Mibact: comunicato su riunione 3 maggio 2018 e allegati

04 Maggio 2018

DOPO UNA LUNGA CAMPAGNA RSU SI RIPRENDE IL CAMMINO
GRAZIE DEL CONSENSO DATO ALLA FP CGIL!

Si è conclusa la fase elettiva con un risultato per noi certamente lusinghiero, anche se leggermente
al di sotto del dato di tre anni fa, quando raggiungemmo il risultato massimo nella
storia di queste elezioni al MIBACT. Dai dati in nostro possesso la FP CGIL si attesta al
27,6%, ad una incollatura dalla UIL, che ha ottenuto il 27,7%. Un risultato che certamente
premia il nostro impegno in questi lunghi e difficili anni delle riforme Franceschini ma che
costituisce uno stimolo ulteriore per migliorare la nostra azione e la nostra possibilità di
consenso tra i lavoratori. Il risultato consegna un quadro sindacale sostanzialmente immutato,
tranne il significativo incremento dell’UNSA, che arriva al 7,5% dei consensi, e che
ancora una volta premia il Sindacato Confederale a discapito soprattutto delle sigle sindacali
che hanno impostato la loro campagna elettorale contro chi ha sottoscritto il CCNL.
Una campagna certamente non premiante dal punto di vista del consenso tra i lavoratori e
che ci auguriamo possa far riflettere sulla convenienza di posizioni che mirano unicamente
allo scontro.
Adesso riprendiamo il cammino, non senza rivolgervi il nostro più grande ringraziamento di
cuore per il sostegno e l’impegno mai venuto meno e che ci rende orgogliosi della vostra
appartenenza alla CGIL.
E lo riprendiamo offrendovi le conclusioni della riunione di ieri, importante per i temi trattati
ed anche perché si è fatto il punto su quasi tutte le questioni spinose:

Piano Valorizzazione 2018
Fatto l’accordo sul piano di valorizzazione 2018. In allegato sia il Protocollo di Intesa che
la documentazione relativa al Piano approvato. Le caratteristiche di questo accordo sono
l’introduzione della nuova normativa contrattuale sia per quel che riguarda i passaggi negoziali
previsti dove viene ripreso il concetto di contrattazione decentrata locale, negli
scorsi anni ridotta alla formula ipocrita delle forme di partecipazione sindacale, che per
l’applicazione dell’art.21 del CCNL comma 1, che riguarda il riconoscimento del diritto al riposo
compensativo, oltre al compenso, per il personale non turnista che effettua prestazione
nel giorno di riposo settimanale. Integrazioni richieste da noi come pure il demandare
alla contrattazione locale ampia autonomia nella definizione delle singole iniziative collegate
al Piano. Un risultato che noi riteniamo soddisfacente e che ci ha consentito di sottoscrivere
il Protocollo.

Accordo sui distacchi e la mobilità.
Sempre ieri abbiamo sottoscritto l’accordo sulla sanatoria dei distacchi (475 complessivi)
in essere alla data di sottoscrizione dell’Accordo. Anche questo è un accordo che nasce
dall’esigenza di dare stabilità all’organico ma che ci consente di attivare il percorso che
porterà ad un accordo a regime per la mobilità volontaria. L’Amministrazione ci ha fatto sapere
che non intende procedere con altri distacchi e su questo, anche alla luce di recenti
esperienze, come la sanatoria prodotta non più tardi di tre anni fa, continuiamo ad esprimere
ragionevoli dubbi. Al di là di questo era importante per noi avviare il percorso che
produca opportunità periodiche di trasferimento su base volontaria dei lavoratori e che già
in questo accordo semplifica e rende accessibile la mobilità a scambio estendendo questa
possibilità anche al personale neo assunto. Per il quale non è stato possibile, perché la
norma (art.35, comma 5 bis del D. Lgs. 165/01) non è derogabile dagli accordi collettivi,
estendere il principio di sanatoria previsto dall’accordo.
La seconda parte ha riguardato le risposte ai chiarimenti richiesti, ovvero:

