Pubblichiamo lo stato di agitazione unitario proclamato dalle OO.SS. Provinciali Fp Cgil VVF Uil Pa VVF  e USB riguardo le difficoltà organizzative in cui si trova il Comando

Pubblichiamo la graduatoria per il personale con la qualifica di Vigile Permanente – non specialista emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane

Al Ministero della Giustizia
Sig. Sottosegretario con delega al personale
On.le Vittorio Ferraresi

e, p.c.,:

Al Ministro della Giustizia
On.le Alfonso Bonafede

Al Sig. Capo di Gabinetto
Dr. Fulvio Baldi

Alla Direzione Generale del Personale
sig. DG dr.ssa Barbara Fabbrini

Oggetto: Riscontro a nota Prot. m_dg.DOG.9/11/2018.0231202.U – Problematiche lavoratori precari tirocinanti.

Gentile Sottosegretario,

abbiamo preso atto della risposta forniteci con la nota in oggetto. Registriamo le nostre perplessità in ordine a quanto esposto sulla situazione degli LSU in Campania, per quanto verificato il bando si rivolge a tutte le Pubbliche Amministrazioni che in quel territorio impiegano personale di questo tipo. E in ogni caso noi riteniamo che l’utilizzo di personale sotto varie forme, che purtroppo ha caratterizzato la stagione del blocco del turn over, determina poi precise responsabilità in ordine all’impegno di trovare soluzioni per tutti, in particolare quando si presentano opportunità.

Per quanto riguarda la problematica sul personale precario tirocinante apprezziamo la risposta in oggetto che conferma l’impegno assunto nella riunione con la S.V., che prefigura un ampliamento della platea delle possibili assunzioni a valere sulle risorse straordinarie che sono rintracciabili nel ddl Stabilità per il 2019. Ci rendiamo conto peraltro anche delle necessità degli ulteriori approfondimenti derivanti dalla complessità normativa del processo da intraprendere e naturalmente occorre attendere l’approvazione dei disegni di legge Stabilità e “Concretezza” per avere certezze sul quadro complessivo delle iniziative da intraprendere.

Tuttavia riteniamo, anche alla luce delle riflessioni contenute nella nostra piattaforma, che appare necessario un approfondimento sulle due tematiche principali, ovvero la dimensione di questo processo occupazionale e i criteri con i quali si intende attuarlo. Sui numeri non non possiamo che ribadire che il processo, nell’ambito delle facoltà assunzionali definite dai progetti di legge, deve interessare l’intera platea dei lavoratori interessati, ovvero un processo che definisca un quadro di opportunità nell’ambito del triennio considerato (1919/21) per tutti i soggetti, non solo verso il Ministero della Giustizia.

Più complicata appare la discussione sui criteri e su questo le difficoltà incontrate rispetto alla possibilità di emanazione del bando, già autorizzato, relativo alle 300 assunzioni per questa posizione lavorativa, definiscono in modo chiaro che i criteri previsti dall’art.21 ter della legge n. 132/2015 sono criteri deboli che non corrispondono all’obiettivo dichiarato anche nella nota in oggetto di valorizzare al massimo le esperienze formative di questi lavoratori ai fini dell’inserimento al lavoro. Questo perché la norma in questione si limita ad attribuire al riguardo un semplice titolo di preferenza a parità di punteggio, all’esito della selezione ex legge 56/87. Sempre nella nostra piattaforma noi abbiamo individuato la necessità che si rafforzi normativamente il concetto della formazione come elemento professionalizzante determinando la possibilità di un accesso riservato alla selezione stessa.

Resta inoltre da definire con urgenza le modalità con le quali si affronterà la fase transitoria, che intercorre dal termine delle scadenze per i tirocini e l’avvio concreto del processo selettivo. Anche in questo caso noi abbiamo prodotto una proposta, e sarebbe utile conoscere preventivamente le intenzioni dell’Amministrazione, al fine di produrre le necessarie rassicurazioni al personale interessato.

