volantino comunicato sulla riqualificazione professionale

18 Luglio 2011

Volantino Comunicato

Riqualificazione professionale cosa bisogna fare

Siamo in una fase molto delicata del negoziato questo non deve sfuggire a nessuno.
Abbiamo firmato il protocollo d’intesa a novembre del 2006 con la consapevolezza di aprire una fase nuova dopo tutte le peripezie che i lavoratori e le lavoratrici della giustizia hanno subito.
La fase nuova comprendeva un utilizzo congiunto dello strumento contrattuale e di quello legislativo, la riqualificazione per 40mila dipendenti, e una ridefinizione organizzativa e normativa degli uffici e dell’attività giudiziaria,semplificabile nella istituzione dell’ufficio per il processo.
Purtroppo l’iter di presentazione del disegno di legge derivante dal protocollo d’intesa è stato particolarmente laborioso e soltanto il 23 maggio è stato licenziato dal consiglio dei ministri, ciò naturalmente ha falsato il percorso tratteggiato dal protocollo d’intesa e impone a tutti i firmatari la necessità di una iniziativa immediata che dia risposte certe ai lavoratori e alle lavoratrici della giustizia.
Le riforme che hanno interessato il mondo giudiziario hanno secondo noi modificato nella sostanza il contenuto professionale dei profili disegnati nel contratto integrativo, chiediamo che questi profili vengano ridisegnati al livello adeguato. Il lavoro che viene svolto negli uffici giudiziari anche in virtù delle carenze d’organico è diventato di livello superiore.
Vogliamo che l’amministrazione condivida con noi questa impostazione e che quindi riconosca la necessità di un esatto inquadramento dei lavoratori, attraverso un impegno scritto che diventi esigibile al realizzarsi di certe condizioni.
Quali sono queste condizioni?
1) il ridisegno dei profili professionali che deve essere fatto insieme alle OO.SS.;
2) la ridefinizione delle dotazioni organiche che avviene in conseguenza del disegno organizzativo e delle professionalità individuate;
3) le risorse economiche che possono derivare o dal disegno di legge sull’ufficio per il processo o da altro provvedimento come ad esempio la legge finanziaria prossima.
Vogliamo un accordo che stabilisca in maniera chiara che al realizzarsi di questi tre punti si procede immediatamente al giusto inquadramento dei lavoratori.
Pensiamo inoltre ad un grande processo di formazione che contribuisca ad affinare le conoscenze dal punto di vista di un nuovo modo di lavorare.
Ciò permetterebbe di sommare gli effetti del CCNL ancora vigente con quelli del prossimo contratto che a giorni sarà firmato.
Il nostro obiettivo è quello di impedire che la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici perda una tornata contrattuale.
Per questi motivi siamo impegnati nelle discussioni dei tavoli tecnici, cerchiamo soluzioni praticabili e coerenti con la nostra azione di tutti questi anni, consideriamo sbagliato mettersi alla finestra ad aspettare che qualcosa accada.
L’amministrazione, anche questa che ha dimostrato un profilo riformatore deve fare la sua parte perché la ridefinizione dei lavori con tutte le conseguenze del caso, rappresenta anche la chiave di un ammodernamento organizzativo che altrimenti partirebbe col piede sbagliato.
Roma, 10 luglio 2007

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

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