Si è tenuto ieri il nuovo incontro del tavolo tecnico con il DAP per la definizione delle Famiglie Professionali.

Per la parte pubblica erano presenti il Direttore Generale Parisi e le Dirigenti Ignarra (personale) e Del Grosso (relazioni sindacali).

Il Direttore Generale, prendendo spunto dalle riflessioni espresse negli scorsi incontri, ha evidenziato le modifiche attuate alla bozza avanzata dall’Amministrazione.

Fp Cgil ha ringraziato l’Amministrazione per l’impegno profuso nella stesura dell’impianto del nuovo sistema di classificazione del personale, osservando con piacere che corrispondeva nella quasi totalità, con quello proposto da questa sigla sindacale a tutti i Dipartimenti alcuni mesi fa.

Si è inoltre molto apprezzato l’aver già specificato le competenze professionali (ex Profili) all’interno di ogni singola famiglia, questo faciliterà la velocizzazione delle ulteriori fasi, per una chiusura del contratto integrativo in tempi brevi, pregiudiziale a cui FpCgil non può prescindere.

L’impianto cosi congeniato ci pare dia sufficienti garanzie per lo sviluppo di carriera di ogni figura professionale, dall’area degli Operatori a quella delle Elevate professionalità.

Si è chiesto che all’interno di ogni area contenente più competenze professionali, ad ognuna di essa venga garantita la propria specificità.

È stata ribadita l’importanza della formazione sia iniziale che in itinere, da parte di tutte figure professionali, in particolar modo per quelle tecnico informatiche e statistiche.

Si è chiarito che per rendere efficacie la mission istituzionale della nostra Amministrazione, sono necessarie assunzioni per tutte le figure professionali.

Fp Cgil ha infine ribadito che, parallelamente alla creazione del nuovo contratto integrativo delle Funzioni Centrali, l’Amministrazione debba porre la massima attenzione nella gestione della fase di ristrutturazione che sta avvenendo nel DAP, per l’attuazione della nuova normativa che sancisce la creazione delle nuove direzioni generali di Polizia Penitenziaria e l’assegnazione di Uffici a Dirigenti Pol.Pen. Nessun posto di funzione, spettante ai funzionari delle funzioni centrali, deve essere dato a Dirigenti di Polizia Penitenziaria.

Il Direttore generale Parisi, ha fatto proprie le indicazioni emerse, prendendo l’impegno di promulgare lo schema condiviso con i sindacati, ai suoi colleghi degli altri dipartimenti per una più rapida conclusione di questa fase di contrattazione.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

p. la FP CGIL

Il coordinatore nazionale DAP FC

Roberto Mascagni

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito la richiesta di chiarimenti sulla chiusura della sede di S.Giovanni in Fiore

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la circolare di mobilità e relativa graduatoria  per il personale del ruolo Capo Squadra

Le mancate relazioni sindacali da parte dell’amministrazione inducono lr Strutture territoriali Fp Cgil VVF e Confsal VVF a dichiarare lo stato di agitazione

Il perdurare della mancata assegnazionec del nuoto pasto sta creando problemi economici al personale del Comando, pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF

Si è svolto stamane il confronto tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali, alla presenza del Direttore generale. Tre i temi all’ordine del giorno: la sperimentazione sul lavoro a distanza, il sistema di valutazione delle performance e i rilievi sollevati dalle autorità di vigilanza al CCNI.

Il Direttore generale, in apertura dei lavori, ha ringraziato la comunità INPS per gli sforzi profusi quest’anno: sforzi che hanno dimostrato la solidità dell’ente, a prescindere dai cambi registrati al vertice. INPS, ha ricordato Caridi, è diventato un elemento di supporto per tutte le istituzioni, in ogni fase emergenziale: dalla pandemia alle alluvioni, fino alle nuove esigenze emerse dal mercato del lavoro (si pensi all’indennità di discontinuità dello spettacolo). Prendendo atto, quindi, dello stato dei lavori, Caridi chiesto alle organizzazioni sindacali un parere sui temi all’ordine del giorno.

