Min. Difesa: Lettera aperta al Ministro della Difesa – 11 aprile 2012

11 Aprile 2012

 
 

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA DIFESA – 11 APRILE 2012

 

 
Egregio Ministro, 
 
Le scriviamo utilizzando lo strumento che ci è piu’ consono, un documento PUBBLICO.
Abbiamo appreso dai lavoratori civili della Difesa, del Suo “insolito” metodo per rendere nota ai dipendenti della Difesa la riorganizzazione del Ministero da Lei guidato.
Avremmo voluto avere la stessa possibilità di comunicare a tutti i dipendenti civili della Difesa, mediante la casella di posta elettronica istituzionale, le nostre osservazioni su una “Riforma” della quale peraltro abbiamo ricevuto sole informazioni VERBALI.
Ci risulta, inoltre che il disegno di legge delega mediante il quale, Lei intende effettuare la revisione dello strumento militare, sia stato approvato dal Consiglio dei Ministri, ed inviato alle Commissioni Parlamentari competenti.
Nella Sua mail leggiamo “Il processo della Riforma sarà graduale e sarà accompagnato da tutta una serie di strumenti normativi per gestire il processo di progressiva riduzione del personale e delle strutture…..” ,e continua sulla necessità ed urgenza della Riforma per il mutato scenario geopolitico e per il riequilibrio delle risorse.
Signor Ministro, la FPCGIL Difesa, ha condiviso la necessità di una Riforma, ma come Lei ben sa, noi rivendichiamo IL LAVORO,
un lavoro, che negli anni ci è stato tolto,
una professionalità che negli anni nessun governo si è preoccupato di salvaguardare e far progredire,
un lavoro che negli anni è stato esternalizzato.
 Allora se la Difesa, così come Lei spiega nella Sua missiva ai lavoratori, rassicurandoli, dovrà essere efficiente e tecnologicamente all’avanguardia, proponiamo:
·  una VERA valorizzazione del personale,
·  investimenti sulla formazione e sul trasferimento del Know How;
·  sblocco del turn over e assunzioni mirate.
Proponiamo, come già esposto in un incontro con la S.V., un VERO RIEQUILIBRIO delle risorse, mediante una riduzione delle spese per armamenti, un razionale impiego  delle risorse umane presenti, che non si limiti all’invocazione di maggiore produttività alla Brunetta, ma che tenga conto della specificità delle attività lavorative del settore.
Considerato che, nonostante l’attuale crisi economica politica, tutti i lavoratori, hanno contribuito e contribuiscono all’efficienza dello strumento militare in Italia e all’estero.
Ecco, queste sono solo alcune delle considerazioni che pubblicamente Le inviamo e che integreremo nell’audizione in Parlamento.
Distinti Saluti
                                          
                                                   FPCGIL DIFESA
                                                     Noemi Manca

 
 
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