Pubblichiamo l’Accordo definitivo in attuazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dirigente dell’ Area 1.

Pubblichiamo la Circolare dell’ Ufficio Attività Sportive  in merito alle modifiche apportate all’edizione del  14° Campionato Italiano VVF di Ciclocross – Memorial  “Sergio Checchi” che si svolgerà in data 8 dicembre 2018 in località  Arezzo

Trattativa per il rinnovo dell’assistenza sanitaria integrativa UNEBA

Giovedì 22 novembre u.s., presso la sede UNISALUTE di Bologna, si è svolto l’incontro unitario per
proseguire la trattativa per il rinnovo del servizio di assistenza sanitaria integrativa del personale
dipendente UNEBA.
Come sapete, il precedente accordo triennale scade il 31 dicembre 2018 e, nel corso della sua
validità, ha avuto un numero di fruitori (personale dipendente e loro famigliari) sempre crescente che ha determinato una situazione di sofferenza finanziaria da parte della compagnia che assicura le
prestazioni.
Dopo avere esaminato svariate ipotesi per eliminare il disavanzo senza che ciò implichi
penalizzazioni a carico dei servizi e dei suoi fruitori, si è giunti ad un accordo di massima che prevede
una moderata riduzione nella rete di strutture sanitarie alle quali potersi rivolgere, mantenendo
pressoché inalterato il precedente nomenclatore (salvo elencare puntualmente le tipologie di grandi
interventi assicurabili) e prevedendo un leggero aumento delle franchigie.
Un punto di pregio, in questa ipotesi è la previsione del rimborso totale dei ticket sanitari non
prevedendo più alcuna franchigia (nell’attuale accordo è presente una franchigia fissa di 10 € per ogni
prestazione).
Abbiamo in programma un nuovo incontro il prossimo 11 dicembre, a Roma: vi terremo informati.

Gianluca Mezzadri                                     Michele Vannini
Comparto Sanità/SSAEP                     Capo area Sanità/SSAEP
FP CGIL Nazionale                                       FP CGIL Nazionale

COMUNICATO SULL’INCONTRO CON IL MINISTRO

Si è svolto oggi l’incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Toninelli, per “un
confronto sulle principali problematiche del personale del MIT”. Il Ministro dopo il saluto di rito alle
OO.SS. presenti, ha sottolineato come tutta la politica dell’Amministrazione dovrà essere volta a
sottolineare l’importanza e la centralità del personale e ha lamentato come negli scorsi anni, il MIT
sia stato oggetto di depauperamento delle funzioni che sono state allocate presso altri soggetti.
Nel nostro intervento, sui temi generali, abbiamo sottolineato come la centralità del personale
parta dagli stanziamenti che debbono essere effettuati nella Legge di Bilancio, e che , quindi, le insufficienti
risorse allocate e relative al rinnovo del CCNL e alla revisione del sistema di classificazione
non vadano nella direzione che il Ministro, in qualche modo, auspica. Ancora, per quel che
ci riguarda, abbiamo rivendicato risorse per un piano straordinario di assunzioni per rispondere
non solo alle ridotte dotazioni organiche del personale, a cui vengono richiesti maggiori carichi di
lavoro, ma anche per dare sollievo all’emergenza occupazionale in particolare quella giovanile.
Anche qui, non può non sottolinearsi come la Legge di Bilancio non dia alcuna risposta positiva in
tal senso.
Abbiamo ribadito, inoltre, come la valorizzazione del lavoro pubblico passi attraverso non solo la
dignità del contratto, ma anche per il tramite della formazione del personale, della innovazione tecnologica delle strutture lasciando da parte, una volta per tutte, sia le logiche punitive di brunettiana
memoria che, purtroppo, abbiamo visto riaffacciarsi nella proposta di modifica del sistema di valutazione presentata dall’OIV, sia le proposte di accertamento della presenza anche attraverso rilievi
biometrici che presuppongono, ancora una volta, la cd. logica del lavoratore “fannullone” a cui
anche questo Governo sembra volersi ispirare.
Da ultimo si è evidenziata la necessità di porre rimedio a quello che consideriamo un vero e proprio
“abuso di potere” perpetrato dallo Stato nei confronti dei lavoratori pubblici e che riguarda i
tempi di erogazione del TFR/TFS.
Per quel che attiene lo specifico del Mit, abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà alla costituenda
Centrale della Progettazione delle opere pubbliche, richiamando, per tal verso, l’emendamento
unitario presentato con la Cisl e Uil di categoria e contestando, quindi, la contraddizione del Ministro
circa il lamentato depauperamento delle funzioni effettuato, nel passato, da altri Governi ai
danni del Mit.
E’ stato anche evidenziato la necessità di riallineare l’indennità di amministrazione Mit a quella,
più sostanziosa, erogata da altri ministeri.
E’ stata anche sottolineata come, a tutt’oggi, non sia stata presentata alcuna proposta circa il rinnovo
del contratto della Dirigenza ricordando, nel contempo, l’importanza del coinvolgimento dei
dirigenti stessi negli snodi di costruzione delle politiche di riorganizzazione del Ministero.
Ancora, richiamando le nostre battaglie in merito alla legalità e alla trasparenza degli atti, abbiamo
sottolineato la necessità di rotazione degli incarichi e abbiamo richiamato l’Amministrazione a vigilare
per quanto di propria competenza.
Infine, si è sottolineata la problematica relativa al personale in servizio presso le Capitanerie di
Porto, proponendo la distinzione dei ruoli tra la compagine civile e quella militare assegnando a
ciascuno ruoli e compiti diversificati.

