Martedì 12 dicembre a Roma, presso la sede di ConfCooperative, è proseguito, in modalità ristretta, il confronto tra le OO SS e le Centrali Cooperative finalizzato al rinnovo del CCNL Cooperative Sociali.
Il confronto si è incentrato sul tema educatori dei servizi educativi di cui al dlgs 65/17 e sugli educatori di cui alla L.205/17, tema molto complesso rispetto al quale le parti hanno stabilito di procedere con i dovuti approfondimenti anche in considerazione dell’evoluzione
normativa in materia.
Il negoziato ha inoltre ulteriormente approfondito l’analisi circa l’impatto economico degli aggiornamenti normativi del CCNL.
Nel corso della discussione abbiamo nuovamente ribadito come il tema fondamentale degli aumenti contrattuali debba dare risposte adeguate all’aumento del costo della vita.
Considerando l’importanza e il peso delle tematiche trattate, le parti hanno stabilito di proseguire e intensificare il confronto calendarizzando nel mese di gennaio tre incontri per verificare se è possibile giungere in tempi rapidi al rinnovo contrattuale.
Sarà nostra cura, tenervi tempestivamente e puntualmente aggiornati nel merito del percorso negoziale.

FP CGIL                CISL FP               FISASCAT  CISL       UIL FPL                 UILTuCS
Michele Vannini Franco Berardi   Aurora Blanca      Pietro Bardoscia  Paolo Proietti

Pubblichiamo la circolare di ricognizione di scelta sede destinata ai corsisti del 95° corso AAVVP emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo l’ attuazione della  circolare EM 01/2020 sulla programmazione delle esercitazioni nazionali e regionali di colonna mobile anno 2023. Indicazioni operative Sicilia e Calabria 11/13 dicembre 2023

Pubblichiamo la nota di convocazione in merito i temi potenziamento organici e criteri di mobilità ruoli VF CS CR

19.12.2023 Intervento Organici 1^ parte

19.12.2023 Intervento Organici 2^ parte

19.12.2023 Intervento Criteri mobilità VF CS CR

“Un detenuto ristretto nel carcere di Piacenza, ieri mattina ha aggredito sia il personale di Polizia Penitenziaria sia i medici e gli infermieri dell’infermeria, lanciando loro anche il proprio sangue che usciva dai tagli che si era procurato poco prima. Accompagnato in ospedale, ha aggredito anche i Poliziotti della scorta e gli altri medici ed infermieri”.

Lo riferisce il Coordinatore Regionale dell’Emilia Romagna, Santo Guercio: “Sotto l’effetto di sostanze alcoliche, il detenuto, dopo essersi procurato dei tagli alle braccia, si è scagliato contro un agente di Polizia Penitenziaria che era accorso per accompagnarlo nell’infermeria del carcere, imbrattandolo del proprio sangue. La situazione è degenerata ulteriormente quando il detenuto è stato condotto in ospedale per le cure mediche. Anche in questa circostanza ha attaccato nuovamente i due agenti di scorta e il personale sanitario  del pronto soccorso, lanciando il proprio sangue sui presenti, colpendo nuovamente con il proprio sangue un’Agente al volto. Solamente l’intervento tempestivo e la professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, supportato dai sanitari, ha permesso di contenere la violenza del detenuto e di evitare conseguenze ancora più gravi. Gli agenti coinvolti sono stati sottoposti a visite mediche immediate e hanno ricevuto la necessaria profilassi”.
Mirko Manna, della FP CGIL Nazionale, interviene sottolineando la precarietà e l’inadeguatezza delle strutture carcerarie italiane, con particolare riferimento a Piacenza, che rappresenta un esempio evidente delle difficoltà che l’Amministrazione Penitenziaria incontra nel gestire situazioni critiche. Manna richiama l’attenzione sulla necessità urgente di assumere almeno 8.000 nuove unità di personale di Polizia Penitenziaria e critica la mancanza di azioni concrete da parte del Governo.
La FP CGIL sottolinea l’importanza di dotare il personale di regole chiare e procedure ben definite per gestire tali emergenze, come già discusso in un recente incontro con il Ministro Nordio e altre figure dell’amministrazione penitenziaria. È fondamentale investire nella sicurezza degli istituti penitenziari per prevenire eventi simili in futuro.

In conclusione, la FP CGIL Polizia Penitenziaria chiede un intervento immediato del Governo per garantire la sicurezza del personale, attraverso misure adeguate e un potenziamento dell’organico. La sicurezza nelle carceri non può più essere rimandata.

