AI Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale Organizzazione
dr.ssa Marina Giuseppone
Via del Collegio Romano, 27
Roma

OGGETTO: Mobilitazione Generale dei lavoratori del MIBAC

“Sicurezza dei lavoratori, dei cittadini e del patrimonio”
Le scriventi OO.SS., in segno di protesta per la gestione della sicurezza sul lavoro negli Uffici del
Ministero e in segno di solidarietà per i due lavoratori morti tragicamente sul lavoro presso
l’Archivio di Stato di Arezzo il giorno 20 settembre 2018, indicono per il giorno 3 ottobre 2018 una
Mobilitazione Generale dei lavoratori del MIBAC – “Sicurezza dei lavoratori, dei cittadini e
del patrimonio” da realizzarsi attraverso assemblee in contemporanea sul territorio nazionale in
tutti gli Istituti del Ministero, dalle ore 12.00 alle ore 14.00.
In occasione della mobilitazione sarà proposta una raccolta di solidarietà con la possibilità per
ciascun lavoratore di devolvere un contributo a favore delle famiglie dei colleghi deceduti nel
tragico incidente di Arezzo. Si precisa inoltre, in riferimento a quanto previsto dall’art.2 del CCNQ
sulle libertà sindacali circa l’individuazione dei servizi minimi, che tale indizione ha valenza
straordinaria in relazione agli eventi tragici che l’hanno generata e pertanto si chiede di favorire la
massima partecipazione dei lavoratori.
Le assemblee saranno indette dalle nostre strutture territoriali e/o dalle RSU.

Distinti saluti.

FP CGIL                      CISL FP                             UIL PA
C. Meloni                G. Nolè – V. Di Stefano        F. Trastulli

 Avviso comune con Legacoop, Confcooperative e AGCI – Fondo di solidarietà

Siamo a informarvi che, dopo un lungo confronto politico sindacale, si è sottoscritto definitivamente l’Avviso Comune per il comparto dell’igiene ambientale con le tre centrali cooperative maggiormente rappresentative a livello nazionale.
Infatti, dopo una prima firma dello scorso 18 giugno con Legacoop, il testo è stato sottoscritto anche da Confcooperative e AGCI, ponendo fine anche a un diverso atteggiamento di una parte del mondo cooperativistico verso il nostro comparto.
Possiamo evidenziare e sottolineare positivamente che le Parti, oltre ai contenuti del contratto nazionale, hanno danno valore al sistema di relazioni sindacali e alle forme bilaterali del settore ambiente già esistenti.
Contestualmente all’Avviso Comune, Confcooperative e AGCI hanno sottoscritto – come parti stipulanti – il CCNL Utilitalia con tutte gli obblighi che ne derivano.
L’importanza di tale atto è facilmente intuibile e, senza dubbio, si può affermare che le azioni di dumping che stanno purtroppo sempre più caratterizzando il settore saranno e dovranno essere sempre più marginali, in considerazione che oramai sei associazioni datoriali hanno sottoscritto i due CCNL di settore applicabili.
Nei prossimi giorni proveremo a definire con il mondo cooperativo e con Cisambiente un accordo di transizione per far passare i lavoratori dal CCNL Assoambiente al CCNL Utilitalia, affinché si possa dar seguito agli obblighi che il CCNL e l’Avviso Comune impongono.
È evidente che ora, in assenza di impedimenti di natura associativa, tutte le cooperative hanno l’obbligo di applicare il CCNL di settore.
Nel frattempo vi segnaliamo che, dopo la verifica di congruità rispetto all’impianto legislativo del Ministero del Lavoro sul nostro accordo di settore sul Fondo di Solidarietà sottoscritto lo scorso 18 luglio, l’INPS sta verificando la tenuta del piano economico/finanziario del Fondo stesso affinché le prestazioni solidaristiche siano vincolate alle risorse disponibili.
Il testo dell’Accordo sulla “solidarietà”sarà verificato anche dalla Corte dei Conti e, se non ci dovessero essere problemi, il Ministero del Lavoro pubblicherà in Gazzetta Ufficiale l’atto esecutivo.
I tempi non sono certi ma, probabilmente possiamo dire che per inizio 2019 dovremmo avere notizie su tutti gli assensi e, sempre nello stesso anno, potremmo dare avvio alle prestazioni per eventuali esodi agevolati.

