Pubblichiamo l’ennesima nota inviata all’Amministrazione riguardo la ricognizione degli esperti ginnici.
Informiamo che l’08 gennaio 2019 presso l’Istituto Superiore Antincendi avrà inizio il XXX° corso di Formazione per Dirigenti del CNVVF.
Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali che evidenzia ancora una volta l’atteggiamento antisindacale da parte del Dirigente
È stata sottoscritta questa mattina la sezione per la ricerca sanitaria relativa al contratto di lavoro della Sanità 2016-2018. Una sezione contrattuale che consente a circa 3 mila precari coinvolti di avere finalmente un vero contratto di lavoro.
“Un primo importante risultato per il pieno riconoscimento e la valorizzazione delle attività di ricerca di tutte le lavoratrici e i lavoratori precari che in questi anni hanno consentito alla ricerca sanitaria italiana di essere ai primi posti nel mondo per i risultati raggiunti – commenta la Fp Cgil Sanità -. Una struttura che non solo garantisce un vero contratto di lavoro per tutti i lavoratori coinvolti, ma che in futuro potrà anche rendere possibili assunzioni a tempo indeterminato”.
“Crediamo che l’inserimento di uno specifico articolo che determini i principi della ricerca sanitaria sia davvero un risultato importante di valorizzazione della figura del ricercatore dandogli autonomia e riconoscimento professionale. L’accordo di oggi si muove dentro la cornice disegnata dalla legge di Bilancio 2018, un provvedimento che abbiamo criticato perché non in grado di dare risposte alla totalità delle problematiche dei ricercatori, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma che ha almeno segnato un punto utile ad invertire una tendenza”. Conclude il sindacato: “Da qui siamo partiti per costruire il risultato di oggi che è innanzitutto il frutto del lavoro di mobilitazione che queste lavoratrici e lavoratori hanno portato avanti per anni con il sindacato confederale. Ma non si esaurisce qui la nostra azione. Saremo impegnati da subito insieme a tutte le professioniste e i professionisti della ricerca sanitaria per dare applicazione concreta ai contenuti dell’accordo”.
Come preannunciato oggi si sono realizzate le condizioni per la sottoscrizione della sezione contrattuale per la ricerca.
Un primo e importante risultato per il pieno riconoscimento e di valorizzazione delle attività di ricerca e di tutte/i quei lavoratori precari che in questi anni hanno consentito alla ricerca sanitaria italiana di essere ai primi posti nel mondo per i risultati raggiunti.
Una sezione contrattuale che, pur nei vincoli determinati dalle norme introdotte dalla legge di bilancio 2017, risponde alle specificità dei ricercatori e dei collaboratori di ricerca. Tale struttura potrà essere applicata in fase di prima applicazione per consentire a i circa 3000 precari coinvolti di avere finalmente un vero contratto di lavoro, ma in futuro potrà anche essere utilizzata per auspicabili assunzioni a tempo indeterminato .
Sicuramente i vincoli normativi ci hanno impedito di realizzare una sezione contrattuale che tenesse conto di tutte le specificità i presenti negli IRCCS e IZS e soprattutto consentisse un riconoscimento economico più consono ai reali livelli di attività svolti. Tuttavia, crediamo che l’inserimento di uno specifico articolo che determina i principi e la valorizzazione della ricerca sanitaria sia davvero un risultato importante di valorizzazione della figura di ricercatore dandogli autonomia e riconoscimento professionale.
La nostra organizzazione si impegnerà affinché questo sia davvero un primo passo di un percorso importante verso un pieno riconoscimento del ruolo di tutti i professionisti della ricerca sanitaria (ricercatori e collaboratori), lavoro che ci vedrà impegnati da subito insieme a tutte/i le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.
Nei prossimi giorni siamo a vostra disposizione per concordare le eventuali nostre presenze per organizzare assemblee di informazione in tutti gli Istituti.
Il Responsabile Nazionale IRCCS e IZS Il Capo Area Sanità e SSAEP
Fp Cgil Nazionale
Sandro Alloisio Michele Vannini
Pubblichiamo il comunicato stampa redatto dalla Fp Cgil di Vercelli e dal Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF che denuncia un de-potenziamento del dispositivo di soccorso su tutto il territorio Provinciale in termini di risorse umane.
COMMA 165 (CARTOLARIZZAZIONE) – CUT
Si è svolto in data 21 dicembre il previsto incontro con l’Amministrazione avente come ordine del giorno l’accordo sulle somme (67 milioni) derivanti dal comma 165.