IL Coordinatore Fp Cgil MIT
Paolo Camardella

Accordo separato per avvio assistenza sanitaria integrativa AGIDAE

Martedì 20 novembre u.s., presso la sede nazionale AGIDAE, si è svolto l’incontro unitario per esaminare la bozza di statuto istitutivo del nuovo ente per la gestione dell’assistenza sanitaria integrativa del personale dipendente.
La controparte ha presentato la nuova versione, riveduta e corretta rispetto a quelle esaminate in
precedenza, che prevede l’istituzione di un apposito nuovo ente bilaterale, a composizione paritetica.
Da subito, come Fp Cgil abbiamo espresso la nostra contrarietà alla prospettiva di andare alla costituzione  di un ulteriore nuovo ente, con funzioni anche diverse da quelle demandate dal CCNL, anziché pensare a un apposito fondo, come già scelto in altri contratti.
Per le prestazioni, la controparte non ha mai preso in considerazione le nostre richieste di prevedere
appositi bandi, essendo già orientata per l’assegnazione a un singolo soggetto assicurativo.
Inoltre, rispetto ai contenuti delle precedenti bozze, già oggetto di ampia e articolata discussione, AGIDAE ha suddiviso i propri settori di attività ed ha previsto l’istituzione di due distinti enti, uno per il settore scuola e uno per quello sociosanitario, operando anche in questo caso una scelta decisamente contraria al nostro orientamento, che è sempre stato quello di arrivare all’aggregazione dei fondi del settore, per costituire un contenitore più grande e capiente che potesse offrire prestazioni omogenee per tutti i lavoratori destinatari.
Per tutti questi motivi, che abbiamo nuovamente ribadito, ci siamo dichiarati indisponibili a sottoscrivere i documenti proposti.
Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, invece, pur auspicando nel prossimo futuro una ricomposizione unitaria anche su questo argomento, si sono dichiarate soddisfatte ed hanno firmato, con AGIDAE, l’accordo e la bozza di statuto che vi alleghiamo.
È bene sottolineare che la mancata firma dello statuto da parte nostra non impedisce la partenza del
servizio di assistenza sanitaria integrativa, non appena avranno espletato le formalità notarili.
Continueremo il nostro lavoro, anche sul piano politico, per modificare una scelta che riteniamo essere
sbagliata e non in grado di assicurare adeguati servizi alle lavoratrici ed ai lavoratori.

