Donne della Polizia Penitenziaria in netta minoranza, con pochi posti disponibili nei concorsi, escluse dai percorsi di carriera. Cosa vuol dire essere donne poliziotte, in un ambiente da sempre maschile
17 giugno 2019 – Donne poliziotte. Un accostamento che a molti ancora suona strano. Una percezione fuorviante ma comune che si ripercuote sul lavoro di donne in divisa che si ritrovano a fare i conti con un ambiente maschile e maschilista.
Luoghi comuni e pregiudizi che ancor più si riversano su quelle donne che, in un carcere, assumono ruoli di comando. È il caso di Manuela Federico, Comandante della Polizia Penitenziaria del Carcere di San Vittore, a Milano, da dodici anni. Manuela ci ha raccontato la sua esperienza.
A TUTTO IL PERSONALE
CONI – SPORT E SALUTE S.p.A. – FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI
A seguito della richiesta d’incontro avanzata dalle scriventi OO.SS, il 15 luglio si è svolta a Roma
la riunione con l’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Ing. Rocco Sabelli insieme al Direttore
delle Risorse Umane, dott. Riccardo Meloni.
Sì è trattato di un confronto preliminare a fronte delle importanti novità che hanno investito l’intero
sistema sportivo istituzionale, Coni e Federazioni Sportive Nazionali, oggetto di una complessa ed
articolata fase di trasformazione.
A tal proposito, l’ing. Sabelli ha illustrato quali potranno essere, in linea generale, i futuri indirizzi
operativi di Sport e Salute, così come descritti nei richiamati provvedimenti legislativi di questo ultimo
anno che hanno dotato la neonata società di nuove risorse e di nuovi obiettivi; obiettivi che saranno
oggetto di approfondimento nei prossimi incontri.
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato con forza la necessità di proseguire il consolidamento
di un sistema di relazioni sindacali forte e partecipativo, orientato a ricercare e costruire soluzioni
per tutti i lavoratori coinvolti nei processi di trasformazione che verranno, grazie agli istituti del
Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori dipendenti di Sport e Salute e delle Federazioni Sportive
Nazionali.
Un’occasione preziosa sarà proprio l’apertura di quei tavoli di rinnovo dei CCNL dei dipendenti e
dei dirigenti del comparto sportivo che sono ormai scaduti da un anno e mezzo.
Questo primo incontro delle Organizzazioni Sindacali con i vertici di Sport e Salute è stato solo il
primo passo per la riapertura dei tavoli di confronto necessari a garantire la massima trasparenza e
funzionalità ad un mondo, quello sportivo istituzionale, che ha sempre dimostrato di saper sfruttare
al meglio le soluzioni trovate sui tavoli contrattuali; soluzioni che hanno garantito stabilità ed efficienza proprio nelle fasi di grande cambiamento.
Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP
Quinti Bruni Liberati Carola
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Al Ministro della Salute
On.le Giulia Grillo
Al Capo di Gabinetto
Dott. Guido Carpani
Al Direttore della Direzione generale delle
professioni sanitarie e delle risorse umane
del Servizio Sanitario Nazionale
Dott.ssa Rossana Ugenti
Oggetto: sollecito incontro istituzione profilo professionale Autista Soccorritore
Egregio Ministro,
le scriventi Organizzazioni Sindacali, non avendo ricevuto risposta alla richiesta inviata in
data 27 febbraio 2019, sollecitano un incontro per discutere le problematiche urgenti legate
all’istituzione della figura professionale dell’Autista Soccorritore.
Riteniamo che la questione vada affrontata nel più breve tempo possibile, in quanto il
protrarsi delle tempistiche danneggia sia il sistema di emergenza/urgenza attivo sul territorio sia
gli operatori che ne fanno parte.
Mentre la Conferenza delle Regioni ha intavolato con noi un percorso di confronto, non
abbiamo registrato la stessa disponibilità da parte del Ministero, organo che al contrario
dovrebbe porvi la massima priorità per assicurare all’Autista Soccorritore un percorso formativo
omogeneo, al di là dei singoli modelli organizzativi regionali.
In quanto Organizzazioni Sindacali, ci interessa migliorare la qualità e la sicurezza dei
servizi di emergenza/urgenza e tale obbiettivo non può prescindere da una formazione
finalizzata a conferire le medesime competenze a tutti i lavoratori operanti in qualsiasi ambito,
pubblico, privato e di volontariato.
Pertanto, al fine di garantire a tutti i cittadini servizi di qualità, siamo a sollecitare
affinchè sia fissato al più presto l’incontro in oggetto.