Per tali motivi, sig. Sottosegretario, nelle more della definizione degli iter legislativi sopra indicati, noi riteniamo utile un confronto diretto con la S.V. al fine di un opportuno chiarimento su limiti e difficoltà derivanti da un processo selettivo la cui natura normativa è particolarmente complicata per le gestioni ministeriali, per gli evidenti riflessi che lo spezzettamento del bando nei vari centri per l’impiego della penisola potrebbe produrre nella gestione della procedura così come prevista dal DPCM del 27 dicembre 1988 concernente la “Disciplina dell’avviamento e della selezione dei lavoratori iscritti nelle liste di collocamento ai fini dell’assunzione nella pubblica amministrazione”.

Per quanto sopra e confidando nella dichiarata sensibilità verso la problematica segnalata si resta in attesa di urgente convocazione.

Distinti saluti

 

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale

Al Ministro della Giustizia

Sig. Capo Dipartimento DOG
Dr.ssa Barbara Fabbrini

e, p.c.,:

Al Sottosegretario con delega al personale giudiziario
On.le Vittorio Ferraresi

 

Oggetto: Problematiche in essere del tavolo nazionale di contrattazione integrativa – attuazione Accordo del 26 aprile 2017

Gentile Capo Dipartimento,

cogliamo anzitutto l’occasione per inviarle le nostre sentite felicitazioni per il suo nuovo incarico, nella concreta speranza che lo stesso possa definire il prosieguo del confronto in modo costruttivo e che in qualche modo si possa recuperare il periodo di stasi fisiologica conseguente al cambio di direzione politica del Ministero.

Non vorremmo infatti che il fattore tempo divenisse l’elemento vanificatorio degli importanti risultati raggiunti con gli accordi integrativi, la cui realizzazione fatica ad avere le certezze di un orizzonte definito e soprattutto mette fortemente in discussione le scadenze previste dagli accordi stessi.

Per tale motivo riteniamo che vada in tempi celeri convocato il tavolo nazionale per definire e chiudere le partite contrattuali ancora aperte, in particolare il nuovo accordo sulle progressioni economiche, l’attuazione dell’accordo sulla mobilità volontaria, la definizione dei tempi e dei numeri che caratterizzeranno il bando per il passaggio del personale dalla prima alla seconda area e l’apertura del confronto tecnico sulla riorganizzazione degli Uffici NEP.. Sono necessità che, una volta soddisfatte, ci porranno nelle condizioni di affrontare la fase complessa del confronto sul nuovo contratto integrativo di Ministero, in applicazione del vigente CCNL. Che aprirà una nuova fase contrattuale, che noi giudichiamo una importante opportunità per tentare di recuperare anche dal punto di vista della quantificazione del salario accessorio le penalizzazioni introdotte dal progressivo impoverimento del FUA. Nonché per definire l’assetto professionale delineato dall’Accordo del 26 aprile 2017 in modo coerente con la revisione prossima dell’ordinamento professionale e con le esigenze di innovazione organizzativa dell’Amministrazione.

Sempre in una ottica collaborativa vogliamo soffermarci inoltre su due punti qualificanti dell’Accordo citato del 26 aprile 2017: il primo è relativo ovviamente agli scorrimenti ex 21 quater delle legge 132/2015 e riguarda la sua comunicazione circa l’intenzione di procedere subito, una volta approvato il piano assunzionale, allo scorrimento del 20% delle graduatorie degli idonei nelle varie qualifiche, nonché ad avviare i bandi per i profili professionali rientrati successivamente nelle previsioni della norma. Pur apprezzando l’intenzione ci siamo chiesti perché subito il 20% degli scorrimenti e quali tempistiche avrebbe avuto il restante 80%. Ovvero non vorremmo che si prefigurasse uno slittamento del processo tale da rendere del tutto inefficace la previsione di conclusione del processo entro giugno prossimo. Per tale motivo noi riteniamo da un lato positivamente l’intenzione di anticipare il processo sulla base delle procedure per le assunzioni dall’esterno disposte e non già bandite, coerentemente a quanto peraltro contenuto nello stesso art. 21 quater, comma 2, della legge sopracitata, dall’altro riteniamo che la quota del 20% sia del tutto insufficiente e che questo significherebbe il mancato rispetto del termine indicato dall’accordo per la sua attuazione. Condizione che, qualora confermata, dovrebbe essere esplicitata alle parti sindacali e con essa anche una eventuale proposta di rimodulazione dei tempi. Noi invece riteniamo che, essendo il processo di progressione giuridica del personale autorizzato e finanziato, si possa procedere allo scorrimento delle graduatorie sulla base di quanto sarà disposto dal piano assunzioni e sulle possibilità di anticipazione contenute nel DDL “Concretezza”.