Come FP CGIL abbiamo evidenziato come questi confronti servano se riusciamo ad analizzare sia il metodo che il merito del percorso compiuto, altrimenti si rivelano scambi sterili.

Sterile, ad esempio, è stato per quanto ci riguarda lo scambio su lavoro agile e lavoro da remoto. Come abbiamo ricordato nei precedenti comunicati, la cifra del confronto è stata quello di uno stallo alla messicana: non una delle numerose obiezioni sollevate al tavolo da tutte le organizzazioni sindacali è stata fatta propria dall’Amministrazione, salvo la possibilità (la possibilità) di riconoscere il venerdì quale giornata aggiuntiva al monte posseduto dal singolo dipendente.

Soprattutto, con riferimento alle osservazioni espresse dalla FP CGIL, nessuno ha:

  1. fornito un riscontro dei risparmi attesi, specificando come tale liquidità dovrebbe essere appannaggio di lavoratrici e lavoratori. C’è una promessa, verbale, ipotetica, futura. Troppo poco mentre l’inflazione galoppa;

  2. rappresentato un report degli impianti energivori esistenti, per capire come tarare il potenziale intervento sulle diverse strutture;

  3. rassicurato la nostra organizzazione in merito a quanti operano al fianco della comunità INPS, lavoratrici e lavoratori che la CGIL non ha intenzione di abbandonare: addetti alle pulizie, alla vigilanza, alla ristorazione.

Non è stato neppure accolto l’invito ad attivare un tavolo per l’erogazione dei buoni pasto, ciò malgrado quanto espresso da recente parere ARAN (CFL228).

Se a ciò aggiungiamo i controlli randomici e il ricorso allo SPID per il lavoro da remoto, nel complesso gli istituti che delineano il lavoro a distanza risultano realizzare un irrigidimento: lo rendono meno flessibile, sviliscono la ricerca di un punto d’incontro tra Amministrazione e dipendenti spostando nettamente il baricentro dei vantaggi a favore della prima.

Sul sistema di valutazione della performance non abbiamo ancora espresso un giudizio, essendo il confronto appena iniziato. In ambito valutazioni individuali, tuttavia, come FP CGIL abbiamo ribadito quanto l’attuale modello abbia mostrato le sue falle, essendo basato sulla mera discrezionalità del dirigente. Oggi la valutazione è un pollice verso inaccettabile che rappresenta, in primis, uno schiaffo rivolto a chi crede nel merito quale bussola suprema.

Veniamo ai rilievi posti al CCNI. Abbiamo manifestato la necessità che l’Istituto – coi suoi massimi vertici – difenda l’impianto contrattuale convenuto, viepiù considerando assolutamente arbitraria, fuori luogo, pretestuosa e punitiva l’osservazione delle autorità vigilanti per cui dovremmo tagliare di 20 milioni le risorse stanziate dal fondo.

Non possiamo non esprimere remore sul tempismo del nostro riscontro: tra i rilievi e le controdeduzioni sono intercorsi due mesi, caratterizzati da un’interlocuzione solo verbale. Qual è, dunque, lo stato dell’arte? La FP CGIL ha chiesto al Direttore generale e al Commissario straordinario di farsi garanti dell’INPS, di attivare incontri istituzionali in presenza per salvaguardare un testo che è stato sottoscritto da tutte le sigle e dall’Amministrazione stessa. Serve un pieno, costante, dedito impegno in questo senso, a meno che non si pensi che l’interesse economico delle colleghe e dei colleghi è sacrificabile, la qual cosa striderebbe palesemente con le mirabolanti promesse fatte nella campagna di assunzioni 2023.

