Polizia Penitenziaria – Carcere di Prato, tre Poliziotti Penitenziari feriti in tre diversi eventi e due risse tra detenuti nel Reparto di ‘media sicurezza’

05 Aprile 2024

“Ieri mattina nel carcere di Prato nel Reparto detentivo di ‘media sicurezza’ ci sono state tre aggressioni ad altrettanti Polizotti Penitenziari da parte di alcuni detenuti extracomunitari e 2 risse tra detenuti. I tre Poliziotti feriti, due dei quali finiti in ospedale, torneranno al lavoro dopo i sette giorni di prognosi ricevuti.

Lo comunicano Donato Nolè e Giulio Riccio, rispettivamente Coordinatore e Vice Coordinatore Regionale FP CGIL Polizia Penitenziaria regione Toscana: “Il carcere di Prato ospita circa 280 stranieri che sono quasi la metà della popolazione detenuta. Il numero dei ristretti presenti è poco sotto la soglia della capienza ufficiale, ma è il personale di Polizia Penitenziaria che è sotto del 25% rispetto a quello previsto, con meno della metà degli Ispettori in servizio e con un Commissario presente sui cinque della pianta organica. Un carcere quindi senza quei ruoli di indirizzo e coordinamento che fanno del carcere di Prato uno dei più critici della Toscana”.

Mirko Manna, Coordinatore nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Anche i migliori propositi sanciti dalla nostra Costituzione, non servono a nulla senza un adeguato numero di personale di Polizia Penitenziaria con adeguata preparazione e con indirizzi di intervento chiari e certi. Con queste lacune, è impossibile sia garantire una condizione detentiva utile e dignitosa, ma soprattutto è diventato impossibile anche lavorare con l’altissima probabilità di venire coinvolti in ferimenti o aggressioni vari da parte di una popolazione detenuta sempre più esasperata e senza controllo. Nessun altro dipendente pubblico, nemmeno gli appartenenti alle altre Forze di Polizia, subisce lo stress di questo continuo stato emotivo come quello di ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria che si reca al lavoro ogni giorno. Serve un piano di assunzioni nella Polizia Penitenziaria reale e concreto, non come quello in atto che non è sufficiente nemmeno a sostituire il personale che va in pensione ogni anno”.

Prato, 5 aprile 2024
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