– C.C.N.I PARTE ECONOMICA 2018 – 2020 –
“ISTRUZIONI PER L’USO”
Come è noto il 6 novembre scorso è stato sottoscritto in via definitiva il C.C.N.I. Ministero
Difesa 2018-2020 parte economica.
Tale accordo differisce da quello degli anni precedenti su alcuni aspetti, ovvero sia per l’entrata in vigore del nuovo C.C.N.L. Funzioni Centrali, sia per l’inserimento dell’articolo per la ripartizione dei 21 milioni di euro annui che, giova ricordare, sono il frutto di una vertenza portata avanti esclusivamente dalle scriventi OO.SS. con il precedente Ministro, e che costituiscono un primo importantissimo passo verso la riduzione del “gap” economico con il salario accessorio di altri Ministeri.
Al fine di provare a fornire elementi ritenuti utili alla contrattazione territoriale e, al contempo, dare risposta ai numerosi quesiti che ci stanno pervenendo, sul tema riteniamo utile fornire alcuni chiarimenti.
1. Per la prima volta nel C.C.N.I. si parla di performance organizzativa e di performance individuale.
2. Art. 20 ( performance organizzativa e premialità ) La performance organizzativa in questo caso è relativa agli obiettivi strategici del Ministero della Difesa e riguarda tutti i dipendenti.
In tale articolo vengono descritte finalità e modalità per la ripartizione dei 21 milioni di euro attraverso l’attribuzione di un punteggio assegnato a ciascun dipendente sulla base di una formula matematica che tiene conto del raggiungimento dell’obiettivo strategico e della presenza in servizio. Alla determinazione della quota provvede direttamente la Direzione Generale del Personale.
3. Art. 21 ( performance individuale ) In merito a tale istituto nulla è stato modificato e/o innovato rispetto agli anni precedenti, in quanto la procedura si riferisce al sistema di misurazione e valutazione già in vigore. Per quanto riguarda il comma 4 di tale articolo (che riprende quanto previsto dall’art. 78 del CCNL Funzioni Centrali), si chiarisce che la maggiorazione del 30% della quota individuale teorica verrà erogata a fronte di una graduatoria di livello nazionale divisa per aree funzionali. L’Ente di servizio comunicherà le valutazioni alla Direzione Generale del Personale che provvederà a stilare detta graduatoria.
4. Artt. 22 e 23 (Fondo unico di sede e modalità di utilizzo delle risorse destinate alla contrattazione di sede) Anche qui, nulla è stato modificato e/o innovato per quanto attiene la ripartizione delle risorse del FUS che continuano ad essere destinate alla produttività. Si procederà, come negli anni precedenti, ad individuare i criteri di ripartizione attraverso la contrattazione locale con RSU e OO.SS. territoriali.
Attribuiamo grande valenza all’accordo in argomento, sia perché è il primo C.C.N.I.
stipulato a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Contratto Nazionale, sia per gli elementi di novità in esso contenuti, concordati ad esclusivo beneficio dei lavoratori civili della difesa.
Auspichiamo, quindi, che i chiarimenti espressi consentano di rendere il più possibile corretta e omogenea l’applicazione degli istituti economici su tutto il territorio nazionale.
Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa Confsal Unsa
Francesco Quinti Massimo Ferri/Franco Volpi Sandro Colombi Gianfranco Braconi
Al Direttore generale del Personale e delle Risorse
Dott. Pietro BUFFA
Roma
E, p.c.
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Pierina Conte
Roma
Oggetto: funzionamento Ufficio pensioni.
Da notizie in nostro possesso risulterebbe che da parte dell’Ufficio menzionato vengano utilizzati CAF esterni per la lavorazione di alcune pratiche pensionistiche. Tale condotta determina per i lavoratori interessati un percorso più efficiente e veloce per le procedure correlate, in particolare per la determinazione degli importi del trattamento pensionistico e per la produzione del modello PA/04, percorso “concorrenziale” rispetto a quello ordinario curato dall’ufficio Pensioni.
Come Organizzazione Sindacale siamo, naturalmente, interessati all’utilizzo di tutti gli strumenti adatti a produrre tempestivamente atti e determinazioni così importanti per le lavoratrici e i lavoratori, nel rispetto dei principi di equità e trasparenza ma riteniamo che gli uffici del Dipartimento debbano essere messi in grado di operare al meglio, senza ricorrere a scappatoie e con qualità ed efficienza adeguate.
Si chiede, pertanto, di verificare la fondatezza e la dimensione del fenomeno sopra indicato e si comunica sin d’ora tutta la disponibilità di questa O.S. a ricercare soluzioni più corrette ed efficaci, nell’interesse degli operatori del DAP e dell’Amministrazione
In attesa di un celere riscontro, si porgono cordiali saluti.
Roma, 15/11/2018
P.il coordinamento nazionale
Fp Cgil Pol.Pen.
Stefano BRANCHI
APERTO IL CONFRONTO SUL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NEL MINISTERO DELLA DIFESA
FP CGIL CISL FP UIL PA E UNSA CONFSAL CONFERMANO L’INADEGUATEZZA DELL’INTERA PROCEDURA
In data odierna si è aperto il confronto con l’Amministrazione sul sistema di valutazione della
Performance per il personale civile della Difesa.
In via preliminare FP CGIL CISL FP UIL PA e CONFSAL Unsa hanno ribadito il giudizio negativo, già
più volte rappresentato nel corso di questi anni, di un sistema che si è dimostrato non adeguato
alla complessità del Ministero della Difesa, caratterizzato da una molteplicità di profili
professionali, perlopiù tecnici, da stabilimenti di lavoro, da dipendenti che assolvono attività non
coerenti con la qualifica posseduta come le migliaia di lavoratori della prima area.
Un sistema dunque avulso dalla realtà e che, nel suo ambito contiene, un “vulnus” che lo rende
non credibile: la presenza di dirigenti militari, per definizione non responsabili, all’interno di un
sistema che, per poter funzionare ne richiederebbe invece la valutazione. Dunque un anacronismo
con cui purtroppo ci dobbiamo confrontare.
Sulla proposta presentata dall’Amministrazione le OO.SS. hanno respinto con fermezza il tentativo
di creare in sede centrale una macro area che, aldilà e al disopra dei singoli Comandi, avrebbe
avuto il compito modificare, anche in “peius” le singole valutazioni senza conoscenza alcuna dei
lavoratori e delle loro attività.
Per quanto sopra nella proposta unitaria di modifica del “sistema di valutazione” abbiamo chiesto
di connettere la valutazione del Dirigente militare con quella del Dirigente civile.
In ogni caso, come detto in precedenti comunicati, l’ importo irrisorio destinato alla Performance
individuale consentirà di depotenziare il suo macchinoso meccanismo di ripartizione.
Al termine della riunione, fuori ordine del giorno, abbiamo rappresentato la problematica legata ai
buoni pasto la cui mancata attribuzione in tutto il territorio nazionale, anche se in maniera non
omogenea, ha determinato disagi e tensione tra i dipendenti.
Il fallimento di una delle società fornitrici e la successiva tempistica richiesta della curatela
fallimentare è giunta al termine ed ha ora consentito la procedura di acquisto di buoni pasto,
destinati all’Area centrale per c.a 300.000 euro, che a breve saranno in distribuzione secondo
quanto riferito da Persociv.
Per gli Enti dell’Area periferica le risorse per acquistare direttamente i buoni pasto necessari, sono
state già attribuite ai Comandi con autonomia di spesa.
Gli Enti che si sono mantenuti al di sotto della soglia di spesa di 40.000 euro hanno provveduto ad
acquistare i buoni pasto senza difficoltà, al contrario le gare (obbligatorie) per gli importi superiori,
sono andate deserte ma, comunque, la normativa prevista in questa circostanza, consentirà di
procedere all’acquisto diretto.
Anche per gli Enti periferici Persociv ha reso noto la disponibilità delle risorse per tutto il 2018
invitando quegli Enti che non lo avessero ancora fatto a far pervenire le eventuali richieste di fondi
ulteriori.
Con l’attivazione della convenzione nazionale per il 2019, confidiamo che si risolva questa lunga e
tormentata odissea.
Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa Confsal Unsa
Francesco Quinti Massimo Ferri/Franco Volpi Sandro Colombi Gianfranco Braconi
Pubblichiamo la circolare sviluppi economici 2018 del Ministero della Difesa
Nel frattempo resta fermo lo stato di agitazione delle categorie professionali e sono confermate tutte le azioni sindacali già in essere:
Pubblichiamo la circolare dell’ONA riguardo l’attività svolta presso il centro Osservanza di Montalcino per la stagione invernale 2018-19
Pubblichiamo la circolare e i relativi allegati inviati dall’ONA per il conferimento di borse di studio a favore diegli studenti orfani dei dipendenti del C.N.VV.F. intitolate a Vanda Ansaloni.
Pubblichiamo la circolare di rettifica emanata dalla Direzione Centrale delle Risorse Umane, riguardo la disponibilità di posti presso la sede di Perugia.
“La ministra Trenta rispetti gli impegni assunti o saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione nazionale del personale civile del Ministero della Difesa, a cui far seguire una possibile mobilitazione”. È quanto fanno sapere Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Confsal Unsa nel rivendicare un confronto con la titolare del dicastero della Difesa, Elisabetta Trenta, che abbia al centro la trattazione di alcune rilevanti questioni da affrontare al più presto, la più importante delle quali, scrivono, “quella relativa ai drammatici bisogni assunzionali manifestati in particolare dall’area operativa e tecnico industriale della Difesa, di cui la stessa ministra si fece carico nell’ambito dell’intervento successivamente prodotto avanti le Commissioni difesa di Camera e Senato in seduta comune”.
Il piano straordinario di fabbisogno di personale civile messo a punto dalla Difesa, unitamente a quello ordinario, fanno sapere i sindacati, “mirava a conseguire l’assunzione di oltre 2.000 dipendenti: una notizia da noi accolta con grande soddisfazione, viste anche le numerose denunce avanzate nel corso degli ultimi anni in tal senso, a partire dall’esigenza di dare attuazione ad un programma volto alla soluzione delle a nose problematiche che stanno riducendo drammaticamente la capacità produttiva industriale dello Stato nella Difesa”.
Invece, rilevano le sigle sindacali, “con nostra grande sorpresa constatiamo come non ci sia alcuna traccia di reale impegno, nei provvedimenti licenziati dal governo, sugli stanziamenti economici destinati alle assunzioni di personale civile nel Ministero della Difesa, mentre trovano piena soddisfazione i piani assunzionali presentati da altri Ministeri e Pubbliche Amministrazioni”. Per queste ragioni, rivendicando un incontro a breve, i sindacati affermano: “Diciamo alla ministra che confidavamo in ben altro risultato. Vengono ancora una volta tradite le aspettative ingenerate dall’assunzione di impegni precisi e circostanziata al tavolo di confronto da parte del vertice politico del dicastero della Difesa che i lavoratori non sono disposti a tollerare senza manifestare pubblicamente il proprio forte e condivisibile dissenso”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Confsal Unsa.
Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. VVF territoriali, nella quale si chiede l’interessamento da parte delle Istituzioni dell’assegnazione definitiva del personale VVF.