Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale Opere Valdesi per il triennio giuridico 2017/2019. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, aggiungendo che: “L’accordo prevede incrementi, a regime, di 75,00 euro sul C2, riparametrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche, il che corrisponde a un incremento percentuale del 5,26%. Le decorrenze degli aumenti sono: 30,00 euro al 1/07/2019, 30,00 euro al 1/11/2019 e 15,00 euro al 1/03/2020. A questo si aggiunge una una-tantum per la frase pregressa 2013/18, pari a 400,00 euro complessivi per tutte le categorie e posizioni economiche, riproporzionati per anzianità e orario di lavoro, che saranno erogati in due rate, il 1 luglio 2019 e il 1 marzo 2020”.
Tra gli elementi che maggiormente valorizzano il nuovo testo contrattuale, aggiungono, “citiamo l’inserimento di nuove tutele per le fasce deboli (congedi, aspettative e permessi), il contingentamento dei rapporti di lavoro precari e atipici, il rafforzamento della contrattazione decentrata, il riconoscimento dei tempi di vestizione in orario di lavoro, l’introduzione della banca delle ore, l’aumento delle maggiorazioni per lavoro supplementare/straordinario e l’aumento delle indennità per lavoro ordinario notturno e festivo. Ora l’ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, da completarsi entro il 14 giugno 2019”, concludono.
L’Amministrazione continua a non dare risposte. La Fp Cgil territoriale e la Segreteria Regionale sollecitano chiarimenti, in merito all’attività di spegnimenti innovativi che verrà svolta nella struttura delle SFO.
Ribadiamo con forza come la Fp Cgil VVF sia convinta che il personale del CNVVF abbia bisogno di formazione adeguata al lavoro che svolge quotidianamente, tutto questo però deve essere eseguito nella massima sicurezza a tutela della salute delle lavoratrici e lavoratori.
Contro un fenomeno, quello delle aggressioni al personale sanitario e non solo, in costante aumento, parte una campagna straordinaria della Fp Cgil di sostegno ai lavoratori per contrastare e gestire il fenomeno. A farlo sapere è la stessa categoria della confederazione di corso d’Italia, nel ricordare, attraverso i numeri dell’Inail, la gravità del fenomeno: “Ogni anno in Italia si contano 1.200 atti di aggressione ai danni dei lavoratori della sanità, nel 70% dei casi le vittime delle aggressioni sono donne”.
I luoghi maggiormente colpiti dalla violenza, ricorda sempre il sindacato, “sono i Pronto soccorsi con 456 aggressioni, seguono i reparti di degenza con 400, gli ambulatori con 320, i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura con 72 atti di violenza, le terapie intensive con 62, le aggressioni al 118 sono state 41, 37 invece quelle nell’ambito dell’assistenza domiciliare, 20 nelle case di riposo e, infine, 11 nei penitenziari. Passando alla tipologia di violenza: il 60% sono minacce, il 20% percosse, il 10% violenza a mano armata e il restante 10% vandalismo. Ma chi commette violenza? Il 49% sono i pazienti, il 30% i familiari, l’11% i parenti e un 8% sono gli utenti in generale”.
Alla luce di questi dati, “fenomeno che riguarda tanta parte del mondo del lavoro che rappresentiamo, non solo la sanità ma anche servizi sociali e di accoglienza e integrazione”, la Fp Cgil promuove “un percorso di sostegno ai lavoratori e alle lavoratrice per contrastare e gestire le aggressioni in sanità realizzando, tra l’altro, un vademecum con indicazioni pratiche e di comportamento per poter gestire le aggressioni e un corso Ecm Fad da 15,6 crediti gratuito per gli iscritti ‘Al lavoro sicuri!’.
Parallelamente il sindacato segue l’iter del dll, in discussione al Senato, su ‘Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni’: “Abbiamo elaborato un documento – spiega Barbara Francavilla, segretaria nazionale della Fp Cgil – con alcune proposte di emendamenti aggiuntivi al disegno di legge, fatti propri da alcuni senatori, quali ad esempio: la costituzione di parte civile da parte delle aziende pubbliche e private nei processi di aggressione al personale, la predisposizione di un team con personale dedicato a gestire situazioni critiche e mediazioni dei conflitti, l’installazione di impianti di allarme nei luoghi a rischio più elevato”.
Per queste ragioni, “contro il fenomeno delle aggressioni in continuo aumento nei confronti dei lavoratori, non solo della Sanità ma anche nei servizi sociali, comunali, di accoglienza e integrazione, e che sta assumendo una dimensione preoccupante”, la Fp Cgil, conclude Francavilla, “mette in campo quindi una strategia più organica con l’assunzione di iniziative per la riduzione del rischio clinico, l’umanizzazione delle cure, il benessere organizzativo delle strutture sanitarie sia pubbliche che private”.
