelare e valorizzare il lavoro di dirigenti e professionisti, in ogni amministrazione dello stato, nelle agenzie fiscali e negli enti pubblici non economici, non solo sulle materie che riguardano il rapporto di lavoro ma anche su tutto ciò che, riguardando l’organizzazione del lavoro e dei servizi, condiziona il concreto svolgersi della funzione dirigente e dei professionisti, dai criteri per il conferimento e revoca degli incarichi alle procedure di mobilità. Per questo chiediamo, oltre gli istituti dell’informazione, del confronto e della contrattazione, di istituire un organismo paritetico, in ogni amministrazione, che estenda la partecipazione delle rappresentanze alle scelte organizzative, esercitando anche un compito di proposta per il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi”.

Inoltre, aggiunge, “chiediamo di permettere anche a dirigenti e professionisti di scegliersi i propri rappresentanti con libere elezioni e così determinare, assieme al dato associativo, la reale e trasparente certificazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali. Abbiamo poi chiesto di introdurre una norma finalizzata ad estendere anche a dirigenti e professionisti l’accesso alla previdenza complementare e al welfare contrattuale. Relativamente ai dirigenti abbiamo poi sollecitato l’assicurare, con una clausola di salvaguardia, il mantenimento della retribuzione in godimento per quanti passano ad incarico di minore graduazione non per valutazione negativa ma per riorganizzazione dei servizi, almeno fino al termine della durata prevista dal precedente incarico. Così come abbiamo chiesto di stabilire il mantenimento dell’indennità in godimento anche nel caso in cui, per responsabilità dell’amministrazione, vi sia un ritardo nel rinnovo dell’incarico”.

Quanto alla dirigenza delle professioni sanitarie del Ministero della Salute e dell’Aifa, osserva ancora, “abbiamo dichiarato la nostra contrarietà a prevedere l’orario di lavoro a 38 ore settimanali (unico vero risultato ottenuto fin qui dai sindacati autonomi dei medici) e ad ogni istituto ad esso collegato. Il ‘debito orario’, infatti, snatura la funzione dirigente, che deve essere legata al raggiungimento degli obiettivi assegnati, in un’amministrazione moderna che vuole misurarsi con il management dell’impresa privata. Sapendo peraltro che la peculiarità del management pubblico dovrebbe essere finalizzata al raggiungimento di obiettivi che direttamente dipendono dal bene comune rappresentato dalla missione istituzionale dell’amministrazione. Di ben altro hanno invece bisogno i dirigenti del Ministero della Salute come superare definitivamente la disparità di trattamento oggi esistente, tra dirigenti assunti prima e dopo il 2004 o tra le professioni sanitarie, non giustificata dalla graduazione degli incarichi”. Infine, ultima questione, “relativamente ai professionisti ribadiamo la necessità di introdurre nel disciplinare il riferimento al codice deontologico e alla normazione ordinistica mentre attendiamo risposte concrete sia per il superamento del blocco al passaggio all’inquadramento di livello superiore sia per ridurre la differenza retributiva oggi esistente tra due livelli di inquadramento, che si giustificano solo per un vincolo normativo ma non per l’effettivo scarto di responsabilità”.

“Ciò che più ha impressionato di questi lunghi mesi di attesa del termine dei balletti tra Aran e Organizzazioni autonome è l’incomprensibile ritrosia a parlare di cifre e numeri. Non una ipotesi di nuova tabella retributiva è stata resa nota dall’Aran in oltre un anno di confronto. Finora abbiamo solo l’indicazione della Ragioneria dello Stato, che ha tradotto l’impegno del precedente governo con Cgil Cisl Uil nell’accordo del 30 novembre 2016, in aumenti medi mensili pari al 3,48% a regime nel 2018. Sappia il nuovo presidente dell’Aran che, a maggior ragione dopo il Ccnl per i dirigenti del Ssn e a 2019 ormai avanzato, la partita per il Contratto nazionale dell’Area dei Dirigenti e dei Professionisti delle Funzioni Centrali non potrà chiudersi con poco più di 200 euro a regime, magari divisi tra tutte le voci retributive”, conclude Oliverio.

