Al Capo di Stato Maggiore Aeronautica

E, p.c.

Stato Maggiore Aeronautica
Capo del 4° Ufficio
Personale Civile e Relazioni Sindacali
1^ Sezione – Relazioni Sindacali
Col. Stefano Porcedda

Al Gabinetto del Ministro
R o m a

Oggetto: Personale civile 37° Stormo Trapani Birgi – Obbligo presenza cerimonia alzabandiera.

Egregio Generale,
risulta alla scrivente organizzazione sindacale che per disposizione del Comandante del 37° Stormo
Trapani Birgi continua ad essere imposta per iscritto al personale civile della difesa <<“omissis…non
impiegato in inderogabili esigenze di servizio (turni h. 24 ecc.)”>> la partecipazione alla cerimonia
dell’alzabandiera, con addirittura l’obbligo di dare riscontro della propria presenza la mattina prima della formazione dello schieramento al personale della segreteria STO.
In proposito, ancorché ampiamente noto, s’intende puntualizzare che nessun obbligo normativo/contrattuale sussiste a carico delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa in tal senso, e che la eventuale partecipazione alla cerimonia de quo non può che essere considerata dai dipendenti colà impiegati se del caso come esclusivamente volontaria.
In ragione di quanto sopra esposto, La invitiamo cortesemente a disporre gli accertamenti del caso ed
evitare che la singolare costrizione registrata nell’occasione non abbia nuovamente a ripetersi in altre
analoghe circostanze.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

Cordialmente

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero Difesa
Francesco Quinti

Al Ministro della Difesa
Dott.ssa Elisabetta Trenta

Oggetto: richiesta apertura tavolo di confronto su Piano di fabbisogno “straordinario di
personale.

Illustre Ministro.
come noto, gli artt. 6 e 6 ter del d.lgs 165/2001 così come modificati e integrati dall’art 4 del d.lgs 75/2017, hanno stabilito le nuove procedure e modalità per la realizzazione dei piani di fabbisogno del personale.
In particolare, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 27 luglio 2018 delle linee di indirizzo ministeriali previste dal d.lgs 75/2017, le amministrazioni sono state obbligate a predisporre tutti gli adempimenti previsti dal predetto art. 4, pianificando la consistenza della propria dotazione organica e la sua eventuale rimodulazione in base ai fabbisogni di personale, in ossequio alle menzionate linee di indirizzo e nel pieno rispetto del limite finanziario massimo di competenza.
Sappiamo perfettamente che lo scorso 10 Agosto è stato firmato dal Ministro il Piano di fabbisogno predisposto dall’A.D. per la Difesa, adempiendo a tali prescrizioni nei tempi previsti.
Tuttavia, riteniamo opportuno precisare che l’obbligo di informazione all’uopo previsto in capo all’Amministrazione dal comma 1 dell’art.6 del d.lgs 165 e dall’art. 4 del vigente CCNL, che legittimano il sindacato a partecipare, nei tempi e con le modalità stabilite, all’apertura del tavolo di confronto, non è stato rispettato.
Ora, anche alla luce dell’invito fatto pervenire dal Dipartimento della Funzione Pubblica lo scorso mese di Agosto a tutte le amministrazioni statali in tema di rappresentazione dei bisogni assunzionali di carattere straordinario, divenuti come noto essenziali al Ministero della Difesa per garantire la propria mission istituzionale e fronteggiare la grave carenza di personale qualificato registrata in particolare nelle aree tecnico operativa e industriale, le scriventi organizzazioni sindacali La invitano a far tenere quanto prima l’avvio del confronto sulla materia.
Restiamo in attesa di conoscere la data della convocazione.
Con viva cordialità

              FP CGIL                CISL FP                    UIL PA                      CONFSAL/UNSA
Francesco Quinti     Massimo Ferri        Sandro Colombi       Gianfranco Braconi

Pubblichiamo la nota della struttura provinciale di Nuoro

Due giorni di confronto con presentazione di una ricerca sulle condizioni di lavoro e una video inchiesta esclusiva