“Illogico, perché inserito in un provvedimento che parla di tutt’altro. Sbagliato, perché criminalizza i dipendenti compromettendo il rapporto pedagogico”. Così la Funzione Pubblica Cgil commenta l’emendamento al decreto Sblocca Cantieri che prevede l’istituzione di un fondo per telecamere negli asili e nelle strutture socio sanitarie e assistenziali per anziani e disabili.
Una proposta, sottolinea il sindacato, “demagogica e di pura propaganda: si individuano risorse per le telecamere mentre, allo stesso tempo, si operano ingen ti tagli ai servizi in tanti comuni, risparmiando sul costo del lavoro. Come abbiamo avuto modo di dimostrare in un nostro rapporto, esplodono le malattie professionali e peggiorano progressivamente le condizioni di lavoro. Almeno il 50% delle lavoratrici degli asili nido e delle scuole per l’infanzia riscontra la presenza di gravi problemi fisici. Invece di alimentare la propaganda, bisognerebbe occuparsi delle condizioni di chi lavora, mettendo in campo azioni concrete per prevenire i danni al personale”, conclude la Fp Cgil.
Nuovo report sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei sistemi sanitari regionali. Mercoledì 15 maggio a Roma si terrà la presentazione del secondo report della Fp Cgil, dopo il primo illustrato lo scorso anno, curato da Crea Sanità e in collaborazione con la Fondazione Luoghi Comuni. Il rapporto, dal titolo ‘Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei sistemi sanitari regionali’, sarà presentato presso la sede della Cgil Nazionale in corso d’Italia 25 dalle ore 10 alle ore 13.
Una fotografia delle condizioni delle prestazioni sanitarie in Italia, tra liste d’attesa e costi, tra pubblico e privato. Interverranno il professore Federico Spandonaro (Università di Tor Vergata e Presidente Crea Sanità), la professoressa Carla Collicelli (Ricercatrice Senior Associata CnrR Itb), Sergio Venturi (Assessore alla Sanità Regione Emilia-Romagna), Valeria Fava (Cittadinanza Attiva e Responsabile osservatorio civico sul federalismo in sanità), Stefano Cecconi (Responsabile Salute e Area Welfare Cgil nazionale) e, infine, Serena Sorrentino (Segretaria Generale Fp Cgil nazionale). Dunque, appuntamento mercoledì 15 maggio a Roma, in Corso d’Italia 25.
Solidaridad a Miguel Roldán, el bombero de la municipalidad de Sevilla bajo investigación en Italia por haber participado al salvamento de algunas personas en el Mediterraneo, delante de la costa de Libia, en aguas internacionales. La Fp Cgil de los Bomberos reconoce ell gesto de grande solidaridad; una vida no tiene precio, lo apoyamos y le agradecemos, estamos a su lado.
Solidarietà a Miguel Roldán, il vigile del fuoco del comune di Siviglia sotto indagine in Italia per aver partecipato al salvataggio di alcune persone nel Mar Mediterraneo, di fronte alle coste Libiche, in acque internazionali. La Fp Cgil Vigili del Fuoco riconosce nel gesto grande solidarietà; una vita salvata non ha prezzo, a lui la nostra vicinanza, il nostro sostegno, il nostro ringraziamento.
#UniciNellaTutela
#CiSiamo
Svolgono una professione che le gratifica molto ma che le porta a passare diverse ore con i bambini in braccio o a inginocchiarsi a terra, devono costantemente relazionarsi con le figure genitoriali, a volte con il rischio di sfociare in un conflitto. Almeno il 50% delle lavoratrici degli asili nido e delle scuole per l’infanzia – maestre, educatrici, operatrici, addette alla cucina e personale ausiliario – riscontra la presenza di problemi fisici alla schiena e ha vissuto aggressioni verbali ai loro danni nella relazione con i genitori dei bambini. È quanto emerge da ‘Abbi cura di te’, una ricerca di Fp Cgil e Inca Cgil in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio sulle condizioni di lavoro negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, basata su un’indagine svolta su un campione di oltre 600 lavoratori, per il 97% donne.
