Medici – La salute non è una merce, bocciata alla Camera l’equiparazione tra pubblico e privato in sanità

03 Luglio 2012

NEWS

La salute non è una merce, bocciata alla Camera l'equiparazione tra pubblico e privato in sanità

Comunicato stampa Cgil-FpCgil- FpCgil Medici
 

*”Il servizio pubblico è tenuto ad erogare tutti i servizi e le
prestazioni comprese nei LEA e quindi a “sopportarne” i costi, mentre il
privato ovviamente non è tenuto a farlo. Per questo è giusto stabilire
un limite, un “tetto”, oltre il quale l’offerta dei produttori privati
non può e non deve andare (con strumenti vincolanti quali ad esempio la
regressione tariffaria) e standard di qualità da rispettare.”
Questa la motivazione centrale contenuta nella memoria CGILFPCGIL
FPCGIL Medici – illustrata e consegnata oggi dal segretario nazionale
della FPCGIL Medici Massimo Cozza all’audizione presso la XII
Commissione Affari Sociali della Camera – con la quale si boccia il
Progetto di Legge C. 4269 (D’anna ed altri) finalizzato a parificare il
meccanismo dei tetti di spesa tra strutture pubbliche e private.
“E’ la programmazione pubblica che deve stabilire quali sono i Livelli
Essenziali di Assistenza appropriati da garantire ai cittadini,” si
legge ancora nel documento” e perciò a cosa deve mirare la “produzione”
di prestazioni sanitarie. Infatti, l’offerta tende a selezionare la
domanda, non in base all’appropriatezza ma alla convenienza economica
del produttore. Solo così l’attività dei servizi è fortemente regolata e
orientata dai bisogni dei cittadini e non dalle “convenienze” dei
produttori (clamoroso è il recente episodio della clinica privata Santa
Rita a Milano).Diversamente, potrebbero essere privilegiate le
prestazioni “superflue” ma ad alto valore aggiunto, a scapito delle
prestazioni (e degli utenti) poco remunerative”.

 

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