Raccontare il lavoro di chi è impegnato nei servizi per l’immigrazione. Conoscere dalle loro dirette testimonianze il contesto, insieme alle loro condizioni, ai loro bisogni e alle loro rivendicazioni. Confrontare le diverse esperienze europee e costruire, così, una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici ai migranti. Questo in estrema sintesi il senso dell’iniziativa ‘UeCare – L’Europa Solidale’ in programma il 26 e il 27 settembre e promossa dalla Fp Cgil, insieme al sindacato spagnolo Fsc Ccoo e al sindacato europeo dei servizi pubblici Epsu, presso l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza 21.

Una due giorni di dibattiti e momenti di confronto – con esponenti sindacali, politici e istituzionali, esperti e studiosi, lavoratrici e lavoratori di diversi paesi europei – che si propone di affrontare il tema della migrazione, mettendo al centro il punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nella rete della solidarietà – soccorso, accoglienza e integrazione – in Italia e in diversi paesi d’Europa. Il tutto con l’obiettivo ultimo della costruzione di una rete europea dei lavoratori dei servizi ai migranti.

Per farlo la Fp Cgil presenterà in quei giorni (27 settembre) una ricerca, condotta insieme alla Fondazione Di Vittorio, dal titolo ‘La condizione delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici per l’immigrazione’ che oltre a ricostruire il contesto mette in luce le criticità del sistema, insieme ai bisogni e alle richieste degli operatori dell’immigrazione. Così come, sempre in quei giorni (26 settembre), la Funzione Pubblica Cgil mostrerà una video inchiesta esclusiva, dal titolo ‘migr[A]zioni – il lavoro fa rete’, condotta tra i lavoratori lungo l’intero paese (qui un trailer).


Di seguito il programma di ‘UeCare – L’Europa Solidale’, a Palermo il 26 e il 27 settembre

Mercoledì 26 settembre si inizia alle ore 16.30 presso l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza 21. Dopo il saluto del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si terrà il dibattito ‘Europa solidale? Una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori per l’accoglienza ai migranti’. Coordinato dal direttore de La Repubblica di Palermo, Enrico Del Mercato, parteciperanno: Jan Willem Goudriaan (Segretario Generale Epsu), Franco Martini (Segretario Nazionale Cgil), Elly Schlein (Parlamentare europea di Alleanza progressista Socialisti e Democratici), Ángela Vallina (Parlamentare europea di Sinistra Unita Europea). Al dibattito è stato invitato il presidente della Camera, Giuseppe Fico, e un rappresentante della Commissione Europea.

Il giorno dopo, giovedì 27 settembre , si inizia alle ore 8.45. Dopo il saluto del segretario generale Fp Cgil Palermo, Giovanni Cammuca, ci sarà la sessione ‘Lavoratrici e lavoratori nei servizi ai migranti’ con la presentazione delle ricerche intorno al tema ‘Lavoratrici e lavoratori europei per i servizi pubblici ai migranti’. Si parte con ‘Il caso Spagna’ a cura di Victoria Fernández Zubieta (Fsc Ccoo) e a seguire ‘Il caso Italia’ a cura di Beppe De Sario (Fondazione Di Vittorio). Seguiranno gli interventi di Nadja Salson (Epsu) su ‘Il sindacato europeo e la migrazione’, di Genevieve Gencianos (Psi) su ‘L’esperienza globale della migrazione’ e Concetta Basile (Segretaria Nazionale Fp Cgil) su ‘Il lavoro pubblico e l’accoglienza ai migranti’.