Piacenza, 12 dicembre 2023

Nel pomeriggio di ieri – come da comunicato siglato con CISL, UIL e CONFSAL – è stata sottoscritta una nuova bozza di CCNI, per superare i rilievi trasmessi dagli organi di vigilanza.

La FP CGIL si è impegnata, nel corso degli ultimi mesi, per la difesa del disposto contrattuale e per la tutela dell’autonomia dell’Ente, ben consapevole di un elemento critico di sistema: ciò che scontiamo ancora oggi, e che rischiamo di pagare in misura via via maggiore nei prossimi anni, è il limite posto alla disponibilità del Fondo, secondo quanto stabilito dall’art. 23 c. 2, d.l. 75 del 23 maggio 2017.

Questo perenne ritorno al passato, questo rimando allo stato economico del Fondo nel 2016, oltre a essere anacronistico rischia di limitare fortemente i percorsi di crescita del personale, con buona pace degli sforzi fatti in sede di contrattazione collettiva.

L’ipotesi di contratto che abbiamo sottoscritto mette al riparo il biennio di riferimento, garantendo un incentivo ordinario e speciale pari a circa 7.200 € medi lordi pro-capite. A fronte di ciò viene riconosciuta la possibilità di un passaggio orizzontale tramite bando al 50% meno un’unità del personale: il massimo possibile, che porterà alla progressione di 6.061 lavoratrici e lavoratori.

Mantenendo l’impianto, si conferma così il percorso intrapreso nel 2022 e il tentativo di ottenere – nell’arco di un triennio – il riconoscimento della professionalità per tutti i dipendenti INPS che hanno garantito, specie durante il COVID, la tenuta del paese dal punto di vista economico e sociale.

Resta sullo sfondo il nodo politico da sciogliere.

Con una nota a verbale, la FP CGIL ha stigmatizzato l’intervento subito dal MEF, con un Governo ormai abituato a identificare nei dipendenti pubblici il bancomat cui attingere.

La cubatura delle risorse, sempre più limitata, pone in ottica futura serie difficoltà: quando i passaggi, a regime, impatteranno sempre di più sulla liquidità del Fondo stesso, si andrà erodendo progressivamente la quota incentivante, malgrado la liquidità di cui l’Ente pur disporrebbe. L’unica misura possibile per ovviare questa penalizzazione a danno di lavoratrici e lavoratori resta il superamento dei vincoli sanciti dal d.l. 75/2017, contro cui la CGIL si muove da anni e contro cui chiede a INPS un impegno concreto, non da domani ma da subito, proprio a tutela di quella comunità umana che eroga ogni giorno prestazioni e servizi.

Nel corso del confronto, come FP CGIL abbiamo inoltre criticato il bando pubblicato con il messaggio 4402/2023. La fretta è cattiva consigliera: le direttive ivi indicate, infatti, non sono coerenti con il testo del CCNI che la stessa Amministrazione ha sottoscritto. Ci sono errori che avremmo potuto ovviare se solo si fosse agito in un’ottica di confronto preventivo. Tutto questo richiede, ora, adeguati correttivi, anche al fine di evitare distorsioni e possibili istanze di riesame/ricorsi.

Nelle comunicazioni a margine della riunione, l’Amministrazione ha informato le organizzazioni sindacali che in relazione al bando per le progressioni verticali in deroga sono state presentate 200 istanze di riesame: alla fine di gennaio le pendenze dovrebbero essere superate.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Abbiamo sottoscritto oggi con l’Amministrazione una nuova Ipotesi di CCNI 2022/2023 alla luce dei rilievi formulati dai Ministeri vigilanti e, in particolare, dal MEF/ Ragioneria Generale dello Stato.

Il maggiore vincolo, derivante dalle osservazioni mosse in sede di certificazione, consisteva in un ridimensionamento del valore complessivo del Fondo risorse decentrate, che avrebbe imposto una revisione sostanziale sulla loro distribuzione.

L’Amministrazione ha proposto soluzioni tecniche per minimizzare l’impatto delle correzioni richieste sul 2023 e si è raggiunta una nuova intesa sulla bozza così rivisitata. L’accordo garantisce:

1) le progressioni economiche orizzontali (i cosiddetti “differenziali stipendiali”) per 6.061 colleghe e colleghi con decorrenza 1/1/2023;

2) il riconoscimento per l’anno 2022 di un incremento di 5 punti percentuali del coefficiente dell’incentivazione ordinaria e speciale per il personale in servizio al 1° gennaio 2022 non destinatario di progressioni economiche orizzontali o verticali dal 1° gennaio 2019;

3) l’estensione della maggiorazione del 10% dell’incentivo ai colleghi delle Direzioni regionali e DCM (compresi gli ispettori di vigilanza e gli informatici STT nonché al personale della Direzione per i Servizi al Territorio);

4) la corresponsione del TEP a partire dalla maturazione del primo anno di servizio ai colleghi assunti negli anni 2021 e 2022;

5) la conferma del sistema indennitario vigente.

