INPS – CCNI 2024: finalmente!

03 Marzo 2025

Nel pomeriggio di oggi, le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il testo del contratto integrativo per il 2024. L’accordo, finalmente validato dai Ministeri vigilanti, consente di raggiungere due obiettivi che la FP CGIL ha definito nella propria linea contrattuale ormai un anno fa, quando partì la negoziazione. L’impianto riconosce infatti:

  • una maggiorazione dell’indennità pari al 10% per quelle posizioni organizzative per cui non era mutata l’attribuzione economica dal 2021;

  • l’erogazione del TEP, maturato dopo un anno continuativo di servizio al 31 dicembre 2024, per gli assunti 2023, comprensivo di arretrati.

Si sana così, con quest’ultima disposizione, una disparità evidente che pochissime organizzazioni hanno tentato di risolvere nei mesi passati, quando un blocco maggioritario impedì la ratifica di un accordo stralcio procrastinando la liquidazione dell’indennità. Essa sarà erogata con la retribuzione di marzo.

Ma c’è di più: perché una revisione verso l’alto del TEP scaturirà a seguito della costituzione delle Famiglie professionali, frutto del CCNL 2019/2021 (l’ultimo sottoscritto dalla FP CGIL).

Già nel maggio del 2023, quest’organizzazione sottolineò una palese anomalia. Scrivemmo allora: “l’area Funzionari è un’area unica, pertanto, non può riportare una classificazione (del TEP) diversa legata ai vecchi profili (F1/F5)”.

L’Amministrazione non volle ascoltarci: ORA, A QUASI DUE ANNI DI DISTANZA, È COSTRETTA A TORNARE SUI SUOI PASSI DA MEF E FUNZIONE PUBBLICA!

Nelle more del contratto, rileviamo, inoltre, l’impegno sull’attuazione della Quarta Area (dichiarazione congiunta n. 5) e la volontà di approfondire gli elementi che caratterizzeranno le figure professionali dei funzionari appartenenti alle aree psicologiche e sociali (dichiarazione congiunta n. 3).

Non è tutto oro, però, quello che luccica: con il nuovo contratto collettivo – di cui abbiamo già apprezzato le miserie (qui il link: https://www.fpcgil.it/2025/02/21/inps-due-spicci-e-quattro-compari-il-conto-del-ccnl/) – considerata anche la persistenza del tetto imposto al Fondo, rischiamo di trovarci di fronte a una tragica alternativa: ridurre ai minimi termini gli incentivi o arrestare il riconoscimento dei differenziali stipendiali dal 2025, ormai unica leva per recuperare il potere d’acquisto al netto delle risorse irrisorie stanziate dal Governo.

La FP CGIL continuerà a contrastare questo approccio punitivo verso chi opera al servizio del Paese, convinti – come siamo – che i lavoratori di questo ente e del comparto tutto meritino un trattamento di assoluto riguardo.

Guai, insomma, a chi pensa di non far ripartire il processo per una nuova attribuzione dei differenziali stipendiali: il pensiero va tanto a chi ha avuto una PEO nel 2022, quanto a chi è rientrato – dopo un lungo ed estenuante cammino – in una nuova famiglia professionale attraverso le progressioni in deroga.

Respingiamo al mittente qualsiasi ragionamento che non tenga in debita considerazione le esigenze di chi è rimasto fermo al vecchio ordinamento professionale.

Ripartiamo da qui: da quanto è stato fatto, per creare un Istituto che valorizzi le competenze e non ostacoli i percorsi di crescita.

Cambio famiglie professionali e Trattenimento in servizio

Nel corso della riunione, l’Amministrazione ha anticipato che entro marzo sarà autorizzato il cambio di famiglia professionale verso gli informatici per un totale di 47 funzionari. Successivamente sarà la volta della famiglia degli ispettivi, per cui si prevedono 69 immissioni.

Per quanto concerne invece il trattenimento in servizio, l’Amministrazione ha preannunciato la prossima pubblicazione della disciplina generale. L’obiettivo è evitare che i pochi posti a disposizione possano andare rapidamente esauriti: INPS ha infatti scelto di restare sotto la soglia del 10% indicata dal Legislatore, limitandosi al trattenimento in servizio del 2% del personale, appartenente solo all’Area Funzionari (quindi non dirigenti o professionisti). Tra gli aspetti considerati per individuare i profili ci saranno:

  • la non sostituibilità nell’immediato della risorsa;

  • la disponibilità a formare colleghe e colleghi.

A livello centrale si indicheranno alle singole Direzioni Regionali/Direzioni Centrali i nominativi dei dipendenti prossimi alla pensione: tali strutture dovranno vagliare le professionalità in uscita sulla scorta dei parametri indicati e previa disponibilità degli interessati. Dovrà quindi essere data una motivazione formale sul nominativo individuato, per capire il perché della specifica selezione. Confidando nella volontà di garantire la massima trasparenza, aspettiamo la pubblicazione del documento per esprimere la nostra posizione.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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