Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Fp Cgil VVF Regionale Puglia e Provinciale BAT  riguardo lo stato dei lavori della sede VVF nella Provincia BAT

VIGILI DEL FUOCO: Nuova Legislatura, vecchi problemi. Il fondamentale ruolo sociale dei Vigili del Fuoco incontra lo scarso interesse del Senato. Adesso basta!!

Nei giorni scorsi, il Senato, in seduta plenaria, ha discusso l’atto di Governo n.36 che prevede di intervenire, con risorse economiche insufficienti, sul Corpo più amato dagli Italiani, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
I Senatori, sicuramente impegnati con temi elettoralmente più interessanti in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni europee, incuranti della richiesta di proroga avanzata dai Vigili del Fuoco, in pochi minuti hanno licenziato un testo che, per le poche risorse economiche a disposizione e per la concentrazione delle stesse su piccoli gruppi di pressione, finirà per danneggiare la maggior parte dei Vigili del Fuoco Operativi, a partire da quelli appartenenti ai fondamentali ruoli dei Vigili e dei Capi Squadra.
In pratica, se alla Camera dei Deputati non sarà rivisto il testo, i veri sconfitti saranno proprio coloro che svolgono, h24, attività di soccorso e che rappresentano ben più dell’80% del personale del Corpo, a cui saranno assegnate nemmeno il 50% delle misere risorse.
Inoltre, il Sottosegretario Candiani, dal quale ci aspettavamo, vista l’appartenenza, una discussione sul tema del decentramento e del ruolo delle Regioni, ha annunciato un ritorno al passato per l’intero sistema integrato della Protezione Civile, di cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è “componente fondamentale”, annunciando, con buona pace per la partecipazione democratica del sistema delle Regioni e Autonomie Locali e dei Cittadini, che il Governo sarebbe intenzionato a trasferire il Dipartimento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (dove è collocato sia per l’attività multidisciplinare svolta che va ben oltre il limite dei singoli Ministeri sia per la necessità di assumere, talvolta, provvedimenti a carattere d’urgenza) alla Difesa Civile.
Di fatto, si va verso una militarizzazione che, oltre a mostrare definitivamente lo stato di guerra in cui sono caduti i territori del nostro Paese a causa della mancata adozione di misure di prevenzione e protezione, serve a depotenziare la partecipazione democratica dei cittadini. Un ritorno al passato, ai tempi in cui i piani di Protezione Civile non erano visibili perché riportanti la scritta “SEGRETO”, con la conseguenza che i Cittadini non potranno nemmeno sapere quali rischi corrono.
In questo contesto, si tenta di mettere le mani sul Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, paventando interessi economici per i pompieri con un indefinito, quanto incerto, aumento stipendiale in cambio di un passaggio al comparto difesa e sicurezza.
Ed è in questo contesto, considerato che l’Italia è sotto infrazione europea a causa dell’elevato numero di forze di Polizia, che si apre, ancora una volta, il rischio di un accorpamento con altri Corpi, come accaduto per il Corpo Forestale dello Stato.
Vogliamo sperare che la Camera dei Deputati, che dovrà discutere il testo nei prossimi giorni, affronti il tema seriamente:
▪ Servono risorse fresche per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per dare, intervenendo sull’atto di Governo n. 36, risposte immediate ai Vigili del Fuoco, a partire dai Vigili e dai Capi Squadra.▪ Va data risposta alle questioni stipendiali, previdenziali e assicurative, sapendo che i Vigili del Fuoco assicurano una flessibilità di impiego che va ben oltre la comparazione con altri Corpi. ▪ Deve essere salvaguardato l’articolo 10 del nuovo codice di Protezione Civile e il Ruolo fondamentale dei Vigili del Fuoco. Un modello sperimentato con successo nei recenti fatti di Genova. ▪ L’attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco deve potersi sviluppare a carattere di certezza anche per quelle attività di Soccorso che attualmente trovano risposte parziali solo attraverso talune convenzioni regionali. ▪ Il sistema integrato di Protezione Civile deve essere salvaguardato e reso accessibile ai Cittadini, evitando militarizzazioni già sperimentate. ▪ Al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco deve essere garantita quella indispensabile autonomia tecnica, amministrativa e contabile che permetta una gestione celere e snella, compatibile con il soccorso. L’unificazione di vertice assegnata al Capo del Corpo è indispensabile.
A tutti i Parlamentari abbiamo inviato, dopo la recente audizione, una proposta di riordino e riforma del Corpo che metta al centro il Vigile del Fuoco, vero Professionista del Soccorso.
Riteniamo vergognoso ogni rinvio, ancor più se giustificato con la scusante delle “norme e regole”.
Le regole ci sono. Il Vigile del Fuoco è un professionista riconosciuto in tutta la sua vasta attività, dalla prevenzione al soccorso sempre più qualificato, dall’attività di polizia giudiziaria all’investigazione sulle cause degli eventi.
Le grandi emergenze che hanno caratterizzato il Paese in questi anni, hanno mostrato una preoccupante fragilità del territorio, spesso dovuta alla mancata adozione di misure di prevenzione.
Bisogna investire in sicurezza e, nel frattempo e da subito, garantire al Paese un numero sufficiente di Vigili del Fuoco (40.000 unità in luogo delle attuali 30.000) per assicurare un intervento di prossimità efficace e tempestivo. Anche in tal senso i numeri sparati via social non tornano. Non troviamo traccia di risorse fresche.
In conclusione, ribadiamo che non è un caso se i Vigili del Fuoco sono i più amati dagli Italiani. Così come non è un caso se i Vigili del Fuoco sono delusi per lo scarso interesse della politica.
Da troppi anni si parla di fumose regole solo per giustificare un mancato investimento economico. Infatti, per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco lo Stato spende solo l’1,07% sul totale della spesa del Pubblico Impiego.
Serve quindi un investimento economico, la proroga del provvedimento e l’apertura di una fase democratica e trasparente di discussione.
Questo chiediamo ai Parlamentari. Aspettiamo puntuali risposte, altrimenti saremo costretti a chiedere la mobilitazione dei Vigili del Fuoco.

Al Direttore generale
Dott. Salvatore Pruneddu
Direzione generale affari
generali, delle risorse umane e
per i rapporti con le regioni e gli
enti territoriali
SEDE

Egregio Direttore,
spiace evidenziare il grave ritardo di parte datoriale nell’applicazione del nuovo Contratto, a differenza di quanto risulta stia avvenendo nelle altre Amministrazioni del medesimo Comparto.
In particolare, si ricorda:
1. la necessità, alla luce dei vincoli previsti dalla nuova disciplina contrattuale in materia, di stabilire, mediante uno specifico accordo, la possibilità del superamento del limite previsto in materia di lavoro straordinario al fine di non danneggiare i lavoratori costretti, per sopperire alle croniche carenze di personale e garantire un buon andamento degli uffici, effettuando, ogni mese, prestazioni straordinarie.
2. che, per poter liquidare in tempi ragionevoli il salario accessorio del Fondo Risorse Decentrate del personale 2018 di cui all’art. 77 CCNL, è necessario rivedere i criteri del sistema di valutazione della performance dell’anno in corso.
3. che il nuovo CCNL, all’art. 7, comma g), stabilisce che i criteri generali per l’attivazione dei piani di welfare integrativo siano definiti in contrattazione nazionale. A tal fine, preliminarmente, si chiede una sollecita ricognizione sulla consistenza delle risorse allocate nel capitolo di spesa relativo alle provvidenze in favore del personale e si fa presente che, per distribuire i fondi volti al sostegno dei predetti dipendenti in condizione di difficoltà tramite i sussidi per l’anno corrente, è urgentissimo stabilire i criteri da applicare in apposito accordo nazionale.
Si rappresenta altresì l’importanza di convocare, con ogni consentita urgenza, la riunione della RSU della Sede Centrale del Mipaaft, volta a sottoscrivere l’accordo sui criteri di ripartizione per le prestazioni già effettuate nello scorso anno, al fine di consentire la celere liquidazione della residua parte del FUA 2017 spettante ai lavoratori, pari al 20% del totale evidenziando che le Rsu degli uffici centrali e periferici dell’Icqrf hanno già effettuato le analoghe riunioni o le terranno nei prossimi giorni.
Inoltre, in relazione alle somme recentemente poste in pagamento del Fondo Unico 2017 – con specifico riferimento all’indennità di turno del personale del ruolo agricoltura della sede centrale del Mipaaft – con la presente si chiede, ai sensi dell’art. 4 del vigente CCNL Comparto Funzioni Centrali 2016-18, la sollecita trasmissione degli elementi atti a consentire alla scrivente Organizzazione sindacale la valutazione, espressamente prevista dal citato articolo, circa il rispetto oltre che l’adeguatezza dei criteri di distribuzione del salario accessorio ai lavoratori coinvolti nelle prestazioni lavorative svolte in turnazione. In particolare si chiede di poter disporre di un elenco mensile nominativo con i giorni di effettiva presenza, nonché le indennità di turno conteggiate ed effettivamente liquidate.
In attesa di cortese urgente riscontro, si inviano i più cordiali saluti.