Gianluca Mezzadri                                                    Michele Vannini
Comparto Sanità/SSAEP                                     Capo area Sanità/SSAEP
FP CGIL Nazionale                                                      FP CGIL Nazionale

 

Si è aperto ieri il confronto sul nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli e sulla attuazione delle nuove posizioni di responsabilità (Poer) istituite, come noto,
con la legge di Stabilità 2018. Riteniamo tuttavia indispensabile sottolineare che all’ordine del
giorno l’Agenzia ha posto, in ciò aderendo alle nostre richieste, l’avvio dopo dieci anni della
trattativa per il Contratto Nazionale Integrativo, nonché la ripartizione delle somme disponibili
relative al Fondo 2017.
In premessa il Direttore Dott. Mineo ha illustrato, nel dettaglio, le valutazioni e le condizioni
oggettive che hanno consigliato una sostanziale rimodulazione delle scelte e delle
tempistiche stabilite nei mesi scorsi, con delibere del Comitato di Gestione, che avevano
integrato il Regolamento di Agenzia.
In particolare non si è rivelata attuabile, entro il 31 dicembre 2018, la modifica della
strutturazione territoriale e delle competenze delle direzioni interregionali. Ciò per la evidenza
che i programmi di implementazione ed informatizzazione non sarebbero realizzabili prima
del giugno 2019. Per tale evidenza l’Agenzia ha deciso di adottare un Modello Organizzativo
Temporaneo, riservandosi di presentarci nella prima metà del 2019 il piano di
riorganizzazione definitivo, da realizzare in 18 mesi, dunque entro il 2020. Nella fase
transitoria la dimensione territoriale delle direzioni interregionali resterà dunque quella attuale,
mentre la loro organizzazione si limiterà ad incardinare gli uffici dei Monopoli. L’Agenzia
valuterà il possibile accorpamento a livello interregionale di accise-dogane o antifrodelaboratori
chimici, di seguito alla nostra richiesta di rendere omogenee le strutture
interregionali rispetto alla nuova organizzazione delle direzioni centrali che, come noto, ha
stabilito la incorporazione della ex Area Laboratori Chimici nell’Area Antifrode e due aree
separate Accise e Dogane.
Inoltre l’Agenzia ha confermato l’intenzione di mantenere tutti gli uffici operativi come sedi di
posizione dirigenziale, in ciò aderendo positivamente ad una nostra proposta di merito,
mentre ci ha informati che porterà questo assetto alla approvazione del Comitato di Gestione
fissato la prossima settimana.
Per quanto riguarda l’assetto delle posizioni dirigenziali l’Agenzia ha valutato di sopprimerne
44 di seconda fascia e 2 di prima, con una riduzione di 4 posizioni soppresse rispetto alla
ipotesi assunta in precedenza dal Dott. Kessler. Sulla base di tale riduzione l’Agenzia ci ha
informato che prevede di istituire 208 Poer (60 in meno rispetto alla ipotesi precedente) che
avranno una remunerazione annua, comprensiva della indennità di risultato, dalla fascia più
bassa di circa 20 a circa 25 mila euro.
Le nuove Posizioni di elevata responsabilità, nella proposta della Agenzia, hanno una
ripartizione territoriale che copre gli uffici operativi, le principali Sot (12), mentre 36 Poer
vengono previste presso le direzioni interregionali e 59 presso la sede centrale.
Per l’accesso a tali posizioni (fino a 5 per ciascun candidato) sono state ipotizzate una prova
scritta, la valutazione dei titoli individuali ed una prova orale.
Sull’impianto di ripartizione territoriale e sui criteri di accesso non ci siamo dichiarati
d’accordo e, dopo un confronto serrato, abbiamo chiesto ed ottenuto un approfondimento in
un ulteriore incontro specifico che è stato fissato nella prima settimana di dicembre. Su
questo punto vogliamo tuttavia ribadire che la definizione delle attività ad alto contento
professionale e di specifiche responsabilità non può limitarsi alle Poer. Come noto, avevamo
proposto da tempo di concordare, nell’ambito del Contratto integrativo, la istituzione di
ulteriori posizioni ed incarichi in grado di completare ed intercettare di più e meglio la
graduazione delle attività da indennizzare, identificandone il numero e la remunerazione. In
merito ci riserviamo di precisare ed inviare alla Agenzia una precisa proposta di merito, in
vista degli incontri fissati per le trattative contrattuali.
Il Contratto Integrativo. La trattativa che vogliamo impostare per la definizione del Contratto
integrativo – di cui vogliamo ribadire tutta l’importanza dopo dieci anni di blocco – deve tenere
conto di possibili situazioni che rivestono carattere di urgenza e, in tal senso, abbiamo
rappresentato la necessità di prevedere – sulle materie oggetto del Contratto – accordi “a
stralcio”.
In effetti proprio ieri, prima ancora di avviare la trattativa (che verrà spostata nella prima
settimana di dicembre) abbiamo posto la necessità e l’urgenza di sottoscrivere un accordo
che ristabilisse i limiti delle ore di lavoro effettuabili in straordinario, ciò in deroga alle
previsioni del CCNL che, per il personale delle amministrazioni centrali, sono stati posti in 200
ore annue. Abbiamo così sottoscritto un accordo che riporta per l’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli tali limiti alle già previste 600 ore annue.
Abbiamo poi sottoscritto l’accordo sul Fondo 2017. L’accordo prevede l’utilizzo delle somme
disponibili (prive cioè della quota del cosiddetto comma 165) per remunerare le indennità del
settore dogane (confine, area metropolitana, rischio, centralinisti non vedenti e, nella misura
del 50%, disagiata) e quelle del settore monopoli (incarichi di funzione, reperibilità, rischio e
centralinisti non vedenti). Vengono inoltre finanziati il lavoro straordinario, i turni e la
performance che viene intanto stabilita nella misura di 14.931.233 euro. Le previsioni
contenute nell’accordo, che andrà ora alla registrazione degli organi di controllo, saranno
erogate nei primi mesi del 2019.