COMUNICATO

Il giorno 24 u.s. è stato firmato dalle OO.SS. firmatari del CCNL il protocollo di intesa per l’avvio di
un progetto pilota di “lavoro agile”. Pur tuttavia abbiamo sottolineato ed evidenziato, a nostro parere,
una serie di perplessità e punti critici riassunti nella nota a verbale annessa al protocollo. Abbiamo
ritenuto, quindi, di siglare l’accordo nonostante che lo stesso non fosse pienamente soddisfacente
poiché crediamo che questo nuovo istituto flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato
trovi, a regime, giusta applicazione anche nella nostra Amministrazione, storicamente restia
ad accettare le novità inerenti il mondo del lavoro pubblico.
Nella stessa giornata con un preavviso di circa 48 ore, l’Amministrazione ha integrato al precedente
o.d.g. la contrattazione per gli sviluppi economici all’interno delle aree per l’anno 2019, presentandoci
due proposte di intesa. Considerato che la materia necessita un ulteriore approfondimento
visto i tempi assolutamente insufficiente ad elaborare una propria proposta, le OO.SS. unitariamente
hanno ritenuto di rinviare ai primi di settembre la discussione. Ciononostante questa O.S.
ha ribadito la propria netta contrarietà alla riproposizione dei criteri che hanno caratterizzato le precedenti
selezioni e che tanto malcontento hanno raccolto tra i lavoratori e lavoratrici di tutte le sedi,
ed ha invitato l’Amministrazione a presentare, proprio all’inizio di settembre, una propria proposta
di contratto integrativo di amministrazione che contenga nuovi criteri di selezione conformi ed in linea
con i CCNL e che hanno trovato giusta corrispondenza in altre amministrazioni dello stato.
Vi terremo costantemente aggiornati della situazione.
Si allega protocollo di intesa con nota a verbale e le proposte dell’amministrazioni sulla riqualificazione
2019.

Il Coordinatore Nazionale Fp CGIL Avvocatura Stato
Vincenzo Malatesta

A seguito dell’informativa della Direzione Centrale per la Formazione sul seminario ADR per personale autista VF  pubblichiamo la nota inviata ai vertici dell’Amministrazione.

Ancora una volta la Direzione Centrale per la Formazione crea figli e figliastri. Una formazione ad personam, per pochi eletti,  rimaniamo atterriti dall’atteggiamento del Dirigente il quale dimostra di non avere nessuna intenzione di migliorare una formazione deficitaria e clientelare, che pensa a sfornare solo numeri, senza alcuna regola, programmazione e soprattutto non curante del Tavolo Tecnico della Formazione unico strumento contrattuale formalmente autorizzato dal Capo Dipartimento per affrontare e discutere in maniera trasparente e seriamente della formazione

Nel condividere con tutti voi i successi di un rinnovo contrattuale che nelle innovazioni introdotte
rappresenta un grande risultato di tutta la Fp Cgil che nei mesi è riuscita a contrastare l’ostruzionismo
propagandistico di alcuni sindacati di categoria, vi inviamo un elaborato tecnico sull’ipotesi di
contratto dei Dirigenti del SSN che auspichiamo vi permetta di comprendere meglio il testo originario
nelle more della preparazione del testo unico.
Per semplificazione e per chiarezza, abbiamo diviso il lavoro in una parte economica ed una normativa.
Nel precisare che dalla seconda metà di Agosto siamo a disposizioni per le assemblee previste
nella fase di consultazione, rimaniamo a disposizioni per eventuali chiarimenti utili alla massima
condivisione e comprensione.

La Delegazione trattante
Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN

Norma Sardella
Francesco Palmeggiani
Guglielmo Lanza
Renato Costa
Vittorio Dalmastri
Andrea Filippi

