Pubblichiamo il Decreto legislativo n.127 del 06 ottobre 2018 con il quale sono state emanate le disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, riguardante «Disposizioni recanti modifiche al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l’ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e altre norme per l’ottimizzazione delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche», al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante «Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell’articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229» e al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, recante «Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco a norma dell’articolo 2 della legge 30 settembre 2004, n. 252».

Busta con proiettile come avvertimento mafioso, istituzioni intervengano

“La Fp Cgil Nazionale esprime forte preoccupazione per la gravissima intimidazione perpetrata ai danni della Segretaria Generale del Comune di Ardea, Marina Inches. Un avvertimento di natura mafiosa – una missiva contenente un proiettile accompagnato da un biglietto con su scritto ‘Stai zitta’ – che rappresenta un chiaro e inequivocabile invito al silenzio rivolto ad una donna che ‘paga’ il suo impegno a tutela della legalità e a difesa dello Stato e delle sue istituzioni”. Lo si legge in una nota della Fp Cgil Nazionale.

“Come già sostenuto dalla Funzione Pubblica Cgil territoriale ribadiamo la richiesta al prefetto di Roma e al Questore di predisporre il massimo livello di protezione ambientale nei confronti della Inches e di attivarsi per individuare i responsabili di questa aggressione e consegnarli alla Giustizia. Ciò che è accaduto rappresenta l’ennesimo caso di prevaricazione di natura mafiosa in un territorio che da tempo registra livelli di inquinamento e di infiltrazione malavitosa che richiamano l’urgenza di un intervento dello Stato, a difesa di chi in quelle zone lo rappresenta e a tutela dei cittadini che quel territorio vivono.
Alla dottoressa Inches va la nostra totale solidarietà: saremo al suo fianco e a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che ogni giorno lavorano a difesa dello Stato e delle sue istituzioni”, conclude la Fp Cgil.

Firmati gli accordi FUA 2014-2015 e 2016 per il personale A.N.B.S.C.

Nella giornata odierna abbiamo sottoscritto definitivamente gli accordi relativi alla distribuzione dei
Fondi Unici di Amministrazione al personale A.N.B.S.C. per gli anni 2014-2015 e 2016.
Il Collegio dei Sindaci Revisori ha valutato come non in linea con le previsioni normative la ripartizione
dei premi nella misura 50% – 50% (ricordiamo : il 50% delle risorse disponibili ripartito in quote uguali
e in base alle presenze in servizio, e il restante 50% distribuito secondo la parametrazione dell’Area di
appartenenza) in quando “non differenziata”.
In accordo con l’Amministrazione, abbiamo modificato tale ripartizione in :
– 51% legato alle particolari condizioni di attività svolte nel settore di appartenenza e ai programmi ed
adempimenti previsti dal sistema di valutazione della performance
– 49% parametrato all’Area di appartenenza con una sostanziale riproposizione del risultato economico precedente.
Sarà ora quindi possibile liquidare i compensi.
La prevista apertura della trattativa sul Fondo 2017 è slittata alla prossima riunione.
Come potete immaginare, l’attenzione è stata concentrata sul D.L. Sicurezza nella parte riguardante
A.N.S.B.C. : in merito, possiamo dirci parzialmente soddisfatti sul versante occupazionale in quanto :
– si prevede la stabilizzazione del personale oggi in comando e l’assunzione di ulteriori 70 unità (con la copertura piena delle relative spese)
– si prevede la possibilità di attivare fino a 100 nuovi comandi
– viene individuata l’indennità di Amministrazione spettante al personale in quella del Ministero di
Giustizia
– vengono confermate 4 sedi territoriali (e nella relazione tecnica si fa riferimento a quelle esistenti)
– viene individuata una fonte di rifinanziamento del Fondo : fino al 30% degli utili derivanti dall’utilizzo
dei beni immobili sequestrati possono essere destinati al Fondo, con il limite di non poter superare il
15% della componente variabile del salario accessorio.
Purtroppo è scomparsa, dalla stesura definitiva del D.L., l’abrogazione della possibilità per l’Agenzia di
avvalersi di “esperti e collaboratori esterni”. Elemento che avevamo richiesto nell’incontro di luglio sia
per valorizzare le professionalità interne sia come segnale in controtendenza rispetto alla propensione della P.A all’affidamento di incarichi a soggetti terzi.
Il Prefetto Guessarian ci ha ribadito di voler procedere rapidamente all’inquadramento del personale
attualmente in comando (con riferimento anche ai profili professionali), per poi dar luogo al bando di
mobilità intercompartimentale propedeutico al concorso per le 70 nuove unità; a valle di questo, per i
posti che risultassero scoperti sarà bandito il concorso pubblico. Elementi che ci trovano assolutamente concordi.
Come Funzione Pubblica CGIL rinnoviamo il giudizio positivo sul nuovo corso delle relazioni sindacali :
sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi della contrattazione.