Il secondo aspetto su cui vogliamo soffermarci riguarda un punto sul quale l’Accordo del 2017 non ha registrato alcun punto di avanzamento, ovvero la previsione, contenuta all’art.2, comma 3, lettera b), di passaggio orizzontale dal profilo di operatore a quello di assistente giudiziario per il personale che ha maturato almeno 7 anni di permanenza nel profilo di partenza. E quella contenuta nell’art. 6, comma 1, lettera j), che prevede la possibilità di confluenza nel profilo professionale di Direttore per tutti i dipendenti che appartengono a tutti gli attuali profili di funzionario, con almeno 7 anni di anzianità. Questi passaggi dell’accordo ci pare che non presentino particolari difficoltà, se non nella individuazione dei numeri di posti disponibili e di criteri condivisi di precedenze nel caso di istanze superiori al numero di posti disponibili. Per quanto ci riguarda, ferma restando la disponibilità ad una celere soluzione, i lavoratori sono in condizione di esigere l’applicazione di questo diritto ed avvieremo iniziative in tal senso invitando gli stessi a produrre istanze tese al riconoscimento di questo diritto.

L’attuazione piena dell’Accordo del 26 aprile 2017 è una sfida che ha caratterizzato la sua gestione delle relazioni sindacali, serve uno scatto ulteriore che confermi l’assunzione di responsabilità sulle sue finalità che ha dichiarato la nuova Direzione politica e per fare questo occorre riprendere al più presto il cammino interrotto.

Nel rimanere in attesa di quanto richiesto

Distinti saluti

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale

Al Segretario Generale del Lavoro e delle Politiche Sociali

Al Direttore Generale della Direzione Generale PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dr.ssa Stefania Cresti

Al Direttore Generale della Direzione Generale dei sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Dr.ssa Grazia Strano

e p.c.: Al Dirigente della Div. II della Direzione Generale PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott.ssa Emanuela Cigala

 

Oggetto: HCM, il nuovo sistema di gestione delle risorse umane. Sollecito richiesta incontro urgente.

Il 9 ottobre la FP CGIL ha richiesto un incontro urgente in merito al nuovo sistema di gestione delle risorse umane (HCM). A tutt’oggi non abbiamo avuto alcun riscontro a tale richiesta. Ci risulta però che, nel frattempo, siano stati organizzati numerosi corsi di formazione atti ad istruire i dirigenti ed il personale all’utilizzo di tale applicativo.

Inoltre, nonostante tutta questa formazione/informazione, non risulta ancora chiaro se questo nuovo sistema sostituirà definitivamente il GL Pers oppure no.

In ogni caso chiediamo, per la trasparenza, di conoscere i costi sostenuti dall’Amministrazione per attuare questo nuovo sistema di gestione, peraltro non ancora in uso.

Pertanto sollecitiamo, così come previsto dal CCNL vigente, un incontro urgente e speriamo chiarificatore.

Certi di un sollecito riscontro.

Distinti saluti

Il Coordinatore FP CGIL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Giuseppe Palumbo

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture sindacali regionali Fp Cgil VVF e Fns Cisl  riguardo la nuova convenzione stipulata dall’Amministrazione e la regione Emilia Romagna sulle emergenze ambientali. Nella nota si evidenzia come solamente per mezzo stampa si è venuti a conoscenza della convenzione tra ARPAE e VVF  Emilia Romagna, le scriventi chiedono al riguardo informazioni di carattere organizzativo e formativo su un argomento di così tale importanza.

 

Innovazione e occupazione temi centrali, ospiti: Camusso, Fantinati, Kyenge, Bonaccini e altri

Ci Siamo! Vigilia di congresso per la Funzione Pubblica Cgil Nazionale. Da domani mercoledì 28 novembre a sabato 1° dicembre a Perugia (presso l’Hotel Giò in via Ruggero D’Andreotto 19) è in programma, dietro le parole ‘Il lavoro nei servizi pubblici è. Per tutti, tutti i giorni’, l’assise congressuale della categoria nazionale della Cgil che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici.

L’appuntamento di Perugia, l’11° nella storia della Fp Cgil, arriva al termine di un iter congressuale che ha registrato oltre 6.500 assemblee e più di 161 mila voti per una percentuale a favore del documento ‘il lavoro è’ del 98%. Il tutto per una quattro giorni che metterà al centro il valore dei servizi pubblici, e di coloro che li garantiscono nel pubblico e nel privato, guardando ai necessari processi di innovazione e al bisogno di un piano straordinario di occupazione.

Giorni che vivranno attraverso gli interventi delle delegate e dei delegati ma anche di studiosi di fama internazionale e autorevoli ospiti, dalla politica al sindacato, a partire dalla Cgil Nazionale, e che si concluderanno con l’elezione del segretario generale della Fp Cgil. Tra le presenze: la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, e il sottosegretario al Ministero della Pubblica Amministrazione, Mattia Fantinati, entrambi previsti per mercoledì 28 novembre giorno d’apertura, subito dopo la relazione introduttiva della segretaria generale uscente della Fp Cgil, Serena Sorrentino. Insieme ai segretari generali di Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, al segretario generale di Epsu, Jan Willem Goudriaan, anch’essi previsti per il 28 novembre.

Il giorno dopo, giovedì 29 novembre, inframezzeranno il dibattito congressuale gli interventi della europarlamentare, Cécile Kyenge, e del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Previste poi le relazioni del professor Nicolò Giangrande sul tema ‘Perimetro pubblico, disuguaglianze e crescita economica’ e del ricercatore dell’Inail, Emanuele Gruppioni, su ‘La Ricerca Pubblica fa bene alla Salute’.

Venerdì 30 novembre interverrà Rosa Pavanelli, segretaria generale di Psi, insieme al famoso epidemiologo britannico, il professor Michael Marmot, con una relazione su ‘La Salute diseguale’ e al professor Enrico Giovannini su ‘Diseguaglianze e sostenibilità sociale’. Sempre venerdì verrà presentata la ricerca sul lavoro nelle pubbliche amministrazioni, condotto da Marta Fana e dalla Fondazione Di Vittorio, dal titolo ‘Piano Straordinario per l’Occupazione nelle Pubbliche Amministrazioni’. Infine, le conclusioni della giornata con l’intervento del segretario confederale della Cgil, Franco Martini.

Per chiudere, sabato 1° dicembre, ultimo giorno del Congresso, sono previste le elezioni del comitato Direttivo e dell’Assemblea generale della Fp Cgil. Infine, intorno alle ore 12, l’elezione del segretario generale, con la chiusura dei lavori prevista per le ore 13.30.

Il percorso fatto, l’impegno di questi anni e le prospettive. Intervista di Radio Articolo 1 a Fabrizio Rossetti

Mancano pochi giorni all’inizio dell’XI congresso della Fp Cgil – ‘Il lavoro nei servizi pubblici è. Per tutti, tutti i giorni’, a Perugia dal 28 novembre al 1° dicembre – che arriva al traguardo di una stagione politica e sindacale molto intensa, fatta di grandi momenti per la categoria: la fase di partecipazione e democrazia attraverso gli attivi #CiSiamo che hanno visto un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, il rinnovo dei grandi contratti pubblici, fermi da ben 10 anni, insieme alla mobilitazione per il rinnovo di tutti gli altri, le Rsu del 2018 che hanno visto ancora una volta la Cgil confermarsi il primo sindacato nel lavoro pubblico e, infine, l’iter congressuale con oltre 6 mila assemblee e più di 160 mila voti per una percentuale di sostegno al documento ‘Il lavoro è’ del 98%.

A fare il punto di quanto fatto e a individuare i temi al centro del congresso è Fabrizio Rossetti, segretario nazionale e responsabile dell’organizzazione, che in un’intervista a a Radio Articolo 1 ricostruisce i grandi momenti di partecipazione degli anni appena alle spalle. “Dopo l’accordo con il governo del 30 novembre 2016, tutto il 2017 lo abbiamo vissuto tra le lavoratrici e i lavoratori, con attivi, assemblee e momenti di partecipazione. Abbiamo cercato, in tutto questo tempo, di allargare la discussione fino all’ultimo posto di lavoro; abbiamo anche sostenuto una campagna, #CiSiamo, sul tema del rinnovo dei contratti pubblici, per ascoltare le opinioni di tutti”.

Non da meno il dibattito congressuale che ha preceduto l’avvio dell’11° congresso della Fp Cgil, “una fase di dibattito molto intensa, ricca e partecipata”. Secondo Rossetti il congresso alle porte non sarà altro che il coronamento di un percorso faticoso ma pieno di novità e opportunità che “ci consegna la consapevolezza di essere una grande categoria, in grado di fare grandi cose”. Saranno 531 le delegate e i delegati che parteciperanno a questa 11° edizione del Congresso Fp. Un numero che si fa espressione di questo grande percorso di coinvolgimento delle strutture su tutto il territorio nazionale. Insieme a momenti di confronto con ospiti e studiosi che completeranno questa quattro giorni.

Con il Congresso, l’obiettivo principale che la Fp si propone è quello di offrire ulteriori spunti di riflessione, letture e prospettive diverse. Tre i temi fondamentali secondo Rossetti: perimetro pubblico, disuguaglianza e, appunto, prospettive. “Su questi filtri costruiremo il dibattito congressuale, anche attraverso il parere di esperti e studiosi che parteciperanno con noi. Aumentiamo il livello di attenzione sui diritti del lavoro e i diritti dei cittadini. Diritti che dobbiamo continuare ad assicurare soprattutto in una fase di crisi che sembra non terminare mai”. Appuntamento, quindi, a Perugia da mercoledì 28 a sabato 1° dicembre con l’11 congresso della Fp Cgil.

Ascolta l’intervista completa a Fabrizio Rossetti

Segui l’evento Facebook, e non perderti la cronaca del Congresso minuto per minuto!

Al Direttore Generale di Persociv Dott.ssa Anita Corrado E,p.c. Al Gabinetto del Ministro della Difesa Al Segretario Generale della Difesa DNA Gen. C.A. Nicolò Falsaperna

Le scriventi OO.SS. nel prendere visione della circolare esplicativa in oggetto a Sua firma, diramata in data 22.11.2018 senza alcuna preventiva informazione alle Parti Sociali firmatarie del C.C.N.I. 2018 -2020, hanno rilevato un sostanziale annullamento dei contenuti del citato C.C.N.I. in particolare per quanto attiene alle indicazioni fornite per la contrattazione di sede per la ripartizione del F.U.S. (artt. 22 e 23).

Nella parte in cui si forniscono indicazioni per le “Modalità di utilizzo delle risorse destinate alla contrattazione di sede” infatti, la suddetta circolare richiama un chiarimento reso dalla Funzione Pubblica in data 18.10.2018, prima quindi della sottoscrizione definitiva dell’accordo, che non ne costituisce parte integrante.

Tale improprio richiamo sterilizza di fatto il C.C.N.I. nella parte relativa alla contrattazione locale. C.C.N.I. che, ad oggi, è l’unica fonte normativa di riferimento per l’attribuzione delle risorse contenute nel Fondo Risorse Decentrate.

Ricordano inoltre le scriventi OO.SS. che l’eventuale “interpretazione autentica” di parti di accordo deve essere resa da tutti i firmatari e non unilateralmente da una sola delle Parti e ritengono inaccettabile quindi sia il metodo sia il contenuto della circolare del 22.11.2018.

Per quanto sopra detto si chiede il ritiro immediato della circolare in oggetto significando che eventuali indicazioni da dare alla periferia che non siano strettamente tecniche, dovranno essere preventivamente discusse e concordate con le scriventi OO.SS.

La richiesta assume carattere pregiudiziale al trattamento delle materie oggetto di confronto di cui alla riunione del 4 dicembre p.v.

 

FP CGIL                                    CISL FP                                   UIL PA                              CONFSAL/UNSA

F. QUINTI                                 M. FERRI/F. VOLPI              S. COLOMBI                     G. BRACONI

Appuntamento a Roma in corso d’Italia 25 alle ore 9

#FuoriTempoMassimo. Dietro queste parole mercoledì 12 dicembre a Roma si terrà l’Attivo nazionale quadri e delegati Fp Cgil della Cooperazione Sociale, con al centro il tema della trattativa per il rinnovo del contratto e le rivendicazioni della categoria. Appuntamento presso la sede nazionale della Cgil in corso d’Italia 25 dalle ore 9 alle ore 14.

Bisogna tutelare mille professionisti che garantiscono il servizio da anni

Roma, 26 novembre – “Un emendamento della maggioranza di Governo vorrebbe riproporre un concorso aperto senza riserva di posti o di punteggi per i mille medici fiscali Inps che, dopo aver garantito il servizio per anni senza nessuna tutela, non potrebbero usufruire di percorsi di stabilizzazione come invece avvenuto per tutti i dipendenti pubblici. Questo è solo uno degli attacchi che i medici fiscali Inps hanno subito negli ultimi giorni e che rischia di creare delle disparità. Ci opponiamo con fermezza”. È quanto dichiarano la Fp Cgil Medici e Sinmevico in merito alla questione dei percorsi di stabilizzazione.
“L’emendamento crea una pericolosa confusione tra medici fiscali e medici convenzionati esterni Inps che operano nelle commissioni d’invalidità civile. Un concorso aperto senza riserve rischia di mettere in competizione le due categorie di professionisti creando una disparità tra chi non ha potuto fare percorsi di specializzazione, i medici fiscali, e chi, al contrario, ha potuto acquisire specifici titoli formativi come i convenzionati esterni che tuttavia non hanno mai acquisito sul campo le competenze necessarie alle visite di controllo – spiegano la Funzione Pubblica Cgil Medici e Sinmevico -. La proposta prevedrebbe anche che le risorse finanziate con il Polo Unico della medicina fiscale, destinate esclusivamente per le visite di controllo, vengano utilizzate per lo svolgimento di altre attività dell’Inps”.
“Ci opponiamo con fermezza a qualsiasi progetto di abrogazione della legge vigente che con l’istituzione della lista ad esaurimento ha finalmente rappresentato un primo passo verso la stabilizzazione dei professionisti dopo anni di lavoro senza tutele. Auspichiamo la ripresa del confronto con l’Inps e che il Governo consulti i sindacati del settore prima di formulare proposte emendative che creano disservizi e cancellano anni di sacrifici di mille professionisti” concludono la Funzione Pubblica Cgil Medici e Sinmevico.

Pubblichiamo la nota della Fp Cgil Emilia Romagna e del Coordinatore Regionale Cgil VVF in merito alla convocazione e alle scelte adottate dalla Direzione Centrale della Formazione  riguardo la partecipazione ed alla selezione per aspiranti formatori  SA

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