Firmato l’accordo sui passaggi 2019

Ieri, dopo un serrato confronto, le OO.SS. che hanno sottoscritto il CCNL Funzioni Centrali, hanno firmato l’accordo sui criteri per le procedure di passaggio di fascia economica anno 2019, concludendo così, nell’arco di quattro anni, l’iter che ha consentito una progressione economica a tutti i dipendenti dell’Agenzia.
Questa ultima procedura riguarderà, come noto, 2.560 colleghi, con un impegno di spesa di 5.100.000 euro. Potranno partecipare alla procedura i colleghi, in servizio al 31 dicembre 2018, con una permanenza nella fascia di provenienza di più di due anni. Saranno valutati: la esperienza professionale, gli incarichi di servizio e, per la prima volta, la performance individuale dei due anni precedenti. Il punteggio totale è stato stabilito in 28 punti; analogo punteggio è peraltro stabilito per i titoli di studio.
Il confronto è stato serrato proprio per le perplessità di tutte le OO.SS. sulle modalità di introduzione della valutazione della performance individuale (pur con l’attribuzione di un massimo di 3 punti) che integra i precedenti incarichi di servizio anch’essi oggetto di discussione e perplessità.
Inserire oggi un datato strumento valutativo – a posteriori – potrebbe creare incomprensioni anche se per ragioni legate alnumero dei partecipanti – non sarà in alcun modo elemento di esclusione dalla procedura.
Tuttavia a conclusione del confronto, tutte le OO.SS., stanti i vincoli normativi che impongono la introduzione di tale elemento nonchè per il rischio concreto del blocco della procedura da parte della Funzione Pubblica, hanno alla fine valutato di sottoscrivere l’accordo. Ciò è stato possibile peraltro per le modifiche alla proposta originaria e per gli impegni assunti e concordati con l’Agenzia:
– la notifica della valutazione individuale 2017/2018 avverrà nel corso del mese di settembre per consentire a tutti i partecipanti, nei tempi previsti e comunque non oltre ottobre, di proporre eventuale istanza di revisione e per rispettare, nel contempo, la data del 31 dicembre 2019 per la pubblicazione delle graduatorie;
– i punteggi, fino ad un massimo di 3, sono stati suddivisi in quattro blocchi, riferiti alle diverse attribuzioni individuali;
– l’Agenzia si è impegnata ad avviare subito (con una convocazione del Comitato Paritetico il prossimo 30 luglio) il confronto sul Contratto Integrativo, nel cui ambito sarà affrontata in prima battuta propria la definizione dei criteri di attribuzione della valutazione individuale e delle connesse forme di partecipazione del personale.
In conclusione l’Agenzia ha informato le OO.SS. che è stata firmata dal Direttore l’autorizzazione al Telelavoro delocalizzato per 11 colleghi e che è in fase di sottoscrizione il Bando per la assunzione di 40 Chimici.
Infine l’Agenzia ha comunicato che gli arretrati riferiti ai passaggi di fascia con decorrenza 1 gennaio 2018, saranno con ogni probabilità erogati con il mese di agosto.

Roma 24 luglio 2019

 

 FPCGIL            CISLFP               UILPA              CONFSAL/Unsa                    FLP
Iervolino            Fanfani             Procopio                     Veltri             Cefalo/Sperandini

Fuori dal Decreto sicurezza le misure di sostegno a salari, organici e previdenza.
Sindacato pronto alla sciopero: “Salvini e gli altri non indossino più le nostre divise”.

La nostra denuncia in un articolo de ‘La Repubblica’ di domenica 28 luglio 2019.

SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA ACCORDI FRD 2018 E PEO 2019

Oggi, venerdì 26 luglio 2019, le scriventi Organizzazioni Sindacali, hanno sottoscritto in via definitiva gli accordi del Fondo Risorse Decentrate 2018 e delle Progressioni Economiche Orizzontali (PEO) 2019.
Dopo molti mesi di incontri, e la successiva certificazione da parte del Collegio dei Revisori interno, finalmente diventano operativi entrambi gli accordi, con l’attivazione, non prima di settembre p.v., delle procedure di liquidazione della Performance Organizzativa (ex premio di produttività collettiva) e della Performance Individuale di Base, per quanto riguarda la sottoscrizione inerente al Fondo 2018.
Contestualmente, siamo stati informati che:
– nei primi giorni di agosto saranno liquidati i sussidi;
– ad agosto, in favore dei diretti interessati, si procederà all’adeguamento stipendiale ai sensi della L. 1345/1961 (assegno pensionabile);
– sono in corso di definizione le procedure per la liquidazione dei progetti di produttività del FUA 2016.
Circa le Progressioni Economiche Orizzontali, queste sigle, con l’intesa delle rispettive Federazioni, continueranno ad impegnarsi affinché siano ulteriormente incrementate le risorse ad esse destinate già a partire dall’anno in corso.
Solo grazie all’azione unitaria e alla determinazione di queste OO.SS. si è addivenuti alla conclusione delle trattative, con la sottoscrizione di accordi che realizzano le richieste dei lavoratori e in merito alle quali non si è fatto mai alcun passo indietro.
L’unitarietà e la fermezza hanno pagato.
OBIETTIVI CENTRATI!
E non finisce qui…

