Accordo importante: 350 mila addetti, triennio 17-19 e 80 euro di aumenti medi

Firmata la pre intesa per il rinnovo del contratto della cooperazione sociale. Nella notte Fp Cgil, Cisl Fp, Fisacat Cil, Uil Fpl e Uiltucs, per la parte sindacale, e Agci, Confcooperative e Legacoop, per la parte datoriale, hanno sottoscritto l’intesa per il rinnovo di un contratto scaduto da oltre sei anni e che interessa una platea di circa 350 mila lavoratrici e lavoratori. L’intesa, relativa al triennio 2017-2019, prevede incrementi salariali medi a regime di 80 euro, con un’una-tantum di 300 euro, e passerà adesso attraverso la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si concluderà entro il 15 maggio: solo dopo l’approvazione verrà apposta la firma definitiva.

“È un contratto importante – commenta Michele Vannini, segretario nazionale della Fp Cgil – che innova profondamente la parte normativa, aumentando sia i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che le possibilità di intervento per le rappresentanza sindacali sui posti di lavoro e sui territori”. Tra i punti qualificanti dell’intesa, spiega il dirigente sindacale, “gli 80 euro di aumento sul livello C1, a cui si aggiunge l’aumento della quota a carico delle aziende sulla previdenza complementare che passa dall’1% all’1,5% insieme alla conferma dello stanziamento di 5 euro già impegnati dal contratto sulla sanità integrativa. Introduciamo poi limitazioni alla precarietà e processi di stabilizzazione, così come sul tema degli orari di lavoro abbiamo ripristinato il diritto alle 11 ore di riposo tra una prestazione e un’altra. Inoltre abbiamo garantito i tempi di vestizione e introdotto misure di contrasto, attraverso la contrattazione, al fenomeno dell’abuso delle notti passive. Ancora, attraverso l’istituzione della banca delle ore garantiamo che la flessibilità sia contrattata e, quindi, anche a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e non solo nella disponibilità dell’impresa. Infine, abbiamo poi effettuato un’operazione di importante rivisitazione del sistema di classificazione inserendo profili che ne erano esclusi, quali ad esempio quelli legati ai servizi per l’accoglienza e la regolamentazione delle attività non frontali all’utenza per gli educatori nei servizi 0-6”.

Un contratto, osserva il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, “che guarda al futuro delle lavoratrici e dei lavoratori incrementando la quota di contribuzione a carico delle imprese in materia di previdenza complementare e ci impegniamo ad affrontare contrattualmente temi delicatissimi, quali l’inidoneità alle mansioni, le crisi aziendali e l’introduzione di strumenti di accompagnamento alla pensione che favoriscano lo scambio generazionale. Infine, miglioriamo la parte relativa ai diritti, ampliando il periodo di comporto in caso di terapia salvavita, inseriamo i congedi per le donne vittime di violenza e rendiamo completamente esigibile la sanità integrativa già presente nel contratto”. Per Vannini, “abbiamo restituito alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto al contratto, facendo passi in avanti sul tema dei diritti, valorizzando la contrattazione del sindacato sui territori e sui posti di lavoro. Un passaggio importante nel percorso verso una piena valorizzazione del lavoro delle donne e degli uomini che lavorano nella cooperazione sociale, spesso in condizioni difficilissime”, conclude.

Ascolta Michele Vannini, segretario nazionale Fp Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1 sull’intesa.