Progressioni economiche 2017 e ritardato pagamento delle progressioni 2016 in alcuni
territori.
Noi abbiamo chiesto di sapere lo stato dell’arte sulle progressioni 2017 ed in particolare
abbiamo chiesto di avere certezza sui tempi di conclusione dell’iter di revisione della graduatoria
provvisoria e in ordine alle mancate risposte alle numerose richieste di chiarimento
pervenute dai lavoratori.
Ci è stato risposto che la Commissione si sarebbe riunita oggi per fare il punto della situazione
e che ancora non erano in grado di dare una tempistica certa per la conclusione
del processo. Per quanto riguarda i riscontri richiesti dai lavoratori si sta scontando una
certa resistenza da parte della Commissione che da una parte afferma che gran parte delle
osservazioni sono state valutate nell’ambito della revisione della graduatoria e dall’altra
che la risposta compete all’Amministrazione e non alla Commissione. A noi sembrano argomenti
del tutto risibili: ricordiamo che le istanze avanzate trovano fondamento nella legge
241/90 ed in questo momento titolare del procedimento è la Commissione. Il mancato
riscontro pertanto già di per sé rappresenta una violazione di un obbligo di legge e può essere
fonte di contenzioso, pertanto la Commissione è obbligata a rispondere e non mancheremo
di ricordarlo già nella prossima riunione prevista per il 9 maggio. Data in cui speriamo
di avere notizie più precise in ordine al lavoro della Commissione stessa. Per quanto
riguarda i ritardati aggiornamenti delle partite stipendiali dei lavoratori vincitori nel 2016,
imputabili esclusivamente ad alcune Ragionerie territoriali dello Stato che non stanno
provvedendo, il DG Bilancio ci ha comunicato che ha concordato una procedura direttamente
col MEF che provvederà direttamente all’aggiornamento stipendiale e questa indecorosa
vicenda sembra andare verso la sua conclusione.

Passaggi di area.
Sul punto riferiamo semplicemente che l’Amministrazione ci ha comunicato che il MEF ha
risposto alla lettera dell’Amministrazione nella maniera prevedibile, ovvero negando
l’estensione della possibilità contenuta nel comma della legge di stabilità al personale del
MIBACT. Nota che ci verrà trasmessa. Pertanto noi rinviamo ogni valutazione dopo avere
letto le motivazioni della missiva MEF e al momento abbiamo sollecitato l’avvio del confronto
per definire l’accordo per il passaggio dalla prima alla seconda area, per fortuna privo
dei noti problemi che invece riguardano i passaggi dalla seconda alla terza area.

Lavori insalubri.
Non abbiamo mancato infine di sollecitare l’amministrazione a tirare fuori la famosa Circolare
sui lavori insalubri, ancora ferma al palo. Non è possibile continuare così su questo argomento
che incide su una materia delicatissima e sulla tutela della salute di lavoratori
particolarmente esposti alle malattie professionali. L’Amministrazione ci ha promosso riscontro
entro i prossimi giorni, noi abbiamo fatto presente che non pare più possibile prolungare
indefinitamente la questione magari attendendo pronunciamenti giurisprudenziali
al di là da venire e che quindi, in assenza di risposte, valuteremo le iniziative conseguenti.

Assunzioni.
Sul piano di assunzioni abbiamo chiesto le ragioni del ritardo che stiamo registrando rispetto
ai tempi preannunciati e ci è stato risposto che lo stesso è dovuto alla rimodulazione
delle sedi assegnate al personale neo assunto a seguito di rinunce. Procedura peraltro
richiesta da noi che comunque comporta la necessità di interpellare di nuovo il personale
già assegnato per verificarne la volontà di modificare la sede a seguito di rinunce successive
alla data di presa di servizio di persone che precedevano in graduatoria. Quindi lo slittamento
è dovuto essenzialmente a questo ma non ci risultano altri problemi. Con l’occasione
abbiamo chiesto di avere contezza del piano assunzionale che l’Amministrazione
deve presentare in riferimento al triennio 2108/20, rappresentando nello specifico la necessità,
per la quale comunque è necessaria una interlocuzione politica con chi verrà a dirigere
il ministero, di inserire nello stesso l’assorbimento dei 140 idonei che eccedono le
1000 assunzioni previste. In ogni caso su questo argomento avremo certamente un confronto
che per noi sarà particolarmente importante per i risvolti sulla programmazione del
fabbisogno professionale e occupazionale.

Conto Terzi?
Su questo punto non vi sono visioni comuni del tavolo sindacale ed in particolare noi confutiamo
la necessità urgente di rivedere l’accordo nazionale, in quanto a nostro avviso
quelli che sono da rivedere sono i comportamenti dei dirigenti a livello periferico che in
buona parte hanno ignorato le modifiche normative oppure non convocano le parti per ridefinire
le tariffe alla luce delle mutate condizioni retributive dei lavoratori. In ogni caso la
prossima settimana avremo una riunione sull’argomento e poi cercheremo di capire cosa
si vuole cambiare dell’accordo oltre il naturale restyling conseguente al mutato quadro normativo
di riferimento. Noi abbiamo delle idee al riguardo e queste riguardano un controllo
più rigoroso della modalità con cui si attiva questo istituto a livello periferico, in particolare
per la tendenza registrata in alcuni territori ad utilizzarlo per la copertura di turnazioni ordinarie.
Vedremo.

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

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