p. la FP Cgil Mipaaft
Savino Cicoria

Pubblichiamo la ministeriale di cui all’oggetto.

Pubblichiamo la ministeriale n.0289912 del 17/09/218 di cui all’oggetto.

Pubblichiamo le informative della Direzione Centrale per le Risorse Umane in riferimento agli incarichi di reggenza temporanea dell’Ufficio di collegamento del Capo Dipartimento e del Capo del Corpo  e quello dell’Ufficio gestione-tecnico contrattuale della flotta aerea e del soccorso aeroportuale

Al Ministro della Giustizia
On.le Alfonso Bonafede

Al Sottosegretario con delega al personale
On.le Vittorio Ferraresi

Al Capo Dipartimento Reggente DOG
Dott.ssa Barbara Fabbrini

Al Capo Dipartimento DAP
Dott. Francesco Basentini

Al Capo Dipartimento DGMC
Dott.ssa Gemma Tuccillo

Al Capo Dipartimento DAG
Dott. Giuseppe Corasaniti

Oggetto: Sollecito riscontro nota unitaria del 5 settembre 2018.

Sig. Ministro, sig. Sottosegretario e sig.ri Capi Dipartimento
nei giorni scorsi abbiamo inviato la nota unitaria di cui all’oggetto, ad ogni buon fine allegata in copia, ed altre note prodotte unitariamente e singolarmente dalle scriventi Organizzazioni Sindacali.
Note rimaste purtroppo senza alcun riscontro malgrado gli impegni assunti nella riunione che abbiamo avuto il 1 agosto scorso con il sig. Ministro, nel corso della quale si era concordato di avviare, a partire dal corrente mese di settembre, una calendarizzazione di incontri incentrati sulle varie tematiche oggetto di una prima valutazione nel corso dell’incontro citato e che ineriscono alla situazione generale del Ministero, alle sue prospettive occupazionali e relative alla riqualificazione del personale interno. Abbiamo comunicato ai lavoratori l’esito di questo incontro esprimendo un comune giudizio positivo
rispetto agli impegni assunti ed all’attenzione dimostrata verso le tematiche che riguardano il personale del Ministero. Tematiche che dovranno trovare in questa fase delle risposte concrete negli atti ufficiali del Governo, in particolare per quel che riguarda la predisposizione del piano dei fabbisogni triennale, la cui data di presentazione è prossima e che, in base alla legge e al Decreto interministeriale che ne ha disciplinato le linee guida, è materia di informazione preventiva alla parte sindacale e la definizione delle norme attuative da inserire nel prossimo disegno di legge stabilità per il 2019, la cui presentazione
è prevista per la metà del mese prossimo.
Accanto a queste è necessario prevedere con urgenza una riunione del tavolo nazionale di contrattazione che: faccia il punto sull’attuazione di accordi già raggiunti per le progressioni economiche per tutti i dipartimenti; definisca i criteri di pagamento del FUA 2017 attraverso la firma definitiva del relativo accordo; per l’organizzazione giudiziaria sblocchi la mobilità interna attraverso la pubblicazione degli interpelli e dia avvio al transito degli ausiliari nell’area seconda, ai passaggi di profilo nell’ambito della stessa area (cd flessibilità) nonché allo scorrimento delle graduatorie ex art.21 quater L.132/2015 nel
termine convenuto del 30 giugno 2019; dia corso al transito in area terza ex art.21 quater cit. dei contabili, degli assistenti informatici e degli assistenti linguistici non solo dell’organizzazione giudiziaria ma anche degli altri dipartimenti.
Il mancato riscontro alle nostre richieste sta producendo comprensibile sconcerto tra i lavoratori, dai quali arrivano segnali di sfiducia e di indignazione che noi certamente non possiamo ignorare.
Per tale motivo ci vediamo costretti a reiterare le richieste avanzate, rappresentando l’estrema urgenza di una loro definizione tramite il confronto tra le parti e sottolineando, proprio in riferimento alla ristrettezza delle tempistiche sopra indicate, che l’ulteriore mancato riscontro ci costringerebbe ad attivare iniziative di mobilitazione tra i lavoratori che da troppo tempo attendono risposte ad annose problematiche, certamente non riportabili a responsabilità pregresse dell’attuale governo, ma che comunque dovranno essere affrontate e risolte, nell’interesse del servizio e dei lavoratori.
Nel rimanere in attesa di formale e urgente riscontro si porgono distinti saluti

