Giustizia Minorile: mobilità del personale

21 Giugno 2012

 
 

Mobilità del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile

 

 
   

Roma, 20 giugno 2012
 

Al Sig. Direttore Generale del Personale e della Formazione
del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Dr. Luigi Di Mauro
 
e. p.c. Al Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia
Presidente Filippo Grisolia

 
Oggetto: Mobilità del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile.
 

Le strutture territoriali di questa organizzazione, negli ultimi giorni, stanno segnalando difficoltà nella proroga dei distacchi e dei comandi  predisposti per i lavoratori che operano nella giustizia minorile, che sembrerebbero indicare nuovi orientamenti sulla materia da parte della Direzione Generale del Personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile. 
 
La questione appare alquanto delicata perché investe i diritti dei lavoratori interessati e la funzionalità di alcuni servizi  che, trovandosi con un numero di operatori già insufficiente, finirebbero per doversi privare dell’apporto di unità lavorative diventate essenziali. 
 
E’ evidente che nel Dipartimento per la Giustizia Minorile esiste un problema di mobilità del personale che però,  a nostro avviso, è  in primo luogo un problema di trasparenza  nelle procedure di mobilità. Così come è evidente che spesso sia stato lo stesso Dipartimento a determinare situazioni di difficoltà consentendo il trasferimento od il comando presso altre amministrazioni di alcuni lavoratori che ne avevano fatto richiesta, finendo per aggravare in alcuni casi la grave carenza di alcune figure professionali. Peraltro, non tutte le  richieste di trasferimento in altra amministrazione sono state accolte, per cui  non si comprendono i criteri che hanno condotto a   scelte difformi. Il personale del Dipartimento, inoltre, è stato  anche  distaccato in altri dipartimenti dello stesso Ministero, indebolendo i servizi della giustizia minorile.
 
Non è comprensibile, pertanto,  la modifica delle situazioni ora in corso stante l’assenza di un accordo sulla mobilità del personale della giustizia minorile, di un Capo del Dipartimento in grado di  orientare le politiche del personale, di dotazioni organiche di sede. Non è opportuno modificare le attuali situazioni stante anche  il fatto che sembrerebbe che i provvedimenti di rientro nelle sedi di servizio sarebbero destinati solo ad alcuni lavoratori,  mentre  per altri si confermerebbero i  distacchi e, addirittura, se ne farebbero di nuovi. Quindi, la trattazione difforme di uguali condizioni personali dei lavoratori,  determinerebbe evidenti problemi di rispetto della normativa sulla  trasparenza.  
 
Si invita, pertanto l’Amministrazione a sospendere ogni decisione in merito alla mobilità ed a confermare le situazioni in corso in attesa di un accordo sulla materia che definisca i criteri di accesso alla mobilità, anche interna,  che si basi su principi di trasparenza e garanzia dei diritti dei lavoratori e di efficienza dei Servizi. 
 
Si diffida, inoltre, l’Amministrazione dal procedere alla revoca od alla  mancata proroga dei distacchi relativi al personale per il quale la mobilità è stata prevista ai sensi della L. 104/92 per i quali anche il Tribunale di Bologna –  Sezione controversie del Lavoro – con la sentenza 464 del 2012 riconosce un diritto soggettivo alla mobilità ai sensi dell’art. 33 V comma della Legge n.104/92 così come novellato dall’art. 24 dalla Legge 183/2010 .
 
In generale, si ricorda che la materia è oggetto di contrattazione integrativa e che non è nell’autonomia decisionale dell’Amministrazione e si sottolinea che alla luce del recente accordo del 3 maggio sottoscritto  dal Ministro per la Funzione Pubblica e dalle organizzazioni sindacali,  che indica un  preciso orientamento del Governo circa i rapporti con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori,  appare opportuno che la questione sia affrontata in via definitiva con le stesse.
 
Qualora l’Amministrazione volesse effettivamente mettere ordine  alle situazioni di mobilità potrebbe nel frattempo,  dare corso all’ interpello di mobilità bandito nel 2007, in  previsione dell’assunzione dei vincitori del concorso per educatore, trasformando, finalmente, in trasferimenti i distacchi a tempo indeterminato che coinvolgono alcuni lavoratori vincitori del bando, cosa sinora non avvenuta.
 
Si resta in attesa di urgente riscontro.
 

                                        Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
                                                  Giustizia Minorile
                                                 Gianfranco Macigno
   
 

 
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