A seguire, intorno alle ore 10.45, parola alle lavoratrici e ai lavoratori per la sessione ‘Rete delle lavoratrici e dei lavoratori per l’accoglienza’ . Nel dettaglio ‘Il ruolo degli operatori sanitari’ coordinata da María Victoria Gómez García (Fsc Ccoo) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil; ‘Il ruolo degli operatori di sicurezza e soccorso’ coordinata da Francis Cabezos (Fss Ccoo) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Silp Cgil; ‘La funzione degli operatori sociali e culturali’ coordinata da Enzo Bernardo (Fp Cgil) e la partecipazione dei lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil; ‘Il ruolo dei lavoratori della cooperazione sociale e delle ONG’ coordinata da Fátima Aguado (Fsc Ccoo) e la partecipazione di lavoratori della Fp Cgil; e, infine, ‘Le funzioni istituzionali delle amministrazioni centrali’ coordinata da Nicoletta Grieco (Fp Cgil) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil.

Nel pomeriggio di giovedì, alle ore 14.30, il dibattito conclusivo dal titolo ‘Costruire una Europa solidale tramite il lavoro. La parola ai sindacati europei’. A coordinare la discussione Nadja Salson (Epsu) e gli interventi di Matthieu Fayolle (Cfdt Interco – Francia), Romin Khan (Ver.di – Germania), Stavros Koutsioumpelis (Adedy – Grecia), Zita Holbourne (Pcs – Regno Unito), Françoise Geng (Cgt – Francia), Maria José Marín (Fsc Ccoo – Spagna), Thiranagama Narmadha (Unison – Regno Unito) e Maria Östberg Svanelind (Assr – Svezia).

Interverranno poi Giuseppe Massafra (Segretario Nazionale Cgil) e Andrea Cozzolino (Parlamentare europeo di Alleanza progressista Socialisti e Democratici). Infine le conclusioni affidate a Juana Olmeda (Segretaria Nazionale Fsc Ccoo) e Serena Sorrentino (Segretaria Generale Fp Cgil). Al termine dei lavori verrà approvata dai sindacati europei la risoluzione “Costruire una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi ai migranti”.

Scarica il programma in italiano, in inglese e in spagnolo.

Pubblichiamo la nota del Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF Area Dirigenti e Direttivi condividendone a pieno i contenuti, nella nota si evince come anche il Consiglio di Stato ribadisce quanto ormai da tempo questa organizzazione asserisce.

Al Ministro della Difesa
Dott.ssa Elisabetta Trenta

OGGETTO: Personale civile, benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in
lavori insalubri, polverifici, imbarchi ai sensi degli artt. 19 e 25 del d.P.R. 29.12.1973 n. 1092.

La Direzione Generale del Personale Civile ha di recente divulgato, senza la preventiva informazione alle OO.SS., una nuova circolare sul tema in oggetto, già lungamente dibattuto con il precedente vertice politico di codesto Dicastero senza giungere ad alcun esito.
La predetta circolare continua a non tener conto e a non valorizzare affatto le peculiari attività prestate dal Ministero della Difesa e, nello specifico, le caratteristiche d’impiego imposte al personale civile soprattutto negli anni trascorsi, dettando una nuova linea interpretativa che, negando il riconoscimento dei diritti acquisiti e già iscritti a matricola di centinaia di dipendenti, ne ha improvvisamente impedito il collocamento in quiescenza.
L’effetto retroattivo del provvedimento, annullando in molti casi decreti di pensione già emessi, non sta solo recando forte pregiudizio ai lavoratori ma, disponendo a carico di questi ultimi addirittura l’onere di provare di aver diritto ai benefici previsti dalle norme vigenti, in realtà ne impedisce il riconoscimento.
Difatti i vari Enti, oltre a non segnalare per tempo quanto previsto da quelle norme, non hanno curato e conservato in maniera diligente, con ogni probabilità anche per effetto dei vari provvedimenti di riordino, chiusura, accorpamento ecc., i fascicoli personali e le certificazioni del tempo di lavoro effettuato dai dipendenti negli ambienti insalubri e/o nei polverifici.
La mancata conservazione di quella documentazione, la cui responsabilità ricade interamente
sull’Amministrazione, nonché i ripetuti e, a nostro avviso, contrastanti interventi prodotti sull’argomento, stanno generando grande disagio tra i lavoratori, oltre a provocare un contenzioso senza precedenti nella difesa le cui ricadute negative si faranno presto sentire sull’intero sistema.
Le scriventi OO.SS., nel ritenere indispensabile individuare una soluzione possibilmente condivisa, al fine di evitare che siano prodotti ulteriori danni e discriminazioni in danno dei dipendenti coinvolti, chiedono un Suo autorevole intervento che garantisca i diritti dei lavoratori e assicuri la necessaria chiarezza sull’intera materia, dichiarandosi sin d’ora disponibili a discuterne nella prima occasione utile.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Con viva cordialità