 Le Segreterie Nazionali

FP CGIL                     FIT CISL                    UILTRASPORTI                  FIADEL
Bozzanca/Cenciotti   Diamante/Curcio               Odone/Modi                 Verzicco/D’albero

Comunicato

Nella mattinata del 25 settembre 2018, nella sede di Lungotevere Ripa 1, si è tenuto l’incontro con il Dr. Amato, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Grillo, così come era stato calendarizzato dall’ultima riunione del 24 luglio 2018 .
Dopo la presentazione dei partecipanti, (la parte pubblica era composta dal Dott. Amato, dal Dott. Celotto, dal Dott. Iachino e dalla Dott.ssa Rossi) mentre le OO.SS. presenti erano la FP CGIL, la USB, la UIL, l’ASSOMED, la CONFSAL, la FLP, la DIRSTAT, la CISL e la UNADIS, il Dott. Amato ha svolto una breve introduzione richiamando gli impegni presi nel precedente incontro, precisando che questo incontro sarebbe stato incentrato sulle problematiche del personale del Ministero della Salute .
A tal proposito ha comunicato che in data 31 agosto u.s., l’Amministrazione ha inviato al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio la richiesta di fabbisogno di assunzioni aggiuntive per il Ministero della Salute .
La richiesta complessiva è di 475 persone divise tra 331 per le Aree funzionali (84 per l’area II e 247 per l’area III) e 144 per la Dirigenza (6 Dirigenti amministrativi e 138 Dirigenti sanitari) .
Una parte di questa richiesta (175 persone) può essere finanziata con fondi già nella disponibilità del Ministero della Salute, mentre le altre 300 devono rientrare nel piano straordinario di assunzione prospettata dal Ministro della Pubblica Amministrazione nei giorni scorsi .
Questo piano di assunzioni deve avere lo scopo primario di rafforzare la presenza del Ministero della Salute sul territorio, implementando il personale degli Uffici periferici verso i quali, ha assicurato il Dr. Amato, il Ministro ha una attenzione particolare.
Collegata a questo piano assunzionale c’è la stabilizzazione dei Dirigenti sanitari a tempo determinato che dovrebbe concretizzarsi con una apposita norma proposta dal Ministro Grillo da inserire nella Legge di bilancio 2019 entro il 27 settembre p.v..
Il Dr. Celotto ha ringraziato il Ministro Grillo per avere dato il suo appoggio al piano proposto dall’Amministrazione che porterà un nuovo impulso al Ministero. Ha assicurato, inoltre, di aver contattato personalmente le Amministrazioni coinvolte per la assunzione entro la fine dell’anno degli 11 Assistenti della prevenzione licenziati alla fine del 2015.
Florindo Oliverio, a capo della delegazione della FPCGIL, è intervenuto prendendo atto della risoluzione dell’annoso problema degli 11 lavoratori e confida nell’emanazione del relativo D.P.C.M. entro pochi giorni . Così come è stata espressa soddisfazione per l’inserimento nella legge di bilancio della stabilizzazione dei DPS a tempo determinato, che era stata richiesta da anni dalla FPCGIL .
Per quanto attiene al piano di assunzioni illustrato, è stato apprezzato chiedendo che vengano espletate prima le procedure riferibili ai lavoratori delle Aree funzionali da sempre in una evidente condizione di sofferenza .