E qui abbiamo rappresentato un altro elemento a nostro avviso incongruo: nel mese di ottobre abbiamo richiesto una fotografia delle assegnazioni temporanee e delle carenze di organico, sede per sede, per capire se l’allocazione di unità – a valle dell’ultimo concorso – sia stata efficiente o meno. La genitorialità non può essere sacrificata in nome e per conto di esigenze particolari: se delle criticità ci sono, come noi abbiamo sempre evidenziato, è giusto che esse siano scrupolosamente attestate e risolte sistemicamente. Da qui anche l’attenzione che è necessario riporre sul profilo strategico e organizzativo dell’Amministrazione. Il piano dei fabbisogni che abbiamo adottato, nulla ci dice, in termini di assunzioni, sul disegno prospettico dell’Istituto. Assumeremo nel 2024? Quali profili? Quante unità? Non è dato sapersi. Come ammesso dalla stessa Amministrazione nelle premesse dell’incontro, il carico di lavoro è aumentato (con 11 milioni di assegni unici che si legano alle 16 milioni prestazioni pensionistiche) ma le unità non sembrano essere sufficienti. Possibile che questo problema, IL problema per l’erogazione dei servizi, sia sottovalutato?

Nelle repliche il Direttore generale ha ribadito la volontà di sperimentare il lavoro da remoto, raccogliendo l’obiezione che avevamo presentato come FP CGIL circa il ricorso allo SPID: su questo la tecnostruttura farà un ragionamento inerente i protocolli di sicurezza e il DG si è impegnato a una ricognizione con l’Informatica. Lo SPID, lo ribadiamo, è il passe-partout dei cittadini: in Inps non accediamo con la carta d’identità alle nostre postazioni, ma con un badge collegato alla matricola.

L’Amministrazione, ha evidenziato il Direttore generale, si impegna peraltro a fornire nelle prossime settimane tutti i dati richiesti: dalle carenze di organico, sede per sede, alle assegnazioni temporanee.

Sullo Smart friday, e sulla nostra istanza di avere una rappresentazione degli introiti attesi e della loro possibile distribuzione, il Direttore generale ha fornito riscontro positivo, specificando che è prevista per lunedì prossimo una riunione/vertice con il Coordinamento tecnico edilizio per capire l’entità dei risparmi. In particolare ci ha voluto rassicurare in merito alla volontà dell’ente di non intaccare i contratti in essere con le aziende esterne che operano negli spazi INPS.

Sul CCNI, la partita più importante, il DG ha spiegato che le interlocuzioni vanno avanti da settimane, anche sottotraccia. La volontà di INPS è spiegare alla Ragioneria la specificità dell’ente e la solidità dell’impianto contrattuale siglato rispetto ai rilievi trasmessi: per questo il Direttore generale ha raccolto la richiesta, assicurando che si attiverà con il Commissario straordinario per organizzare un incontro in presenza, con Mef e Ragioneria, al fine di risolvere i dubbi emersi.

I tempi sono strettissimi: da questa partita passano progressioni orizzontali e incentivi. La FP CGIL tornerà a chiedere aggiornamenti sin dal prossimo incontro.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Roma, 30 nov – “Il 17 novembre scorso noi lavoratori della Commissione Nazionale per il diritto di asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale abbiamo aderito allo Sciopero Nazionale proclamato dalla FP Cgil. L’altissima percentuale di adesione ha rappresentato un’eccezionale dimostrazione di sofferenza di una categoria oggetto, come tutto il settore asilo, di ripetuti attacchi da parte dell’Amministrazione nonché di riforme legislative ad hoc che hanno più volte peggiorato le nostre condizioni di lavoro e leso la nostra professionalità”.
Lo scrive in una nota il Coordinamento FP Cgil della Commissione Nazionale per il diritto di Asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della Protezione Internazionale.