Rispetto agli anni precedenti è stata modificata solo la parte relativa alle sanzioni disciplinari.
In coda alla riunione abbiamo firmato anche l’accordo certificato relativo al CUT anni 2016 – 2017.
I pagamenti saranno effettuati tra Febbraio e Marzo.
Infine, torniamo brevemente sull’emendamento perequazione.
Nella fase attuativa andrà garantita la specificità degli uffici, che per tipologia di lavoro e di mission sono assolutamente diversi: le professionalità vanno salvaguardate e valorizzate!
Ribadiamo che l’equiparazione delle indennità va considerata un punto iniziale da cui far partire la valorizzazione dei lavoratori del MEF.
Siamo ormai in dirittura di arrivo, restiamo in attesa augurandoci che non ci siano spiacevoli sorprese all’ultimo istante.
Roma, 24 dicembre 2018
FP CGIL CISL FP UIL PA
Americo Fimiani Walter De Caro Andrea G. Bordini
Ancora una volta il governo si dimentica dei Vigili del Fuoco. Una legge di bilancio, quella del 2019, che oltre a non intervenire in alcun modo sull’aumento stipendiale del personale produce tagli sulle pensioni.
Considerando inoltre che nel testo non c’è nessuna risposta sulla pensione integrativa e sull’assicurazione INAIL riteniamo inaccettabile come questo governo abbia liquidato il Corpo più amato dagli italiani.
Tanta propaganda sulle spalle delle donne e degli uomini del soccorso.
Pubblichiamo, condividendone appieno i contenuti, il documento di Luca Cipriani Esecutivo Nazionale Fp Cgil VVF
“Una Legge di Bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale. Per rispondere ad una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata e che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria Cgil, Cisl e Uil sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazioni nazionale a Gennaio”. È il duro giudizio che Cgil, Cisl e Uil esprimono in una nota unitaria sul Maxiemendamento approvato questa notte con voto di fiducia al Senato e che aggiungono “per le modalità della sua approvazione, rappresenta una grave lesione alla democrazia parlamentare”.
“Nel testo approvato da Palazzo Madama non c’è il minimo sforzo per intercettare le urgenti e profonde necessità espresse dai territori, dal lavoro, dalle categorie più deboli. Di fronte alle enormi difficoltà dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, dei giovani, si risponde con la logica assurda e incoerente delle spese correnti e dei tagli al capitale produttivo. Le risorse per gli investimenti – già limitate – sono drasticamente ridotte, bloccando così gli interventi in infrastrutture materiali e sociali – a partire da sanità e istruzione – necessaria leva per la creazione di lavoro, la crescita e la coesione sociale territoriale. Si fa cassa con il taglio dell’adeguamento all’inflazione per le pensioni sopra i 1522 euro lordi al mese, il blocco delle assunzioni nella PA fino a novembre e le risorse –insufficienti- per il rinnovo dei contratti pubblici. Nessuna risposta sugli ammortizzatori e neppure sul versante fiscale per lavoratori e pensionati dove invece si sceglie di introdurre la flat tax e nuovi condoni. Una legge di bilancio che colloca per il 2020 e 2021 sulle spalle degli italiani un debito di oltre 50 miliardi in virtù delle clausole di salvaguardia, vincolando così anche per il futuro qualunque spazio per interventi espansivi che facciano ripartire il paese”.
“Un andamento che non risparmia, ma anzi infierisce di più sulle aree deboli del Mezzogiorno, come dimostra il drammatico ridimensionamento del cofinanziamento europeo per la convergenza territoriale. Quella voluta dal Governo è una Manovra che non qualifica la spesa, e umilia economia reale e competitività, schiaccia la centralità della buona occupazione e del lavoro nelle dinamiche di crescita e di coesione nazionale. Lasciare che la politica economica italiana sia ridotta a questo significa condannare il Paese al declino e alla definitiva rottura del suo tessuto sociale e produttivo”.
“Cgil, Cisl e Uil non possono che condannare questo andamento ed esprimere il più forte dissenso a tale politica economica. Per questo il sindacato confederale, oggi unito in un fronte compatto di proposta sulla base di una piattaforma programmatica condivisa e sostenuta da decine di migliaia di lavoratori e pensionati annuncia l’apertura di una stagione di mobilitazione e di lotta nelle categorie e sui territori che culminerà con una grande manifestazione nazionale unitaria a Gennaio”.
[fonte Cgil Nazionale]
Pubblichiamo il decreto in riferimento alla promozione a ruolo aperto per il personale del CNVVF maturati al 31/12/2017.