Cordiali Saluti
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Gianluca Mezzadri Marianna Ferruzzi Mariavittoria Gobbo
Nel pomeriggio di oggi c’è stato il tentativo di raffreddamento a seguito dello stato di agitazione indetto dalle OO.SS. Confederali, il 27 Giugno 2019
Le parole del Sottosegretario Candiani e del Capo del Corpo Dattilo non hanno soddisfatto le richieste avanzate; troppe chiacchiere, servono risorse economiche che a quanto pare non ci sono.
Alle promesse di oggi devono seguire fatti concreti per il bene del CNVVF.
Cgil Cisl e Uil VVF non conciliano e preparano iniziative di lotta
Il CCNL delle Funzioni Centrali ha introdotto, tra le varie novità, le ferie solidali, già presenti – con buonissimi risultati – nel privato. Si tratta di un istituto proveniente dalla legislazione francese, a sua volta scaturita dal caso di un padre che aveva esaurito tutte le ferie e i permessi per assistere il figlio undicenne, malato terminale di cancro. A seguito di accordo aziendale, gli altri dipendenti decisero di donargli una parte delle loro ferie, così da potergli permettere di assistere il figlio.
Da noi, l’istituto è regolamentato dall’art. 30 del CCNL, per cui basterebbe una circolare dell’INL con cui vengono date indicazioni agli uffici periferici su come gestirlo, inviando la relativa modulistica.
Tuttavia, nonostante altre Amministrazioni – quali ANPAL e Ministero del Lavoro, ad esempio – abbiano già emanato circolari in tal senso, tutto sembra tacere, per ora, da INL.
Come per l’ulteriore flessibilità dell’orario di lavoro – prevista dall’art. 26 comma 4 del CCNL – pare si intenda aspettare la certificazione del CCNI dell’Inl. Noi non riteniamo affatto necessario un simile passaggio, trattandosi – in entrambi i casi – di norme “auto-applicative”, ossia non necessitanti di ulteriori appositi interventi da parte della contrattazione integrativa di Ente.
INL, quindi, può dare attuazione a queste norme del CCNL e scegliere, una volta tanto, di dare un segnale di attenzione al benessere dei propri dipendenti. Cosa si aspetta?
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano
Come anticipato nella nota unitaria dl 12 luglio , pubblichiamo il testo definitivo del CCNL
sottoscritto relativo alla sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria IRCCS e IZS, reso
disponibile dall’ARAN.
Il testo non ha subito modifiche sostanziali soltanto su indicazione del consiglio dei ministri è stato
modificato il contenuto dell’art. 13 con l’introduzione del comma “c) quota a favore del bilancio
dell’Istituto nella percentuale indicata nell’art. 43, comma 3, della Legge 449/1997”, che nulla modifica
rispetto ai contenuti, è solo una ripetizione della norma a salvaguardia delle aziende.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
IRCCS e IZS
Sandro Alloisio
Lavori insalubri: il punto
L’emanazione della Circolare 35/2019, che sospende provvisoriamente gli effetti della Circolare n.
4/2019, sta producendo comprensibile allarme tra i lavoratori interessati. Ci pare opportuno, per tale
motivo, fornire i necessari chiarimenti. La sospensione degli effetti della Circolare 4/2019, in attesa di
conoscere il parere del Ministero del Lavoro, è purtroppo un atto dovuto e certamente non voluto. In
questa vicenda non è il MIBAC la nostra controparte, sono altri i soggetti, in primis l’INPS che è intervenuto a gamba tesa sulla vicenda, peraltro proponendo la singolare tesi per cui le sostanze insalubri hanno effetti nocivi solo in base alla qualifica rivestita dai lavoratori. E sarebbe in questo momento un errore non considerare che la presa di posizione del MIBAC sia stata un atto apprezzabile di assunzione di responsabilità e ci risulta peraltro che c’è un contatto continuo ai massimi livelli con gli Enti interessati e ancora nutriamo ragionevoli speranze per l’esito positivo, ed in questo caso definitivo, della vicenda.
Cosa si imputa al MIBAC rispetto alle procedure seguite? Il fatto di non aver considerato che questa normativa ha effetti generali e pertanto non doveva essere il MIBAC ad assumere decisioni. Anche in questo caso siamo ad una interpretazione singolare, che avrebbe avuto qualche fondamento se qualcuno si fosse preso la briga di aggiornare questa normativa ferma a 100 anni fa e se il Mibac non fosse risultato soccombente in una vertenza e con una sentenza che ribalta esattamente la posizione ancora oggi espressa dall’INPS.
Quindi noi consideriamo dirimente il contenuto del parere del Ministero del Lavoro, riteniamo che in questo momento si debbano rivolgere ai nostri uffici legali solo coloro che hanno ricevuto un danno immediato, ovvero coloro che dovevano andare in pensione e sono stati bloccati. Per tutti gli altri l’appuntamento è a settembre sperando che la questione sia risolta dal parere. Altrimenti si riprende tutta la vertenza, sia dal punto di vista giudiziale che con la vera e propria mobilitazione, organizzando sit in davanti all’INPS ed al Ministero del Lavoro.
In ballo non ci sono solo i benefici nel calcolo pensionistico, punto centrale della questione è il diritto alla salute dei lavoratori che non può essere gestito nel modo mortificante e indegno con cui si interpreta una normativa obsoleta e mai affrontata dal legislatore in 80 anni di democrazia.
E il nodo vero della questione, una volta risolta la vertenza contingente, è la determinazione di una nuova normativa che tuteli effettivamente i lavoratori e che aggiorni in modo adeguato l’elenco delle sostanze insalubri. Una esigenza che l’approccio burocratico dell’Inps rende quasi ineludibile e che sarà tema delle nostre richieste alla parte politica.
Infine vogliamo rassicurare i lavoratori: noi stiamo seguendo passo passo l’evoluzione di questa squalificante (per coloro che l’hanno avviata) vicenda e sarà nostra cura aggiornare tempestivamente su ogni novità e sollecitare le nostre controparti a fare in modo che il parere del Ministero del Lavoro arrivi in tempi brevi.
Fp Cgil Nazionale
Claudio Meloni
Nel diffondere ancora una volta la nota trasmessa ai vertici dell’Istituto giorni fa, con la quale denunciavamo quella che sembrava una grave violazione delle relazioni sindacali, prendiamo atto del silenzio dell’amministrazione in proposito.
Se l‘assenza di smentite vuol dire che l’amministrazione, nell’ambito del confronto contrattualmente previsto, ha deliberatamente dichiarato alle OO.SS. fatti non corrispondenti alla realtà, anzi diametralmente opposti a ciò che in realtà stava ponendo in essere; se questa è l’idea che l’amministrazione ha del confronto sindacale, la considerazione che ha dei suoi interlocutori e dei lavoratori, No, Grazie.
Come preannunciato, non ritenendo ve ne siano le condizioni, non parteciperemo agli incontri programmati sui professionisti, a partire da quello di oggi.
Nell’attesa che siano posti in essere gesti concreti in direzione del ripristino di corrette relazioni sindacali, lasciamo all’amministrazione il compito di portare avanti proposte, quale quella che ci è stata trasmessa in merito ai criteri per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità, ancora una volta inaccettabili.
Proposte che, anziché premiare il merito e l’esperienza, proseguono nella direzione di aumentare la frattura retributiva tra professionisti scelti dall’amministrazione in totale discrezionalità e professionisti che, pur svolgendo il proprio lavoro in modo impeccabile, evidentemente non meritano il “premio”.
Il tutto naturalmente a scapito dell’autonomia e della indipendenza dei legali, dei tecnici, degli attuari. E in danno dell’Istituto per il quale questi lavoratori prestano la propria preziosa attività.
FP CGIL INPSUIL PA INPSUNAEP
Matteo ARIANO Sergio CERVO Massimo CASSARINO
Antonella TREVISANI
Pubblichiamo la nota del Coordinamento provinciale riguardo l’organizzazione dei servizi di vigilanza
La scorsa settimana, nel corso della Relazione Annuale, il Presidente ha lanciato alcune proposte che rientrano appieno nell’ambito della futura riorganizzazione dell’Istituto: la creazione di una Direzione Centrale Antifrode, di una Direzione Centrale Informatica e Innovazione, di una Scuola Nazionale del Welfare “Federico Caffè”.
Sempre la scorsa settimana, dopo la Relazione Annuale, c’è stato un incontro tra i vertici dell’Istituto e i suoi dirigenti di prima fascia per fare il punto sui risultati dei gruppi di lavoro.
Non entriamo nel merito delle proposte presentate dal Presidente nell’ambito della Relazione Annuale, ma crediamo sia essenziale fissare al più presto una serie di incontri sulla riorganizzazione, nell’ambito dell’organismo a tal fine deputato dal CCNL delle funzioni centrali: l’organismo paritetico per l’innovazione.
Non accetteremo incontri che si traducano in semplice informativa alle organizzazioni sindacali e rivendichiamo, invece, il ruolo di proposta che il CCNL ci riconosce.
Si stili, dunque, un calendario di riunioni sull’argomento – metodo da noi proposto, che sta dando i propri frutti, visto che non ci sono più rinvii di riunioni –, così da dare alle organizzazioni sindacali la possibilità di dare un proprio contributo concreto sul futuro dell’Ente previdenziale più grande d’Europa.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano