La storia

LA CGIL

La Cgil (Confederazione generale italiana del lavoro) è un’associazione di rappresentanza dei lavoratori e del lavoro. È la più antica organizzazione sindacale italiana ed è anche quella maggiormente rappresentativa, con i suoi oltre 5 milioni di iscritti, tra lavoratori, pensionati e giovani che entrano nel mondo del lavoro; la sua storia è profondamente intrecciata alla storia del Paese.

La Cgil svolge un importante ruolo di protezione del lavoro da un’azione del mercato incondizionato e illimitato. Lo fa attraverso l’opera incessante di costruzione e ricostruzione della solidarietà nel lavoro e tra i lavoratori, attraverso la pratica quotidiana di impegno concreto nella rappresentanza e nella contrattazione. Quando è nata nel 1906 – ma le prime Camere del lavoro risalgono al 1891 – aveva duecentomila aderenti. Da allora ha mantenuto la doppia struttura: verticale, costituita dalle Federazioni di categoria, e orizzontale, attraverso le Camere del lavoro.

Attualmente le categorie nazionali sono 12 mentre le Camere del lavoro in tutto il territorio nazionale sono 115. La Cgil nazionale è a Roma, nella storica sede di Corso d’Italia 25.

Essa stipula, attraverso le organizzazioni di categoria, i contratti di lavoro e svolge allo stesso tempo un’azione di tutela, finalizzata a difendere, affermare e conquistare diritti individuali e collettivi, che vanno dai sistemi di welfare ai diritti sul posto di lavoro. La Cgil è affiliata alla Confederazione europea dei sindacati (Ces) e alla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc-Csi). L’attuale segretario generale è Maurizio Landini, eletto il 24 gennaio 2019.

 

LA FUNZIONE PUBBLICA CGIL

La categoria nasce nel 1980 con l’obiettivo di rappresentare e tutelare i diritti di lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici. Il presupposto di base che ha accompagnato la storia e l’azione politico-sindacale della Fp è quello secondo il quale il ruolo del servizio pubblico è fondamentale per lo sviluppo di un paese. E’ essenziale dunque concorrere per migliorarlo.

Qui nasce il rapporto inscindibile tra diritti dei lavoratori pubblici e diritti dei cittadini di usufruire di servizi pubblici efficaci ed efficienti. Il lavoro nei servizi pubblici rappresenta il più grande patrimonio professionale a disposizione del Paese. Decine di figure professionali compongono questo mondo. E ogni lavoratrice e lavoratore è parte fondamentale di un insieme che ha come unico obiettivo quello di garantire un sistema di welfare universalistico e solidale. Dunque è volontà della categoria di contribuire in modo incisivo al miglioramento della qualità del lavoro pubblico e, conseguentemente, del sistema delle prestazioni ai cittadini.


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