S. Di Folco             F. Amidani              U. Cafiero          A. Benedetti          F. Stefanangeli

                                                           PASSI IN AVANTI

Nella giornata del 23 luglio si è chiusa la discussione sugli accordi relativi ai criteri per le
progressioni economiche all’introduzione del welfare integrativo, previsti dal CCNI 2018. È
bene ricordare che, solo grazie alla lunga e laboriosa trattativa sul CCNI e alla firma dello
stesso, si è riusciti a raggiungere questi risultati. Ci fa piacere che ora se ne accorgano
anche altri …
Abbiamo sottoscritto un accordo sulle progressioni economiche – il cui testo
definitivo trovate in allegato –, che dovrebbe finalmente consentire di chiudere il percorso
avviato circa dieci anni fa. L’accordo prevede che vi siano circa 1.650 passaggi economici
distribuiti su varie fasce economiche e contiene anche una dichiarazione congiunta con cui
le parti si impegnano a valutare un nuovo accordo per ulteriori progressioni già dal 2020,
compatibilmente con le risorse stanziate. Nella stessa giornata, l’Amministrazione ci ha
informato che è stato raggiunto un accordo transattivo che chiuderà definitivamente
l’annosa questione originata dalla sentenza del tribunale di Cagliari.
Si è successivamente siglato anche un accordo – sempre in allegato – che reintroduce
forme di sussidi ai colleghi più bisognosi per una serie di spese sostenute,
prevedendo due fasce: ai colleghi con un ISEE fino a 13.000 € potrà essere rimborsato
fino al 100% di quanto richiesto, mentre ai colleghi con un ISEE fino a 18.000 € annui,
potrà essere rimborsato fino al 60% di quanto richiesto. Riteniamo importante aver
reintrodotto questa forma di assistenza.
Abbiamo affrontato anche l’argomento dei profili professionali ed abbiamo ribadito con
forza all’Amministrazione che è tornata indietro sulla previsione di profili specialistici,
nonostante vi siano specifiche previsioni legislative e nonostante la volontà espressa di
professionalizzare e specializzare il proprio personale. La discussione è stata rinviata a
settembre, per discuterne direttamente coi vertici.
Nel pomeriggio la discussione è proseguita sul sistema incentivante al personale
ispettivo: l’Amministrazione ha finalmente presentato una proposta – in allegato –
maggiormente in linea con le aspettative dei dipendenti e con le nostre ripetute richieste,
prevedendo delle indennità giornaliere fisse per il personale ispettivo – rapportate al
numero di giornate effettivamente dedicate all’attività ispettiva, in servizio esterno ovvero
in ufficio – e delle indennità mensili destinate alla disponibilità a trasportare terzi o a farsi
trasportare e alla disponibilità a svolgere attività ispettive in orario serale, notturno ovvero
in giorni festivi e prefestivi.
Un’ulteriore indennità è prevista per i responsabili di processo e di team della vigilanza,
compatibile – ma non cumulabile – con le giornate dedicate all’effettiva attività ispettiva.
Una parte delle somme andrà all’impiego di risorse strumentali e un’altra andrà alle
pratiche ispettive di maggiore complessità, sulla base di indicazioni provenienti dal Centro.
Abbiamo certamente apprezzato il lavoro svolto dall’Amministrazione, ma – anche alla
luce di quanto abbiamo previsto nel CCNI, in relazione alla creazione di un sistema
indennitario per i titolari di posizione organizzativa e chi svolge attività implicanti particolari
responsabilità – abbiamo altresì evidenziato la necessità di ampliare questa discussione a
tutti i titolari di incarichi e alle altre figure con responsabilità, come chi rappresenta
l’Amministrazione in giudizio ed altro personale non ispettivo, ovviamente. Diventa, perciò,
urgente aprire al più presto una discussione anche sui criteri di distribuzione del fondo di
spese di lite e sul modo in cui poter garantire una più ampia partecipazione di tutto il
personale alle diverse fonti di cui dispone l’INL.

 

 

FP CGIL                          CISL FP                        UIL PA
Matteo Ariano                Michele Cavo                 Bruno Di Cuia

Serve urgentemente ripristinare l’ Osservatorio bilaterale per le politiche sulla sicurezza sul lavoro e sanitaria, quanto accaduto al Comando di Roma, riaccende la problematica, che di fatto non è mai stata affrontata adeguatamente dall’ Amministrazione, sulla sicurezza, prevenzione e tutela sulla salute del personale del CNVVF.

 

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF sull’increscioso accadimento riguardo il distacco per morosità dell’erogazione del gas, che oltre a portare disagio per il personale e gli utenti della sede, manca di totale rispetto per la salute e sicurezza del personale.

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