Giustizia: Fp Cgil a Bonafede, serve piano assunzioni poliziotti penitenziari

26 Luglio 2018

Insieme a tutela sicurezza sui luoghi di lavoro e contrasto a sovraffollamento carcerario

“Assunzioni di poliziotti penitenziari, tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e il contrasto al sovraffollamento carcerario. Queste in estrema sintesi le priorità indicate al ministro Bonafede e da affrontare con urgenza per migliorare le difficili condizioni lavorative in cui si trova ad operare il personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri del nostro Paese”. Così la Fp Cgil al termine della riunione con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Per la categoria della Cgil, “bisogna mettere in atto un imponente piano di assunzioni di Poliziotti Penitenziari che in breve tempo possa colmare la grave carenza di personale che si registra nel Corpo e fare il modo che il suddetto personale sia impiegato nelle carceri e non distolto in altri compiti di natura amministrativa”. Così come, prosegue la il sindacato, “è necessario modificare l’atteggiamento assunto dall’amministrazione penitenziaria in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Le carceri sono luoghi vetusti e insicuri, dove aumentano le aggressioni subite dai poliziotti e si registra un alto numero di suicidi. L’inerzia del Dap su questi temi non è più accettabile”.

Inoltre, continua la Fp Cgil, “altro dato che ci preoccupa notevolmente è quello che registra un aumento costante della popolazione detenuta nelle carceri. Un fenomeno che va contrastato aumentando il ricorso a misure alternative alla detenzione. In questo senso abbiamo espresso grande preoccupazione per la decisione di azzerare la riforma dell’ordinamento penitenziario e per il destino di un sistema equilibrato di esecuzione penale, in carcere e fuori. Abbiamo infine chiesto al Ministro di aprire celermente il tavolo di confronto sulle code contrattuali, per affrontare materie di grande importanza per il personale del comparto sicurezza, quali l’adesione al fondo per la previdenza complementare e la tutela assicurativa obbligatoria in caso di infortunio sul lavoro”, conclude la Fp Cgil.

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