Oliverio ha, inoltre, portato all’attenzione del Dr. Amato la situazione di stallo in cui si trova la trattativa del rinnovo del CCNL della Dirigenza presso l’ARAN per motivi collegati al mancato finanziamento della legge n. 3/2018.
Per quanto riguarda i lavoratori delle Aree funzionali è stata formulata una esplicita richiesta di utilizzare tutte le somme di bilancio che si renderanno disponibili per il rifinanziamento del Fondo unico di Amministrazione che si è ridotto in maniera significativa a seguito dell’espletamento delle progressioni economiche. A tal proposito è stato sollecitato l’emanazione del bando per il 2018 molto atteso dal personale che non è rientrato nella prima tornata del 2017.
Altro tema scottante già segnalato con la nostra nota del 27 luglio 2017, è la situazione dell’esercizio delle attività di istituto da parte degli Assistenti e dei Funzionari della Prevenzione specialmente presso gli Uffici periferici .
Si è suggerito di inserire nella legge di bilancio una apposita proposta normativa cha sani l’ambiguità della loro condizione lavorativa che potrebbe avere dei risvolti penali . E’ indispensabile, però, che venga attivato, come richiesto da tempo, uno specifico tavolo tecnico proprio su questa tematica che affronti nella sua complessità la questione della attività di istituto dei lavoratori della prevenzione .
Da ultimo è stato chiesto di dare piena applicazione agli istituti previsti dal nuovo CCNL del 12.02.2018, in special modo su quelli di nuova istituzione come l’art. 35 sui permessi per malattia, sui quali è stata richiesta una interpretazione che non sia penalizzante per i lavoratori .
Il Dr. Amato e il Dr. Celotto hanno dato le più ampie rassicurazioni in ordine alle proposte normative del Ministro Grillo, da recepire nella legge di bilancio 2019 per quanto riguarda la stabilizzazione dei DPS a tempo determinato e sulla attività di istituto degli Assistenti e dei Funzionari della Prevenzione. A tal fine verrà convolta anche la Direzione generale delle Professioni sanitarie e l’Ufficio Legislativo per trovare una soluzione strutturale al problema rappresentato.
Hanno ribadito l’impegno dell’Amministrazione sull’emanazione del bando per le progressioni
economiche 2018 già nella giornata di oggi 26 settembre 2018 .
E’ stato assicurato che si darà corso al bando di mobilità per il 2018 per ulteriori 32 assunzioni soprattutto per gli uffici periferici del nord Italia, preannunciando che nel 2019 ci sarà un bando di mobilità anche per gli Uffici centrali dell’Amministrazione.
Infine, ma non per importanza, è stata ribadita l’urgenza di emanare un indirizzo politico che consenta all’Amministrazione di regolare adeguatamente gli aspetti giuridici del rapporto di lavoro (sostanzialmente privo da sempre di qualsiasi tutela effettiva) al fine di concludere celermente la trattativa in corso per il rinnovo dell’ACN del personale non medico.
In conclusione dell’incontro Oliverio ha ribadito che il blocco delle trattative per il rinnovo del
CCNL per la Dirigenza è dovuto in parte alle obiezioni dell’ARAN sulla indennità di esclusività (che potrebbero essere superate), ma soprattutto alla carenza di fondi dedicati .
Su questo ha chiesto un preciso impegno del Ministro Grillo .
Vi terremo informati sugli sviluppi delle questioni affrontate .