Parliamo di educatrici (65%), maestre (11%), operatrici (12%), addette alla cucina (7%) e il restante personale ausiliario. Ciò che è emerso con chiarezza è la presenza di disturbi che interessano l’apparato muscolo-scheletrico per la peculiarità degli sforzi fisici cui sono sottoposte le lavoratrici. Infatti, oltre il 40% soffre di lombalgia acuta e dichiara di passare un quarto del tempo di lavoro con bambini in braccio, in ginocchio o a terra. Insieme ai problemi di schiena, quasi il 60% delle lavoratrici lamenta una riduzione sostanziale dell’udito e il costante contatto con i bambini gli provoca raffreddori durante tutto l’anno. Ma per quanto riguarda la salute del personale degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, non si limitano ad esserci rischi esclusivamente fisici.
Un altro ambito rilevante è quello dei rischi psico-sociali che la professione porta con sé. Le lavoratrici, infatti, sono esposte a un elevato numero di rischi psico-sociali che provocano la riduzione dell’energia, una fatica profonda e disturbi del sonno che colpiscono più della metà del campione. Vi è poi il problema della relazione con i genitori dei bambini. Le educatrici e le maestre sono maggiormente a contatto con i genitori o i responsabili dei bambini che, nel 52% dei casi per le maestre, porta ad aggressioni verbali ai danni delle lavoratrici. Nonostante questo, quasi l’85% delle lavoratrici del settore si dichiara soddisfatta o molto soddisfatta del proprio lavoro.
“Il lavoro negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia può essere molto complesso e gratificante al tempo stesso. Nonostante le difficili condizioni di lavoro, non stupisce che la maggior parte delle lavoratrici si ritenga soddisfatta di poter svolgere queste professioni (circa l’85%). D’altra parte, l’indagine ci restituisce una descrizione piuttosto critica delle condizioni di lavoro e di salute cui queste lavoratrici sono sottoposte. È dunque necessario, una volta comprese le criticità del settore, elaborare dei percorsi di tutela delle lavoratrici, sia livello individuale che collettivo che comprendano nuove assunzioni allo scopo, tra gli altri, di suddividere i carichi di lavoro oltre che per rispettare il rapporto numerico insegnante-bambino, prevedere percorsi di pensionamento specifici per la professione, contrastando la tendenza di tante amministrazioni a risparmiare sul costo del lavoro.”, fanno sapere Fp e Inca Cgil.
Futuro è Servizi Pubblici. Questo il titolo della manifestazione nazionale promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa in programma sabato 8 giugno a Roma. Una manifestazione che prevede un concentramento in piazza della Repubblica a partire dalle ore 9 e poi corteo fino a piazza del Popolo dove si terranno i comizi conclusivi.
Tre, in particolare, le rivendicazioni al centro della manifestazione: il rinnovo di tutti i contratti, pubblici e privati; un piano straordinario di assunzioni nella Pa; maggiori risorse per il welfare.
A seguire tutti i materiali grafici unitari
“I lavoratori del fisco sono al servizio dello Stato e meritano rispetto. Siamo basiti dal nuovo incredibile attacco del ministro Salvini al personale dell’Agenzia delle Entrate che, frasi del ministro, ‘porterebbe a casa lo stipendio sulla pelle degli altri’, con riferimento al salario di produttività”. Queste le considerazioni di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp in merito alle affermazioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso di un comizio elettorale in Umbria.
Il titolare del Viminale, proseguono i sindacati, “faceva riferimento al salario di produttività, finalmente sbloccato grazie allo straordinario sciopero dello scorso 2 aprile. Evidentemente i tentativi di colpire la lotta all’evasione, di depotenziare la macchina fiscale e di ridurre il potere di acquisto di decine di migliaia di lavoratori del fisco non sono finiti”.
Tali affermazioni, aggiungono, “risultano ancor più gravi se si considera che provengono da un esponente politico con incarichi di governo, in un paese in cui ci sono 180 miliardi di evasione all’anno. I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, che svolgono con impegno e professionalità una missione strategica per gli interessi del Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico, meritano rispetto e non attacchi meschini e ingiustificati”, concludono.
Si informa che questo Dipartimento ha stipulato con l’Associazione “DONATORINATI” – Associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato Onlus – il Protocollo d’Intesa volto a favorire la collaborazione del C.N.VV.F. alle iniziative promozionali dell’Associazione, per la diffusione della cultura della donazione di sangue messe a disposizione delle strutture ospedaliere, nonché una maggiore sensibilizzazione dei cittadini verso la cultura del dono di sangue.
L’Associazione, costituita da dipendenti della Polizia di Stato e dall’Amministrazione Civile dell’Interno, in virtù della stipula del Protocollo d’Intesa, vedrà anche i Vigili del fuoco protagonisti nella diffusione di alti valori sociali richiamati nello Statuto dell’associazione medesima.