P.s.: Colgo l’occasione per salutare il passaggio di Roberto Morelli al Dipartimento Organizzazione della FP CGIL Nazionale; al suo posto ANBSC verrà seguita dalla scrivente, Giulietta Oberosler, nell’ambito del Coordinamento Enti pubblici non Economici.
I miei recapiti sono : oberosler@fpcgil.it e 3481312929 (cellulare)
Sarà mio impegno mantenere e – se possibile – implementare la rete di contatti intessuta da Roberto, in un’ottica di condivisione continua delle scelte che saremo chiamati ad operare in materia di Fondo e di definizione dei profili professionali.
Resto a vostra disposizione

p. FP CGIL
Giulietta Oberosler

“Basta promesse. È arrivato il momento di stanziare risorse vere. Le 1.900 assunzioni di Vigili del Fuoco annunciate recentemente dal ministro Salvini, in gran parte decise dal precedente governo, non sono sufficienti. Serve uno stanziamento economico adeguato per colmare la carenza di 3.000 unità, quelle promesse coprono al massimo il 50%”. Ad affermarlo è la Fp Cgil Vigili del Fuoco in merito ad affermazioni del titolare del ministero dell’Interno circa assunzioni in legge di Bilancio di Vigili del Fuoco.

“Il governo – prosegue la Fp Cgil Vvf – deve uscire allo scoperto e mettere in campo le azioni necessarie per assumere, entro la fine di quest’anno, così come promesso, tutti gli idonei al concorso 814 rimasti. Allo stesso tempo bisogna varare un piano assunzionale per garantire al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco una dotazione organica sufficientemente adeguata alle esigenze del territorio, ovvero 40.000 addetti, dando seguito al progetto proposto all’epoca dall’Amministrazione chiamato ‘Italia in 20 minuti’. Il tutto anche attraverso il concorso 250 in fase di definizione e, allo stesso tempo, determinando una stabilizzazione, selezionata con serietà, in grado di lasciare spazio al personale volontario più meritevole e preparato”, conclude.

“È il momento di fare chiarezza e di dare risposte concrete. La legge di Bilancio deve garantire le risorse necessarie per il rinnovo del contratto dei medici, fermo da oltre 10 anni, nonché il solo contratto pubblico ancora non rinnovato. Su questo, dopo le recenti esternazioni, serve una parola chiara e univoca da parte del ministro della Salute, Giulia Grillo, e del viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia”. È quanto afferma il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi.

“Abbiamo registrato infatti le dichiarazioni sull’aumento del fondo sanitario nazionale ma ancora non è chiaro se quanto affermato sia aggiuntivo rispetto a quanto già previsto dal passato governo. Le risorse infatti per il rinnovo del contratto erano già state finanziate, ma pare che questa certezza sia ora messa in discussione. Non è tempo di mistificazioni, né tantomeno di fare propaganda. È tempo di assumersi una responsabilità seria, prevedendo risorse per il servizio sanitario nazionale che garantiscano un servizio adeguato ai cittadini, nuove e necessarie assunzioni e il rinnovo del contratto della dirigenza medica”, conclude Filippi.