La delegazione FP CGIL
Florindo Oliverio
Andrea Impronta
Fabio Lupi

Trattativa rinnovo CCNL Sanità Privata 25 settembre 2018

Anzitutto a nome della Segreteria Nazionale, un sincero Grazie a tutte le Compagne e
Compagni che così numerosi e combattivi hanno partecipato al presidio in occasione della
trattativa per il rinnovo del CCNL.
Una trattativa, com’è stato ricordato dal Compagno Vannini nel breve resoconto sull’andamento, per la quale è necessario imprimere un’accelerazione, ed è in ragione di ciò che sono stati fissati quattro incontri: 11-16-24 e 25 ottobre.
Va ricordato, infatti, che – oltre alla partita economica di cui abbiamo detto più volte – su molti degli articoli del contratto che hanno formato oggetto di confronto, ancora non si è raggiunta una piena intesa e molti altri devono ancora essere affrontati.
Proprio per questo abbiamo convocato il Coordinamento Nazionale a Roma per il 2 ottobre p.v., dalle ore 10.
La riunione, nelle nostre intenzioni, dovrà servire per definire le nostre posizioni sulle questioni rimaste in sospeso e per assumere gli opportuni orientamenti su quelle ancora da affrontare, anche su quegli articoli del contratto per i quali la controparte si è riservata di inviarci proposte scritte, come, per esempio, il lavoro flessibile. Posizioni e orientamenti da portare poi al confronto con CISL e UIL.
Vi sono poi articoli che possiamo considerare acquisiti, e che illustreremo nella riunione del coordinamento.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata al tema molto delicato del campo di applicazione.
Abbiamo, per ora, condiviso un metodo che, in sintesi, prevederebbe di inserire nel CCNL della Sanità, i campi di applicazione oggi previsti in ARIS e AIOP RSA.
Ciò comporterebbe, per esclusione, l’applicazione del CCNL sanità nelle strutture siano esse riabilitative ovvero RSA.
Su questo tema, come sul resto, avremo occasione di parlarne più ampiamente nella riunione del coordinamento.
Abbiamo poi esaminato dieci articoli, per i quali vi forniamo una breve sintesi.
Art. 32 Tutela dei dipendenti in particolare condizioni psico-fisiche. L’impianto dell’articolo rimane immutato ma si è aggiunta alle causali oggi previste, anche la Ludopatia.
Art. 33 Tutela della disabilità. Fermo il fatto che quest’articolo dovrà trovare una correlazione con l’art. 31 sui permessi che, lo ricordiamo, è tuttora in sospeso, sarà inserito un riferimento al superamento delle barriere architettoniche, anche per agevolare i portatori di handicap che prestano la loro attività lavorativa.
Quanto agli articoli 34-35 e 36 che riguardano la formazione e il diritto allo studio, il confronto, allo stato, determina il sostanziale mantenimento di quanto previsto per l’aggiornamento, la qualificazione e riqualificazione professionale.
Sull’articolo relativo all’ECM, abbiamo posto la questione dei costi per la partecipazione all’acquisizione dei crediti formativi obbligatori.
La controparte si è dichiarata disponibile a farsi carico di una compartecipazione per la copertura dei corsi formativi fuori dall’orario di lavoro ovvero altre modalità di sostegno per cui ci faranno avere una loro proposta.
Circa l’articolo 36 sul diritto allo studio, per parte nostra abbiamo proposto di superare l’anacronistica previsione della concessione solo per conseguire la scuola dell’obbligo.
La controparte da prima ha proposto l’abrogazione dell’articolo e, dopo molto dibattere, si è convenuto di ragionare su una possibile soluzione che preveda la trasposizione dell’articolo del diritto allo studio in quello dell’ECM (35).
In questo modo, nel caso in cui non vi siano domande per la fruizione delle 150 ore, queste sarebbero destinate alla formazione obbligatoria. Resta, in ogni caso, una questione da approfondire.
Circa l’articolo 37 sul patrocinio legale, dovremo procedere a un suo adeguamento alla luce della Legge “Gelli”, per quanto, come sapete ancora, non è stato emesso il decreto delegato.
Infine, per quanto attiene il titolo V sui provvedimenti disciplinari, anche qui ci faranno avere una loro proposta.
Come vedete le questioni che richiedono di essere approfondite sono numerose e tali per cui potrebbero riverberarsi sugli altri tavoli di trattativa aperti nel privato e, nella consapevolezza dei numerosi impegni congressuali, vi chiediamo uno sforzo di partecipazione alla riunione del 2 ottobre.

Per il Comparto Sanità Fp Cgil                                 Il Capo Area Sanità e Ssaep Fp Cgil
Antonio Marchini                                                                      Michele Vannini

Pubblichiamo la richiesta inviata al Dirigente del Comando di Bari dalla FP Cgil VVF provinciale dove si chiedono con urgenza una serie di interventi di manutenzione presso il distaccamento di Molfetta.

MUTUO IPOTECARIO: FINALMENTE LA DETERMINA!