FP CGIL     CISL FP      UIL PA      CONFSAL/UNSA
F. Quinti     M. Ferri      S. Colombi     G. Braconi

Al Ministro della Difesa
Dott.ssa Elisabetta Trenta

Oggetto: stipendi dipendenti civili difesa.

Egregio Ministro,
la presente per segnalare l’insostenibile situazione venutasi a creare per quanto attiene
l’emanazione dei cedolini e le competenze stipendiali del personale civile della Difesa.
Nel corso di questi anni, infatti, abbiamo più volte rappresentato sistematiche irregolarità registrate
nell’inserimento delle voci stipendiali delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa e, più volte,
l’Amministrazione ci aveva rassicurato imputando tali difformità ad assestamenti organizzativi o a non meglio precisati “piccoli” problemi tecnici, quasi sempre ascrivibili a presunte difficoltà incontrate nella trasmissione dei dati fra gli elementi di organizzazione delle FF.AA. (BDUS,CUSE,UGCRA ecc.) e Noipa, con un rimpallo di responsabilità che ci pone di fronte ad uno scenario divenuto ormai francamente imbarazzante. Prova ne è che anche nelle buste paga di questo mese ci sono state segnalate ulteriori gravi e pesanti mancanze afferenti il mancato inserimento degli assegni familiari e di altre competenze stipendiali.
In sostanza, si è venuto a creare un caos contabile inconcepibile che non ha riscontro in nessuna
altra Pubblica amministrazione e, se nemmeno la busta paga riesce a essere certa e attendibile nella sua corretta composizione, peraltro in un contesto nel quale le mensilità ricevute dai dipendenti della difesa sono già notoriamente tra le più basse di tutta la P.A., è ben facile comprendere quale possa essere in questo momento il livello di tensione e sfiducia avvertito dai Suoi dipendenti, per molti dei quali, prossimi alla quiescenza, l’attendibilità del proprio cedolino è fattore dirimente per il corretto e puntuale calcolo della misura della pensione.
Non è accettabile che nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione delle Amministrazioni il Ministero della Difesa per mantenere inalterati equilibri ed organismi interni alle FF.AA. si sia dotato di una organizzazione che, a nostro giudizio, altro non fa che rallentare le ordinarie procedure amministrative. E, ancora meno accettabile, riteniamo sia il fenomeno del rinvio reciproco di responsabilità tra i vari elementi di organizzazione che impedisce di individuare a chi direttamente fanno capo queste ingiustificabili inefficienze, le cui conseguenze negative ricadono sui dipendenti.
E’ appena il caso di ricordare che le irregolarità più volte denunciate hanno coinciso con la chiusura
dei nuclei assegni contabili civili ed il passaggio “moderato” a Noipa, e che il periodo “transitorio di
assestamento” più volte richiamato dall’Amministrazione a propria giustificazione è già andato oltre ogni ragionevole ed accettabile tempistica.
In ragione di quanto sopra esposto, signor Ministro, La invitiamo cortesemente a porre in essere
ogni sollecito intervento ritenuto necessario a rimuovere gli ostacoli che, da troppo tempo ormai,
pregiudicano il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa di accedere al proprio corretto
trattamento stipendiale, ovvero nei tempi e nei modi in cui vi accedono tutti gli altri dipendenti della
pubblica amministrazione.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro, in assenza del quale le scriventi Organizzazioni
sindacali nazionali si vedranno costrette a proclamare lo stato di agitazione del personale della Difesa, riservandosi di adottare tutte le conseguenti iniziative ritenute idonee a tutelarne i diritti.
Cordialmente