Comunicato

Nella giornata del 3 ottobre si è tenuto l’incontro per l’esame dei nuovi criteri per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità.
Premesso che i documenti distribuiti venivano modificati dalla stessa Amministrazione poco prima che l’incontro avesse inizio, l’esigenza di rivedere i criteri in questione nascerebbe dalla necessità di introdurre tra i criteri selettivi anche elementi di valutazione dell’attività del professionista.
In via preliminare, abbiamo contestato l’intempestività e l’inopportunità dell’iniziativa.
Per un verso, infatti, l’Amministrazione non bandisce da anni selezioni per l’attribuzione del secondo livello di professionalità e l’ultima selezione effettuata risulta anzi sospesa e oggetto di contenziosi giudiziari. Per altro verso, siamo alla vigilia della sottoscrizione del nuovo CCNL Dirigenti e
Professionisti, che certamente si occuperà dell’argomento, stante la necessità di dare soluzione al sostanziale blocco nell’accesso al secondo livello registrato negli ultimi anni.
Per tali motivi, prima ancora di entrare nel merito dei criteri proposti, abbiamo invitato l’Amministrazione:
– a bandire con urgenza una selezione per la copertura dei posti eventualmente disponibili, sulla base dei criteri oggi vigenti, previa composizione dei contenziosi pendenti;
– a rinviare il tema della revisione dei criteri di accesso all’indomani della sottoscrizione del nuovo CCNL, ormai imminente.
Nel merito, abbiamo rilevato:
– la palese ed ingiustificata differenziazione – a parità di previsioni contrattuali
– nell’attribuzione dei punteggi tra legali da una parte, tecnici ed attuari dall’altra;
– l’inopportunità di utilizzare quale criterio di selezione il punteggio attribuito al professionista in sede di valutazione della qualità individuale, posto che i criteri attualmente in uso per la valutazione dell’attività dei professionisti sono notoriamente inadeguati e non riferiti all’attività professionale del singolo, tant’è che è la stessa Amministrazione ha recentemente avviato un percorso di revisione di detti criteri;
– l’incongruenza nella distribuzione del punteggio tra i diversi titoli professionali (8 punti per un dottorato di ricerca conseguito anche 30 anni addietro contro i 3 punti per l’iscrizione all’Albo dei Cassazionisti o, per tecnici e attuari, per lo svolgimento di incarichi di particolare rilevanza);
– l’eccessivo peso attribuito agli incarichi di coordinamento, persino a quelli non attribuiti a seguito di regolari selezioni, peraltro con immotivato riferimento ai soli ultimi sei anni e non anche all’intera vita lavorativa del professionista presso l’Istituto;
– l’ingiustificato rilievo, per i legali, all’adesione a richieste di mobilità temporanea verso sedi critiche per periodi di 10 giorni, a scapito di chi in quelle sedi lavora stabilmente da anni;
– l’assoluta improprietà, sempre per i legali, del riferimento alla percentuale delle costituzioni in giudizio o, peggio, delle cessazioni della materia del contendere o abbandoni della causa da parte delle controparti, le prime inattendibili per la parzialità e insufficienza delle procedure informatiche in uso, da tempo denunciata, le seconde per l’evidente non significatività del dato ai fini della valutazione del merito del professionista.
L’Amministrazione ha preso atto dei rilievi mossi dalla CGIL e dalle altre OO.SS. e si è impegnata ad una nuova convocazione su nuovi testi, riservandosi di incardinare eventualmente un tavolo tecnico per l’individuazione di criteri maggiormente idonei al fine dichiarato di inserire elementi di valutazione del merito dei professionisti.

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INPS
Matteo Ariano

“Da quello che è possibile leggere dalla pubblicazione della nota di aggiornamento del Def non vi è previsione, né quantificazione, delle risorse necessarie per rinnovare i contratti, finanziare le assunzioni e fare investimenti nell’innovazione delle pubbliche amministrazioni. Dal momento che il ministro della Pubblica amministrazione e altri esponenti del governo in queste settimane hanno dichiarato più volte che invece le risorse ci sarebbero state, chiediamo al Ministro Bongiorno di dar conto del perché non ve ne sia traccia nel Def e di avviare subito il confronto sulla legge di Bilancio, come già chiesto da Cgil Cisl e Uil”. È quanto affermano in una nota i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco.

Pubblichiamo la comunicazione dell’ Ufficio del Capo del Corpo in riferimento alle modalità di partecipazione alla manifestazione Memorial Scuola AVVA che si svolgerà alle SCA il giorno 13 ottobre 2018

Pubblichiamo la comunicazione della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo il D.M. per la nomina in ruolo dei Vigili del Fuoco dell’82° corso

Al Segretario generale della Corte dei conti

Al Vice Segretario generale della Corte dei conti

Al Servizio relazioni sindacali

e p.c.

Al personale della Corte dei conti

Oggetto: Comunicazione del 17 settembre 2018 su artt. 32 e 35 CCNL 2016-2018.

In riferimento alla comunicazione del 17 settembre u.s., pubblicata sulla Intranet, a firma dell’Ufficio Disciplina Rapporto di Lavoro che recita: “PMFH – PMVI – Da lunedì 17 settembre 2018, sarà attivo, nel sistema SPRING, il controllo sulla incompatibilità fra assenze effettuate a diverso titolo nella stessa giornata lavorativa, prevista dagli artt. 32 e 35 del C.C.N.L. 12 febbraio 2018 del Comparto Funzioni Centrali. Pertanto, nella gestione dei dati giornalieri il suddetto sistema informativo non consentirà l’inserimento, nella medesima giornata, di permessi orari retribuiti per particolari motivi personali/familiari o per l’espletamento di visite mediche, unitamente ai riposi compensativi o alle altre tipologie di permessi fruibili ad ore previsti dalla legge o dalla normativa contrattuale”, si rappresenta quanto segue:
– pur essendo esplicitato negli artt. su citati l’incompatibilità di utilizzo nella medesima giornata lavorativa di altre tipologie di permessi fruibili ad ore, la ratio è quella di intendere la fruizione di più permessi ad ore, di diversa tipologia, che vadano a coprire l’intera giornata lavorativa;
– il recente orientamento applicativo dell’Aran, che si allega, manifesta chiaramente la ratio di cui sopra e consente inoltre, la possibilità di deroghe ben specificate.
Pertanto, si chiede di provvedere, con urgenza, alla modifica della comunicazione citata in oggetto.
Si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.

