Inpdap: comunicato del coordinamento nazionale

18 Luglio 2011

Comunicato

COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

REALITY & REALTA’
 
 

Il comunicato unitario di tutte le Organizzazioni Sindacali del Piemonte rende evidente che gli Organi e il Management non hanno una visione reale delle problematiche dell’Istituto.

Non basta aver scopiazzato un Piano Industriale prevedendo una crescita qualitativa e quantitativa della produzione tutta sulle spalle delle Direzioni Regionali per pensare, soddisfatti, di aver fatto quanto andava fatto. Questo è reality!

Nella realtà invece, oltre che scrivere una sceneggiatura- tra l’altro affatto convincente- bisogna poi agire e fornire gli strumenti formativi ed informatici, le risorse, l’organizzazione, perché quegli obiettivi possano essere raggiunti.

E’ questa visione miope e dirigista che ha portato all’emanazione della determinazione del Direttore Generale n. 31 del 30 marzo 2010 con la quale sono stati assegnati ai Centri di responsabilità di 1° e di 2° livello gli obiettivi strategici e i relativi budget per l’anno 2010, nell’assenza più completa di un confronto con le OOSS, mentre esplodeva in tutta Italia la protesta per le inefficienze del SIN e i dati di produzione del I trimestre subivano uno spaventoso calo proprio per queste inefficienze.

I lavoratori sul territorio sanno, evidentemente molto meglio del management, che le pesanti ricadute negative sulla produzione continueranno per tutto l’anno e che i nuovi indici di produzione previsti per le Direzioni Regionali sono il libro dei sogni (o, meglio, un incubo) se non si attiva subito un tavolo di confronto nazionale sulle reali prospettive produttive e se non si sensibilizzano i Dirigenti Regionali a declinare, con coraggio!, davanti al Direttore Generale realmente quello che succede negli uffici, le problematiche e le storture organizzative di una pianificazione non coerente con le possibilità concrete delle Sedi.

Questo fa squadra! Questo unisce il management dell’Inpdap ed i lavoratori, che mai si sono sottratti a sacrifici per la mission dell’Istituto e per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per questo, in un contesto difficile, in cui diventa sempre più intensa la partecipazione dell’utenza alle attività istituzionali e si registra una maggiore complessità delle funzioni affidate ad Uffici e Processi, non si può più disconoscere l’urgenza di realizzare un progetto organizzativo che parta dalle Sedi per orientare in modo efficiente l’intera azione dell’Istituto.

Questo significa incidere sulla realtà per migliorarla e per realizzare la mission.

Il solito balletto sui nomi che guideranno una Direzione Centrale o l’altra, rappresenta solo l’ennesimo teatrino, lontano anni luce dai problemi veri; lo sport nazionale della Direzione Generale che, anno più anno meno, coinvolge tutti, interpreti e gregari, in una palla avvelenata all’ultimo rimbalzo.

E’ molto avvilente che manchi sempre il coraggio di una visione d’insieme, di una riorganizzazione che non sia fatta ad uso e consumo dei Dirigenti.

E’ molto avvilente che si continui, imperterrito, a rendere chiara ai lavoratori tutti, la spaccatura- ogni giorno più grande- tra territorio, servizi e utenza, qualità del lavoro e qualità dei servizi erogati e chi, al centro, pur avendone la responsabilità, non ha la coerenza e la capacità gestionale per affrontare queste sfide.

E certe interviste televisive ne sono la conferma!

Roma, 29/4/2010 

 
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 

 
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