Il protocollo, pubblicato sul sito vigilfuoco.it – Sezione “Biblioteca digitale”, stabilisce, tra l’altro, i limiti e le finalità con le quali sarà possibile l’utilizzo comune dei loghi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Associazione “DONATORINATI”.
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI
“Ministro Bongiorno la realtà è ben diversa della propaganda”. Così Cgil e Fp Cgil replicano al ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, che ieri, nel rispondere al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha sostenuto che ‘nessun governo negli ultimi decenni ha investito nella Pubblica amministrazione come quello attuale’.
Cgil e Funzione Pubblica Cgil affermano: “Per intanto al Ministro Bongiorno continuiamo a chiedere perché neghi il confronto di merito alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sui provvedimenti che riguardano la Pa. Abbiamo un’altra idea del confronto, che non può limitarsi all’interlocuzione con l’ufficio di gabinetto”. Quanto invece, proseguono, “alla mancanza di risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, ribadiamo che il contratto 19/21 vale, come lo stesso ministro afferma, 1.775 milioni a decorrere dal 2021 mentre il precedente 16/18 ne valeva 2.850 a decorrere dal 2018. Bisogna poi specificare che gli stanziamenti 16/18 erano aggiuntivi alla spesa per l’Indennità di vacanza contrattuale (Ivc) mentre quelli del triennio 19/21 sono comprensivi della spesa per l’Ivc e dell’elemento perequativo istituito con il passato contratto”.
Quindi, alla luce della differenza di risorse stanziate, “il primo dato da sottolineare è che il ministro pensa ad un rinnovo inferiore agli 85 euro garantiti col precedente e noi no. Lo stanziamento, infatti, per il prossimo triennio a regime, alla luce di uno stanziamento pari a 1.775 milioni, sarebbe pari ad un aumento medio mensile di 52 euro, comprensivi di Indennità di vacanza contrattuale più l’elemento perequativo, pari a circa 40 euro medi mensili. Se solo volessimo recuperare l’inflazione e adeguare i salari al costo della vita dovremmo trovare risorse molto più consistenti. Ribadiamo che vorremmo che il datore di lavoro pubblico riconoscesse incrementi salariali adeguati ai dipendenti pubblici, al pari di quanto fanno i privati rinnovando i contratti e negoziando con i sindacati”.
Infine, quanto al miglioramento della Pa e ai decreti in discussione in Parlamento, Cgil e Fp osservano: “Il ministro non ha ancora spiegato come il controllo biometrico risolverà il problema della carenza di formazione, strumenti e personale che sono i veri fattori che incidono sulla produttività e l’efficienza della Pa e non, al contrario, il controllo punitivo sugli onesti lavoratori. Quanto poi ai furbetti, siamo sempre stati pronti a denunciare come Cgil chi commette un’irregolarità ma li anche il ministro sa bene che il tema dei controlli attiene alla responsabilità dei dirigenti”, concludono.
Le patologie di origine professionale nelle lavoratrici e nei lavoratori dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Questo il focus del primo report sulla salute del personale degli asili nidi e delle scuole dell’infanzia in Italia, dal titolo ‘Abbi cura di te’, a cura di Fp Cgil e Inca Cgil, con la collaborazione della Fondazione Di Vittorio, e che verrà presentato domani, mercoledì 8 maggio, a Firenze, presso l’Auditorium Giovanni Spadolini del Palazzo del Pegaso in via Camillo Cavour 2, dalle 10 alle 14. Obiettivo dello studio è quello di indagare e comprendere le condizioni di lavoro e di salute delle lavoratrici e dei lavoratori del settore per elaborare dei percorsi di tutela, sia a livello individuale che collettivo.
Il programma della giornata, presieduta dal segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, prevede la presentazione della ricerca a cura di Daniele Di Nunzio (Fondazione di Vittorio), Silvino Candeloro (Inca Cgil nazionale) e del dottore Marco Sgarbazzini (Medico Patronato Inca Cgil). Interverranno poi, a seguire: Claudio Di Berardino (Assessore al Lavoro Regione Lazio e Commissione Lavoro Conferenza Regioni), il professore Gian Aristide Norelli (Direttore del Dipartimento di Anatomia istologia e Medicina legale dell’Università degli Studi di Firenze), la dottoressa Marta Clemente (Sovraintendenza Sanitaria Centrale Inail), Emma Corazza (Rsu Fp Cgil Venezia). Le conclusioni saranno affidate a Morena Piccinini (Presidente Inca Cgil) e Serena Sorrentino (segretaria generale Fp Cgil). Appuntamento quindi mercoledì 8 maggio presso l’Auditorium Spadolini di Palazzo del Pegaso.