DOTAZIONI ORGANICHE PROFILI TECNICI I RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 27 MARZO

Si è svolta ieri la programmata riunione sulla previsione dell’organico per le figure tecniche (assistenti e funzionari) istituite con l’accordo sottoscritto il 26 aprile 2017. Nel corso della riunione, cui hanno partecipato, per la parte pubblica, il Capo Dipartimento Fabbrini ed il Direttore Generale del personale Leopizzi, l’amministrazione ha rappresentato che: a giorni sarà inviato lo schema di DM relativo all’organico delle figure tecniche per l’acquisizione delle osservazioni da parte delle organizzazioni sindacali; l’organico previsto per la figura del funzionario tecnico sarà di 60 unità mentre quello di assistente tecnico sarà di 140 unità; il personale tecnico sarà assunto da graduatorie di concorsi banditi da altre amministrazioni pubbliche a partire dalla graduatoria del concorso per funzionario tecnico che è stato espletato di recente presso il DAP; il personale tecnico sarà assegnato essenzialmente presso gli uffici distrettuali (Corti di Appello).
CGIL CISL e UIL, nel prendere atto delle decisioni dell’amministrazione, hanno evidenziato la necessità di dotare al più preso gli uffici giudiziari delle professionalità tecniche perché indispensabili per assicurare la manutenzione degli uffici giudiziari ed hanno rappresentato la opportunità che il predetto personale sia reclutato anche attraverso l’istituto della flessibilità (art.20 CCNI 29.7.2010) nell’ambito del personale già in servizio il quale abbia i requisiti culturali e di esperienza previsti per tali figure professionali.
Nel corso della riunione l’amministrazione ha anche consegnato il prospetto delle scoperture di organico, distinte per ciascuna figura professionale, richiesto da CGIL CISL e UIL. Nel merito CGIL CISL e UIL si sono riservate di esprimere una valutazione all’esito di una sua attenta lettura, considerato l’altissimo trend di uscite per cessazioni e quota 100 che stiamo registrando e la necessaria valutazione del relativo impatto sui piani occupazionali previsti fino al 31 dicembre 2021.
Per quanto concerne l’attuazione dell’art.492 bis cpc che prevede per gli ufficiali giudiziari il collegamento telematico alle banche dati per la ricerca dei beni da pignorare, CGIL CISL e UIL hanno chiesto chiarimenti in merito all’implementazione del programma. Al riguardo il Capo Dipartimento ha informato che entro i primi giorni della prossima settimana sarà convocato il tavolo tecnico con la partecipazione anche della DGSIA per la definizione degli aspetti tecnici informatici.
Il Direttore Generale al termine della riunione ha comunicato che le procedure di inquadramento nella posizione economica immediatamente superiore del personale che si è utilmente collocato nelle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017 è in fase di ultimazione e che pertanto è prossimo il pagamento delle relative differenze retributive.
L’incontro non ha fornito le risposte alle istanze che CGIL CISL e UIL hanno posto all’amministrazione e che le hanno indotte a proclamare lo stato di agitazione. La delegazione di parte pubblica nulla ha riferito sull’argomento se non che tali problematiche vanno poste nell’ambito del tavolo politico già convocato per il prossimo 2 aprile.

Roma, 28 marzo 2019

FP CGIL                        CISL FP                               UIL PA
Meloni                            Marra                                  Amoroso

Dott. Benedetto Mineo
Direttore della Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli
SEDE

Oggetto: Smentita nota riservata su Dirigenti e Commissioni Poer.

Queste Organizzazioni sindacali, nel riferirLe che risulterebbe essere stata diffusa una nota
inviata al “Direttore dell’Agenzia” che riguarderebbe questioni relative alla dirigenza della Agenzia
a firma delle scriventi, sono a informarLa che tale nota, non condivisa unitariamente, non è stata
diffusa dalle scriventi.
Pertanto diffidano chiunque abbia utilizzato le firme e i loghi delle scriventi OO.SS., salvo
riservarsi di informare le autorità competenti.
Distinti saluti

Roma 27 marzo 2019

 

FP CGIL                              CISLFP                                UILPA
Iervolino                              Fanfani                                    Procopio

Pubblichiamo la Circolare a firma del Capo del Corpo nella quale precisa gli adempimenti per la compilazione e la trasmissione delle domande pervenute ai Comandi riguardo la mobilità dei Capi Squadra non specialisti e specialisti

Carenze gravi nel corpo, 16 aprile in piazza a Roma

La popolazione detenuta aumenta costantemente mentre le dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria restano gravemente carenti. Per queste ragioni scenderemo in piazza a Roma, unitariamente, il prossimo 16 aprile: per denunciare le gravi condizioni in cui versa il corpo, per chiedere alla politica e all’amministrazione interventi urgenti, a partire da un piano di assunzioni subito“. Così la Fp Cgil commenta i dati emersi dalla relazione annuale al Parlamento del Garante nazionale dei detenuti.