Roma, 17 settembre 2018

Confsal- Unsa
Battaglia

FPCGIL
Meloni

CISL FP
Marra

UILPA
Amoroso

Confintesa FP
Ratti

Due giorni di confronto, al centro il lavoro di soccorso, accoglienza e integrazione

‘UeCare – L’Europa Solidale’. Il 26 e il 27 settembre la Fp Cgil, insieme al sindacato spagnolo Fsc Ccoo e al sindacato europeo dei servizi pubblici Epsu, promuove a Palermo, presso l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza 21, un appuntamento che si propone di affrontare il tema della migrazione, mettendo al centro il punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nella rete della solidarietà: soccorso, accoglienza e integrazione.

Una due giorni di dibattiti e momenti di confronto – con esponenti sindacali, politici e istituzionali, esperti e studiosi, lavoratrici e lavoratori di diversi paesi europei – con un focus sul fenomeno della migrazione e sulle condizioni non solo dei servizi agli utenti ma anche delle condizioni di lavoro di chi fa parte della filiera che offre servizi all’immigrazione, attraverso la presentazione di una ricerca che indaga gli aspetti del sistema italiano. Il tutto con l’obiettivo ultimo della costruzione di una rete europea dei lavoratori dei servizi ai migranti.

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Di seguito il programma di ‘UeCare – L’Europa Solidale’, a Palermo il 26 e il 27 settembre.

Mercoledì 26 settembre si inizia alle ore 16.30 presso l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza 21. Dopo il saluto del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si terrà il dibattito ‘Europa solidale? Una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori per l’accoglienza ai migranti’. Coordinato dal direttore de La Repubblica di Palermo, Enrico Del Mercato, parteciperanno: Jan Willem Goudriaan (Segretario Generale Epsu), Franco Martini (Segretario Nazionale Cgil), Elly Schlein (Parlamentare europea di Alleanza progressista Socialisti e Democratici), Ángela Vallina (Parlamentare europea di Sinistra Unita Europea). Al dibattito è stato invitato il presidente della Camera, Giuseppe Fico, e un rappresentante della Commissione Europea.

Il giorno dopo, giovedì 27 settembre, si inizia alle ore 8.45. Dopo il saluto del segretario generale Fp Cgil Palermo, Giovanni Cammuca, ci sarà la sessione ‘Lavoratrici e lavoratori nei servizi ai migranti’ con la presentazione delle ricerche intorno al tema ‘Lavoratrici e lavoratori europei per i servizi pubblici ai migranti’. Si parte con ‘Il caso Spagna’ a cura di Victoria Fernández Zubieta (Fsc Ccoo) e a seguire ‘Il caso Italia’ a cura di Beppe De Sario (Fondazione Di Vittorio). Seguiranno gli interventi di Nadja Salson (Epsu) su ‘Il sindacato europeo e la migrazione’, di Genevieve Gencianos (Psi) su ‘L’esperienza globale della migrazione’ e Concetta Basile (Segretaria Nazionale Fp Cgil) su ‘Il lavoro pubblico e l’accoglienza ai migranti’.