 

Dopo lunga interlocuzione e la sottoscrizione di uno specifico accordo di cui tempestivamente vi abbiamo dato notizia, nella giornata di ieri il Presidente, prof. Massimo De Felice ha sottoscritto la determina che sancisce l’abbassamento del tasso sui mutui ipotecari dello 0,50%.
È stato un parto difficile e travagliato che la perseveranza delle scriventi ha reso possibile con la condivisione dell’Amministrazione: infatti, a diverso titolo e ognuno per la propria competenza dal Direttore Generale, dr. Giuseppe Lucibello, al Capo del Personale dr. Giuseppe Mazzetti, passando per il Direttore del Patrimonio dr. Carlo Gasperini, è stata trovata, alla fine, la formula più idonea per raggiungere l’obiettivo.
Un traguardo molto atteso dal Personale, un impegno assunto che finalmente ha trovato un tangibile riscontro.
La decorrenza come indicato nel citato accordo sottoscritto dalle OO.SS. abilitate, che evidentemente sono attente alle richieste dei lavoratori, quindi organizzate per risolvere problemi anziché crearne di nuovi, interviene con il primo del corrente mese di settembre, data di sottoscrizione della determina.
Occorrerà, ad ogni modo, un formale atto di adesione, che ogni mutuatario dovrà far pervenire alla D.C. Patrimonio, peraltro su apposito modulo predisposto dall’ufficio e successivo alle istruzioni che interverranno dopo la pubblicazione della determina.
Questo risultato insegna, ove necessario, che insieme possiamo dare le risposte attese dai lavoratori e ci impegna, per il futuro, a fornire con maggiore celerità le più adeguate risposte ai tanti problemi ancora in attesa di soluzione; parimenti, che vanno anteposti alle speciose rivendicazioni di “bottega” o a strumentali polemiche, gli interessi del Personale.
Cordiali saluti.

FP CGIL                             CISL FP          UILPA           CONFINTESA FP
(Oberosler-Caliciotti)     (Molinari)    (Di Cristo)     (Savarese)

L’esplosione a Napoli di una bombola di gas durante uno sfratto.

Cordoglio per la vittima e solidarietà agli Ufficiali Giudiziari
La FP CGIL manifesta solidarietà e sostegno a tutti gli Ufficiali Giudiziari che quotidianamente
operano sul territorio nazionale per eseguire i provvedimenti giudiziari, soprattutto in realtà difficili
ove intervengono in condizioni di degrado sociale ed economico, esponendosi in prima persona ai
pericoli che incombono nella delicata fase di esecuzione. Non si può sottacere di fronte
all’ennesimo episodio violento che nei giorni scorsi, solo per caso fortuito, non ha coinvolto
l’incolumità di un Ufficiale Giudiziario di Napoli a seguito dell’esplosione di una bombola di gas, che
ha provocato la morte di una donna e il ferimento di tre persone, oltre alla distruzione della casa ed
al coinvolgimento degli appartamenti vicini.
L’episodio è gravissimo e noi, nell’esprimere il nostro cordoglio per la povera vittima, intendiamo
porre in evidenza le condizioni di lavoro a cui questa categoria si sottopone giornalmente:
lavoratori spesso apostrofati con termini di disprezzo, che operano spesso senza tutele e
protezione, costretti molte volte a supplire ai servizi sociali o a svolgere il compito di psicologi o
mediatori o coordinatori assistenziali socio-sanitari, al fine di procedere alle operazioni delegate,
ponendo in esecuzione i provvedimenti giudiziari tesi a salvaguardare le legittime aspettative degli
istanti ma rispettando, nei limiti del possibile, il decoro e la dignità dei cittadini destinatari. Vogliamo
con questo portare all’attenzione dell’opinione pubblica la imprescindibile funzione sociale di
questa importante categoria di lavoratori, che è stata penalizzata dalla crisi e dai tagli, ma anche
da una marginalizzazione progressiva dovuta a provvedimenti normativi che ne hanno
esternalizzato alcune funzioni a favore di figure professionali private, quali i custodi giudiziari, la cui
opera si sta rivelando fallimentare e oltremodo costosa. A dimostrazione che solo un dipendente
pubblico può svolgere questo delicato ruolo, solo l’Ufficiale Giudiziario può garantire il servizio con
l’imparzialità e la professionalità acquisita nei decenni.
Ieri abbiamo presentato ufficialmente una piattaforma unitaria che si propone di affrontare e
discutere un rinnovato ruolo degli Ufficiali Giudiziari e degli Uffici NEP, nell’ambito di un processo di
semplificazione delle procedure e della informatizzazione degli Uffici e dei servizi. Una proposta
che deve trovare luoghi di discussione e di confronto con i lavoratori e con gli addetti ai lavori e che
sarà sostenuta dalla FP CGIL nell’ambito della contrattazione integrativa e del confronto politico.

Claudio Meloni                                       Gaetano Placido
FP CGIL Nazionale                    Segreteria FP CGIL Campania

Pubblichiamo l’informativa sindacale ai sensi della vigente normativa in merito all’emanazione del Bando di Concorso Pubblico, per esami, per la copertura di n. 6 posti con rapporto a tempo indeterminato e pieno nei ruoli di questa Agenzia Industrie Difesa.

Roma 24 settembre 2018

Al S.G Avv. Paolo Grasso
Roma – SEDE

Ufficio I Affari Generale del Personale

Ufficio II Organizzazione e Metodo

In merito alla convocazione del 26 settembre 2018, avente ad oggetto la definitiva sottoscrizione
dell’ipotesi di contratto integrativo per l’utilizzo del Fondo Unico di Amministrazione 2018 ai fini
della procedura per gli sviluppi economici all’interno delle aree con decorrenza 01.01.2018, siglata
il 12 luglio 2018, la Scrivente O.S. ribadisce la propria posizione già espressa nell’ipotesi di
accordo. A tal fine si ripropone la stessa nota a verbale (che ad ogni buon fine si allega alla
presente) presentata nella riunione del 12 luglio u.s.

Il Coordinatore Nazionale Fp CGIL
Avvocatura Stato
Vincenzo Malatesta

Pubblichiamo la ministeriale  n. 0296935U di cui all’oggetto.

MUV: Riunione Tavolo Tecnico

Il 20 settembre u.s. si è tenuto, presso la Direzione Centrale Risorse Umane e Organizzazione, un
tavolo tecnico avente la finalità di definire le casistiche di rendicontazione delle attività istruttorie
esterne nell’applicativo informatico MUV, al quale hanno partecipato i rappresentanti sindacali e i
rappresentanti dell’Amministrazione facenti parte della suddetta Direzione Centrale e dell’ufficio
che gestisce il citato applicativo.
I rappresentati delle organizzazioni sindacali, preliminarmente, hanno ribadito che questo incontro
si è reso necessario a seguito della nota prot. 284672 del 06.12.2017 emessa dalla Direzione
Centrale Accertamento – Settore Governo dell’Accertamento Ufficio Programmazione e
Consuntivazione – con la quale veniva rappresentato “che per “attività istruttoria esterna” riferita
ad accessi, ispezioni e verifiche si è sempre intesa quella direttamente espletata presso i locali
destinati all’esercizio dell’impresa e professioni o presso gli altri locali indicati nei commi 1 e 2
dell’art. 52 del D.P.R. 633/72 …….”, e che quindi il numero delle ore da inserire al MUV dovesse
essere solo quello impiegato per lo svolgimento di tale attività espletata presso la sede del
contribuente controllato. Conseguentemente, posto che la ripartizione del Fondo per le verifiche
(che costituisce una parte dell’FPS corrisposto ai funzionari addetti a tali mansioni) viene ripartito
in base alle ore presenti al MUV per ciascun dipendente, quest’ultimi non si vedrebbero retribuita
la medesima attività svolta, però, per varie motivazioni (richiesta del contribuente, inidoneità dei
locali del soggetto controllato ad ospitare i funzionari, ecc.) all’interno dell’Ufficio, che spesso
costituisce la parte preponderante dell’attività ispettiva.
Facevano, inoltre, notare che tale indennità non viene corrisposta per il disagio dello svolgimento
delle mansioni in una sede diversa dall’ufficio di appartenenza (disagio già remunerato da altre
indennità), ma per remunerare la professionalità dei funzionari, in considerazione della particolare
complessità dell’attività svolta.
Il responsabile dell’ufficio che gestisce l’applicativo MUV, ha precisato che lo stesso è
perfettamente idoneo a svolgere le funzioni per le quali è stato creato (prevalentemente funzioni
statistiche) e cioè idoneo a fornire informazioni sul tipo di contribuenti controllati, sulla tipologia e
importo dei rilievi contestati, ecc. Poi, oltre a ribadire che nella suddetta procedura va
esclusivamente inserito il numero di ore di attività effettuata fuori dalla sede lavorativa di
appartenenza, ha precisato, che il numero delle ore impiegate per l’espletamento del controllo, è
un dato del tutto marginale ai fini dell’attività svolta dal suo ufficio, che non viene utilizzato per
alcuna rilevazione di tipo statistico.
A questo punto sono state ipotizzate due soluzioni:
–  Implementare la procedura MUV in modo tale da poter inserire sia le ore impiegate
nell’attività esterna svolte presso la sede del contribuente sia quelle svolte presso la sede
dell’ufficio di appartenenza;
–  Prendere, quale parametro per la ripartizione del Fondo verifiche, le ore rilevate, in sede di
ripartizione del fondo per la produttività, quale monte ore dedicato all’attività di verifica, che
comprende sia quelle interne che esterne.
In proposito l’Amministrazione ha evidenziato che la prima soluzione non sarebbe di immediata
attuazione, in quanto bisognerebbe chiedere una modifica dell’applicativo.
Per quanto riguarda la seconda soluzione è necessario un parere dei colleghi che si occupano
della consuntivazione delle lavorazioni, per sapere se tale dato possa essere idoneo per l’utilizzo
proposto.
A tal fine, quindi, è stato deciso di riconvocare entro l’ultima settimana di settembre il tavolo
tecnico.
È stato inoltre evidenziato che detto utilizzo è però demandato ad un accordo tra
l’Amministrazione e le OO.SS. in sede di contrattazione per la ripartizione dei vari fondi.

