Sollecito Riscontro nota del 4 luglio – Integrazione e chiarimenti – Degrado Villaggio “Luigi Daga” Is Arenas.

02 Agosto 2022

In relazione alla nota sindacale del 4 luglio u.s., sullo stato di degrado del villaggio “Luigi Daga” presente nel territorio della Casa di Reclusione di Is Arenas, su cui provengono svariate lamentele da parte dei villeggianti al rientro dal periodo di vacanza – nota indirizzata, tra l’altro, all’Ente di Assistenza ma, ancora oggi non riscontrata, probabilmente non comprendendo, le doglianze degli ospiti del villaggio.
Ribadendole che, i villeggianti hanno corrisposto una quota per il periodo di vacanza per sé e per i propri familiari ed in alcuni casi ospiti (pagando regolarmente la quota associativa mensile), si trovano e si sono trovati in una realtà ricreativa carente di molti servizi, anche basilari, che dovrebbero essere assicurati per il benessere di adulti e minori, in piena stagione estiva, tenuto conto anche della posizione estremamente periferica della struttura, assolutamente lontana da centri abitati.
Con la nota del 4 luglio 2022, probabilmente, non si è riusciti a far comprendere la gravità della questione e la reale responsabilità di chi ha omesso e sta tutt’oggi omettendo, di intervenire sulla questione, probabilmente con la speranza che, finito il periodo estivo tutti dimentichino la fallimentare gestione dell’estate 2022.
Entrando nel merito di chi doveva/dovrebbe intervenire, nella ricerca dei possibili responsabili della situazione di degrado, la responsabilità deve essere imputata inevitabilmente a chi quel villaggio lo gestisce direttamente, ossia all’Ente di Assistenza per l’Amministrazione Penitenziaria, di cui la S.V. è il Presidente, attraverso la sua organizzazione di riferimento.

Dopo aver chiarito che, la nota in cui si attribuisce la trascuratezza nella gestione – la mancata o insufficiente “realizzazione di tutte le manutenzioni giornaliere necessarie e di quelle strutturali a lungo termine”, con conseguenti carenze sotto il profilo della sicurezza – ad ipotetiche scelte organizzative non sono a carico della Direzione carceraria ospitante il villaggio, né tantomeno possono essere attribuite al “Dirigente di polizia penitenziaria di Is Arenas”.

È del tutto evidente che il Villaggio estivo, essendo una struttura dell’EAP, dipende in tutto e per tutto dall’Ente, che lo gestisce nell’ambito della sua gestione autonoma, anche e soprattutto amministrativo-contabile.
Pertanto, vogliamo proporLe possibili soluzioni migliorative, nella gestione del villaggio dell’Ente di Assistenza – trattandosi di Ente pubblico autonomo, si dovrebbero, forse, destinare risorse di vario tipo (in termini di risorse finanziarie, mezzi e uomini) in base alle proprie esclusive valutazioni sullo stato della struttura, certamente nata in un periodo storico datato e mai veramente ammodernata.
Ulteriori valutazioni sugli interventi da approntare e sulle risorse da destinare che l’Ente potrebbe tranquillamente fare lungo tutto il periodo dell’anno, considerato che la competente articolazione del Dipartimento (Direzione Generale del Personale e delle Risorse) vi destina appositamente un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria, sottraendolo da un’altra sede lavorativa, per ben 12 mesi all’anno.
Inoltre e più in generale, bisognerebbe capire che l’organizzazione di un struttura per il benessere del personale dell’Amministrazione penitenziaria – al villaggio estivo di Is Arenas dove arrivano dipendenti da tutte le parti d’Italia – produce risultati efficienti e funzionali, se, a quella struttura, si destina la giusta attenzione da parte di chi la annovera tra le sue offerte ricreative, proponendo altresì che, nella prossima stagione sia bandito apposito interpello nazionale per l’invio di personale durante tutto il periodo estivo che garantisca il ripristino di tutte le inefficienze fino ad oggi segnalate, basti pensare al: “limitatissimo orario di apertura del bar/spaccio” che si ripercuoterebbe non solo sui villeggianti, è evidente infatti che non vi è alcun altro punto di ristoro ( esercizi commerciali, bar, chioschi ecc…) nelle vicinanze del villaggio, con difficoltà quindi anche di approvvigionamento di una bottiglia d’acqua – ma anche sulle casse dell’Ente, e non dipende dalla Direzione o dal Comando di polizia penitenziaria di Is Arenas.
Per quanto sopra esposto, non possiamo esimerci dal chiederle:
“come mai l’Ente A.P., non ha assunto sinora alcun dipendente stagionale a rinforzo del gestore dello spaccio in modo da garantire l’accesso allo spaccio per un più ampio orario della giornata ed ovviamente fino alla sera, nonché le domeniche o giornate festive, e come mai, ancora, l’Ente non ha neppure mai installato qualche distributore automatico di bevande e/o di altri generi di pronto consumo, almeno garantendo una possibilità minima di approvvigionamento?”.
Vede Presidente, si potrebbero fare ulteriori osservazioni (le condizioni della spiaggia ecc..) ma quello che importa per la scrivente O.S. è evidenziare le legittime lamentele ed insoddisfazioni del personale dell’Amministrazione, veicolandole nel giusto modo.

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