A seguire, intorno alle ore 10.45, parola alle lavoratrici e ai lavoratori per la sessione ‘Rete delle lavoratrici e dei lavoratori per l’accoglienza’. Nel dettaglio ‘Il ruolo degli operatori sanitari’ coordinata da María Victoria Gómez García (Fsc Ccoo) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil; ‘Il ruolo degli operatori di sicurezza e soccorso’ coordinata da Francis Cabezos (Fss Ccoo) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Silp Cgil; ‘La funzione degli operatori sociali e culturali’ coordinata da Enzo Bernardo (Fp Cgil) e la partecipazione dei lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil; ‘Il ruolo dei lavoratori della cooperazione sociale e delle ONG’ coordinata da Fátima Aguado (Fsc Ccoo) e la partecipazione di lavoratori della Fp Cgil; e, infine, ‘Le funzioni istituzionali delle amministrazioni centrali’ coordinata da Nicoletta Grieco (Fp Cgil) e la partecipazione di lavoratori di Fsc Ccoo e Fp Cgil.

Nel pomeriggio di giovedì, alle ore 14.30, il dibattito conclusivo dal titolo ‘Costruire una Europa solidale tramite il lavoro. La parola ai sindacati europei’. A coordinare la discussione Nadja Salson (Epsu) e gli interventi di Matthieu Fayolle (Cfdt Interco – Francia), Romin Khan (Ver.di – Germania), Stavros Koutsioumpelis (Adedy – Grecia), Zita Holbourne (Pcs – Regno Unito), Françoise Geng (Cgt – Francia), Maria José Marín (Fsc Ccoo – Spagna), Thiranagama Narmadha (Unison – Regno Unito) e Maria Östberg Svanelind (Assr – Svezia).

Interverranno poi Giuseppe Massafra (Segretario Nazionale Cgil) e Andrea Cozzolino (Parlamentare europeo di Alleanza progressista Socialisti e Democratici). Infine le conclusioni affidate a Juana Olmeda (Segretaria Nazionale Fsc Ccoo) e Serena Sorrentino (Segretaria Generale Fp Cgil). Al termine dei lavori verrà approvata dai sindacati europei la risoluzione “Costruire una rete europea delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi ai migranti.

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Al S.G Avv. Paolo Grasso
Roma – SEDE
segreteria.generale@mailcert.avvocaturastato.it
segreteria.generale@avvocaturastato.it

Ufficio I Affari Generale del Personale
ufficio1.affarigenerali@mailcert.avvocaturastato.
it ufficio1.affarigenerali@avvocaturastato.it

Ufficio II Organizzazione e Metodo
ufficio2.organizzazione@mailcert.avvocaturastato.it
ufficio2.organizzazione@avvocaturastato.it

Il giorno 27 luglio 2018 è stato pubblicato sulla G.U. il Decreto del Ministro per la semplificazione e la
Pubblica Amministrazione riguardante le linee guide per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di
personale da parte delle amministrazioni pubbliche.
Al punto 2.3 Sanzioni viene riportato, tra l’altro, testualmente: le amministrazioni pubbliche che non
provvedono agli adempimenti indicati nell’articolo non possono assumere nuovo personale tale sanzione
scatta sia per il mancato rispetto dei vincoli finanziari e la non corretta applicazione delle disposizioni che dettano la disciplina delle assunzioni, sia per l’omessa adozione del PTFP……….. in sede di prima
applicazione il divieto di cui all’art 6, comma 6 del decreto legislativo n. 165/2001 decorre dal sessantesimo giorno dalla pubblicazione delle presenti linee di indirizzo.
Non avendo ad oggi ricevuto alcuna informativa in merito da parte di codesta Amministrazione, si chiede di provvedere con ogni urgenza per evitare di incorrere nelle sanzioni di cui sopra, e per consentire la prevista partecipazione sindacale”.

Il Coordinatore Nazionale Fp CGIL
Avvocatura Stato
Vincenzo Malatesta

Ministro risponda anche a richiesta confronto rinnovo 19/21

Bene le parole del ministro Grillo su di un incontro in settimana con i sindacati dei medici. Va assolutamente sbloccato lo stallo in cui si trova la trattativa per il contratto della dirigenza medica e sanitaria ma, allo stesso tempo, attendiamo un riscontro sulla richiesta di avviare il confronto per il rinnovo del contratto del comparto della Sanità pubblica per il triennio 2019-2021 e a cui lei non si è ancora degnata di rispondere“. È quanto afferma la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in merito alle dichiarazioni di oggi del ministro della Salute, Giulia Grillo.

