Risorse, tutela Inail e assunzioni, da presidente Camera attenzione

“Hanno ascoltato le nostre rivendicazioni e promesso il massimo impegno nel dare risposte ai Vigili del Fuoco per maggiori risorse, un salario adeguato e tutele su infortuni e malattia professionale”. La Fp Cgil Vigili del Fuoco fa sapere l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina a Roma tra il Presidente della Camera, Roberto Fico, e una delegazione sindacale, dopo la mobilitazione unitaria promossa da Fp Cgil Vigili del Fuoco, Fns Cisl e Uil Pa Vigili del Fuoco, in piazza Montecitorio, per rivendicare interventi a favore dei componenti del Corpo sui diritti e sul salario. Mobilitazione che proseguirà con lo sciopero del 21 novembre.

“Uno spiraglio da parte del Presidente della Camera è stato aperto – fa sapere Mauro Giulianella, Coordinatore nazionale Fp Cgil Vigili del Fuoco -. Lui stesso ha ritenuto le nostre rivendicazioni legittime e indiscutibili. Per questo si farà promotore delle nostre richieste, in particolar modo sulle risorse da destinare alla valorizzazione retributiva e previdenziale del Corpo e per inserire la norma che riconosca anche ai Vigili del Fuoco la possibilità di avvalersi del sistema Inail”.

Prosegue Giulianella: “Siamo convinti che la cittadinanza sia dalla nostra parte, dalla parte di un Corpo che ha sempre dimostrato vicinanza, ogni giorno, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale. Ora il governo faccia la sua parte. È finito il tempo della propaganda arrogante e pretestuosa vissuta con il precedente governo. Servono investimenti concreti e maggiori tutele e diritti. Per questo, in attesa di risposte, proseguiremo la nostra mobilitazione a partire dallo sciopero del 21 novembre”, conclude.

Contrattiamodiritti.it, prende il via la consultazione per votare e costruire insieme le proposte per una pubblica amministrazione migliore. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa lanciano un nuovo modo per allargare la partecipazione in vista dell’approvazione della legge di Bilancio e, nello specifico, delle misure previste in manovra sul lavoro pubblico. Dal rinnovo dei contratti pubblici a un piano straordinario di assunzioni, da maggiori risorse a politiche che riconoscano il valore del lavoro pubblico. È intorno a questi temi che ruotano le proposte.

Come puoi votare?

Votare è semplicissimo. Basta visitare il sito contrattiamodiritti.it, leggere le proposte dei sindacati del pubblico impiego (che nel corso dell’esecutivo unitario hanno ottenuto il via libera all’unanimità) e cliccare su ‘SÌ’ o ‘NO’.

Comincia subito!

Per leggere la nostra proposta visita il sito contrattiamodiritti.it e vota, oppure scarica il documento.

 

Le nostre proposte:

Alle 19 su fb.me/fpcgilsanita si parlerà di norme, requisiti e procedure per accedervi

Il superamento del precariato in sanità. Questo il tema del nuovo appuntamento con #LaCuraDeiDiritti, la diretta Facebook con i nostri esperti, che torna lunedì 11 giugno, alle ore 19, su fb.me/fpcgilsanita.

Un servizio di dirette Facebook, promosso dalla Funzione Pubblica Cgil per le lavoratrici e i lavoratori della Sanità, con degli esperti pronti, di volta in volta, ad affrontare un tema sul mondo del lavoro e della Sanità, e a rispondere alle domande degli utenti.

Il tema di questo appuntamento è il superamento del precariato in Sanità. Quali sono le norme che lo permettono? E quali i requisiti per accedervi? A tutte queste domande risponderanno, questa settimana, Francesca De Rugeriis e Antonio Marchini della Funzione Pubblica Cgil Nazionale.

Ma #LaCuraDeiDiritti non è solo una diretta esplicativa. Al contrario è pensata per creare interazione con gli utenti di Facebook. È infatti possibile inviare le proprie domande nei giorni che precedono la diretta, commentando il post dell’appuntamento, oppure scrivendo un messaggio privato alla pagina Facebook della Fp Cgil Sanità. Oppure durante la diretta stessa, commentandola in tempo reale.

La commissione europea si rifiuta di attuare l’accordo del 2015 sul dialogo sociale europeo nelle Amministrazioni Centrali

La Commissione Europea dice no all’attuazione dell’accordo sul diritto all’informazione a alla consultazione dei lavoratori pubblici delle Amministrazioni Centrali firmato lo scorso 21 dicembre 2015, a Bruxelles, tra le parti sociali europee, sindacati e amministrazioni pubbliche.

Attraverso l’accordo, i lavoratori europei avrebbero avuto il diritto di partecipare alle scelte relative a questioni come le ristrutturazioni, l’equilibrio vita-lavoro e la salute e la sicurezza. Una direttiva già esistente per i lavoratori privati, che finalmente si sarebbe estesa ai lavoratori del pubblico impiego, tenendo fede a uno dei diritti della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione.

Eppure, dopo due anni di ritardi burocratici, lo scorso 17 gennaio, la Commissione ha espresso il proprio rifiuto e ha dichiarato la mancata volontà di trasporre l’accordo in direttiva. Decisione confermata con una nota ufficiale del 6 marzo. “È una discriminazione bella e buona tra lavoratori privati e lavoratori pubblici”, dichiara Nicoletta Grieco, referente della Fp Cgil nonché vicepresidente del Comitato europeo delle amministrazioni centrali. Secondo la maggioranza dei sindacati aderenti al Comitato questa decisione della Commissione è in contrasto con il Trattato del Funzionamento dell’Unione che “prevede una procedura di attuazione degli accordi automatica e non discrezionale” specificano i sindacati. “È inoltre gravissimo perché costituisce un pericoloso precedente che darebbe d’ora in poi alla Commissione il potere di decidere unilateralmente quali accordi trasporre e quali no”.

Per contrastare la decisione della Commissione, durante la quarta riunione del Comitato europeo delle Amministrazioni centrali, tenutasi a Bruxelles lo scorso 27 marzo, è stato concordato un piano strategico che comprende una raccolta firme ed una campagna mediatica contro tale rifiuto. Inoltre, è stato dato mandato al Segretario generale dell’Epsu di esplorare la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea per la violazione del trattato. La decisione fa seguito a quanto proposto dall’ordine del giorno del Comitato direttivo nazionale della Fp Cgil del 26 gennaio scorso. “La campagna politica è già in atto. La decisione di portare la Commissione davanti alla Corte di giustizia europea sarà presa al Comitato esecutivo di Epsu, che si terrà i prossimi 8-9 maggio a Bruxelles e a cui parteciperanno tutti i segretari generali europei” spiega Concetta Basile, segretaria nazionale della categoria. E conclude con una precisazione: “La Fp Cgil difende i diritti dei lavoratori pubblici in ogni sede, anche in Europa. Siamo gli unici a farlo, con l’attiva partecipazione ai comitati settoriali”.

 

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