FP CGIL               CISL FP              UIL PA                UNSA/Salfi
Iervolino                 Fanfani             Procopio                    Veltri

 Trattativa rinnovo CCNL Sanità Privata 22 novembe 2018

Nella giornata di ieri 22 novembre, si è svolto a Milano l’incontro con AIOP e ARIS, incontro ristretto e
di natura “tecnica”, nel quale sono stati affrontati solo due articoli: i provvedimenti disciplinari e la formazione.
Quanto ai provvedimenti disciplinari si è proceduto ad una sistematizzazione dell’art. 41 apportando
alcuni chiarimenti, mentre abbiamo respinto due nuove tipizzazioni di provvedimenti.
La prima riguarda il provvedimento disciplinare nei confronti di quelle figure professionali che, avendo
l’obbligo della formazione ECM, non acquisiscono i crediti formativi.
E’ quanto meno paradossale che da un lato tutti i sistemi di accreditamento richiedano che le aziende
assicurino i crediti ECM e, dall’altro, i lavoratori devono pagarseli e farli utilizzando ferie e quanto altro, giacché, come sapete, le disposizioni sulla formazione ECM previste dal vigente CCNL sono restrittive.
La seconda tipizzazione che abbiamo respinto è quella che prevedeva il licenziamento nel caso di
assenze ingiustificate per tre giorni l’anno per sommatoria.
Ben potrebbe accadere, infatti, che un’oggettiva impossibilità di comunicare per tempo l’assenza, sia
poi giustificata e documentata, ma che l’azienda non ne tenga assolutamente conto con le conseguenze del caso. Altra cosa è l’assenza ingiustificata per tre giorni consecutivi nel qual caso il CCNL già prevede il licenziamento.
La discussione sugli articoli che riguardano la formazione è stata molto lunga e, allo stato, è un tema
ancora aperto.
Sostanzialmente, come abbiamo più dettagliatamente illustrato nella riunione del coordinamento,
propongono la costituzione di un fondo per la formazione alimentato dalla somma delle percentuali oggi previste e dalle 150 ore per il diritto allo studio.
In buona sostanza, per come l’hanno presentata, non cambierebbe sostanzialmente nulla rispetto alla disciplina attuale.
Si prosegue nell’esame del testo e i prossimi due appuntamenti sono per il 3 e il 5 dicembre, ma
scontiamo un atteggiamento delle controparti alquanto dilatorio e poco propenso ad introdurre gli elementi innovativi che abbiamo definito in piattaforma.
Inutile ricordare che i temi ancora aperti sono molti e politicamente rilevanti, a cominciare dagli
incrementi per i quali persiste la richiesta delle controparti affinché siano le Regioni a farsi carico dei costi contrattuali.
Come sapete il 14 dicembre è stato proclamato, unitariamente, lo sciopero della sanità privata nel
Lazio; come ci siamo detti nella recente riunione, è necessario che anche nelle altre realtà territoriali siano messe in campo delle iniziative a sostegno della trattativa.

Per il Comparto Sanità Fp Cgil                                        Il Capo Area Ssaep e Sanità Fp Cgil
Antonio Marchini                                                                                Michele Vannini

Pubblichiamo la nota inviata alla DCF, in quanto riteniamo inaccettabile quanto sta accadendo nel settore motorio del C.N.VV.F. nell’ ambito della  creazione dei formatori esperti. Per questo abbiamo chiesto al Direttore Centrale per la Formazione di riportare chiarezza.

Pubblichiamo la nota dove si ribadisce al Direttore Centrale della Formazione la necessità di riportare al tavolo tecnico la discussione sulla formazione in oggetto.

PROGRESSIONI ECONOMICHE 2018

A seguito dei nostri reiterati solleciti, in data 19 novembre u.s. siamo stati convocati per un incontro relativo all’accordo sulle progressioni economiche 2018.
L’amministrazione ci ha comunicato che l’ipotesi di accordo sottoscritta in data 26 luglio scorso, nonostante il via libera da parte del MEF, ha ricevuto alcune osservazioni da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica che, di fatto, condizionano il nulla osta ad alcune prescrizioni.
In particolare, oltre a richiedere un intervento unilaterale da parte dell’amministrazione per la valutazione del personale in servizio presso gli uffici di diretta collaborazione, ha richiesto l’ammissione alle procedure anche per il personale che ha goduto del passaggio di fascia con decorrenza 1 gennaio 2016.
Il tutto sarebbe motivato da un’interpretazione, a nostro avviso alquanto discutibile, dell’art. 18, comma 5, del CCNL 2006/2009 dei Ministeri laddove si fa presente che “la permanenza nella fascia attribuita è definita in contrattazione integrativa e non può essere inferiore a due anni “.
Questa lettura non ci trova assolutamente d’accordo in quanto risulta oltremodo evidente che il citato CCNL lascia libera la contrattazione integrativa di individuare autonomamente i tempi di permanenza nelle fasce economiche, limitandosi ad indicare esclusivamente dei limiti minimi.
Bisogna, inoltre, considerare che l’apertura alle procedure 2018 ai colleghi risultati vincitori nel 2016 porterebbe la platea dei potenziali partecipanti a circa 2800 unità il che renderebbe impossibile completare le procedure entro il 31 dicembre 2018.
Sul punto abbiamo concordato con l’Amministrazione, di contrastare le indicazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica replicando con una nota che ribadisca la nostra posizione in merito a quanto contenuto nell’art 18, comma 5, del CCNL 2006/2009 e di sollecitare una risposta in tempi brevi al fine di non vanificare la definizione degli sviluppi economici 2018.
Se ciò non dovesse avvenire, le risorse previste per le progressioni economiche verranno redistribuite sul FUA e l’accordo verrà riproposto con decorrenza 1 gennaio 2019.
Contestualmente rappresenteremo al neo ministro Bongiorno tutto il nostro disappunto riguardo al complesso e farraginoso sistema di certificazione ed agli ostacoli introdotti dagli innumerevoli orientamenti interpretativi che, di fatto, ingessano e spesso rendono inattuabili le disposizioni contenute nei CCNL.
Nel corso dell’incontro abbiamo, inoltre, richiesto che ci venisse fornito un aggiornamento in merito ad altre questioni che riguardano il personale.

FUA 2016
Ci è stato comunicato che in data 19 novembre si è finalmente insediato l’OIV, al quale sono già stati trasmessi gli atti relativi alla relazione sulla performance.
Abbiamo chiesto di sollecitare i componenti dell’Organismo a dar corso in tempi brevi alla validazione della relazione al fine di scongiurare ulteriori slittamenti sui pagamenti di quanto spettante al personale.

BUONI PASTO
L’amministrazione ha rappresentato le criticità riscontrate nella risoluzione della vertenza relativa al fallimento della società QUI GROUP SPA, criticità dovute in particolare alla disomogeneità di gestione dei lotti ad opera delle singole Direzioni Generali.
Sul punto abbiamo richiesto una puntuale informativa sulle singole situazioni in essere e sulle soluzioni che si intende intraprendere per una rapida soluzione della problematica.

A conclusione dei nostri interventi abbiamo ribadito la necessità di calendarizzare, in tempi brevi, un incontro con il capo dipartimento della programmazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali ed abbiamo sollecitato la delegazione di parte pubblica a fornirci il piano dei fabbisogni del personale, necessario per affrontare il tema delle eventuali progressioni verticali, ed ad insediare quanto prima l’Organismo Paritetico per l’Innovazione anche al fine di aprire una interlocuzione sulla ventilata riorganizzazione degli uffici.

FP CGIL                                             CISL FP                                          UILPA
Salvatore Chiaramonte                     Michele Cavo                             Alessandra Prece

Pubblichiamo la nota inviata al Ministro Matteo Salvini  e al Sottosegretario Stefano Candiani.

In allegato una riflessione della FP CGIL di Cagliari e della Sardegna sull’ennesima tragedia del mare e sulle sfide sulle politiche per l’accoglienza dei migranti, in continuità con quanto da noi ampiamente discusso nella iniziativa di palermo UE CARE. La migrazione è un fenomeno inarrestabile e questo è parte della storia dell’uomo. L’Italia è una paese costituito da coste ed è irrazionale pensare di chiudere tutte le rotte, come invece crede di poter fare il Governo tramite politiche securitarie che alimentano razzismo e xenofobia.

Riteniamo, in qualità di rappresentanti dei lavoratori che offrono servizi di accoglienza ai migranti, anche in occasione della prossima visita del Ministro dell’Interno in Sardegna, che sia importante continuare ad affermare la necessità di creare una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi dell’accoglienza, come deciso nella Risoluzione di Palermo adottata dal sindacato Europeo Epsu.

E’ fondamentale infatti che il NO al razzismo ed il SI ad un’accoglienza solidale, in condizioni di lavoro accettabili, che porti a una maggiore sicurezza per i cittadini, venga dalla voce dei lavoratori che chiedono alla politica ed alle Istituzioni Europee, in vista delle elezioni di giugno, di considerare queste istanze per riaffermare i valori fondanti dell’Unione.

La Segretaria Nazionale FP CGIL

Maria Concetta Basile

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