“In quell’occasione – si legge – dal Presidente della Commissione Nazionale per il riconoscimento del Diritto d’Asilo non abbiamo tratto alcun segnale di apertura sulle criticità che abbiamo denunciato. Restano, dunque, ferme le nostre rivendicazioni: necessità di rinfoltire le fila dei funzionari in servizio tramite procedure concorsuali ad hoc, garanzia di ulteriori assunzioni (non a titolo meramente temporaneo) di personale di supporto, ferma necessità di provvedere quanto prima a una seria, trasparente e giusta procedura di mobilità per personale attualmente in servizio da oltre 5 anni, apertura di un adeguato confronto sulla prospettiva di riqualificazione professionale che ci dia la possibilità di veder riconosciuta, anche nel quadro della nuova contrattazione collettiva, l’alta qualificazione professionale già sancita a livello legislativo. La nostra lotta prosegue
e a breve seguiranno nuove iniziative a livello locale e nazionali: sui diritti non arretreremo di un millimetro”, conclude la nota.

Si è svolto ieri il programmato incontro presso il Ministero della Giustizia, come da comunicato unitario che pubblichiamo, in cui è stato consegnato alle Organizzazioni sindacali lo schema delle attività delle figure professionali tecniche.

Ancora una volta, la riunione ha avuto carattere interlocutorio, i Direttori Generali hanno relazionato sulle competenze che servono per far funzionare le loro direzioni.

Tutte direzioni che si devono occupare della realizzazione dei progetti PNRR, progetti innovativi che richiedono competenze e conoscenze sempre più specialistiche e qualificate.

Come Fp CGIL ci siamo riservati eventuali osservazioni dopo un’attenta lettura dello schema e un confronto con le lavoratrici e i lavoratori interessati.

Abbiamo ribadito che, prima di affrontare il tema delle figure professionali, l’Amministrazione ci deve rispondere sulle seguenti questioni fondamentali: 

1) rimodulazione dotazioni organiche – ampliamento dell’area Funzionari

2) nuove risorse per incrementare il Fondo Risorse Decentrate 

3) Modello Organizzativo – Ufficio Per il Processo. 

Conoscere i progetti di riorganizzazione del Ministero ci consente di sviluppare proposte per le nuove famiglie professionali e di elaborare le attività da svolgere per ciascuna area, compresa quella delle Elevate Professionalità, nonché per eventuali nuove figure da introdurre nella medesima. 

Abbiamo anche fatto presente che non si può chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori di acquisire nuove e sempre più qualificate competenze senza prevedere un adeguato riconoscimento professionale ed economico.

Pertanto, abbiamo rivendicato risorse aggiuntive per finanziare le PO e gli incarichi di Responsabilità da attribuire alle lavoratrici e ai lavoratori di ciascuna area. 

Non accetteremo proposte riorganizzative e riformatrici a costo zero.

Infine, abbiamo fatto presente che il Ccnl 2019/21 è stato firmato definitivamente il 9 maggio 2022. Il contratto integrativo doveva essere sottoscritto entro cinque mesi da quella data, cioè entro il 31 ottobre 2022. È trascorso più di un anno e ancora non abbiamo raggiunto l’accordo sulle famiglie professionali!

Occorre accelerare e chiuderlo entro e non oltre gennaio 2024. Diversamente, il rischio è di non poter realizzare entro il 31 dicembre 2024, come prevede il contratto nazionale, le progressioni in deroga (di cui all’art. 18 del Ccnl stesso), finanziate con lo 0,55% del monte salari dell’anno 2018. 

Abbiamo a disposizione quasi 8 milioni di euro da usare per i passaggi tra le aree e rischiamo di perderli! 

La riunione è stata aggiornata a data che sarà tempestivamente comunicata dall’Amministrazione: in quella occasione sarà presentata la nuova proposta organizzativa e si inizierà a discutere delle famiglie professionali. 

Vi informeremo sugli sviluppi ed eventuali iniziative che metteremo in campo se assisteremo a continui rinvii.

Fp CGIL

Felicia Russo

 

 

In questo ultimo periodo ne abbiamo sentite di ogni tipo sulla scelta fatta dalla quasi totalità delle OO.SS. di mensilizzare, a partire da gennaio 2024, l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale moltiplicata per 6,7 per le quali rimandiamo alla lettura del comunicato del 9 novembre (gioco delle tre carte).

