Croce Rossa Italiana, inaudito voltafaccia del Ministero della Salute

13 Maggio 2014

Croce Rossa Italiana, inaudito voltafaccia del Ministero della Salute

COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL


Roma, 7 aprile 2014

“Il voltafaccia del Ministero della Salute sulla questione dei contratti alla Croce rossa è una cosa inaudita”. Questo il commento di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal sul passo indietro del  Ministero della Salute che venerdì sera, a distanza di un’ora, ha inviato due comunicazioni ufficiali di segno contrario all’amministrazione della Croce Rossa Italiana.

In seguito alle mobilitazioni dei lavoratori del 31 marzo e del 4 aprile, il Ministero aveva correttamente chiarito con una lettere ufficiale che il passaggio dei dipendenti Cri al contratto Anpas poteva avvenire solo dopo l’emanazione del decreto interministeriale e delle cosiddette norme di raccordo a tutela di salari e occupazione, smentendo di fatto gli atti del presidente della Croce rossa. Dopo poche ore il Ministero, con una lettera di segno opposto, ha incomprensibilmente fatto marcia indietro.

“Chiediamo alla Ministra della Salute di chiarire la posizione del Ministero in merito alle sorti dei 4000 dipendenti della croce rossa, di cui 1500 precari, ai possibili rischi occupazionali e alla pesante perdita salariale che subiranno. Parliamo del 30% in meno, un vero e proprio caso Electrolux nel pubblico. Senza risposte chiare e tempestive – conclude la nota delle quattro organizzazioni sindacali –  sarà sciopero”.
 

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