Fp Cgil                 Cisl Fp              Uil Pa                    Confsal Unsa
Francesco Quinti       Franco Volpi        Sandro Colombi    Gianfranco Braconi

Pubblichiamo la nota dello stato d’agitazione proclamato dalle strutture sindacali territoriali  Fp Cgil VVF e FSN Cisl sulla carente situazione igienico-sanitaria in cui verte il Comando

Al direttore generale Agret
Salvatore Pruneddu
Al dirigente dell’ufficio Agret 5
Dr.ssa Simona Bianchini
LORO SEDI

Oggetto: richiesta di informazione sul piano triennale dei fabbisogni di personale (PTFP).

Con riferimento a quanto previsto dal decreto interministeriale 8 maggio 2018, intitolato “Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle PA” e alla luce delle disposizioni recate dall’articolo 6, comma 6, del D.lgs. 165/2001, la scrivente Organizzazione sindacale sollecita il tempestivo compimento degli adempimenti ivi contemplati.
Ricordando che l’adozione del PTFP è sottoposta alla preventiva informazione sindacale, nelle more della predisposizione dello schema di atto, si resta in attesa di ricevere i dati e gli elementi conoscitivi propedeutici alla realizzazione dello stesso.
Confidando in un cortese positivo riscontro, si inviano i migliori saluti.

Roma 20 settembre 2018

p. la FP CGIL Mipaaft
Savino Cicoria

Pubblichiamo l’informativa inviata dalla Direzione Centrale per la Formazione relativa all’organizzazione  delle sedi  didattiche per l’inizio del  corso  84° Allievi Vigili del Fuoco con decorrenza in data 01 ottobre 2018