La sanità, aggiunge la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, “è fatta da operatori che hanno tutti pari dignità: dirigenti, professionisti, dipendenti, precari o operatori del sistema privato accreditato. Già il precedente ministro, tra i tanti errori, commetteva quello di non vedere quasi un milione di lavoratrici e lavoratori, pubblici e privati. Speriamo lei segua una strada diversa, altrimenti come sempre ci renderemo visibili da soli”, conclude Sorrentino.

COMUNICATO

Si è svolta oggi presso il Dipartimento di giustizia minorile e di comunità la riunione per l’istituzione dei nuclei uepe.
In primo luogo, il Direttore Generale ha illustrato la bozza dell’ interpello per poter accedere a tale servizio e a tal proposito noi con il nostro intervento abbiamo espresso apprezzamento per il lavoro fatto soprattutto perchè l’interpello finalmente pone fine alle disparità di trattamento tra i colleghi.
Tuttavia, abbiamo chiesto di modificare alcuni aspetti dell’interpello riguardanti l’attribuzione dei punteggi. In particolare, abbiamo chiesto di rendere possibile la partecipazione anche a coloro che sono affetti da patologie riconosciute da causa di servizio.
Successivamente, l’Amministrazione ha chiesto alle sigle di esprimersi su la previsione di un interpello straordinario per la mobilità tra istituti per minori e a tal proposito la Fp Cgil ha espresso parere favorevole al fine di andare incontro a tutti i colleghi non sanati e ancora lontani dalle proprie famiglie.
Infine, la Direzione Generale del dipartimento di giustizia minorile e di comunità ha chiesto il parere alle OO.SS presenti circa la stabilizzazione del personale in servizio presso gli uepe e questo coordinamento ha espresso parere contrario ad una stabilizzazione senza criteri. Infatti, così facendo si accentuerebbe ancor di più la disparità di trattamento fra il personale. Teniamo a sottolineare che la Fp Cgil è stata l’unica sigla contrariata ad una sanatoria senza criteri del personale degli uepe mostrando un chiaro interesse al valore di equità, differentemente da tutte le altre che si sono espresse in modo favorevole.
La prossima riunione si terrà la prima settimana di ottobre dove l’Amministrazione proporrà un nuovo testo d’interpello e nella quale si discuterà anche di:
– avvio sperimentazione NTP in istituti minorili primari;
– classificazione istituti;
– area sicurezza presso i CGM.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

“Senza contratto e assunzioni, è ora di scendere in piazza”. È quanto affermano Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Cisl Medici e Uil Fpl Medici, aggiungendo che: “La misura è colma. I medici e i dirigenti sanitari che quotidianamente garantiscono le prestazioni ospedaliere e territoriali nei presidi pubblici sono ormai esasperati da una situazione che rischia di diventare sempre più drammatica”.

“Il progressivo definanziamento della sanità pubblica rispetto al Pil – sostengono Andrea Filippi della Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Biagio Papotto della Cisl Medici e Roberto Bonfili della Uil Fpl Medici – sta impoverendo gli ospedali e i servizi territoriali, con i medici insieme a tutti gli altri operatori del SSN lasciati sempre più soli, con i cittadini costretti a rivolgersi al privato, per chi può. Dopo quasi 10 anni senza contratto, i dirigenti medici e sanitari sembrano dimenticati da Governo e Regioni, in condizioni di lavoro diventate ormai inaccettabili. Turni sempre più massacranti, servizi accorpati, ridotti o chiusi”.

Le trattative per il rinnovo contrattuale, fanno sapere, “si trascinano lentamente solo per la parte tecnica, mentre Governo e Regioni non affrontano i nodi politici e continuano a non rispondere sulla certezza delle risorse, così come garantite per tutto il pubblico impiego, sulla valorizzazione delle parti accessorie a partire dal merito, dell’indennità di esclusività e della RIA. Inoltre, a fronte di scellerate politiche del blocco del turno over e di imbuto formativo per migliaia di medici che non riescono ad accedere alle scuole di specializzazione per mancanza di posti, si rischia, anche in previsione della possibile introduzione della cosiddetta quota 100 per la pensione, una desertificazione del personale del SSN”.

Per queste ragioni, concludono Filippi, Papotto e Bonfili, “se non avremo immediate risposte nelle prossime settimane, con precisi impegni di risorse per la sanità pubblica, per il contratto e per le assunzioni a partire dai precari, non ci resta, che entrare unitariamente in stato di agitazione e scendere in piazza, senza escludere anche la possibilità dello sciopero”.

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