Firmato
La Coordinatrice FP CGIL
Corte dei conti
Susanna Di Folco

Pubblichiamo il Contratto Collettivo Integrativo – Dirigenza Area VI

Parte economica anno 2018

Lettera aperta al Ministro e a tutto il Personale

Egregio Sig. Ministro, care Colleghe e cari Colleghi,
le organizzazioni sindacali e la RSU del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del
mare intendono portare a conoscenza di quanto segue.
Il 25 settembre abbiamo partecipato ad una riunione con il Capo di Gabinetto, in cui, dopo la
presentazione del Prefetto Silvana Riccio quale nuovo Segretario Generale, in cui sono stati trattati i
seguenti argomenti all’ordine del giorno: procedure concorsuali pubbliche, trasferimento della sede,
iniziativa plastic free.
Relativamente ai concorsi pubblici, il Capo di Gabinetto, alla presenza del Segretario Generale e del
Capo del Personale, dopo aver ribadito la necessità di procedere al reclutamento di nuovo personale,
ha chiesto alle OO.SS. di indicare le proprie valutazioni in merito. Su tale affermazione costretti ad
esprimere la nostra incredulità: dopo l’incontro di giugno, in cui erano stati dati, con una buona
dose di sicurezza, i numeri dei posti coinvolti in tale procedura, ci saremmo aspettati che
l’Amministrazione fosse venuta al tavolo con le idee chiare, presentandoci una proposta normativa
da inserire nella prossima legge di stabilità, con l’indicazione dei numeri relativi ai posti ed alle
professionalità derivanti da una ricognizione, effettuata con i vertici di tutte le direzioni generali,
confacente alla mission del Ministero. Per non parlare, poi, dell’evidente imbarazzo in merito alla
presenza o meno del piano dei fabbisogni di personale. A questo punto si sarebbe potuto aprire un
tavolo di negoziazione con le OO.SS., che avrebbero sicuramente dato il loro contributo. Siamo
quindi dell’avviso che l’unica strada percorribile per raggiungere questo obiettivo è che venga
predisposta una norma specifica, che deroghi alle vigenti norme in materia di mobilità del personale
della PA, partendo dalle competenze e dalle funzioni svolte dal Ministero, nonché dalle figure
attualmente presenti, sia di ruolo che esterne: sul personale di ruolo, registriamo con favore ed
apprezziamo l’impegno preso dal Cons. Alesse, presente alla riunione, il quale, su sollecitazione
delle OO.SS. nel voler prevedere una quota percentuale di posti riservata al personale del Ministero,
si è fatto carico della proposta dichiarandola “prioritaria sopra ogni altra considerazione”; sul
personale esterno, segnatamente il personale delle strutture tecniche di Sogesid, la maggioranza ha
chiesto di non disperdere il patrimonio di competenze acquisito da questo personale e di mettere in
atto tutte le tutele necessarie alla difesa dei posti di lavoro. È per questi motivi che chiediamo al Sig.
Ministro di aprire un tavolo di confronto sul tema, a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti: oltre ai
vertici del Ministero, i sindacati interni e di categoria, nonché i vertici di Sogesid.
Riguardo, poi, al trasferimento della sede istituzionale del Ministero, il Prof. Petrillo ha inteso
riportare le parole del Ministro sull’argomento: non c’è l’intenzione di distribuire il Ministero su più
sedi. Al contrario, il Gen. Costa ritiene necessario che tutte le strutture del Ministero stiano insieme
in un unico edificio, per evitare inutili dispersioni e rallentamenti delle attività; respinge, inoltre,
quanto affermato da alcuni, secondo cui è in atto la ricerca di un’altra sede centrale, per agevolare i
vertici dell’Amministrazione negli spostamenti verso il Parlamento e/o Palazzo Chigi. Il Capo di
Gabinetto ha riferito che, nella riunione del luglio scorso tenutasi all’Agenzia del Demanio, è
emerso che sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione, che la sede di Viale Trastevere, sotto il
profilo degli spazi e delle aree, non sia idonea ad ospitare il Ministero. Allo stato, quindi, la
soluzione percorribile risulta essere lo stabile di Viale Boston. È stato fatto presente al Prof. Petrillo