COMUNICATO

Ieri 19 Settembre è stato siglato l’Accordo ed il Regolamento recante norme e criteri per la
ripartizione dell’incentivo di cui all’art. 113. Si tratta di un buon accordo da troppo tempo atteso dai
lavoratori. Il confronto si è sviluppato sulle questioni ancora aperte e che ci eravamo ripromessi di
rivedere; come FP CGIL, anche a seguito di un coordinamento nazionale, avevamo inviato
all’Amministrazione le nostre osservazioni in meritoche riguardavano in particolare l’ IRAP, che
l’Amministrazione proponeva a carico del dipendente, la poca chiarezza del coinvolgimento del
personale amministrativo nelle attività legate all’art 113, ad eccezione di alcuni uffici, l’assenza di
un chiaro riferimento alla figura del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Esecuzione e la necessità
di reperire ulteriori fondi aggiuntivi (una quota fissa dal 20% sarà accantonata per le spese di
funzionamento ) per la Cassa di Previdenza ed Assistenza al di là delle economie previste nella
proposta di regolamento da parte dell’Amministrazione.
Sulla questione dell’IRAP l’Amministrazione ha insistito sul testo originario. Abbiamo messo a
verbale che se questa fosse rimasta a carico del dipendente, ebbene, non avremmo siglato
l’accordo. A seguito della nostra posizione anche le altre Organizzazioni si sono espresse e l’IRAP è
stata cancellata dal testo definitivo.. Sulle altre richieste avanzate come FP CGIL, abbiamo
registrato un accoglimento condivisibile, che in ogni caso, rappresenta l’inizio di un percorso da
completare sulla questione di un finanziamento sufficiente per la C.P.A., che ad oggi si prevede (per
la prima volta) all’interno dell’incentivo sulle economie realizzate dai tetti previsti per legge. Una
battaglia che abbiamo iniziato nel 2007, laddove non firmammo proprio per questo motivo il
precedente regolamento e che abbiamo sempre portato avanti sia nei tavoli sindacali che all’interno
del Consiglio stesso. Ieri abbiamo chiarito che continueremo a verificare all’interno della C.P.A.
quanto sarà la massa economica con la modalità prevista nell’accordo, ricordando a tutti noi
comunque che l’incentivo non è l’unica fonte di finanziamento aggiuntivo possibile all’interno del
Ministero e che continueremo con il nostro impegno.
Premesso che questo accordo, una volta in vigore dovrà essere oggetto della contrattazione di
secondo livello e che in quella sede si potrà verificare una corretta applicazione dello stesso, per
quanto riguarda il personale amministrativo non è più previsto che il RUP scelga persone
direttamente di sua fiducia (come nella prima proposta dell’Amministrazione) ma dovrà tenere
conto della rotazione, di una equa ripartizione degli incarichi; in ogni caso, questo come gli altri
criteri, saranno contrattati dalla RSU ed è per questo che abbiamo chiesto che all’articolo 15
comma 2 sia prevista una informativa alle RSU stesse sugli incarichi conferiti. Ancora, sempre su
nostra richiesta, si prevede un aumento della percentuale prevista per i collaboratori del RUP al fine
dare strumenti veri alla contrattazione di secondo livello e riconoscere che il lavoro svolto da tutti
consente di arrivare alla progettazione ed esecuzione dei lavori.
Per quanto riguarda la figura del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Esecuzione (C.S.E.) è stata
esplicitata la percentuale di pagamento all’interno dell’Ufficio della Direzione lavori, aumentando
la percentuale per la stessa Direzione Lavori nel suo insieme. Nella precedente proposta se
all’interno della Direzione Lavori un Direttore Operativo o un Direttore lavori fosse stato C.S.E.
avrebbe ricevuto tutta le percentuali prevista per la Direzione Lavori. Una proposta che non
riconosceva il lavoro e le responsabilità svolte anche da altre figure.
Al comunicato vi alleghiamo l’accordo ed il regolamento siglato da tutte le OO.SS. presenti al
tavolo.
Nei prossimi giorni la FP CGIL convocherà un coordinamento nazionale e ci saranno assemblee nei
posti di lavoro per un confronto con le lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo.
Al termine della riunione si è svolto l’incontro con il Direttore Generale per le Dighe Arch.
Segnalini, al fine di poter verificare la possibilità di mutuare dall’art. 113 una somma percentuale
che riconosca il lavoro svolto dal personale degli Uffici Tecnici delle Dighe.
Considerato che la norma vincola al funzionamento le somme che arrivano dai concessionari e dai
gestori per le due ispezioni annuali che vengono espletate dal personale delle Dighe e visto il diritto
dello stesso al riconoscimento di una indennità per un lavoro di grande responsabilità abbiamo
convenuto con tutte le parti sull’urgenza di un D.M. o altra norma che ripristini questa indennità già
esistente prima del passaggio al Ministero.

Coordinatore Nazionale Fp Cgil MIT
Paolo Camardella

Comunicato: Ipotesi di accordo sul CCNI relativo alla distribuzione delle ulteriori somme pervenute al FUA della AID anno 2017

Si è tenuto in data odierna l’incontro tra OO.SS. Nazionali e i rappresentanti dell’AID per la sottoscrizione dell’Ipotesi relativa alle ulteriori somme pervenute al Fondo Unico di Amministrazione dell’AID, a similitudine di quello sottoscritto e già certificato dagli Organi competenti presso la Direzione Generale del Personale della Difesa la settimana scorsa.
Pertanto il fondo totale per l’AID ammonta ad un totale di e. 2.223.254,17 ridistribuito così come specificato nel documento annesso al comunicato (allegato 1 e 2).
Riguardo gli sviluppi economici per l’anno 2018 sarebbero stati individuati un numero pari a 230 passaggi che chiaramente discuteremo al più presto.
Fraterni saluti

 

FP CGIL                 CISL FP              UIL PA              CONFSAL/UNSA
F. Quinti                     M. Ferri          S. Colombi              G. Braconi

 

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto