Ministero della Giustizia: Unitario – osservazioni al Decreto Interministeriale sulle assunzioni e al DM ruoli tecnici

17 Aprile 2019

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria

p.c. On. Dott. Vittorio Ferraresi
Sottosegretario alla Giustizia

p.c. Dott. Fulvio Baldi
Capo di Gabinetto

Le scriventi Organizzazioni Sindacali riscontrano lo schema di decreto interministeriale sulle modalità di assunzione del personale amministrativo non dirigenziale nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria in applicazione dell’art.1 comma 307 lettera a) della legge 30 dicembre 2018 n.145.
Dall’esame del suo contenuto emerge innanzitutto un dato stridente: il silenzio dell’atto sullo scorrimento delle graduatorie formate all’esito delle procedure selettive di transito dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari rispettivamente nelle figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP ex art.21 quater della legge 132/2015. Giova sul punto precisare che lo scorrimento integrale delle predette graduatorie, finanziato dalla norma per intero, non è una velleità del sindacato confederale ma l’adempimento di un preciso obbligo da parte di codesta amministrazione scaturente da un accordo sottoscritto dal Ministro in carica il 26 aprile del 2017 con le organizzazioni sindacali, accordo integralmente recepito in un Decreto Ministeriale. L’assenza di un qualsivoglia riferimento al predetto scorrimento in un decreto che dispone 1850 assunzioni nella figura del funzionario giudiziario e che è sottoscritto anche del Ministro della Funzione Pubblica, è un pessimo segnale perché, al di là dei generici impegni verbali formulati anche dall’attuale Ministro della Giustizia, denota una volontà pressoché inesistente di operare il predetto scorrimento nel termine convenuto (30 giugno 2019) ed anche oltre. IL SINDACATO CONFEDERALE NON CI STA!!! Per CGIL CISL UIL il rispetto degli accordi presi è un principio cardine delle corrette relazioni sindacali ed è ancor di più inviolabile quando l’adempimento degli obblighi risponde ad un interesse generale. Infatti le figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP, in quanto coperte in massima parte da lavoratori assunti prima degli anni ottanta, si stanno svuotando vertiginosamente con gravi sofferenze da parte degli uffici che vengono a trovarsi privi di personale direttivo delle cancellerie e delle segreterie giudiziarie. Inoltre lo scorrimento integrale delle predette graduatorie consentirebbe di realizzare le progressioni giuridiche in area seconda attraverso il passaggio, a domanda, tra l’altro degli assistenti giudiziari nella figura del cancelliere esperto e degli operatori giudiziari nella figura dell’assistente.
Nulla dice il decreto de quo in merito all’applicazione della citata norma del 21 quater alle altre figure professionali dell’area seconda: contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici. Tale procedura, benché prevista e finanziata dalla norma, è ferma al palo da oltre due anni senza alcuna motivazione plausibile attesa la circostanza che la procedura è ope legis identica a quella già svolta per i funzionari giudiziari ed i funzionari NEP.
Il decreto interministeriale tace anche sul passaggio degli ausiliari in area seconda benché lo stesso, finanziato originariamente nel 2010 nell’ambito dell’accordo sul FUA 2009, secondo quanto affermato dal Ministro in occasione della riunione del 2 aprile scorso abbia ricevuto la prescritta autorizzazione da parte della Funzione Pubblica.
Infine nessun cenno fa lo schema di decreto al “fabbisogno di personale” dell’amministrazione giudiziaria. Tale istituto, disciplinato dagli artt. 6 e 6 ter D.L. vo 165/2001, consente alle pubbliche amministrazioni di determinare gli organici di ciascuna area secondo le proprie specifiche esigenze avendo come unico limite il rispetto dei vincoli di spesa per il personale previsti dalla legge. In una situazione di gravissima carenza di personale, come l’attuale, la rideterminazione delle dotazioni organiche di area, di ciascun profilo e, successivamente, delle piante organiche dei singoli uffici attraverso lo strumento del fabbisogno consentirebbe all’amministrazione di rimodulare gli organici in funzione delle sue reali necessità e quindi di operare, nella programmazione assunzionale, secondo quella progettualità organizzativa di ampio respiro che i vecchi vincoli normativi e di bilancio rendevano praticamente impossibile da perseguire e realizzare.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono che il decreto di cui in premessa sia modificato prevedendo:
▪ lo scorrimento delle graduatorie di funzionario giudiziario e di funzionario NEP per un numero di posti almeno pari a quello previsto per le assunzioni di funzionario giudiziario;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi della pubblicazione del bando ex art.21 quater L.132/15 per funzionario contabile, funzionario linguistico e funzionario informatico;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi della pubblicazione del bando per il transito degli ausiliari nella figura dell’operatore giudiziario contestualmente alla messa a bando dei posti di pari numero previsto per le assunzioni dall’esterno;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi e delle modalità della elaborazione del fabbisogno di personale dell’amministrazione giudiziaria in vista di una radicale rimodulazione degli organici che consenta la piena realizzazione di quanto convenuto nell’accordo del 26 aprile 2017, con particolare riferimento alla necessità di superamento della prima area, con la conseguente ricollocazione del personale idoneo al previsto bando nella seconda area e alle necessità di ridefinire le esigenze professionali all’interno delle aree, con riferimento ai processi di riprofessionalizzazione del personale previsti dal citato accordo del 26 aprile 2017;
▪ la necessità di un richiamo alla programmazione entro il 2021 del piano assunzionale, sulla base del trend di uscite per cessazioni in atto, particolarmente significativo nel 2019, al fine di determinare tempistiche certe e celeri per il completamento del processo complessivamente previsto (scorrimento delle graduatorie e indizione di nuovi concorsi), sulla base della normativa
vigente e fatte salve le possibili ulteriori integrazioni derivanti dall’andamento delle uscite per la cosiddetta “quota 100”.
CGIL CISL e UIL in una fase difficile come questa si attendono scelte coraggiose e lungimiranti che, utilizzando i nuovi strumenti normativi, consentano di realizzare la mission dell’amministrazione attraverso la valorizzazione del personale in servizio.
Distinti saluti

Roma, 16 aprile 2019

 

 

FP CGIL                                  CISL FP                             UIL PA
Meloni                                       Marra                               Amoroso

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