 

 

Fp Cgil                                                                    Fp Cgil nazionale
Componenti tavolo tecnico                                 LucianoBoldorini
Barbara Peruzzi / Elena Ciola

“È  indispensabile partire dall’incremento del Fondo sanitario nazionale anche per avviare un piano assunzionale straordinario che, oltre a completare il percorso di stabilizzazione avviato con la legge Madia, integri gli organici a partire dai servizi con maggiore sofferenza”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, che commenta così le linee d’indirizzo tracciate dal Ministro della Sanità, Giulia Grillo, sulle criticità del Servizio sanitario nazionale, sostenendo come siano “apprezzabili gli elementi di innovazione introdotti nel ragionamento complessivo e, soprattutto, la ricerca di una visione aperta che vuole tenere insieme le diverse problematiche emerse”.

Come medico del Servizio sanitario nazionale, osserva Filippi, “mi sembra fondamentale sottolineare l’importanza di inserire gli interventi urgenti indicati dal Ministro in un contesto di programmazione di più ampio respiro. Le criticità trovano soluzioni efficaci e durature se si incardinano in una visione generale dei problemi del Ssn. In riferimento alle carenze di personale sanitario, ad esempio, sarebbe controproducente intervenire su specifici ambiti di criticità, senza avere chiare le problematiche che insistono su tutti i servizi e su tutte le professionalità del Servizio sanitario. Da medico sono portato a diffidare di interventi che mirano a tamponare i sintomi di una malattia, anche quando danno sollievo, se non sono accompagnati da processi diagnostico-terapeutici che ne  curano le cause”.

Per questo, continua Filippi, “no a soluzioni tampone ma interventi strutturali e sistemici, a partire dal piano assunzionale passando per la necessità, come dice il ministro Grillo, di avviare un percorso di revisione dell’accesso alla Facoltà di medicina e da subito incrementare i posti per la formazione specialistica. Cosi come è fondamentale, se vogliamo evitare la fuga dei professionisti verso il privato, valorizzare le competenze e le professionalità, a partire dal rinnovo contrattuale che per i Dirigenti del Ssn non è ancora garantito. Solo successivamente saremo disponibili a discutere le soluzioni transitorie e di emergenza proposte per tamponare quelle carenze causate negli anni dal definanziamento del Fondo sanitario nazionale, dal blocco del turn-over e dall’imbuto formativo della formazione medica e specialistica”, conclude.

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