Dati che, aggiunge la categoria, “confermano le nostre reiterate denunce: la presenza di detenuti nelle nostre carceri continua ad aumentare di oltre 2.000 unità ogni anno con il concreto rischio di incappare in una nuova condanna da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul sovraffollamento. In questo quadro, fatto di crescita del numero di detenuti e di minori uscite, le politiche adottate dal governo sono destinate al fallimento”.

Inoltre, prosegue la Fp Cgil, “le assunzioni di poliziotti penitenziari previste non bastano neanche a coprire il turn over e la forte carenza di personale di cui soffre il Corpo, poco più di 36.000 unità presenti su una dotazione che prima dei tagli della legge Madia ne prevedeva 45.000, rischia di compromettere la sicurezza degli istituti e la possibilità di reinserimento sociale dei detenuti”. Per questo, aggiunge il sindacato, “sono stucchevoli le dichiarazioni del Ministro Bonafede che assegna sempre colpe e responsabilità ad altri. È un fatto dell’attuale governo, e sua la responsabilità, se i vertici del Dap stanno riconsegnando il sistema penitenziario alla mera pratica detentiva, disconoscendo l’obiettivo del reinserimento sociale di chi salderà i suoi conti con la giustizia. Parli di questo il ministro invece di girare lo sguardo altrove”.

Per queste ragioni la Fp Cgil ribadisce la necessità di “un piano di assunzioni straordinario per la Polizia Penitenziaria e per tutte le altre figure professionali che operano nel sistema penitenziario italiano. La nostra mobilitazione riguarda i diritti di tutte e tutti. A partire dalla manifestazione del 16 aprile della Polizia Penitenziaria”.

Record di incassi ed efficienza, ma in attesa del salario accessorio dal 2016

Puniti anziché premiati. Accade ai circa 35 mila dipendenti dell’Agenzia delle Entrate che lo scorso anno hanno registrato un record di incassi ma, allo stesso tempo, sono stati penalizzati dalla mancata erogazione del salario accessorio. Grazie alla professionalità e all’efficienza dei suoi dipendenti, infatti, ammonta a più di 19 miliardi l’incasso dell’Agenzia delle Entrate nel 2018. Ma invece di essere premiati, dal 2016 i lavoratori sono in attesa del proprio salario accessorio. Per queste ragioni scenderanno in piazza, il prossimo 2 aprile, con questa motivazione: la mancata definizione ed erogazione delle risorse relative ai Fondi di Amministrazione 2016 e 2017. Appuntamento a Roma davanti al Ministero dell’Economia e Finanze, dalle 9.30 alle 12, e altre iniziative di mobilitazione di carattere regionale.

 

I risultati.

Portano a 16,2 miliardi gli incassi dei controlli fiscali 2018 (l’11% in più rispetto all’anno precedente in cui si era arrivati ai 14 miliardi e mezzo), a cui si aggiungono 3 miliardi di entrate straordinarie, per un ammontare di 19,2 miliardi di euro. Ottime anche le potenzialità dimostrate nel contrasto all’evasione fiscale: in soli due mesi sono stati bloccati ben 688 milioni di euro di falsi crediti Iva. Valori comunicati dalla Stessa Agenzia e dal Ministro Tria lo scorso 18 marzo, occasione nella quale più di un migliaio di lavoratori degli Uffici di Roma ha partecipato alla grande manifestazione unitaria che si è svolta presso la sede dell’Agenzia, in concomitanza con la presentazione dei risultati, chiedendo a gran voce l’immediato sblocco delle somme del salario accessorio anni 2016 e 2017 nonché l’immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche.

 

I servizi ai cittadini.

Anche sul servizio all’utenza, si registra un netto miglioramento. Sono infatti sempre più rapidi – e digitali – i servizi al cittadino. Nel 2018 sono stati erogati rimborsi a famiglie e imprese per un ammontare di 17 miliardi e mezzo di euro (+8% rispetto all’anno precedente). Cresce l’utilizzo dei servizi online, con ben 8,4 miliardi di utenti registrati ai servizi telematici dell’Agenzia (+20% rispetto al 2017).

 

Eppure dei risultati tanto evidenti non bastano ad invertire la rotta intrapresa dal 2016 a danno delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia. Infatti da ormai 3 anni gli viene negato l’accesso al proprio salario accessorio. Puniti invece che premiati per l’ottimo lavoro svolto. Queste le ragioni per cui, dopo un tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro che ha dato esito negativo, il prossimo 2 aprile scenderanno in piazza, con tutte le sigle sindacali al seguito per lo sciopero nazionale di tutto il personale.

Pubblichiamo il Decreto integrativo nazionale inviatoci dall’Amministrazione relativo alla distribuzione delle risorse di cui art 1 comma 680 della legge 27 dicembre 2017 n° 205  destinate al personale non direttivo e non dirigente del CNVVF.

La Fp Cgil VVF coerentemente con la posizione di sempre, non ha sottoscritto l’accordo.

Plubblichiamo le ministeriali  del Ministero della Giustizia DAP .

Pubblichiamo la Circolare della Direzione Centrale delle Risorse Umane in riferimento alla mobilità dei Capi Squadra non specialisti

Da sempre esprimiamo e sosteniamo l’idea che le cosiddette ‘Risorse Fiano’ debbano essere distribuite tenendo conto anche del riconoscimento delle  giovani lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente svolgono il loro lavoro e danno il proprio contributo, al fianco di tutti i Vigili del Fuoco. A fronte della ‘dimenticanza economica ‘ verso le più giovani lavoratrici e lavoratori, pubblichiamo e condividiamo il comunicato del Coordinamento di Prato.

MOBILITÀ – I RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 26 APRILE 2019

Si è svolto ieri 26 marzo il programmato incontro sulla definizione dei criteri di mobilità interna del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
I lavori, che hanno avuto inizio verso le ore 11.00, si sono sviluppati sui contenuti della proposta di accordo inviata dall’amministrazione alle organizzazioni sindacali e si sono conclusi corso le 16.30.
Al termine dell’incontro il Direttore Generale del personale Starita, nelle sue conclusioni, ha preannunciato la prossima assunzione di sei contabili (area seconda) da una graduatoria di un concorso per tale figura professionali bandito dalla Università Partenope. Tale graduatoria è stata messa a disposizione del DGMC dalla Funzione Pubblica.
I lavori del tavolo sulla mobilità sono stati aggiornati al prossimo 9 aprile. Entro tale data l’amministrazione si è impegnata ad inoltrare alle organizzazioni sindacali una nuova proposta di accordo sulla mobilità interna, recante le modifiche concordate in data odierna, nonché una proposta di accordo sulla stabilizzazione del personale distaccato

FP CGIL                              CISL FP                                    UIL PA
Macigno                                Marra                                      Amoroso

Corpo in gravi condizioni, vertici politici e amministrativi sordi

Polizia Penitenziaria in piazza a Roma il prossimo 16 aprile davanti al Ministero della Giustizia. Al centro della protesta, promossa da Ssppe, Osapp, Uil Pa Pp, Sinappe, Fns Cisl, Uspp e Fp Cgil, “le gravi condizioni in cui versa il corpo della Polizia Penitenziaria.” Tra queste, spiegano i sindacati, “oltre all’annosa questione delle aggressioni”, due punti in particolare: “La revisione del Dm del 2 ottobre 2017, e provvedimenti conseguenti, relativi alla dotazione organica del Corpo, la cui urgenza è strettamente connessa all’assegnazione del prossimo corso allievi agenti; la chiarificazione in merito alla gratuità delle caserme, rispetto alle quali è stato ripristinato il contributo economico a carico del fruitore nonostante la chiara previsione normativa di senso contrario”.

Per i sindacati della Polizia Penitenziaria, “nonostante l’atteggiamento di apertura avuto nei confronti dell’apparato politico di via Arenula e del suo massimo esponente, Alfonso Bonafede, certi di incontrare una sensibilità che, andando oltre le rassicurazioni, si trasformasse in interventi concreti, le rassicurazioni ricevute dal Ministero sono state disattese”. Per queste ragioni, “vista l’assoluta sordità rispetto alle esigenze della polizia penitenziaria dimostrata tanto dai vertici amministrativi, quanto dal vertice politico, parte l’azione di protesta sindacale”. I sindacati, “già in conclamato stato di agitazione, annunciano per il prossimo 10 aprile una conferenza stampa per un focus sulle motivazioni della protesta e per il giorno 16 aprile una manifestazione di protesta innanzi la sede del Ministero della Giustizia“, concludono.

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