Dopo aver rimarcato la solidità dell’impianto generale del contratto, abbiamo evidenziato la necessità di apportare delle modifiche al testo del bando per l’attribuzione dei differenziali stipendiali, allegato al Msg Hermes n.4402/2023. In particolare, in linea con quanto previsto dall’Ipotesi di CCNI 2022/2023, abbiamo fatto riferimento:

  • alla valorizzazione dell’esperienza maturata presso altre pubbliche amministrazioni per i colleghi transitati in INPS non in conseguenza di procedure di mobilità, ma a seguito di accesso mediante concorso pubblico;

  • alla valutazione da attribuire ai colleghi ex INPGI, non destinatari del processo di valutazione previsto nel SMVPI, per i quali la soluzione, già prospettata a suo tempo dall’Amministrazione, prevedeva l’applicazione del punteggio medio dell’Area/Famiglia di appartenenza per gli anni in cui non è stata effettuata la valutazione.

FP CGIL

Giuseppe Lombardo

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA

Francesco Viola

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro tenutosi con l’Osservatorio Bilaterale per le Politiche sulla Sicurezza sul Lavoro e Sanitarie e salute e Sicurezza

La Fp Cgil VVF ha evidenziato ancora una volta come i pochi  dati presentati dall’Amministrazione rappresentino di per sé una situazione agghiacciante,. Ribadito come la Direttiva europea sulla decontaminazione sia obbligatoria per i Vigili del Fuoco e come il Dipartimento sia ancora è molto indietro sul tema…

Roma, 11 dic – “Oggi abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo con l’Aran del Ccnl dirigenti funzioni locali 19-21 che coinvolge un totale di 13.280 dirigenti, tra Enti locali (5482), Personale tecnico amministrativo (4913) e Segretari (2885). Nel dettaglio, ai dirigenti funzioni locali andranno 135,00 euro di incremento tabellare e 174,00 di incremento posizioni organizzative e di risultato; ai Dirigenti PTA 135,00 euro di incremento tabellare e 108 di incremento della posizione organizzativa; ai Segretari 135,00 di incremento tabellare e 104,00 di posizione e risultato”.
Lo annunciano in una nota i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Domenico Proietti e i rispettivi segretari nazionali Tatiana Cazzaniga, Angelo Marinelli e Rita Longobardi.
“Il Contratto – spiegano – presenta un importante passo avanti in riferimento alle relazioni sindacali come per esempio l’ampliamento delle materie oggetto di informativa e confronto, una tempistica certa per la contrattazione integrativa, maggiori tutele e diritti in relazione al periodo di prova, al lavoro agile, al patrocinio legale e in materia assicurativa, ai professionisti dell’avvocatura pubblica anche in materia di formazione, nonché per le donne vittime di violenza e per la malattia in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita. Inoltre, è prevista una migliore ripartizione delle risorse economiche seppur nell’alveo delle disponibilità e dei limiti imposti dal bilancio e dalla normativa vigente, come l’adeguamento dei Fondi per le retribuzioni di posizione e di risultato, l’indennità di reggenza e di supplenza ovvero retribuzione aggiuntiva in caso di convenzioni di segreteria e incarichi ad interim”.
“Infine – concludono i sindacati – è stata introdotta una nuova regolamentazione, ampliando le misure di welfare integrativo in favore del personale. Un lavoro che riteniamo apprezzabile, che chiude il ciclo dei contratti del triennio 2019-2021 e che ci consentirà di riaprire con celerità la nuova stagione contrattuale proseguendo nel percorso di miglioramento avviato”.

“Ieri sera nel carcere di Salerno intitolato al Poliziotto ‘Antonio Caputo’, numerosi detenuti hanno messo in atto una protesta contro le inefficienze dell’amministrazione penitenziaria, perché da circa un mese sono senza acqua calda”.

A riferirlo è Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “La protesta poteva facilmente degenerare in qualcosa di più preoccupante, ma la professionalità del poco personale di Polizia Penitenziaria presente, ha riportato la calma sia pure solo dopo la mezzanotte passata”.

Daniele Maurizio Giacomaniello FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il carcere di Salerno è uno dei più sovraffollati della Campania con 525 persone detenute sulle 372 previste con una affollamento del 141%. A fronte dei numerosi ristretti, permane ancora la carenza d’organico del personale di Polizia Penitenziaria che è costretto a lavorare sempre in emergenza”.