che l’edificio di in questione, oltre ad essere ancora occupato da uffici del Ministero dello Sviluppo
Economico, necessita di numerosi e rilevanti interventi di riqualificazione: ricordiamo che,
nell’incontro che abbiamo avuto con la dott.ssa Rizzo e i suoi collaboratori, nel caso di
trasferimento all’EUR si può ragionevolmente ipotizzare che i tempi si allunghino
significativamente. In attesa della “nuova casa” del Ministero dell’Ambiente ed in assenza di
ulteriori indicazioni, è ragionevole ipotizzare che rimarremo ancora per qualche tempo nell’attuale
edificio. Riteniamo che queste notizie siano positive, ma non possiamo dimenticare che i fabbricati
attuali (via C. Colombo e via Capitan Bavastro) sono molto carenti sotto il profilo della sicurezza.
Capitolo plastic free: siamo favorevoli all’iniziativa del Ministro, anche perché ha consentito al
Ministero di essere protagonista di una buona prassi, seguita anche da altre amministrazioni in
Italia. Dobbiamo segnalare, però, che nel corso dell’incontro, in cui ci sono state illustrate le
modalità di eliminazione della plastica, relativamente alla distribuzione dell’acqua siamo stati
informati della prossima installazione di erogatori che forniranno acqua in tre varianti, con un costo
per i dipendenti che però riteniamo eccessivo, se si pensa che gli erogatori saranno allacciati alle
reti idrica ed elettrica del Ministero e, pertanto, con costi a carico dell’Amministrazione. Riteniamo,
quindi, opportuno un adeguamento dei costi che sosterranno i dipendenti per fruire di questi
“beverini” (definizione tecnica), riducendoli ad un prezzo meramente politico. Non
dimentichiamoci che l’acqua è un bene prezioso e pubblico.
Era nostro desiderio introdurre altri argomenti. Dobbiamo però constatare che l’attuale compagine
politica, per il tramite del Capo di Gabinetto, ha manifestato un atteggiamento di chiusura verso le
politiche per il personale, rimettendo ogni iniziativa al Capo del Personale, indicandolo come
“interlocutore privilegiato”. Noi siamo di un altro parere, perché pensiamo che i cambiamenti
strutturali, che comportano anche dei benefici al personale dipendente, devono essere effettuati
dalla parte politica, cui spetta la predisposizione di provvedimenti normativi (rimarchiamo la
distinzione tra indirizzo politico e amministrazione): su indicazione dello stesso Capo di Gabinetto,
nell’incontro di giugno, è stata espressa l’intenzione di voler “adeguare le retribuzioni dei
dipendenti del Ministero”, ricorrendo a strumenti economico – finanziari che portino a questo
risultato. Sul punto, abbiamo precisato che non è possibile intervenire direttamente sugli stipendi
dei dipendenti, in quanto la loro determinazione è rimessa alla contrattazione collettiva nazionale di
comparto. La proposta che avremmo voluto fare e non ci è stato consentito è quella di utilizzare gli
strumenti normativi del caso, al fine di aumentare la consistenza del FUA attraverso, ad esempio,
l’utilizzo di una percentuale dei fondi del dissesto idrogeologico. Questo aumento consentirebbe
all’Amministrazione di introdurre forme di welfare integrativo, proprio come previsto dal recente
CCNL del comparto funzioni centrali (articolo 80), oltre a dare la possibilità di finanziare gli
sviluppi economici con le PEO. Siamo consapevoli di tutte le asperità della strada da percorrere per
poter realizzare questa proposta, ma avremmo voluto formularne un’altra, che secondo noi è
immediatamente percorribile, che è quella dell’incremento perequativo dell’indennità di
amministrazione. In questo modo, le retribuzioni mensili dei dipendenti avrebbero un beneficio
sensibile, concreto ed immediatamente quantificabile e, di conseguenza, renderebbe appetibile la
mobilità in entrata verso il nostro Ministero.
Ci saremmo aspettati un cambiamento da questa compagine politica verso le politiche riguardanti il
personale del ministero, rispetto alle scelte fatte in passato, da cui questo Ministro quotidianamente
dichiara di volersi dissociare.

FP CGIL         CISL FP          UILPA             CONFINTESA           RSU

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