Professioni infermieristiche: su accordo no a lotta tra medici e infermieri

18 Febbraio 2013

Professioni infermieristiche: su accordo no a lotta tra medici e infermieri

Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai cittadini. La bozza di accordo sulle professioni infermieristiche, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma giustamente stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali.

L’evoluzione della sanità assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte. L’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità.

Si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità, sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio.
 
Roma, 13 febbraio 2013 

Articoli su: Il Sole 24Ore, Adnkronos, Rassegna, Quotidianosanità

13 febbraio 2013 http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2013-02-13/professioni-cgil-lotta-mediciinfermieri-161048.php?uuid=AbQSH4TH
Professioni: il no della Cgil a una «lotta» medici-infermieri sull’ accordo inviato in Stato-Regioni
Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze «è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai cittadini». Così Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici replicano all’attacco dell’Anaao (VEDI) al provvedimento inviato al parere della Stato-Regioni (VEDI) sulle nuove competenze infermieristiche (in precedenza c’era stato anche quello sui fisoterpaisti, non ancora trasmesso: VEDI)
 
Sercondo gli esponenti Cgil, la bozza di accordo sulle professioni infermieristiche, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma «giustamente stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali».
 
«L’evoluzione della sanità – commentano – assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte. L’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità».
 
Secondo Taranto e Cozza «si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità, sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio».
 
13 febbraio 2013  http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=13431 
 “Una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare i cittadini”. Così i vertici della Cgil Fp e della FpCgil Medici criticano la nota di ieri dell’Anaao. “Dobbiamo evitare un muro contro muro e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilià”.
 
13 FEB – “Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai  cittadini”. Così in una nota, Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici, hanno commentato le reazioni dell’Anaao al parere positivo ricevuto dalla bozza di accordo sulle professioni infermieristiche da parte della Commissione salute delle Regioni. La bozza, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma “giustamente” stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e  territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali.
 
“L’evoluzione della sanità assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e  complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte – si legge nella nota – l’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità”. 
 
“Si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità – hanno concluso i sindacalisti – sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio”. 
 

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