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “Abbiamo sollecitato i due Sottosegretari competenti per le carceri, sia Ostellari che Delmastro, per trovare soluzioni concrete per i due maggiori problemi: il sovraffollamento e la carenza di personale di Polizia Penitenziaria. E’ di oggi la notizia che è in partenza il corso di formazione per oltre 1.800 Agenti, ma questi rimpiazzeranno i Poliziotti andati in pensione nel 2022. Se non si procederà nell’immediato alla stesura di un piano straordinario di assunzioni, il sistema penitenziario collasserà sul serio”.

Salerno, 11 dicembre 2023

Si è svolto il 5 dicembre u.s. il previsto incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Serino.

In via preliminare il Generale ha offerto la disponibilità, analogamente a quanto già fatto dal Capi di Stato Maggiore di Marina e Aeronautica, a sostenere con lo SMD le richieste di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa di incremento del Fondo Risorse Decentrate del personale civile, “salvadanaio” che contiene le risorse per il salario accessorio e gli sviluppi economici.

Il sindacato confederale ha sottolineato che le risorse assegnate nel 2021 (pari a 50 milioni di euro su iniziativa esclusiva di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa!!) sono solo una minima parte dei risparmi derivanti dalla L.224/12 spettanti ai dipendenti, pari a 180 milioni di euro il che rende non rinviabile la restituzione dei 21 milioni sottratti ai lavoratori.

Tabelle organiche

FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno evidenziato che dopo i chiarimenti dello SMD è necessario avere con urgenza le tabelle organiche aggiornate, divise per enti e complete degli esistenti, della distinzione con gli ex militari e i pensionamenti previsti, informazione obbligatoria e indispensabile per realizzare le progressioni verticali del personale civile.

Assunzioni e carenze di organico

L’amministrazione ha confermato che nel corso del 2024 saranno assunte 954 unità – di cui 218 Funzionari e 736 Assistenti – insufficienti, peraltro, a colmare le gravi carenze di organico. Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno ricordato le ricadute negative, anche con riferimento alla esternalizzazione delle attività, con la riduzione della consistenza organica a 20.000 unità del personale civile prevista per il 2024, invitando lo SME a sostenere l’iniziativa di differire al 2034 l’entrata in vigore del provvedimento. Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno poi evidenziato la necessità di accelerare le procedure concorsuali, ancora lente e farraginose, e di definire la ripartizione dei posti a concorso in maniera equilibrata in tutto il territorio nazionale.

Riorganizzazioni

L’amministrazione ha dato informazione che sono in atto riorganizzazioni e reimpieghi che non daranno luogo a modifiche di sede o di consistenze organiche, anche se la riduzione dell’organico di in alcuni enti ne comprometterà la funzionalità. Siamo in attesa di ricevere l’elenco dettagliato degli enti interessati dai provvedimenti di reimpiego.

SW e Relazioni

sindacali In tema di lavoro agile abbiamo evidenziato le resistenze di Enti e Comandi a rendere concretamente applicabile il regolamento e le indicazione del vertice politico, anche con riferimento al numero dei giorni settimanali. Diffuse criticità nelle relazioni sindacali continuano ad essere segnalate da diverse sedi periferiche ed è evidente il disallineamento con i vertici di Sme. Deciso l’invito del sindacato confederale ad intervenire per far rispettare le norme e i diritti contrattuali.

Benessere

Dopo il risultato ottenuto da Fp Cgil Cisl Fp Uil che garantirà parità di trattamento e di risorse tra militari e civili in tema di benessere, così come disposto dal Sottosegretario alla Difesa, già da questo esercizio finanziario il c.d. buono di S. Barbara sarà pari a 50 euro. CNA In riferimento alla gestione stipendiale e amministrativa abbiamo evidenziato che il CNA è, al momento, un articolazione lontana dai dipendenti, inarrivabile e con un numero verde a cui non risponde nessuno. Le criticità sono particolarmente accentuate anche in un momento storico in cui le buste paga sono indecifrabili. Il Capo di Sme e il responsabile del CNA hanno assicurato di intervenire rapidamente per migliorare il servizio. L’incontro con il Generale Serino è stato, come sempre, caratterizzato da un clima positivo e costruttivo e confidiamo di avere a breve riscontro delle problematiche rappresentate

FP CGIL                      CISL FP             UIL PA

Marco Campochiaro   Massimo Ferri    Carmela Cilento

Roberto De Cesaris    Franco Volpi

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