In quel comunicato esprimevamo in maniera chiara e trasparente quali fossero le ragioni che ci avevano portato a quella scelta: nulla di così impossibile da comprendere da parte di chi siede attorno al tavolo sindacale.

A distanza di settimane, ora arriva anche l’INPS a supportare quelle medesime valutazioni e a rafforzare la convenienza del pagamento mensilizzato attraverso il messaggio n. 4191 del 24 novembre u.s. (che ad ogni buon fine si allega).

Infatti, non solo viene confermato che l’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale non rileva ai fini della corresponsione del cd. cuneo fiscale a prescindere dalla modalità di erogazione, ma addirittura sostiene che in caso di pagamento in un’unica soluzione dell’incremento il predetto beneficio non potrà essere operato e quindi dovrà essere applicata la contribuzione piena.

Ad ulteriore supporto, è intervenuto anche il Sole24Ore con un articolo dal titolo “PA, niente taglio al cuneo fiscale sull’anticipo di dicembre” (anche questo in allegato) che spiega in maniera ancora più chiara il complesso meccanismo sottostante a quella che è una classica norma spot del governo: altro che aiuto alle famiglie!!!

Quindi alle scriventi sembra di tutta evidenza da quale parte sta la verità. Ad oggi, come al tavolo, la situazione appare chiara e limpida. E non lo diciamo solo noi che nei comunicati altrui veniamo tacciati di essere superficiali, poco attenti o peggio impreparati, ma i tecnici dell’INPS (questa volta dell’INPS!) e gli esperti del Sole 24 Ore. Mica pizza e fichi come si dice a Roma!

Ecco perché respingiamo con forza al mittente quei termini e quelle allusioni circa un nostro presunto silenzio per mancanza di argomenti.

Tutto questo quadro conferma la correttezza delle scelte adottate; abbiamo deciso nell’esclusivo interesse dei lavoratori e delle lavoratrici, pur sapendo che non avremmo potuto idealmente accontentare tutti e che la posizione di quanti avrebbero voluto il “tutto e subito” rimane legittima seppur sfavorevole sotto il profilo fiscale/contributivo. Quello che invece condanniamo senza sé e senza ma è l’utilizzo strumentale, a meri fini propagandistici da parte di qualche sigla sindacale, di una decisione assunta democraticamente e legittimamente condivisa ad un tavolo nazionale dalla quasi totalità delle OO.SS.

D’altronde se si decide di collocarsi in modalità “stampella del governo” non sempre la propria finalità coincide con gli interessi e la difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, fino addirittura a derogare alla propria funzione arrivando a dividere i lavoratori e le lavoratrici attraverso un sondaggio su mera ed unilaterale interpretazione. Un sondaggio che, lasciatecelo dire, definire demagogico e scorretto, è un atto di vera signorilità: a chi sarebbero andati i 1000 Euro lordi (che guarda caso non era stato detto!) se non solo ed esclusivamente agli apicali della vecchia area C?

A nostro avviso, la difesa dei lavoratori si basa principalmente sulla capacità di non creare pretestuose spaccature e divisioni, utilizzando argomenti goffi e divisivi.

L’unità dei lavoratori e delle lavoratrici è un bene supremo che va ben al di là delle pur legittime differenti visioni in capo ad ogni singola sigla sindacale.

L’unità, quella che ci ha permesso di dare risposte attese da troppo tempo non andrebbe mai sacrificata, tanto più per un volgare “spottone” al governo di turno!

FP CGIL   UILPA   USB PI    

Mercanti   Paglia   Mencarelli

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF in merito la necessità di incontro tra il personale proposto del Corpo VVF e gli Enti interessati a svolgere attività di soccorso in zone impervie

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di idonea formazione e attrezzatura per affrontare gli incendi di auto elettriche e ibride

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF in merito l’applicazione della norma sull’assegnazione del secondo huono pasto

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto